Viaggiare “sicuri” su due ruote

Viaggiare “sicuri” su due ruote

Sinistri stradali, pene e tutela legale: ecco come la nuova legge 41/2016 rivoluziona il panorama normativo dei motociclisti

Redazione - @InMoto_it

24.05.2017 12:25

Il 2016 ha segnato una svolta epocale per il mondo delle due ruote. Diversamente da quanto si può immaginare non si tratta dell’uscita di un nuovo modello oppure di un restyling di qualche moto d’epoca perché la novità riguarda il panorama legislativo.

I reati di Omicidio stradale (art. 589-bis) e Lesioni Personali stradali gravi e gravissime (art. 590-bis), con la legge 41/2016 del 23 marzo, entrano, di fatto, a far parte del Codice Penale. Se per l’omicidio stradale la base normativa resta sostanzialmente la stessa – disciplinata dal comma 2 dell’articolo 589 – sono nuovi i reati relativi alle lesioni stradali. Le novità più rilevanti riguardano le sanzioni e le pene che variano a seconda della violazione delle norme del codice della strada, al tasso alcolemico e all’uso di sostanze stupefacenti. Sono stati proprio questi elementi, insieme al numero degli incidenti e delle vittime della strada, a motivare il legislatore a regolamentare una materia così delicata e discussa.

Le nuove sanzioni previste dalla legge puniscono il reato di omicidio stradale da 2 a 10 anni e quello di lesioni personali stradali da 3 mesi a 7 anni, sempre a seconda del caso e della gravità dello stesso. Pene severe per cui oggi è diventato fondamentale viaggiare “sicuri” garantendosi un’adeguata copertura assicurativa che comprenda al suo interno la tutela legale.

Anche in sella a scooter, moto e motorini si può incappare in queste due tipologie di reato, pertanto un assicurato tutelato anche in ambito penale viaggerà sempre conscio di poter contare in ogni momento su periti, consulenti specializzati e avvocati esperti pronti a difendere i suoi diritti.

Basta conoscere la nuova legge e le conseguenze che ne derivano per capire l’importanza di includere nelle polizze assicurative anche la tutela legale. Zurich Connect, nel prodotto di Responsabilità Civile pensato per le due ruote, include già la tutela legale tra le garanzie di polizza, offrendo dunque al motociclista una copertura più completa, in sede civile, ma anche penale.

Scegliendo la polizza Zurich Connect è possibile dunque viaggiare tutelati e assicurarsi il lavoro di un network di professionisti di primissimo livello sempre a disposizione per garantire al cliente il miglior servizio di assistenza legale nelle diversi sedi di giudizio.

 

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