Anvil Rusty Quattroemezzo

Anvil Rusty Quattroemezzo

La Casa emiliana spiega la storia dell'ultima nata, che si basa sulla Honda CB 450 Twin del 1969

Redazione - @InMoto_it

07.09.2016 10:44

Con la Rusty Quattroemezzo Anvil ha voluto rendere omaggio ad un modello storico: la Honda CB 450 Twin del 1969, una moto progettata per contrastare il mercato che fino a quel momento era in mano alle moto inglesi di cilindrata ben più grande.

La Casa emiliana ha puntato ad esasperare la funzionalità di questo modello, rendendola adatta anche per uso fuoristradistico oltre che cittadino. Anvil si è ispirata dalle sue rivali dell’epoca, le BSA e Triumph che spesso venivano utilizzate nel deserto californiano prendendo il nome di desert sled.

Anvil Rusty Quattroemezzo

Anvil Rusty Quattroemezzo

La Casa emiliana spiega la storia dell'ultima nata, che si basa sulla Honda CB 450 twin del 1969

Guarda la gallery

E’ stata provata sia sull’ovale da flat track che su un tracciato da enduro, “passando i test a pieni voti”, dicono in Anvil. E’ stata accorciata la linea originaria del telaio, chiudendo con una curva a U. Il motore è stato rifatto, il carter di destra è stato modificato per far spazio a una pompa dell’olio che aiuta il motore ad alti regimi. I classici carburatori Keihin sono stati sostituiti con due dell’Orto con pompa di ripresa da 34, la scatola filtro ha lasciato spazio a due filtri da flat H&N che danno un aspetto sportivo alla moto.

La tabella anteriore riprende quella della moto di Steve Mc Queen mentre il manubrio è da flat track, il gas rapido è un vecchio Tommaselli Daytona che dà alla moto un look d’altri tempi.

Per la progettazione della sella Anvil si è ispirata al BSA Victon 450, così come anche al posizionamento del parafango anteriore attaccato sotto al telaio. La corona ha 60 denti, per l’utilizzo sullo sterrato, mentre le marmitte originali sono state sostituite con un tubo a scarico diretto. Gli ammortizzatori sono stati progettati da Bitubo per migliorare la guida sia nello sterrato che sulla strada normale.

“Il serbatoio è stato smontato da un prototipo demolito negli anni ’70”, si racconta in Anvil. “Era completamente arrugginito e sul momento nemmeno noi ci credevamo che potesse diventare il serbatoio della Rusty. Ma una volta pulito dalla ruggine e provato sopra al motore siamo rimasti stregati, sembrava fatto apposta per questa moto…e da qui abbiamo anche trovato il suo nome” (Rusty significa, infatti, “arrugginito”).

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento