Wildays: un nuovo festival per i motori

Wildays: un nuovo festival per i motori
All'autodromo di Varano, dal 26 al 28 maggio, prenderà il via un evento che unisce la passione per i motori, la musica, il food e la natura.

Redazione - @InMoto_it

13.03.2017 08:39

“Wildays, the craziest 72 hours” è un nuovo evento pronto a debuttare dal 26 al 28 maggio all’interno dell’autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, nel parmense.

Gli organizzatori preannunciano un vero e proprio festival che va in scena su un’area di 50.000 mq di cui 18.000 espositivi, interamente allestiti per esaltare e condividere la passione per la moto, con tutto ciò che comporta: amore per la libertà, per la musica, per l’ottimo cibo, per la natura e per l’inizio di nuove avventure.

Si parla di “una life experience, con le case costruttrici di moto e customizer nazionali e internazionali, che vuole coinvolgere tutto il pubblico in una tre-giorni che celebri il gusto di stare insieme senza limiti. Wildays infatti non ha confini”, dicono gli ideatori. “E’ un evento adatto a tutti, perché il divertimento non conosce differenze di età”.

COME NASCE WILDAYS - Ma chi sono gli inventori di Wildays?  Si chiamano Phonz e San Marco (the Anvils), Gian Maria Montacchini e Anastasia Fontanesi e hanno puntato a creare nel cuore della Food Valley e della Motor Valley un evento che unisce la passione per i motori, la musica, il buon cibo e la natura con lo scopo di rendere ogni partecipante il vero protagonista. Folk, vintage ed esperienze concrete sono gli elementi che meglio descrivono Wildays, il cui obiettivo è organizzare una 72 ore che prende spunto dai festival internazionali dove tanto l’appassionato estremo delle due ruote quanto le famiglie o gli amanti della natura possano trovare la loro dimensione.

Immerso in un contesto naturalistico di grande interesse - a metà strada tra la pianura e l’Appennino, circondato da colline verdi, boschi e fiumi - Wildays è, oltre alle moto e ai suoi contest, un luogo di incontro in cui i visitatori saranno coinvolti attivamente tra concerti, street food, track experience, area campeggio libero e quella glamping e tour guidati alla scoperta del territorio.

Saranno presenti anche Scott Hopkin e Andrew Jone, fondatori del blog australiano Pipeburn.

Protagonisti saranno anche le Case costruttrici, le loro iniziative speciali e i preparatori nazionali e internazionali.

CINQUE DISCIPLINE - “Autenticità, semplicità e convivialità sono i valori sui quali abbiamo incentrato il nostro format”, dicono gli organizzatori. L’evento che riunisce nella stessa location ben cinque diverse opportunità.

DIRT TEMPLE: qui gli amanti dell’off road possono mangiare polvere, respirare benzina e scatenare il loro animo Vintage, anche nell’abbigliamento. Dedicato a moto da cross, regolarità o special scrambler.

SLIDE WAYS RACE: il Flat Track o Dirt Track è una disciplina motociclistica molto spettacolare, nata intorno agli anni ’60 in America, che si corre su circuiti ovali in terra battuta, percorsi in senso anti orario. Wildays propone tre categorie: Crazy Head (moto con preparazione specifica da flat track), Dirt Madness (moto per chi ha il coraggio di sfidare l’ovale a bordo di mezzi “inappro- priati", esclusi 50cc e scooter) e Old Glory (moto d’epoca di derivazione fuoristradistica). E per chi vuole affacciarsi allo “sporco” la Di Traverso Flat Track School di Marco Belli è a disposizione per i primi rudimenti.

HURRICANE DRAG RACE: i non tesserati FMI possono iscriversi al contest nelle categorie Veterans (moto pre 1965), Bad Ass (bicilindrici fino a 1000 cc raffreddamento ad aria o quattro cilindri fino a 750 cc raffreddamento ad aria), Vitaminic (over 1000 cc raffreddamento aria, motori sovralimentati - nos, turbo, compressore volumetrico - o raffreddamento ad acqua fino al 1985, oppure moto elettriche).

Benedetta Zaccherini è la madrina della Sprint Race e porta all’interno della manifestazione una delle tappe del Campionato FMI.

Honky Tonk Racemotorini fino a 50 cc con o senza marce si confrontano in un contest dove scegliere se essere un cow boy o un indiano. Ovviamente il dress code è obbligatorio.

FREE PRACTICES: per provare l’ebbrezza della pista ci sono due opportunità per tutte le moto d’epoca, special o di serie: “Protected & Free” per ci possiede tutto il necessario per girare in pista e “The first time”, per tutti quelli che non hanno mai appoggiato le gomme su una vera pista e non possiedono l’attrezzatura tecnica, è a disposizione un esperto dello staff Wildays che farà da apripista. Servono solo casco integrale, giacca in pelle e guanti.

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