Nuova Honda Monkey: il ritorno del mito

Quasi un mezzo marziano. Fantasioso, dal look simpatico e fumettistico. Irresistibile. La prima Honda Monkey a sbarcare sul pianeta fu il modello del 1961: ruote da 5 pollici, zero sospensioni, manubrio ripiegabile e motore da 49 cc e 4,2 CV di potenza massima, era stata realizzata per un parco divertimenti giapponese. Fu un successo clamoroso, al punto che venne migliorata e sviluppata ulteriormente, fino a diventare un “must have” nei mitici anni ‘70, periodo di cui divenne una vera e propria icona, quasi un oggetto di culto. Successo destinato a continuare nei decenni successivi, grazie ai numerosi modelli susseguitisi nel tempo (a pagina due, una bella gallery con l'evoluzione del Monkey negli anni e alcune estrose trasformazioni) .

Oggi la mini-bike Honda, dopo essere stata mostrata in versione concept all’ultimo EICMA, torna sul mercato rivista e attualizzata con elementi moderni, come la forcella a steli rovesciati, i doppi ammortizzatori posteriori, la strumentazione LCD, l’ABS con piattaforma inerziale IMU e le luci full-LED.

Il motore raffreddato ad aria da 125 cc eroga una potenza di 9,4 CV e vanta un dato sui consumi davvero interessante: 67 km/l nel ciclo medio. Il peso con il pieno di benzina è di appena 107 kg. Il design cita il passato e rilancia. Il lucido serbatoio carburante da 5,6 litri, verniciato bicolore e cromaticamente abbinato al telaio, al forcellone e alle sospensioni, porta con orgoglio uno storico logo 3D dell’Ala Honda. L'omaggio alla Monkey originale è completato dai parafanghi alti in acciaio cromato, dalla protezione dello scarico stampata e cromata, dagli specchi retrovisori circolari e dal manubrio alto e anch’esso cromato.