Mercato due ruote: alti e bassi per l’Italia

Mercato due ruote: alti e bassi per l’Italia
I risultati del monitoraggio Focus2R voluto da ANCMA: nel 2018 immatricolate 240.388 unità di 2 ruote a motore, con un più 5,3% rispetto al 2017. Le moto registrano un +12,7%. In calo gli investimenti per la sicurezza

FLG

28.01.2019 ( Aggiornata il 28.01.2019 15:18 )

Oltre ai numeri del mercato, nel settore delle due ruote (motorizzate e non) cresce anche l’attenzione dei Comuni italiani. È questa la fotografia dell’Italia immortalata dal terzo rapporto Focus2R presentato oggi a Milano.
Salgono infatti la disponibilità media di parcheggi per moto (+20,9%) e l’utilizzo diffuso di vernici non sdrucciolevoli per la segnaletica stradale (+3,4%), ma anche la disponibilità media di infrastrutture ciclabili (+9% dal 2015), la percentuale di città dove è consentito trasportare le bici sui mezzi pubblici (+14%), e i Comuni dotati di bike sharing (+6,1). Ma altrettanti sono i dati invariati negli ultimi tre anni o addirittura in calo, soprattutto negli investimenti per la sicurezza.

LA RICERCA - Promossa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Cicli Motocicli Accessori) e Legambiente, elaborata da Ambiente Italia, società di consulenza ambientale, l’indagine dell’Osservatorio Nazionale Infrastrutture, Sicurezza e Mobilità per le due ruote fornisce ogni anno una ‘fotografia’ delle politiche dedicate a ciclisti e motociclisti dai Comuni italiani capoluogo di provincia. I risultati del monitoraggio, unico in Italia, sono infatti il frutto di un questionario rivolto a 104 municipi, a cui hanno risposto quest’anno 83 Comuni, pari all’80% degli intervistati. Il report rende quindi disponibile un patrimonio di informazioni su piste ciclabili, guardrail, sharing mobility, parcheggi dedicati, colonnine di ricarica per i veicoli elettrici e tanti altri aspetti legati alla mobilità su due ruote nei centri urbani forniti direttamente dalle amministrazioni locali.

LA RISPOSTA ARRIVA DALLE DUE RUOTE – “Dai contesti urbani emerge con forza la necessità di trovare soluzioni organiche per favorire il decongestionamento del traffico veicolare, sviluppare l’intermodalità e l’integrazione,” aumentare la sicurezza stradale, ridurre i tempi di parcheggio e percorrenza e, soprattutto, migliorare la qualità dell’aria”, ha affermato il Presidente di Confindustria ANCMA Andrea Dell’Orto.  “In questo scenario molto complesso le due ruote, siano esse a pedale, a trazione elettrica, a motore o in modo crescente anche le e-bike, appaiono oggi come una risposta naturale ai nuovi bisogni. Il Focus2R ci permette di accendere un riflettore su questa opportunità, di valorizzare le migliori pratiche, metterle in rete e di spingere le istituzioni verso una maggiore attenzione, soprattutto per quanto riguarda i temi della sicurezza, della pianificazione e dell’offerta di nuovi servizi”. 

SERVONO INVESTIMENTI  – “Serve un piano di investimenti straordinari, politici ed economici, per la sicurezza stradale”, ha sottolineato Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente. “Pedoni e utenti delle due ruote sono spesso esposti a rischi elevatissimi che, soprattutto nelle aree urbane, possono essere ridotti al minimo seguendo quanto già stanno facendo altre città europee. Inoltre è necessario avviare una bella “cura dimagrante” del parco auto. Nel nostro Paese, infatti, c’è una fortissima anomalia: sono più i veicoli targati (oltre 50 milioni) dei patentati autorizzati a guidarli (meno di 40 milioni). Uno spread-mobilità che rimarca qual è il punto di partenza imprescindibile di qualsiasi strategia sui trasporti: ridurre il numero di auto in circolazione e stimolare forme di mobilità nuova e attiva”.

PUNTI DEBOLI – Le zone d’ombra riportate dall’indagine riguardano in generale il miglioramento della sicurezza. Scende infatti la percentuale dei Comuni che dichiara di avere inserito almeno una misura in questa direzione per le biciclette nei Piani Urbano della Mobilità (-13,3%), mentre l’80% afferma di non avere messo in campo iniziative analoghe per le motociclette. Rimangono ancora poche le città che offrono incentivi economici per l’acquisto di bici tradizionali (9%), a pedalata assistita (14%), di veicoli a motore termico (2%) e a motore elettrico (4%).

Il Focus2R mette inoltre in evidenza uno sviluppo a due velocità nell’attenzione dei municipi alle politiche per la mobilità su due ruote, con un Centro-Nord molto più sensibile e dinamico rispetto alle città del Sud. 

AREE D’INERZIA -. Non cresce in modo sensibile il numero di città che consentono l’accesso di cicli e motocicli alle corsie riservate ai mezzi pubblici, rimane stazionario il dato relativo ai servizi di moto e scooter sharing (solo 3 città: Milano, Roma e Brescia) e ancora insufficiente è la disponibilità media di parcheggi per biciclette. 

ASPETTI POSITIVI – Crescono le città con punti di ricarica per veicoli elettrici (+11,8%); in aumento, sebbene con numeri ancora esigui, anche l’installazione di guard-rail dotati di protezioni a tutela dei motociclisti: passano infatti da 17% al 29% i Comuni che dichiarano di averli montati, mentre quelli che affermano di volerli implementare o utilizzare in futuro crescono dal 18% al 27%. 

IL MERCATO DELLE DUE RUOTE IN ITALIA -  Il totale complessivo delle 2 ruote a motore (moto, scooter, ciclomotori 50cc) immatricolate nel 2018 è pari a 240.388 unità (+5,3% rispetto al 2017). Le moto registrano un +12,7%, mentre gli scooter +3,7%. Diminuiscono i ciclomotori 50 cc (-12,3%), nonostante la crescita degli scooter elettrici che sono più che raddoppiati, arrivando a quasi 3.000 unità (14% del totale dei ciclomotori), grazie anche alle flotte dedicate allo scooter sharing. 

Nel 2018 crescono in modo deciso le vendite di veicoli elettrici, in particolare i ciclomotori che passano da 1.144 a 2.928 (+156% rispetto al 2017), mentre i motocicli venduti salgono da 504 a 648 (+29%). 

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