Triumph “Rob North”, un tridente affilato

Triumph “Rob North”, un tridente affilato

Il Trident T150 di Triumph vantava già buone performance, ma con l’intervento dello specialista Rob North, diventava una macchina esclusiva e temibile anche in pista

Giorgio Scialino

27.09.2017 11:18

Nel 1969, negli Stati Uniti, il nuovo regolamento AMA diede spazio anche alle moto di 750 cm³ nelle gare di Gran National e altre competizioni per moto derivate di serie. Triumph stanziò subito oltre 400.000 dollari a Doug Hele e al suo staff per allestire sei moto con motore Triumph Trident e BSA Roket 3, ma l’ingaggio prevedeva di gareggiare già l’anno successivo...e di gareggiare per vincere.

PER L’OCCASIONE il telaio e molti dettagli della ciclistica vennero affidati allo specialista inglese Rob North, considerato un mago del settore. Rob, in soli tre mesi confezionerà un telaio a doppia culla chiusa valido e completamente diverso dalle unità di serie. Dal 1969 al 1971 vengono allestite 16 moto, le prime otto vengono definite Highboy, mentre le seconde otto, sfornate nel ’71, vengono chiamate Lowboy, per via del telaio più basso di tre centimetri.

Il Tridente affilato

Il Tridente affilato

Grazie allo specialista Rob North, il Trident T150 di Triumph vantava performance eccezionali. Una macchina micidiale e temibile anche in pista

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LA CARENATURA SOPRANNOMINATA LETTERBOX, ossia cassetta delle lettere - per via della feritoia anteriore che indirizzava l’aria al radiatore dell’olio - era stata sviluppata nella galleria del vento della Royal Air Force e negli anni resterà inconfondibile e unica. Serbatoio e codino in alluminio sono stati anch’essi pensati da Rob North e denominati Daytona.

NEL 1970 le Triumph “Rob North” vantavano un motore elaborato con pistoni Hepolite, teste con condotti lavorati e valvole maggiorate abbinate a molle rinforzate S&W. Piattelli in titanio e aste speciali, mentre bilancieri e ingranaggi di distribuzione erano alleggeriti. Il rapporto di compressione poteva variare da 11,1 a 11,7:1, a seconda della pista. Il lavoro di preparazione proseguiva con tre bielle Carillo e l’equilibratura dell’albero motore, infine venivano aggiunti tre carburatori Amal GP da 1-3/16 (sostituiti nel ’71 con tre Amal Concentric da 30 mm) e uno scarico 3 in 1 sviluppato appositamente. La frizione alleggerita montava un disco “tipo Racing” e il cambio a 5 marce con rapporti ravvicinati era fornito dallo specialista inglese Rodney Quaife.

AL LORO ESORDIO A DAYTONA le Trident di Gene Romero e Don Castro arrivarono rispettivamente 2° e 3°, nelle qualifiche Romero si prese anche la Pole Position con una velocità di punta di oltre 253 km/h. Alla gara successiva, la 100 Miglia di Laconia, Gary Nixon vinse, dando il via ad un biennio dove le Trident/Roket 3 in configurazione Rob North furono 19 volte sul gradino più alto del podio su 24 gare e per le restanti 5 furono comunque al secondo o al terzo posto. Le vittorie e i piazzamenti delle Trident (non solo in configurazione Rob North) continuarono fino al 1975, con la leggendaria “Slippery Sam” che si impose per 5 volte consecutive al TT dell’isola di Man nella classe Production Race.

Bella e performante questa Trident fermava l’ago della bilancia sotto i 170 chili a secco.

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