MV Agusta RVS#1: la cura delle emozioni

MV Agusta RVS#1: la cura delle emozioni

E’ la prima moto uscita dal nuovo Reparto Veicoli Speciali: dettagli ricercati, assemblaggio fatto a mano, largo uso del titanio e un’estetica accattivante

30.06.2017 16:01

In MV prende vita il reparto “Reparto Veicoli Speciali”, frutto di un’idea nata tra MV stessa e il Centro Ricerche Castiglioni, la filiale progettuale fondata nel 1993 da Claudio Castiglioni, con sede nella Repubblica di San Marino. 

MOTO ESCLUSIVE - In controtendenza alle attuali logiche basate su economie di scala, RVS si propone di fornire prodotti esclusivi pensati e realizzati con estrema accuratezza, come in un atelier artigianale. In questo reparto speciale per moto specialissime, situato nella fabbrica di Schiranna, non solo si curano al millimetro qualità e assemblaggio di ogni componente, ma si cerca assiduamente anche l’aspetto emozionale di ogni moto che prenderà forma. Gli assemblaggi sono realizzati esclusivamente a mano con la logica “one man one bike”, ovvero senza catena di montaggio, ma con lo stesso personale che cura la stessa moto dall’inizio alla fine. Naturalmente tutti i modelli sono in edizione limitata e recano piastrina in titanio con il numero di produzione.

MV Agusta RVS#1: foto

MV Agusta RVS#1: foto

E’ la prima moto uscita dal nuovo Reparto Veicoli Speciali: dettagli ricercati, assemblaggio fatto a mano, largo uso del titanio e un’estetica accattivante

Guarda la gallery

NUMERI E SIGLE - Da ciò che MV lascia intendere, i modelli che qui nasceranno non avranno un nome proprio, ma un semplice numero preceduto dalla sigla RVS, quasi li si volessero distaccare dalla regolare produzione per farli entrare in una vera famiglia d’elite. 
Da qui il nome della prima nata, la RVS#1, sigla incisa sulle piastre del telaio in allumino lavorate a macchina della Brutale 800 usata come base di partenza.
I componenti degni di nota sono praticamente tutti quelli che compongono la moto! Il gruppo ottico anteriore a segmenti di led adattivi comandati dalla piattaforma inerziale, le originali ruote a raggi con sistema tubeless, i cattivissimi collettori e terminale di scarico marchiato SC Project che paiono quelli di una motoGP, il serbatoio con lamine in titanio. La lista è infinita, vi lasciamo alla gallery delle foto. Il motore è il ben conosciuto 3 cilindri di 800 cm3 da 150 CV, mentre il titanio utilizzato a profusione abbassa il peso a 160 kg, ben 8 kg meno della Dragster RR. 

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento