Battle of The Kings: i vincitori

Battle of The Kings: i vincitori

Mesi di battaglia fra 39 concessionarie Harley-Davidson: a Bologna la Sportster Iron 883TM personalizzata nel modo giudicato più creativo.

Redazione - @InMoto_it

28.04.2016 09:52

Sulla base della nuova Sportster Iron 883TM si sono dati battaglia per mesi 39 concessionarie ufficiali H-D che, a suon di lamiere tagliate, personalizzazioni e idee creative, hanno dato prova della grande tradizione che contraddistingue la storia della casa motociclistica che ha dato il via al fenomeno della customizzazione e alla sua conseguente ribalta a livello mondiale.

Dopo 34 giorni di votazioni è la concessionaria H-D di Bologna ad aggiudicarsi il titolo di Re della Battle of the Kings 2016. Al secondo posto si classificano Harley-Davidson On The Road Napoli e al terzo Harley-Davidson Monza.

“L’iconica Sportster è sul mercato dal 1957, risulta essere una delle Harley più amate e il nuovo modello porta avanti l’eredità di quelli precedenti. Lo hanno sottolineato anche i numeri di questa edizione di Battle of the King che ha rappresentato un grande successo sia in termini di adesione delle Custom Crew H-D, che hanno quadruplicato la loro presenza, sia in termini di apprezzamento e interazione con il pubblico che a ritmo di click ha eletto il proprio re. Una sfida combattuta sul sito customkings.harley-davidson.it fino all’ultimo voto della mezzanotte del 18 aprile”, ha detto Maurizio Ruvolo, responsabile marketing Harley-Davidson Italia.

Disegnata e realizzata per offrire la massima possibilità di interpretare della propria individualità attraverso la customizzazione, la nuova Iron 883 è stata rinnovata e aggiornata quest’anno. Spinta dal classico motore Evolution da 883cc, messo a punto per renderlo scattante ai semafori, ricorda i bobber costruiti nei garage, di ieri e di oggi. È volutamente ruvida nello stile affinché ciascuno possa imprimere il proprio.

Dark Custom è l’immagine contemporanea di Harley-Davidson, senza fronzoli, ispirata dalla tradizione, ma proiettata verso il futuro. Le moto Dark Custom, con il loro stile inconfondibile, sono l’ideale per attrarre nuovi appassionati del marchio.

Gabriele Funi, titolare di H-D Bologna è il “Il Re 2016”.  

La moto da sempre mi rende felice”,  ha detto. “Mi fa assaporare e vivere sensazioni indescrivibili. Vivo a Bologna da sempre, lavoro in Harley-Davidson da 16 anni, amo questa moto e questo marchio, perché con le infinite possibilità di personalizzazione riesce a farmi emozionare non solo quando la guido...mi basta guadarla e da lì posso sognare. Dopo il successo dello scrambler nel 2015, quest’anno abbiamo pensato di andare nella direzione opposta, moto con “semimanubri”, in realtà il manubrio è il “clubman” genuine che offre lo stesso effetto, soprattutto con le modifiche che abbiamo apportato. Abbiamo montato 2 cerchi da 21”x3,50”, sella, manopole, pedane, filtro aria tutto genuine. Abbiamo costruito lo scarico e il puntale per realizzare una moto che abbia le sembianze di un prototipo da corsa. Ci siamo concentrati molto nelle modifiche, facendo però attenzione ai costi e senza che esse stravolgessero la moto, per questo abbiamo mantenuto la carrozzeria originale, proprio per dare valore aggiunto alla customizzazione ma senza far dimenticare la base di partenza, dunque la mitica 883 Iron”.

Dalla creatività partenopea è stata realizzata la 883 Dream, che ha conquistato il secondo posto. Giovanni Borrelli titolare di Harley- Davidson On The Road Napoli, ha spiegato:

 “L’ispirazione è nata dal desiderio del dealer di creare una moto di tipo Scambler, non presente nella gamma ufficiale, il sogno che Giovanni si trascina fin da bambino e rivede in questa moto e nei suoi colori. Un richiamo alle Scrambler degli anni ’70, ma con la tecnologia moderna spinta dal glorioso Small-Block di Milwaukee. Antonio, il capofficina, si è occupato di semplificare la parte elettronica della moto curando ogni dettaglio, mentre le mani esperte di Benedetto hanno plasmato il ferro per costruire una carrozzeria filante e stilosa che strizza l’occhio agli indimenticabili anni ’70. Nello, invece, si è occupato di assemblare la moto e infine Gianbattista ha curato la ricerca delle parti e il tutto sotto la supervisione del dealer Giovanni Borrelli. Il richiamo al passato inizia dallo scarico Supertrapp e dal serbatoio di provenienza 1200C, appositamente modellato nella forma e nelle dimensioni; a completare il corredo ci sono i parafanghi debitamente semplificati e il comodo sellone di fattura artigianale. Lo stile di guida della moto è caratterizzato dall’impostazione enduristica del manubrio e dalle pedane da cross pronte a qualsiasi avventura on the road”.

Terzo classificato Gugliemo Zappa, titolare di Harley-Davidson Monza, con la passione scrambler. “La customizzazione è la nostra cultura”, ha detto. “Siamo alla ricerca di nuovi stili ma anche di vecchi sapori motociclistici e nella gamma H-D mancava uno scrambler! L’abbiamo voluta a basso costo, aggressiva e agile” racconta. “Sulla base 883 Iron ci siamo divertiti a costruire uno scrambler moderno. Non una replica di una moto anni ’50 bensì una moto attuale che rispecchi però lo stile e le necessità per le quali le scrambler sono nate. Giovane e con carattere: ecco come vediamo lo scrambler oggi”.

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