Il 12 maggio prenderà il via la sfida nel deserto africano da El Alamein. Dopo due giorni dedicati alla necessaria “burocrazia” pre gara, finalmente si aprirà l’appassionante challenge che attraverserà luoghi magici e pieni di storia. Bussola puntata a sud, verso l’Oasi di Tibniya, che sarà la base del
Pharaons Rally per tre giorni ed altrettante tappe. La frazione conclusiva porterà i piloti a Giza, per il consueto e unico al cospetto delle Piramidi, dopo quasi 2.500 km di gara.
22 i partecipanti per la categoria moto fra cui 9 italiani: Andrea
Gaggiani, Diocleziano
Toia , Tommaso
Biondi e Cesare
Francolini (su KTM), Egidio
Andreani (su Honda), Enrico
Zoffoli, Paolo
Sabbatucci e Leonardo
Savini (su Yamaha) e Stefano
Chiussi (Husqvarna).
Sul fronte delle due ruote assenza dei due team maggiori, KTM Red Bull e Honda HRC, che come lo scorso anno hanno deciso di disertare il Pharaons. Sarà invece presente il
vincitore della scorsa edizione, il boliviano
Juan Carlos “Chavo” Salvatierra che dovrà difendere il suo primato dagli assalti del polacco Rafal
Sinik (terzo lo scorso anno) e dal pilota degli Emirati
Mohammed Balooshi. Forte anche
Diocleziano Toia, reduce dalla Dakar 2015 conclusa con successo, così come
Stefano Chiussi, quarto assoluto e vincitore della open lo scorso anno in Egitto. Chiussi corre con i colori del team
FZ Factory assieme a
Lecis, Francolini, Gaggiani e
Egidio Andreani, pronto a rilanciarsi nel Pharaons all’età di 73 anni!
Occhi puntati anche sulla russa
Anastasiya Nifontova, che dopo Abu Dhabi e Qatar ha deciso di cimentarsi tra le dune egiziane.
Fiammetta La Guidara