Motodays: la passione oltre l’ostacolo

Motodays: la passione oltre l’ostacolo
Nella seconda giornata a Fiera Roma è arrivato anche Nicola Dutto

Redazione - @InMoto_it

07.03.2015 ( Aggiornata il 07.03.2015 09:02 )

Bagno di folla a Motodays per Nicola Dutto, il pilota che ha perso l'uso delle gambe dopo un incidente in gara nel 2010 e che appena due anni dopo è tornato a correre in moto nelle gare di enduro del campionato Baja, chiudendo addirittura al terzo posto assoluto alla massacrante “Baja 1000”, competizione di off road di circa 30 ore no stop nel deserto, con partenza ed arrivo ad Ensenada, nello stato messicano della Bassa California. La passione, infatti, supera qualsiasi ostacolo. E lo sa bene Nicola Dutto: l’incidente sulle sue amate due ruote non gli ha tolto la voglia di aprire il gas. La moto mi ha sempre dato un senso di libertà che non ho trovato in niente altro“, ha detto Dutto. “Le stesse emozioni le provo ora che sto in carrozzella! Per adesso, non ci sono soluzioni alla lesione alla schiena: so che non potrò tornare a camminare. Però, mi ritengo fortunato perché muovo le braccia e gran parte del busto: sarebbe potuta andare peggio. Se rifarei tutto? Sicuro: ho trasformato la mia passione in professione. Con la consapevolezza che un pilota non è un giocatore di scacchi: il rischio è dietro l’angolo”. Lo scorso mese presso il centro Coni di Bergamo è stato consegnato a Nicola Dutto l’Oscar Norelli, che premia chi si distingue nell’ambito dello sport motociclistico. “Un pilota”, dice la motivazione, ”che nonostante le difficoltà, non ha mai smesso di credere nella sua passione per la moto”. A Motodays Nicola Dutto si è cimentato anche nel simulatore di volo delle Frecce Tricolori a disposizione nello stand dell'Aeronautica Militare. (Nella foto in evidenza: Nicola Dutto nel simulatore di volo delle Frecce Tricolori).

Fiammetta La Guidara

Un'immagine di Motodays
   

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