ASI Motocross Show a Imola

ASI Motocross Show a Imola
In piazza Gramsci si sono riuniti i grandi campioni di motocross che tra gli anni Quaranta e Sessanta con le loro imprese infuocarono gli animi di migliaia di sportivi

Redazione - @InMoto_it

10.11.2009 ( Aggiornata il 26.05.2014 22:19 )

Nel weekend 16-18 maggio si è svolta ad Imola la rievocazione ASI Motocross Show organizzata per l’ASI dall’ex pilota delle Fiamme Oro Gian Pio Ottone. che partecipò al Gran Premio d’Italia del 1960. In piazza Gramsci si sono riuniti i grandi campioni di motocross che tra gli anni Quaranta e Sessanta con le loro imprese infuocarono gli animi di migliaia di sportivi abbarbicati sulle pendici del Monte Castellaccio. Anche il campione del mondo Enduro in carica Alex Salvini ha onorato l’evento con la sua entusiastica presenza. Tra i personaggi presenti, il cinque volte campione del mondo di enduro Giovanni Sala, ma anche Italo Forni,  campione Italiano classe 500 del 1976, e Pietro Miccheli, campione juniores e medaglia d'oro in una 6 Giorni. La sfilata per le strade cittadine è stata preceduta dalla premiazione dei campioni. Un trofeo dedicato alla memoria del campione del mondo svedese Bill Nilsson scomparso nell’agosto scorso è stato consegnato al figlio Jeff, anch’egli campione mondiale enduro 1990-91. A ricordare l’olandese volante Hendrik Rietman, vincitore del primo motocross internazionale del 23 maggio 1948, è stato il nipote Peter Rietman. I quaranta piloti  che hanno fatto la storia del motocross internazionale hanno èpo preso il via in sella ad altrettante moto da gran premio  restaurate da collezionisti italiani e stranieri, e sono arrivati al Parco delle Acque Minerali. In testa, il due volte campione del mondo Sten Lundin che a Imola spopolò vincendo quattro gran premi tra il 1955 e il 1960. Al suo fianco il campione del mondo del 1956 Les Archer, classe 1929, in sella alla sua Norton Manx arrivata dal Museo Nazionale della Motocicletta di Birmingham. Dalllo Sri Lanka è giunto il tre volte campione del mondo Rolf Tibblin, nome di battaglia “Iron Man”, per salire su quella Hedlund Metisse 500 con la quale concluse la sua carriera. In volo dalla California ha sfilato il cinque volte campione del mondo belga Roger De Coster, salito in sella a una CZ 250 bitubo come quella che usò nel Gran Premio del 1964 a Imola, suo debutto nel motocross mondiale. Con i colori della Svezia il quattro volte campione del mondo Torsten Hallman in sella alla Husqvarna 250 che gli permise di vincere il Gran Premio di Imola del 1964. Jeff Smith,  rullo compressore delle piste mondiali e campione del mondo del 1964 e 65 classe 500, ha guidato una BSA 441 Victor con la quale lottò contro Rolf Tibblin nell’ultimo gran premio di Imola del 1965. Sulle Triumph Metisse di loro produzione, i fratelli inglesi Derek e Donald Rickman  hanno sfilato assieme ai fratelli Triss e Brian Sharp,  amici e protagonisti del Gran Premio di Imola del 1957. Il campione tedesco Otto Walz, ha sfilato in sella alla WaBeHa di sua produzione. Per l’Italia il due volte campione italiano Giuseppe Cavallero alias “Cavallo Pazzo”, vincitore di due titoli italiani in sella all’Husqvarna, e il pilota faentino delle Fiamme Oro Gianni Altafini sulla Gilera Saturno color amaranto che portò in gara nel Gran Premio di Imola del 1958. Sotto l a tensostruttura di Acque Imola hanno preso posto più di 50 moto da cross pre ’65 di pregio. Dal Museo Nazionale della Motocicletta di Birmingham sono giunte moto come la Triumph Rickman Metisse Mark II, una Matchless Rickman Metisse e una BSA appartenuta a Jeff Smith. Sempre dall’Inghilterra, una rara BSA 650 bicilindrica del 1958 appartenente al collezionista John Preston. Altre perle rare sono venute dalla collezione Gian Pio Ottone dell’Off Road Museum di Varese, come la Guzzi 500 Gamba e Dolza con motore Dondolino obliquo e telaio Müller, la Greeves 250 25SA con motore bicilindrico e  una ESO 500 ufficiale del 1964. Diverse le Husqvarna, Greeves e CZ 250, 360 e 400 e le Parilla 250 cross del Registro Parilla. Numerose anche le Rickman Metisse 500 dotate di diversi motori. Presenti pure le Gilera Saturno cross, le Velocette e le BSA Gold Star 500. Rarissima anche la Jawa 360 con telaio a “banana” che fu usata dai piloti dell’ex Cecoslovacchia. Cinque i vincitori del Concorso Eleganza: il premio alla miglior conservazione è stato assegnato alla CZ 360 appartenente a Leonardo Bernecoli; per il miglior restauro alla Gilera Saturno Cross Fiamme d’Oro appartenente a Giovanni Soncini; la Norton Manx di Les Archer e la Rickman Metisse Mark II dei fratelli di New Milton hanno ricevuto rispettivamente il premio “Best in Show” e il premio all’innovazione. In un’area distinta dalla mostra Golden Era hanno preso posto tre moto che hanno testimoniato il motocross minore, una Bianchi 203, una Benelli 500 VL militare del 1939 e una Morini 175 Corsaro. Allestita anche una mostra storica KTM costituita da alcuni esemplari degli anni Settanta delle diverse cilindrate messe a disposizione dai collezionisti Carlo Roversi e Giorgio Battistini. Quest’apertura al periodo più recente è stata un’altra novità dell’Asi Motocross Show, tendente a coinvolgere le generazioni successive alla Golden Era. La KTM, sponsor dell’evento, è stata presente con gli ultimi modelli cross delle diverse cilindrate, che sono stati guidati dal campione del mondo del 1999 classe 500 Open Andrea Bartolini e da altri piloti KTM come Manuel Cavina, Manuel Belperio  e dal piccolo Mattia Vincenti, prossimo al debutto nel Campionato Regionale FMI Minicross Debuttanti.
Scuola guida di Hummer.....

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