InMotoLab, la nostra Special (pt. 3): usiamo le mani

InMotoLab, la nostra Special (pt. 3): usiamo le mani

Con il disegno si visualizzano le idee, con la modellazione le idee prendono forma. E la nostra Tacita elettrica si concretizza

Redazione - @InMoto_it

13.10.2016 ( Aggiornata il 13.10.2016 17:37 )

Oggigiorno i programmi 3D permettono di sviluppare direttamente a monitor qualunque forma, in teoria la moderazione manuale potrebbe essere soppiantata e già molte aziende motociclistiche producono (principalmente componenti) senza passare dalla modellazione manuale. Ma la forma nasce solo dalla vista? Sinceramente credo di no, nessun guanto o esoscheletro digitale è ancora in grado di riprodurre la meravigliosa capacità delle mani e delle dita di manipolare i materiali morbidi come la creta. Preferiresti guardare Angelina Jolie in bikini sul tuo monitor o toccarla dal vero ma ad occhi chiusi? Per questa ragione preferisco fidarmi molto anche delle mani e mentre lavoro impasto, stendo, a volte spiaccico... poi accarezzo, taglio e alla fine liscio. 

SOSTANZA MATERICA A DUE RUOTE - Costruire le forme con le mani aiuta a nutrire il progetto di “sostanza materica”, un’arte antica che racchiude la storia degli uomini fin dai primi vasari. Nelle foto di questo mese potete vedere il design prendere forma. Generalmente non rifinisco molto le superfici e mi concentro fino all’ultimo sulle linee di massima, successivamente saranno digitalizzate e quindi anche definite nel dettaglio. La struttura del telaio reggisella e? stata una delle zone piu? complesse, la forma ispirata ai rami di un albero ha ricevuto vari step di sviluppo.

FERRO PIEGATO E SCHIUMA - Per supportare il materiale piuttosto morbido (plastilina) ho usato una comunissima fettuccia metallica unita con vari bulloni, in questo modo e? stato possibile costruire rapidamente forme simmetriche ed elementi a sbalzo come i fianchetti anteriori. Per dare forma e dettaglio alla plastilina oltre alle dita uso un filo di ferro piegato in varie forme a seconda dei raccordi da fare e la lama di un taglierino per le linee piu? dritte. Per la sella e? stata usata una tecnica diversa, abbinando alla gommapiuma della schiuma poliuretanica, in questo modo l’insieme e? piu? leggero ed e? stato possibile rimuoverlo per completare le varie parti del telaio e del sottosella.

NUVOLA DI PUNTI - La fase di modellazione termina con la scansione 3D. Questo procedimento, realizzato presso Juno Design a Bologna, congela il progetto. Un puntatore collegato a un braccio mobile “spara” una strip laser che acquisisce con una precisione disarmante tutte le forme e un’immagine 3D, detta nuvola di punti, prende vita dentro lo schermo. Da questo momento in poi i computer e l’esperienza delle persone che li utilizzeranno prenderanno molto della scena, e? gia? dal prossimo numero di In Moto vi faro? vedere che ci sara? da divertirsi.

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