20.000 Pieghe 2017: vincono Macaluso e la Honda

20.000 Pieghe 2017: vincono Macaluso e la Honda

Il blogger Emanuele Macaluso e il team ufficiale Honda Italia si sono aggiudicati rispettivamente il titolo assoluti e a squadre. Vincendo (paradossalmente) la Suzuki V-Strom 650 in palio. Grazie agli splendidi percorsi alpini, questa nona “20.000 Pieghe” l’hanno però vinta un po’ tutti i partecipanti

 

Giovanni Carlo Nuzzo

12.07.2017 ( Aggiornata il 12.07.2017 16:53 )

E due. Emanuele Macaluso di Ribera (AG), ventisei anni, giornalista del web e pilota per il secondo anno di fila nella squadra ufficiale Honda Italia, capitanata dal responsabile dell’Ufficio Stampa Costantino Paolacci (che è anche il vincitore della passata edizione della 20.000 Pieghe) è risultato primo assoluto, con 741 punti, nella classifica individuale 2017, in sella a una Honda X-ADV 750. Aggiudicandosi così il fiammante primo premio in palio: una Suzuki V-Strom 650, ultimo modello, personalmente consegnata al termine della manifestazione dal Vice Presidente di Suzuki Italia, Tomoki Taniguchi. Macaluso aveva già iscritto il proprio nome nell’Albo d’Oro della 20.000 Pieghe, nell’edizione 2015. Finora, oltre Macaluso, solo al regolarista Andrea Angiolini, impostosi nel 2011 e 2012,  era riuscita l’impresa di vincere due volte una 20.000 Pieghe.

PRIMA TAPPA - Sede operativa di quest’anno: Langhe, cuneese (Granda) e Alpi Franco-piemontesi. Era dal 2012, da quando cioè ha preso il timone della 20.000 Pieghe, che l’organizzatore Daniele Alessandrini, insieme al coriaceo staff del Moto Club Motolampeggio di Roma, voleva portare il suo raid motociclistico in Piemonte. Obiettivo finalmente raggiunto, anche facendo slittare la manifestazione ai primi di luglio, per attendere la riapertura dei passi alpini. Tre le tappe, guidatissime e spettacolari, come di consueto. La prima, 272 chilometri da Bra ad Alba, ha attraversato le Langhe in lungo e in largo su un reticolo di strade e ondulazioni che ha richiesto massima attenzione per essere sempre ben interpretato. Regalando tuttavia scorci di grande suggestione ai circa 150 “piegatori” partecipanti. Qui il commento della prima tappa.

20.000 Pieghe 2017: foto

20.000 Pieghe 2017: foto

Il blogger Emanuele Macaluso e il team ufficiale Honda Italia si sono aggiudicati rispettivamente il titolo assoluti e a squadre. Vincendo (paradossalmente) la Suzuki V-Strom 650 in palio. Grazie agli splendidi percorsi alpini, questa nona “20.000 Pieghe” l’hanno però vinta un po’ tutti i partecipanti

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SECONDA TAPPA - Dopo un breve trasferimento tecnico, la carovana si è quindi insediata a Cuneo, prendendo possesso della monumentale Piazza Galimberti, in pieno centro, diventata base di partenza e arrivo dei percorsi “a margherita” delle ultime due giornate, nonché sede delle prove discriminanti di abilità (due il venerdì, quattro il sabato) e parcheggio notturno esclusivo per le moto, quasi una sorta di “parco chiuso”. La seconda tappa, stupenda, avrebbe dovuto totalizzare ben 388 km. Purtroppo, dopo un probante passaggio lungo il Colle d’Esischiè, Castelmagno, Colle de Sampeyre, Casteldelfino e l’emozionante ascesa al Colle dell’Agnello (2.748 m s.l.m.), l’organizzazione ha dovuto rinunciare alla salita al Colle della Bonette, in territorio francese, causa una frana caduta nelle ore precedenti l’arrivo. Alessandrini ed il suo staff hanno quindi dovuto operare in extremis un taglio che ha comunque regalato ai “piegatori” il velocissimo Colle della Maddalena. 

TERZA TAPPA - L’ultima tappa, sempre con partenza ed arrivo da Piazza Galimberti di Cuneo, ha invece puntato la Valla Stura fino a Vinadio, per poi salire al 2.000 metri del Santuario di S.Anna di Vinadio. Da lì passaggio in Francia per il Colle della Lombarda, con attraversamento del Parco nazionale del Mercantour, Colle de Turini, e rientro dal Colle di Tenda e Limone Piemonte. Altri 300 km, belli e impegnativi. In totale, nei tre giorni, circa un migliaio. Con, ovviamente, almeno ventimila pieghe.

IL PODIO - A completare il podio degli assoluti, alle spalle di Macaluso, il ventunenne milanese Alessandro Kunzi (Aprilia Dorsoduro) ed il cinquantunenne toscano Roberto Lulli (Aprilia Tuono), ex equo a quota 710, dunque entrambi secondi. Sul terzo gradino, invece, il quarantunenne romano Giacomo Eusebi (Suzuki V-Strom 1000, punti 701). Nella classifica a squadre, dopo il team Honda Italia, s’è piazzata tra l’entusiasmo generale la formazione femminile delle “Perfezioniste”, schierata da Donneinsella Magazine, quindi il team “Teste di Legno”. Meno gloria, ma tanto impegno e divertimento, per la squadra ufficiale Suzuki, classificatasi solo settima. Mentre pienamente raggiunto è stato l’obiettivo della Squadra Dolomitica di Lucio Cavalieri, dodicesima, che ambiva goliardicamente all’ultimo posto: detto, fatto. Del resto l’occasione per il riscatto sarà quella del decennale, nel 2018, quando il circus della 20.000 Pieghe (è ufficiale) si trasferirà armi e bagagli nel cuore delle Dolomiti. 

 

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