BMW protagonista nel Motorsport

BMW crede molto nella sua particolare strategia di promozione del marchio attraverso il Motorsport. Non si tratta di un impegno diretto nelle competizioni più prestigiose, ma di un supporto tecnico che in misura crescente viene assicurato a tutti coloro che partecipano a competizioni con la S1000 RR e che si affidano al HP Race support. Ovviamente l'entità dell'aiuto di BMW è proporzionale all'importanza del campionato cui si partecipa, un approccio piramidale che ha il merito di riconoscere l'impegno di ogni singolo pilota, dall'amatore impegnato in trofei locali, fino ai team professionisti che godono dello status di “Factory Supported”. C'è anche un campionato virtuale, ma con montepremi reale di 100.000 euro, a cui ogni pilota BMW può prendere parte. Si chiama BMW Motorrad Race Trophy e riconosce punti in funzione dei risultati che ogni pilota ottiene all'interno del suo campionato. La community BMW è in costante crescita, una famiglia che ha come esponenti più illustri i team e piloti impegnati nelle più importanti competizioni nazionali ed internazionali. Anche quest'anno ci è stata concessa l'occasione di effettuare un breve test sulle più prestigiose race bike derivate dalla S1000 RR. Sud Africa Lance Isaacs#38 Black Swan Energy Team Si chiama South African SuperGP Champions Trophy una nuova serie introdotta nel 2014 e prevede un regolamento molto stringente, addirittura lascia meno possibilità di elaborazione rispetto al nostrano campionato Stock. Ad ogni modo la differenza con una moto di serie è immediatamente apprezzabile: leggera e quindi più agile, la S1000 RR appare molto curata in tutti quei dettagli che sulla moto di serie sono per forza frutto di scelte di compromesso. Leve e pedane sono nella posizione corretta, la manobrabilità del cambio è migliorata e la risposta del motore, libero dai vincoli delle normative antinquinamento, è sempre morbida negli apri e chiudi ma molto più rabbiosa quando si apre con decisione. Tanto piacere di guida con una moto che non richiede investimenti enormi per potere correre per vincere.

Endurance EWC #13 BMW Motorrad France Penz13.com Team Normalmente una moto d'Endurance è una moto “strana” da guidare se paragonata ad una normale Superbike. Tendenzialmente più lunga, morbida e pesante, fa capire chiaramente che non è pensata per essere sfruttata al 100% per brevi distanze, ma per poter dare il 99% per tante e tante ore. Di solito tutto è meno affilato e le risposte meno nervose, in questo caso però abbiamo potuto apprezzare non solo una preparazione tecnica di prim'ordine, dietro c'è Alpha Racing, ma anche un setup realmente efficace ed in grado di fornire tanta confidenza.

IDM Markus Reiterberger #11 Van Zon Remeha BMW Team 21 anni e già due volte campione IDM, al giovane Reiter abbiamo riconosciuto non solo il talento, ma anche la capacità, sua e chiaramente anche del team, di sapersi cucire addosso una moto praticamente perfetta, evidentemente efficace, ma anche splendidamente semplice da usare. Triangolo ergonomico, risposta delle sospensioni, erogazione del motore, tutto è perfetto e l'assieme è tale che una volta alla guida il feeling che si instaura con la moto è già altissimo dopo solo pochi giri, dimostrazione che avere una moto “facile” è il primo passo per vincere le gare.

BSB Tommy Bridewell #46 Tyco BMW Motorrad Team In BSB non c'è spazio per i deboli di cuore! La formula è semplice: tanti cavalli ed il solo polso destro a controllarli! Il team Tyco ha preparato una moto realmente interessante, curatissima nei dettagli, con un motore potentissimo, ma con una erogazione estremamente modulabile (e ci mancherebbe altro viene da dire) e con un assetto letteralmente impressionante per la capacità di aggredire le curve. Non è una moto da staccatore puro, Tommy Bridewell evidentemente predilige quote geometriche che rendano possibili ingressi in curva fulminei, difficile trovarne un'altra in grado di tenere la corda in questo modo. Quando poi si tratta di dare gas, mediamente succede che il posteriore inizia a derapare, oppure che l'anteriore inizia ad alzarsi... oppure le due cose assieme!

WSB Ayrton Badovini #86 BMW Motorrad Italia SBK Team Il team BMW Italia, abbiamo già potuto apprezzarlo l'anno scorso, realizza delle moto realmente bellissime, d'altronde il mondiale è sempre il mondiale ed anche l'occhio vuole la sua parte. Ma estetica a parte, una volta alla guida si riesce a percepire la cura costruttiva che c'è in ogni dettaglio. Inconsciamente si capisce subito che è una moto fatta bene e di cui ci si può fidare, il cambio, l'elettronica, il motore, le sospensioni, il tutto è un amalgama perfetto ovviamente con ingredienti dosati perfettamente secondo le esigenze del pilota. Fra la moto di Barrier dell'anno scorso e quella di Badovini di quest'anno le differenze sono evidenti, più improntata alla scorrevolezza ed alla ricerca di trazione la prima, più votata alle staccate la seconda.

  Isle of Man TT Guy Martin #8 Tyco BMW Motorrad Team BMW ha dimostrato di sapere vincere anche nel Road Racing, il 2015 è stato un anno meno fortunato ma il valore della moto non è stato messo in discussione. Tantissimi cavalli, le potenze sono quelle del mondiale Superbike, massima protezione aerodinamica e precise scelto a livello di assetto e frenata. La moto è stabilissima, con un ammortizzatore di sterzo che realmente “lega il manubrio” ed una frenata potente ma priva di quel mordente iniziale tipica delle moto da pista, anche il controllo del freno motore è veramente aperto per assicurare la massima scorrevolezza. La storia insegna che sull'isola di Man il tempo non si fa tirando le staccate ma... frenando meno degli altri! (Nella foto in evidenza: Guy Martin) Per un approfondimento non perdete i prossimi numeri di Motosprint! Francesco Gulinelli