Yamaha XJR1300 "Skullmonkee": ispirazione danese

Yamaha XJR1300 "Skullmonkee": ispirazione danese
La nuova XJR1300 è stata customizzata dai leggendari costruttori danesi di Wrenchmonkees

Redazione - @InMoto_it

13.04.2015 ( Aggiornata il 13.04.2015 17:48 )

La prima sfida Yard Build della nuova Yamaha XJR1300 racconta storie dal nord Europa ma si mette in mostra a Parigi

A Parigi questo week-end si è svolto il Bike Shed 2015, manifestazione che ruota attorno ai mondi café racer, scrambler e brat-style. Yamaha non poteva perdersi un'occasione del genere per mostrare a tutti il suo ultimo e rivoluzionario progetto Yard Built, una creatura realizzata da Wrenchmonkees: la XJR1300 "Skullmonkee". La base di partenza è l'ultima XJR1300, equipaggiata con il potente 4 cilindri raffreddato ad aria e distinta da un nuovo look ancora più special che si presta particolarmente alle customizzazioni. Una moto che quest'anno passerà sotto le abili mani di molti bike-maker per essere reinterpretata con stili e caratteri diversi all'interno di Yard Built. I primi a buttarsi nell'arena sono stati appunto i due preparatori danesi di Wrenchmonkees, che avevano già collaborato con Yamaha realizzando la "Monkeefist" una delle ispirazioni per la nuova versione della XJR1300. La nuova opera d'arte non vuole stravolgere la linea dell'originale, l'obbiettivo è ricercarne l'essenza regalandole però un tocco personale.
“Ci siamo impegnati a fondo per non introdurre cambiamenti estremi nel design” commenta il Wrenchmokee Per Nilson “abbiamo lavorato invece per ottenere uno stile pulito che non richiedesse tagli o saldature sul telaio”. “Abbiamo cercato di “spogliare” ulteriormente la moto togliendo alcune parti, fino a ottenere l'effetto che non ci fossero mai state. Da lì siamo partiti a cercare, insieme ad altre aziende, componenti aggiuntivi da modificare secondo il nostro stile” conclude l'altro Wrenchmonkee Nicholas Bech.
Elementi realizzati artigianalmente, come le piastre di sterzo in alluminio ricavato dal pieno e le cover motore, si fondono a componenti aftermarket scelti attentamente per ricreare lo spirito desiderato. Semi manubri LSK Speed Match, manopole Bitwekk, tachimetro digitale MMB e faro WM custom caratterizzano il colpo d'occhio dell'anteriore. Un impianto frenante rivisitato in chiave Beringer, pedane LSL, ammortizzatore Ohlins STX 36 sono perfette per conciliare una guida più aggressiva. Per una tenuta di strada ancora più sicura ci sono i pneumatici Michelin Pilot Road 4s. Lo scarico, 4 in 2, è custom e monta marmitte in acciaio Wrenchmonkees/ Spark. Un risultato pulito ma d'impatto grazie anche alla verniciatura nero lucido con logo Skullmonkee sul serbatoio e ai dettagli color oro. Il  kit "Skullmonkee" si può acquistare sul sito web www.wrenchmonkees.com. Giulia Cassinelli

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