Codacorta risorge dalle "ceneri" della Honda CBR900

Codacorta risorge dalle "ceneri" della Honda CBR900

Presentata al Dainese D-Store di Roma l’attesa special realizzata su base Honda CBR900 da Foolish Garage. Ecco le caratteristiche di una moto “senza compromessi”

 

Federico Porrozzi

“Il mio nome è Codacorta. E’ arrivato il mio tempo”. Questa la frase visualizzata sul display del Dainese D-Store di Roma in occasione della presentazione in pompa magna della Codacorta, special realizzata da Foolish Garage. Un claim che sembrava arrivare direttamente dal “cuore” della moto pochi attimi prima che due splendide ragazze le togliessero il velo per farla ammirare agli oltre 100 presenti. Alla fine, eccola lì. In due versioni cromatiche: un aggressivo bianco-nero-rosso fluo e il classico tricolore blu-bianco-rosso.

 

Codacorta: le foto

Codacorta: le foto

Svelata al Dainese D-Store di Roma la special su base Honda CBR900 realizzata da Foolish Garage

 

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SUPERSPORTIVA DENUDATA - Perché “classico”? Perché Codacorta deriva da una delle moto supersportive più amate dello scorso secolo: la Honda CBR900 Fireblade. Ed è quasi inutile ricordare che i colori del reparto racing (HRC) della Casa Alata sono, da sempre, blu-bianco-rosso.
Codacorta è un progetto iniziato tre anni fa. Quando un ex-pilota (Massimiliano D’agnano), un team manager e un banchiere, dopo molti anni spesi in pista nel mondiale MotoGP, nella gestione di un team privato e nel mondo della finanza, decidono di realizzare un sogno. Una sera, davanti ad un camino acceso e un bicchiere di vino hanno dato vita alla loro favola. Una special proveniente dal passato ma proiettata verso il futuro. La prerogativa era realizzare una moto di stile, pronta a rapire gli sguardi, maneggevole ma anche affidabile, agile e soprattutto esclusiva. Una street racer senza compromessi.

Codacorta in pista: tutta da vedere (e sentire)

Codacorta in pista: tutta da vedere (e sentire)

Svelata al Dainese D-Store di Roma la special su base Honda CBR900 realizzata da Foolish Garage

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SOLO 40 PEZZI - Il nome, Codacorta, è stato un po’ il mantra di tutto il progetto, volto a compattare il mezzo come una Motogp. Tra le “chicche”, il nome del modello ricamato sulla sella, la piastra di sterzo con la numerazione dell’esemplare (la produzione prevede solo 40 pezzi, realizzati su ordinazione), pedane e leve con il nome inciso nel metallo. Il cliente potrà scegliere il proprio modello tra quelli tecnicamente e cromaticamente personalizzabili (unico punto fermo, il motivo a tre colori) oppure tra quelli già previsti in una delle varie serie disponibili: tra queste, la Project 003 “Kill Bill Tribute”, la Project 007 “James Bond Tribute” e le serie dedicate ai mitici robot giapponesi (Goldrake e Mazinga in primis), ai Transformers o agli Avengers.(per info, www.codacorta.it) 

PIU’ LEGGERA E FILANTE - Il lavoro svolto sulla “vecchia” CBR per far nascere Codacorta, è stato focalizzato sull’alleggerimento delle parti, la “pulizia” di alcuni componenti, la realizzazione di alcuni particolari ricavati dal pieno e una verniciatura piuttosto accurata. A spiegarlo meglio, è stato lo stesso D’Agnano. “Abbiamo fatto un restyling dell’anteriore, ora più aggressivo e “leggero” grazie alla modifica ai manubri e agli inserimento di un nuovo cupolino, la strumentazione, il faro, le piastre sterzo ma anche i cerchi le frecce e gli specchietti  - precisa sempre l'ex-pilota romano - abbiamo poi stilizzato il posteriore con una sella modern-retrò (by Tecknoselle) capace di ospitare anche un passeggero, una piastra in acciaio forgiata, un nuovo telaietto porta targa integrato realizzato a mano e un gruppo ottico posteriore a led”.

Codacorta, il video della presentazione

Codacorta, il video della presentazione

Svelata al Dainese D-Store di Roma la special su base Honda CBR900 realizzata da Foolish Garage

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CUCITA ADDOSSO - Oltre alla nuova verniciatura della forcella, del forcellone e dei cerchi (su cui sono stati montati pneumatici Metzeler) e il wrapping del telaio in alluminio è stato rivisto il telaio con una colorazione a linee orizzontali in grado di slanciare la moto rendendola affilata e dando una reale sensazione di equilibrio tra posteriore e anteriore. “Per quanto riguarda la ciclistica, la scelta è caduta su ammortizzatori Gubellini Racing per il mio decennale rapporto con il mondo delle corse – continua D’Agnano - lo scopo era ottenere il massimo feeling in termini di guida sia nei momenti di relax che in quelli più estremi in pista. Abbiamo poi sostituito il collettore di scarico con un 4x2x1 artigianale e realizzato un terminale ad- hoc per ottenere un sound unico”. 
Tempi di realizzazione? Tra i 60 e i 90 giorni. Con successivo collaudo e messa a punto di vari piloti provenienti dal mondiale, in grado di “cucire addosso” la moto al cliente in base alle proprie caratteristiche fisiche e di guida. Il prezzo? Ancora top secret. Ne sapremo di più a breve.

 

 

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