In Moto Lab, la nostra Special (pt.2): come un violino

In Moto Lab, la nostra Special (pt.2): come un violino

Il progetto della nostra special su base Tacita entra nella fase operativa. Facendoci ispirare dalla musica, abbiamo cominciato a disegnare...

Redazione - @InMoto_it

13.10.2016 ( Aggiornata il 13.10.2016 17:14 )

Come nascono le idee? Nel mio caso (credo sia così per tutti) scaturiscono da sole come i sogni… e come direbbe Vasco l’importante è scriverle prima che svaniscano… io le disegno. Il design di questa moto nasce dalla musica, un elemento intangibile eppure in grado di modificare le nostre emo- zioni. Forse vi aspettavate che par- lassi di rapporti di coppia e chiavi dinamometriche, ma per me anche la meccanica di una moto e? soprattutto emozione.

TRE PUNTI CHIAVE - Nelle immagini potete vedere quasi tutto lo spirito del progetto, gli schizzi del design sviluppato sulla matematica della T-Race di Tacita mostrano i tre punti chiave del progetto. Prima di tutto la sella, che non sara? un sedile ma un elemento sinuoso in pelle losangata che scorrera? lungo tutta la moto unendo il cannotto di sterzo all’apice posteriore. La sua forma ricorda uno strumento con la cassa armonica e il manico, anche se vi confido che mentre la sviluppavo ho pensato molto a Le Violon d’Ingres di Man Ray...

IL TELAIO AUSILIARIO - Poi c’e? il telaio posteriore, che forse andrebbe chiamato telaio “ausiliario”. Realizzato in traliccio tubolare, si intreccia come i rami di un albero sotto la zona della sella e oltre al pilota e al passeggero sosterra? anche le valigie. Svolta questa funzione portante, due travi si protraggono lungo la sella verso il cannotto di sterzo per poi aprirsi come costole e “trapassare” la carenatura mutando la funzione portante in rollbar di protezione dagli urti per gli accumulatori. Anche se esteticamente unito, questo telaio sara? diviso con giunti flessibili permettendo una facile sostituzione degli elementi in caso di cadute. 

UNA MANTIDE - Infine la carenatura a “lame” laterali. La forma di questi elementi ricorda vagamente la postura della mantide religiosa ma nasce soprattutto per creare un’area di contatto progressiva con le gambe del pilota anche nell’uso in piedi: infatti ho deciso di non abbassare il cannotto di sterzo originale e nemmeno le pedane del modello cross saranno riposizionate. Questo significa che nella guida in piedi la moto avra? l’ergonomia di una fuoristradista pura, dopotutto con un mezzo elettrico i parchi naturali e le strade bianche diventeranno luoghi prediletti e acconsentiti... meglio trovarsi pronti a scoprire il gusto dello sterrato con tutta la spinta del brushless asincrono trifase da oltre 50kW!

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento