Dainese con ANCMA per gli sgravi sulla sicurezza

Dainese con ANCMA per gli sgravi sulla sicurezza

L'Azienda di Lino Dainese affianca Confindustria ANCMA, che propone al Governo sgravi fiscali per l'acquisto di dispositivi di sicurezza come paraschiena ed airbag.

Redazione - @InMoto_it

17.10.2016 10:08

Dainese supporta con i propri dati Confindustria ANCMA, che propone al Governo sgravi fiscali per l’acquisto di dispositivi di sicurezza per un risparmio di 21 milioni di euro in costi sociali grazie alla diffusione di paraschiena ed airbag tra conducenti e passeggeri di motocicli e scooter.

Dainese ha partecipato all’incontro svolto a Milano con il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Luigi Casero e con il Vice Presidente della Commissione Trasporti On. Vincenzo Garofalo: un confronto tra il mondo politico, l’industria, il mondo della ricerca scientifica sulla sicurezza dei motociclisti e sul ruolo dell’abbigliamento protettivo, da sempre la missione del Gruppo Dainese.

In Italia dove circolano circa 8 milioni di veicoli a due ruote, scooter e moto rappresentano una modalità di spostamento imprescindibile, soprattutto all’interno dei contesti urbani, favorendo la decongestione del traffico e la riduzione complessiva dell’inquinamento ambientale: secondo uno studio di Ambrosetti, se il 10% degli automobilisti passasse alle due ruote il risparmio di tempo che ne deriverebbe avrebbe un valore di circa 1 miliardo di euro.  Per questo l’attenzione alla loro sicurezza è doverosa.

Nonostante i progressi nella riduzione dell’incidentalità stradale (-30% delle vittime su due ruote a motore negli ultimi 5 anni), molto lavoro resta ancora da fare.

Uno studio realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del progetto ST.E.P (Studio Efficacia Paraschiena), evidenzia che l’utilizzo del paraschiena, innovazione introdotta sul mercato nel 1978 proprio da Dainese, riduce del 40% il rischio di riportare lesioni alla colonna in caso di incidente: ciò nonostante, come emerge dallo stesso studio, solo un quarto dei motociclisti utilizza questo dispositivo di sicurezza durante i propri spostamenti.

Secondo Confindustria ANCMA, la diffusione di queste protezioni verrebbe favorita dall’introduzione di sgravi fiscali e, per questo motivo, chiede alla politica di sostenere la richiesta di prevedere una detrazione del 50% del prezzo di acquisto di questi capi tecnici nella prossima Legge di Bilancio. La misura costerebbe alle casse pubbliche circa 2,5 milioni di euro a fronte, come si è visto, di una riduzione dei costi sociali quantificabile in 21 milioni di euro.

L’industria nazionale dell’abbigliamento protettivo motociclistico, di cui Dainese è uno dei maggiori esponenti, rappresenta un’eccellenza della produzione manifatturiera in Europa e nel mondo, soprattutto per l’elevata qualità dei propri prodotti, risultato di importanti e costanti investimenti in innovazione tecnologica. Le aziende italiane del settore generano un fatturato di circa 300 milioni di euro, corrispondenti a circa il 10% del giro d’affari complessivo dell’industria motociclistica.

“Ancora una volta, Dainese ribadisce il suo totale commitment per la sicurezza”, ha commentato Cristiano Silei, Amministratore Delegato del Gruppo Dainese. “I dati presentati oggi da ANCMA avvalorano gli sforzi dei nostri esperti al Dainese Science and Research Center, che da anni si impegna e si distingue nella ricerca di innovazioni tecnologiche applicate alla sicurezza. È con immenso piacere che sosteniamo le istituzioni che condividono i nostri stessi valori e che, come in questo caso, promuovono iniziative a favore della sicurezza”.

La prossima Legge di Bilancio rappresenta un’occasione irrinunciabile per favorire la diffusione di dispositivi di sicurezza che possono veramente fare la differenza in caso di incidente”, ha dichiarato Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA. “I motociclisti costituiscono una componente fondamentale della mobilità urbana e, per questo motivo, la tutela della loro sicurezza è un obiettivo tecnologico per l’industria ed è un dovere morale per lo Stato”.

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