El Solitario e le H-D per il deserto

El Solitario e le H-D per il deserto

Al Wheels&Waves di Biarritz fino al 18 giugno sono esposte le 1200 Roadster Off-Road realizzate dal costruttore spagnolo e pensate per un raid di 10 giorni nel Sahara

Redazione - @InMoto_it

16.06.2017 09:37

Tre speciali Harley-Davidson off-road realizzate per i Desert Wolves, ovvero i Lupi del Deserto, sono approdate al Wheels&Waves, evento che si svolge dal 14 al 18 giugno nella città di Biarritz, sulla costa atlantica della Francia sud-occidentale. E più che mai opportunamente, sono contenute in una struttura di gabbie d’acciaio alta sei metri.

Honda al Wheels and Waves  con special e prototipi

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Le tre moto sono nate come Harley-Davidson 1200 Roadster e sono diventate “belve” off-road sotto la guida di David Borras, la forza ispiratrice di El Solitario (anche detto Il Solitario o Lupo Solitario), un costruttore di custom bikes fuori dagli schemi basato in Galizia, nel nord-ovest della Spagna.

La richiesta è arrivata da tre amici che volevano trascorrere 10 giorni nel deserto del Sahara con moto, tende, abbigliamento e veicolo di supporto il tutto partendo da un foglio bianco in funzione delle esigenze specifiche di un viaggio davvero unico. E il tutto è stato testimoniato da un film che racconta l’impresa.

Trasformare una moto stradale in una creatura in grado di sopravvivere alle condizioni estreme e alle sfide del Sahara non è cosa da poco. Ma è quanto El Solitario è riuscito a fare. Nella sua veste di serie, la Harley-Davidson Roadster è una moto versatile con un lato sportivo in evidenza. Proprio per questa sua polivalenza ha il potenziale per essere personalizzata ed elaborata secondo diverse direzioni stilistiche e di utilizzo – che è il motivo per il quale è stata la prima scelta per le moto del progetto Lupi del Deserto.

COM’E’ FATTA - Parte del lavoro di trasformazione è stata facile, altri aspetti hanno comportato maggiore impegno.

Le sospensioni sono state la parte più difficile sulla quale intervenire. Ecco perché David Borras, per essere certo di arrivare a una soluzione ottimale, si è rivolto direttamente al costruttore svedese Öhlins. La forcella anteriore a steli rovesciati della Roadster è stata aggiornata con nuove valvole e nuove molle in maniera abbastanza agevole. Più complesso invece il lavoro che si è reso necessario per i due ammortizzatori posteriori. La combinazione di corsa dell’ammortizzatore e di peso della moto (in ambito off-road) non era mai stata prima un fattore da considerare per la Race Division di Öhlins e alla fine sono state utilizzate specifiche per veicoli tutto-terreno a quattro ruote (ATV) per ottenere le prestazioni desiderate.

Tutto il lavoro svolto su ogni dettaglio delle moto è frutto di un’articolata collaborazione fra vari specialisti – Bark Busters ha disegnato le protezioni in fibra di carbonio per le manopole mentre Kineo ha prodotto i cerchi a raggi da 19” anteriore e posteriore che montano gomme Dunlop tubeless da flat-track per aiutare a mantenere una velocità adeguata anche sulla sabbia più profonda. SC Projects ha disegnato e prodotto lo scarico nero opaco 2-1, ISR ha realizzato specifiche pinze e dischi freno mentre Kriega ha firmato i bagagli morbidi installati sulle moto.

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