All’asta i gioielli a due ruote della collezione Migliazzi

All’asta i gioielli a due ruote della collezione Migliazzi
Domenica 25 marzo a Bergamo Finarte batterà la sua prima asta di moto: oltre 40 esemplari dagli anni Quaranta tra Rumi, Maserati, Isomoto e Mondial

FLG

24.01.2018 08:23

Finarte ha annunciato la sua prima asta di moto: sarà battuta a Bergamo domenica 25 marzo in collaborazione con Automotive Masterpieces. La città terra natia della Rumi e legata ad un campione come Giacomo Agostini si prospetta la location ideale per valorizzare i capolavori che verranno venduti. Si tratta della collezione Migliazzi, frutto della passione per i motori dei fratelli Gianni e Sergio Migliazzi, e composta da oltre 40 esemplari di motociclette degli anni 40 '50' e 60', la maggior parte Rumi.

Sono molto felice che l’asta di motociclette si tenga a Bergamo e che la collezione, frutto del duro lavoro della famiglia Migliazzi, venga esposta nella sua terra natia. Da un punto di vista storico auspico che una cordata di imprenditori bergamaschi decida di acquistare l’intera collezione per farne un museo a Bergamo”, spiega  Sandro Binelli, Capo Dipartimento Automotive di Finarte e fondatore di Automotive Masterpieces.

La produzione di moto Rumi iniziò a Bergamo nel 1949, quando Donnino Rumi decise di riconvertire la produzione bellica dell’azienda di famiglia e di buttarsi nel settore delle due ruote a motore. Le moto seguono il gusto stilistico di Donnino, che si dilettava anche di scultura e pittura.

Le Rumi - La “squadra” delle Rumi è composta da moto che hanno segnato i dodici anni della produzione dell’azienda bergamasca. La collezione è composta da sette 125 Bicarburatore, prodotta a partire dal 1953 omologata per le gare di velocità della III categoria, considerate le più impegnative del tempo.

Le Sport invece sono sette e sono il modello più rappresentativo e di maggior successo della Rumi. La produzione iniziò alla fine del 1950 ma le moto vennero presentate al pubblico nel 1951 alla Fiera Campionaria di Milano. Tre le 125 Turismo, la prima Rumi in assoluto equipaggiata con un motore a 2 tempi e 2 cilindri da 6 cavalli.

Nutrita anche la pattuglia degli scooter: 4 Scoiattolo lo scooter introdotto alla Fiera Campionaria di Milano nel 1951 e prodotto in quattro serie, con scocca avvolgente, ruote da 14" e motore da 125 cc. Gli altri scooter sono 3 Formichino, con carrozzeria portante in lega d'alluminio divisa in due parti, con motore centrale 125 cc a 4 velocità. La produzione cessò nel 1960 con la chiusura del reparto motociclette delle Fonderie Officine Rumi.

Le altre rarità - Le collezione Migliazzi non è solo Rumi: una rarità è senz'altro la Maserati 160T4, prima versione, costruita dall’azienda modenese nel 1952 quando acquistò la bolognese “Motocicli Italmoto” iniziando a produrre moto con il marchio del tridente fino al 1960. Una Caproni Capriolo Cento50 del 1955, bicilindrica, con motore da 150cc., ai tempi l'unico esemplare al mondo con motore boxer (flat twin) di piccola cilindrata, prodotta fino al 1956 in non più di 500 esemplari; sempre della Caproni una Capriolo 75 turismo del 1952 con il motore da 75 cc e 85 Km/h di velocità massima, una Gilera Saturno, prodotta in oltre 6000 esemplari nei vari modelli e una Moto Guzzi Airone 250 cc prima serie. Tra le altre due ruote che saranno aggiudicate a Bergamo anche una MV Augusta Pullman prima serie del 1953 con cambio 3 marce a manopola, una Isomoto 125 del 1950, la sportiva e veloce Mondial 200 Lusso del 1953 con motore a 4 tempi semi libero da 12 cavalli a 6000 giri.

All’asta anche le moto di una grande fabbrica italiana tutt'ora attiva, la Moto Morini: sono presenti una Moto Morini 125 super sport del 1950 con motore da 7,5 cavalli a 6.500 giri e una Moto Morini 125 Turismo II serie prodotta nel biennio 1947-’48.

(Nella foto: Rumi 125 bicarburatore e Capriolo Cento50)

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