Honda Africa Twin Marathon, nel nome del deserto

Honda Africa Twin Marathon, nel nome del deserto

Per promuovere l’Africa Twin, la Honda France decise di portare alla Parigi-Dakar del 1989 una versione molto speciale della moto di serie. Questa la sua storia

Giampaolo Banelli

03.01.2018 11:15

L’ANNO SEGUENTE, per la 12a edizione della Dakar, furono quindi allestite altre 50 moto, leggermente diverse dalla serie precedente, contrassegnate da numeri di telaio e motori differenti che iniziano per 6. Una ventina di esemplari vennero consegnati in Francia mentre gli altri vennero destinati ad altri Paesi, almeno 3 in Spagna. Solo una quindicina di queste moto raggiunse l’Italia, a metà novembre ‘89 e quindi, per molti possibili piloti, troppo tardi per iscriversi al rally. Almeno una venne comunque portata in gara all’ultimo momento da Ermanno Bonacini (49° assoluto alla Dakar ’89 con una Yamaha) che però corse poche tappe per poi incappare in una grave caduta che lo costrinse a un ricovero immediato in ospedale e a lasciare il mezzo in Libia (visto per l’ultima volta al posto di polizia di Sebha non molti anni fa da alcuni turisti!). Lo spagnolo Antonio “Toni” Boluda, si comportò benissimo, risultando 18° assoluto nella Dakar ’90 e vincitore della categoria Marathon. Andrea Mazzali corse il Rally dei Faraoni del ‘90 con una di queste moto, affidatagli direttamente da Carlo Fiorani, allora in Honda Italia (e oggi in Honda Racing Corporation).

NEL ‘90 FURONO COSTRUITI ANCHE POCHISSIMI ESEMPLARI (sembra solo 8) di “Marathon 750” che però durante la Dakar ‘91 furono “risistemate” nella classe Silhouette, perché avevano un unico disco freno anteriore anziché due! Ottima però la prestazione di Boluda e Boano, rispettivamente 10° e 11° nell’assoluta e alle spalle del nostro Luigino Medardo tra le Silhouette! Nella 13a Dakar corsero ancora alcune RD03 Marathon, tra cui quella ex-Mazzali, affidata da Fiorani a Bonacini, ripresosi dall’incidente dell’anno prima grazie anche alle cure del Dott. Costa, quelle dei nostri motorallisti Paolo Paladini e Fabio Nassi (che le acquistarono dai francesi in scatola di montaggio!) e un’altra dozzina, di cui purtroppo solo quella di Sireyjol arrivò fino alla fine. Altre Africa Twin Marathon furono in gara nella Paris-Le Cap del ‘92, due 650 condotte con poca fortuna dal nostro Alberto Morelli e dal francese Paul Rivet. Vi furono partecipazioni anche in altri Rally come Pharaons (due tredicesimi posti per Piroud e Saravesi nell’89 e ’94), Baja Qatar (Boano secondo assoluto), Atlas, Tunisia, Baja Aragon e Sardegna in particolare, anche se non di tutte abbiamo finora trovato una documentazione certa.

DI MOLTE MARATHON, a parte quelle che per certo sono rimaste in Africa, mancano purtroppo notizie. Al momento, con l’aiuto dell’amico francese Cédric Mann, ne abbiamo “contattate” una quarantina (18 prime serie, 19 seconde serie e tre 750) a cui vanno aggiunte un paio fotografate in giro in Nord Africa e almeno 3 o 4 in Italia i cui proprietari non si sono ancora fatti vivi! Tornando al famoso annuncio che scatenò il tutto: alla fine riuscii a contattare l’autore dello stesso, in realtà un amico del legittimo proprietario, e dopo numerosi scambi di e-mail, foto e telefonate decisi di tentare la sorte, scendendo in Sicilia in aereo, e dopo aver visto il mezzo... me ne tornai a casa in sella!

Per saperne di più sulla Africa Twin Marathon, consigliamo una visita al sito dedicato: www.nightwings.org/Marathon/Marathon-home.html

Indietro

2 di 2

  • Link copiato

Commenti

InMoto in abbonamento