Targa Florio Motociclistica, presentata la 19° edizione

Targa Florio Motociclistica, presentata la 19° edizione

Si correrà il 4-5 novembre sulle Madonie: un annullo filatelico e un lingotto esclusivo appositamente coniato per tutti i partecipanti

Redazione - @InMoto_it

23.01.2017 09:58

Il Motor Bike Expo di Verona ha ospitato la presentazione della 19^ edizione della Targa Florio Motociclistica.

La gara si disputerà, dopo 87 anni di assenza, il 4-5 novembre sulle Madonie per iniziativa dell’Automobile Club Palermo. Si correrà sul Medio Circuito della Targa Florio che ha ospitato 11 delle edizioni precedenti di Moto Targa su una lunghezza di 104 km. Annunciata anche la presenza di Sky Sport che attraverso le cronache del giornalista Guido Meda seguirà le varie fasi della gara.

A completare il programma sarà data via libera alle e-bike. Previsto anche l’annullo filatelico dedicato per gli appassionati collezionisti, e a tutti i partecipanti verrà regalato un lingotto esclusivo appositamente coniato per la 19^ Targa Motociclistica. Verrà anche pubblicato un libro con immagini inedite della Targa Motociclistica.

“Un progetto su cui lavoriamo da tempo”,  ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club di Palermo Angelo Pizzuto, “anche per la passione di tanti sportivi che non vedono l’ora di calcare in moto scenari di un motociclismo romantico che ricorda tante eroiche passioni. Sarà un’occasione per scoprire lo splendido Parco delle Madonie ed i suoi comuni, tanti luoghi consacrati dalla storia allo sport motoristico”.

Alessandro “Ciro” De Petri ha siglato un accordo con il dott. Angelo Pizzuto e sarà l’organizzatore della Targa Florio Motociclistica per i prossimi anni.

 La riedizione storica non competitiva avrà come categorie ammesse: moto historic (ad invito), moto Dakar (ad invito), moto classic (stradali/scooter iscritte al registro storico con più di 30 anni), moto moderne ed e-bike.

Il pubblico di Verona ha potuto vedere l’ultima Targa Florio Motociclistica originale che Massimo Masserini vinse nel 1940, portata per l’occasione dal figlio Tullio, anche lui grande campione di enduro degli anni Settanta.

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