Vespa, quella in “gessato” è firmata Garage Italia Custom

Vespa, quella in “gessato” è firmata Garage Italia Custom
Personalizzata dalla Garage Italia Custom di Lapo Elkann, è stata consegnata al vincitore della Targa Rodolfo Bonetto, concorso riservato agli studenti delle università e delle scuole di design e architettura di tutto il mondo

Fiammetta La Guidara

17.10.2017 11:26

Una personalizzazione esclusiva della Garage Italia Customs di Lapo Elkann ha reso ancor più speciale la Vespa. Come base per la realizzazione è stata utilizzata una 125 Primavera, modello equipaggiato con un motore i-get Euro 4 con distribuzione a tre valvole, accreditato di una percorrenza media di 44,2 chilometri con un litro di carburante, che permette una velocità massima di 91 km/h.

Una Vespa unica - L’esemplare unico di Vespa in “gessato” sfoggia uno scudo dalla livrea particolare, ottenuta con una speciale verniciatura. Caratteristico è anche il rivestimento scelto per ricoprire la sella: si tratta di ecopelle “marinizzata” di colore rosso carminio con cuciture in tinta, che ha la particolarità di essere totalmente resistente all'acqua.

La speciale Vespa ha costituito il premio della ventiduesima edizione della Targa ''Rodolfo Bonetto'' vinto da Carmen Ianiro dell'ISIA di Pescara. La studentessa dell'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche abruzzese ha convinto la giuria presieduta dal designer Marco Bonetto con il progetto DB-Shoes, una scarpa per piede diabetico che ha interpretato in maniera originale il tema dell'ausilio sanitario.

La cerimonia di consegna della Vespa si è svolta a Milano, a Spazio eventi US49, in concomitanza con la Milano Fall Design Week 2017.

Il concorso Targa Rodolfo Bonetto è riservato agli studenti delle Università e delle scuole di design ed è rivolto a chi sta ancora studiando per imparare un mestiere affascinante dove la creatività, l’ingegno, la capacità di sognare incontrano le esigenze della società e le leggi del mercato.

Chi era Rodolfo Bonetto -  Il premio è intitolato ad un mnaestro del design: milanese classe 1929, scomparso nel 1991, Rodolfo Bonetto ha lavorato negli anni d’oro del design italiano, quando un clima sociale in fermento era il sottofondo per un’attività che si nutre di intuizioni e stimoli multiculturali. Abbandonata negli anni ’50 una promettente carriera di batterista jazz, Bonetto si dedica alla professione di designer da autodidatta e, nei due decenni a seguire, disegna di tutto, con la capacità di interpretare l’attualità e le sue icone che è la cifra dei migliori professionisti di sempre: dalle macchine utensili agli orologi, dalle lampade alle auto, passando per laser chirurgici e scarponi da sci, il suo straordinario lavoro viene premiato per otto volte con il Compasso d’Oro, l’Oscar dell’industrial design. Geniale ma orientato alla prassi progettuale, Bonetto crede nella condivisione e nella formazione dei giovani, che seguono i suoi corsi prima alla leggendaria Hochschule für Gestaltung di Ulm e, in seguito, all’Isia di Roma.

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