I 120 anni di Omino Michelin

I 120 anni di Omino Michelin

Conosciuto in tutto il mondo sin dagli anni Venti, nel 2000 il Bibendum è stato riconosciuto come il miglior logo di tutti i tempi

FLG

12.07.2018 11:37

Correva l’anno 1894, quando all’Esposizione Universale e Coloniale di Lione  Édouard Michelin vide una pila di pneumatici e disse ad un suo amico: “Guarda, con un paio di braccia in più sembrerebbe un omino!”

Questa intuizione farà nascere, nel 1898, l’Omino Michelin. Sarà l’artista Marius Rossillon, conosciuto con il nome d’arte di “O’Galop”, a realizzare il personaggio che da allora accompagna generazioni di viaggiatori in tutto il mondo, rendendolo protagonista di uno straordinario manifesto dal titolo “Nunc est Bibendum” (“Adesso bisogna bere”), in cui cita l’Ode di Orazio (I, 37) per dire che il pneumatico Michelin “beve” l’ostacolo.

Omino Michelin: LE FOTO

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Conosciuto in tutto il mondo sin dagli anni Venti, nel 2000 il Bibendum è stato riconosciuto come il miglior logo di tutti i tempi

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PERSONAGGIO UNIVERSALE - La carriera di Bibendum a livello internazionale comincia molto presto. L’Omino Michelin suscita subito simpatia e comincia ad apparire su ogni canale pubblicitario, impegnato a fornire informazioni tecniche relative all’uso corretto del pneumatico.

Conosciuto in tutto il mondo sin dagli anni Venti, il suo successo continua a crescere fino ad essere sancito dal massimo tributo ricevuto nel 2000, quando viene riconosciuto miglior logo di tutti i tempi da una giuria di esperti del Financial Times. Quello stesso anno, l’Omino Michelin assume un design high-tech in 3D, che ne sottolinea la predisposizione per l’innovazione e la tecnologia. 

Per il 120o compleanno dell’Omino Michelin, L’Aventure Michelin, luogo aperto a tutti, che custodisce e testimonia la storia e il patrimonio culturale del Gruppo, celebra l’evento con una mostra dedicata, fino al 31 dicembre di quest’anno.

LA NASCITA DI UNA PERSONALITÀ - O’Galop è il primo a dar vita all’Omino Michelin, ma Bibendum acquisisce una personalità umana forte, divertente ed estroversa anche grazie ad altri grandi nomi del mondo della pubblicità e dei manifesti, come Hautot, Grand Aigle, Riz, Cousyn e René Vincent, ognuno dei quali gli conferisce il proprio stile e le proprie idee, sviluppando forme e design diversi.

Ma per rendere l’Omino Michelin facilmente riconoscibile per tutti, era necessario uniformarne l’immagine. Negli anni Venti, gli artisti dediti a Bibendum lavorano nello studio grafico Michelin. Con un numero ben preciso di pneumatici come struttura per il corpo e forme definite, a poco a poco l’Omino Michelin diventa il personaggio conosciuto in tutto il mondo: sorridente, gentile, protettivo e vivace, pronto ad aiutare ogni viaggiatore e a risolvere ogni suo problema.

LO SPECCHIO DI UN’EPOCA - Lo sviluppo dell’Omino Michelin dice molto della storia dell’industria dell’automobile. All’inizio, i suoi tratti rispecchiano quelli dell’unica classe sociale che poteva permettersi i nuovi mezzi di trasporto (monocolo, sigaro, anello con sigillo, gemelli). Con la diminuzione dei prezzi delle automobili, ormai più accessibili, l’Omino Michelin abbandona gli accessori, diventando per tutti il compagno di viaggio amichevole e ideale.

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