Carburanti sintetici: passa da qui il futuro?

Carburanti sintetici: passa da qui il futuro?

La pensa così Bosch che ci spiega i risultati raggiunti nella sperimentazione di nuove tecnologie di lavorazione

31.08.2017 15:51

Se da un lato la combustione di un motore termico non può essere a emissioni zero, dall’altro, però, se ne può abbattere quasi completamente il livello. Questo il concetto alla base della sperimentazione sui carburanti sintetici intrapresa dalla tedesca Bosch. Carburanti, che sono il frutto di una lavorazione che prevede la produzione di idrogeno dall’acqua e la successiva aggiunta di carbonio. A questo punto, l’anidride carbonica (CO2) “catturata” diviene la materia prima da cui è possibile ricavare benzina, diesel, e gas sostitutivo del gas naturale, utilizzando l'energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili.

CO2 - Secondo Bosch, l'utilizzo programmato dei carburanti sintetici come strategia complementare alla mobilità elettrica, potrebbe farci risparmiare 2,8 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2 entro il 2050, praticamente il triplo delle emissioni annuali globali di un Paese come la Germania. “L'obiettivo di raggiungere i target prefissati di riduzione delle emissioni future ci impone di adottare anche altre soluzioni intelligenti, oltre alla mobilità elettrica", ha dichiarato Volkmar Denner, numero uno di Bosch.

ELETTRICO - Anche se un giorno tutte le auto venissero convertite in auto elettriche, aerei, navi e persino camion continuerebbero comunque a funzionare a carburante. I motori a combustione a zero emissioni di CO2, alimentati con carburanti sintetici, sono pertanto una soluzione molto interessante da adottare, anche per le autovetture, perché consentono di ridurre praticamente a zero la produzione di fuliggine, con conseguente taglio dei costi delle tecnologie di trattamento dei gas di scarico.

RETE - Un altro vantaggio cruciale di questa soluzione consiste nella possibilità di continuare a utilizzare la rete esistente dei distributori di carburante, nonché di sfruttare le competenze sinora raggiunte nel campo dei motori a combustione. Tecnicamente, è già possibile produrre combustibili sintetici. Se l'energia elettrica utilizzata proviene da fonti rinnovabili (quindi senza emissioni di CO2), tali combustibili sono a zero emissioni di CO2 e molto versatili.

IDROGENO - L'idrogeno (H2) che viene inizialmente prodotto può essere utilizzato per alimentare delle celle a combustibile, mentre i combustibili creati dopo un'ulteriore lavorazione si possono usare per gli aeromobili. Attualmente in Norvegia e Germania esistono alcuni progetti pilota di commercializzazione di diesel, benzina e gas sintetici. Anche I possessori di veicoli più datati, o persino di auto d'epoca, potrebbero continuare a utilizzari, poiché la benzina sintetica in termini di struttura chimica e di proprietà fondamentali è comunque ancora benzina.

PRODUZIONE - Ma come si producono i carburanti sintetici? Si ottengono esclusivamente da energia rinnovabile: in una prima fase, si produce idrogeno dall'acqua. A questo viene aggiunto il carbonio, per produrre un carburante liquido. Il carbonio aggiunto può essere riciclato da processi industriali, o catturato dall'aria utilizzando appositi filtri. Combinando CO2 e H2 si ottiene il carburante sintetico, che può essere benzina, diesel, gas, o persino cherosene.

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