“Ci siamo impegnati a fondo per non introdurre cambiamenti estremi nel design” commenta il Wrenchmokee Per Nilson “abbiamo lavorato invece per ottenere uno stile pulito che non richiedesse tagli o saldature sul telaio”. “Abbiamo cercato di “spogliare” ulteriormente la moto togliendo alcune parti, fino a ottenere l'effetto che non ci fossero mai state. Da lì siamo partiti a cercare, insieme ad altre aziende, componenti aggiuntivi da modificare secondo il nostro stile” conclude l'altro Wrenchmonkee Nicholas Bech.Elementi realizzati artigianalmente, come le piastre di sterzo in alluminio ricavato dal pieno e le cover motore, si fondono a componenti aftermarket scelti attentamente per ricreare lo spirito desiderato. Semi manubri LSK Speed Match, manopole Bitwekk, tachimetro digitale MMB e faro WM custom caratterizzano il colpo d'occhio dell'anteriore. Un impianto frenante rivisitato in chiave Beringer, pedane LSL, ammortizzatore Ohlins STX 36 sono perfette per conciliare una guida più aggressiva. Per una tenuta di strada ancora più sicura ci sono i pneumatici Michelin Pilot Road 4s. Lo scarico, 4 in 2, è custom e monta marmitte in acciaio Wrenchmonkees/ Spark. Un risultato pulito ma d'impatto grazie anche alla verniciatura nero lucido con logo Skullmonkee sul serbatoio e ai dettagli color oro. Il kit "Skullmonkee" si può acquistare sul sito web www.wrenchmonkees.com. Giulia Cassinelli
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