Muller: "Ducati non si vende"

Il CEO del gruppo Volkswagen Matthias Muller ha tenuto una conferenza stampa internazionale, a Wolfsburg, rassicurando chi pensava che la crisi avrebbe portato a vendere qualcuno dei 12 marchi, da Lamborghini a Ducati. Le voci che si sono rincorse in questo periodo, infatti, lasciavano pensare proprio a questa opportunità come soluzione per rimpolpare le casse del Gruppo. "I risultati del Gruppo negli ultimi 11 mesi sono molto incoraggianti. Il consuntivo mondiale degli ordini mostra comunque un avanzamento del 3,5% rispetto al 2014", ha detto Muller. "Vendere qualcosa? Non ci sono piani in questa direzione. Abbiamo 12 marchi fortissimi e ne siamo felici. Non abbiamo intenzione di vendere nessuno di questi. Non ce n'è bisogno. Siamo forti, non abbiamo bisogno di vendere nulla". La manipolazione da parte di Volkswagen di 11 milioni di motori diesel non sarebbe il risultato "di un errore isolato ma di una catena di errori" innescata addirittura nel 2005, "al lancio della strategia di forte crescita del diesel sul mercato americano". E' quanto ha dichiarato dal presidente del consiglio di sorveglianza di Volkswagen Hans Dieter Poetsch nel corso della conferenza stampa a Wolfsburg. La nuova strategia "al 2025 verrà comunicata nella prima metà 2016", ha detto Müller, anticipando che prevederà "processi più snelli e una maggiore autonomia delle aree di business del gruppo". Confermata la recente riorganizzazione: Audi con Lamborghini e Ducati, Porsche con Bentley e Bugatti, Volkswagen in unità autonoma. Muller ha ribadito che la crisi è un'opportunità e che Volkswagen punterà molto sull'elettrico, "con 20 modelli addizionali per il 2020". La situazione "non è drammatica ma tesa" e "non metterà l'azienda al tappeto", ha aggiunto il CEO Matthias Mueller. Fiammetta La Guidara