I 110 anni del Moto Club Trieste

I 110 anni del Moto Club Trieste© Matteo Pizzolini

Festeggiamenti in città fino al 4 settembre, ospite d'eccezione Giacomo Agostini. C'è anche un convegno sulla modifica del Codice Stradale e l'uso dell'airbag per moto

Fiammetta La Guidara

01.09.2016 10:23

Fino al 4 settembre il Salone degli Incanti di Trieste, negli ampi spazi della vecchia Pescheria Centrale, ospiterà una serie di manifestazioni pubbliche, esposizioni e incontri con campioni delle due ruote, tra i quali il 15 volte iridato Giacomo Agostini. La rassegna prevede anche un convegno sulla sicurezza nel motociclismo (venerdì 2 settembre alle ore 11.30) che vedrà la partecipazione del Presidente della Commissione Parlamentare sui trasporti della Camera, della Presidente della Regione, del sindaco di Trieste, dei comandanti della Polizia Locale e della Strada oltre ai rappresentanti della Federmoto, delle società assicuratrici e della stampa che da anni si occupano di questo settore. Il convegno ha lo scopo di fare il punto sulle modifiche al Codice della strada attualmente in attesa di discussione alla Camera dei deputati. Particolare attenzione sarà rivolta allo sviluppo e all'utilizzo dell'airbag per motociclisti.

Nel Salone degli Incanti è stata allestita un'esposizione con decine di moto storiche dal 1906 ad oggi. Verranno poi presentati due libri: uno dedicato alla storia del Motociclismo a Trieste, l'altro alla vicenda umana di Gilberto Parlotti, il popolare pilota motociclistico triestino, scomparso nel 1972 mentre disputava sull'Isola di Man la quarta prova del mondiale della 125, di cui al momento dell’impatto  guidava la classifica.

Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4, le strade di Trieste accoglieranno centinaia di motociclisti per il raduno "110 anni di storia del Moto Club Trieste". Una sfilata per le vie cittadine concluderà la manifestazione. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.motoclubtrieste.com.

Il Moto Club Trieste nasce nel lontano 1906 ed è uno dei più antichi club italiani anche se prende vita nell'ambito dell'Impero Austroungarico. Nel 1907 formalizza la sua esistenza presso le autorità con la denominazione di "Club Motociclistico Triestino". Precede di un anno la formazione dell'Automobile Club e di cinque quella della Federazione Motociclistica Italiana, allora "Moto Club d'Italia".

Prima della guerra mondiale il circolo riunisce gli appassionati anche della zona isontina, del basso Friuli e dell'Istria e organizza varie manifestazioni tra cui la popolare prova del "Chilometro Lanciato".

Nell'immediato dopoguerra la Federazione Motociclistica Italiana, rinata a Montecatini, assegna il n. 001 al Moto Club Trieste, pur essendo la città ancora per nove anni amministrata dal Governo Militare Alleato.

Il Moto Club Trieste organizza per anni la "Gimkana di San Giusto" e asseconda la nascita di un grande gruppo di fuoristradisti, presto impegnati nelle prime gare di regolarità, poi chiamata Enduro.

In queste ultime stagioni il Club ha impostato la sua attività nella formazione con l'attivazione della "Scuola di avviamento al Motociclismo" che si avvale dell'opera di tre istruttori federali nazionali: Mario Massarotti, Marco Nordio e Massimiliano Parlotti. Con un patrimonio di 10 moto e l'ospitalità e collaborazione preziosa del M.C. Ronchi, le sedute della Scuola si tengono fuori Trieste, proprio a Ronchi del Legionari, dove l'istituzione ha ottenuto apprezzamenti a livello nazionale.

L'obiettivo della formazione ha dato i suoi risultati, non solo avvicinando decine di ragazzi allo sport e istruendoli alla guida e all'uso della moto, ma anche consentendo a qualcuno di emergere brillantemente: Alessandro Battig ha vinto quattro titoli italiani ai vari livelli di minicross.

Fiammetta La Guidara

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