Varoufakis-Fonzie, ex-ministro motociclista dimentica il… casco

Varoufakis-Fonzie, ex-ministro motociclista dimentica il… casco
L’ex-ministro delle Finanze greco è l’uomo “trendy” del momento: non usa cravatte, gira orgoglioso in moto ma ogni tanto dimentica (o fa finta di dimenticare) il codice stradale

Redazione - @InMoto_it

07.07.2015 ( Aggiornata il 07.07.2015 14:17 )

Classe 1961, laurea in Statistica Matematica, dottorato in Economia e cattedre a Cambridge, Sydney, Atene e Texas. Fin qui, la scheda biografica di Yanis Varoufakis, ex-ministro delle Finanze del Governo Tsipras dimessosi in questi giorni dopo sei mesi di mandato per favorire la trattativa con l’Eurogruppo, rispecchia quella del politico tradizionale. Se non fosse per alcuni particolari curiosi e a volte discutibili. IL POLITICO “PIACIONE”- Fisico asciutto e muscoloso, capelli corti da marines, Varoufakis è piuttosto mondano (sempre presente nei talk show e agli eventi che contano), gestisce un blog su internet, non utilizza mai la cravatta e quasi mai la giacca. Alle conferenze, alle riunioni e agli eventi ufficiali, preferisce indossare una t-shirt (quasi sempre di una taglia più piccola, per far risaltare i tricipiti) con sopra una giacca di pelle da vero “macho”. Perché il buon Yanis si piace e soprattutto piace alle donne di mezza Grecia. IL POLITICO “ON THE ROAD” - Per rispettare in pieno lo stereotipo “macho” fatto di giacca di pelle e muscoli in bella vista, mancherebbe solo la moto. C’è anche quella, ovviamente. Una Yamaha XJR 1300 con motore 4 cilindri e 97 cv di potenza: è un modello “simbolo” delle maxi-naked degli ultimi vent’anni e tra i più apprezzati nel Nord Europa. Soprattutto dai motociclisti… tedeschi. IL POLITICO SMEMORATO? - L’anticonformista ex-ministro, però, nei suoi sei mesi di mandato ha commesso qualche gaffe di troppo. Una è di poche ore fa e riguarda proprio la sua amata moto: Varoufakis si è presentato in Parlamento per dare le dimissioni guidando la Yamaha grigia e indossando un casco nero. Fin qui tutto in linea con l’anima da “dark rider” del personaggio. Il problema è che seduto sulla porzione di sella riservata al passeggero c’era il suo fresco sostituto Euclid Tsakalotos. Senza casco. Accompagnare in Parlamento il suo successore e farlo in moto è stato certamente un colpo di teatro (l’ultimo?) per Varoufakis. Un gesto ripetuto anche all’uscita, quando la passeggera è diventata sua moglie. Senza casco anche lei. Peccato che il codice stradale, condiviso da tutti i Paesi della UE (e quindi anche dalla Grecia), preveda l’obbligo del casco. Semplice dimenticanza oppure gesto sottile per confermare fino alla fine il suo “strappo europeo”? Federico Porrozzi

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