I “motorini da corsa” a Casciano di Murlo: sfida tra Temerari

I “motorini da corsa” a Casciano di Murlo: sfida tra Temerari

Sul circuito allestito tra le vie di un piccolo borgo del Senese, si sono dati battaglia motorini d’epoca, in una manifestazione divertente realizzata all’insegna della passione motociclistica e dello stare bene insieme

Max Carani

24.05.2017 15:14

Casciano di Murlo è un tranquillo paesino della provincia di Siena, dove la qualità della vita deve essere altissima. Abbarbicato su una collina è in bilico tra la Maremma e le Crete Senesi. Da oltre 40 anni celebra la sua caratteristica e altrettanto tranquilla “festa in collina”, ma recentemente qualcosa è cambiato. Negli ultimi due anni la serenità della sagra è squarciata dal rombo dei motori, anzi dei motorini che corrono per il paese la domenica mattina. Quest’anno per il secondo anno consecutivo infatti, è stato allestito nel borgo un circuito cittadino in cui si sono dati battaglia I Temerari con i loro cinquantini d’epoca, qualche moto un po’ “oversize” e delle “piccole moderne”, senza dimenticare due outsider d’eccezione. Non servono scartoffie per dimostrare il pedigree delle moto, non c’è una gara vera e propria, ne viene stilata una classifica: si gira e basta. E si sa che quando si mettono insieme un po’ di motociclisti viene fuori la bagarre, fosse anche solo per mettersi in mostra e rendere l’esibizione più spettacolare.

I “motorini da corsa” a Casciano di Murlo: foto

I “motorini da corsa” a Casciano di Murlo: foto

Sul circuito allestito tra le vie di un piccolo borgo del Senese, si sono dati battaglia motorini d’epoca, in una manifestazione divertente realizzata all’insegna della passione motociclistica e dello stare bene insieme

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SFIDE E SFILATE - È con questo spirito che si sono esibiti gli emuli di Autogatto (Bart) e Mototopo (Lo Ioni) con mezzi inusuali e assolutamente fuori concorso, ma che hanno generato grande ilarità tra il pubblico grazie alle loro evoluzioni. Poi sono sfilate le maggiorate: Ducati 250, Moto Morini 500, un’ Aspes Yuma. Infine loro, i protagonisti, i cinquantini da corsa d’epoca, messi a disposizione da due appassionati, Zenze e Dicche che ne hanno una vasta collezione: dal Corsarino al Malanca Testarossa, e ancora un Minarelli da competizione e un rarissimo Gabbiano della toscana Mototecnica. Per i meno appassionati del vintage c’erano pure le Ohvale GP0, minimoto professionali realizzate da Valerio Da Lio. 
Per il pubblico presente, due ore spensierate passate ad ammirare il passaggio di questi scanzonati e colorati motociclisti. Per I Temerari, l’onore della passerella in un circuito senza rischi, grazie alla chiusura al traffico. 
La kermesse, come da tradizione si è conclusa con la parata finale e soprattutto con il “terzo tempo” del rugby: tutti a pranzo insieme in una splendida tavolata gustando specialità tipiche preparate dagli stand gastronomici della sagra.

ORGANIZZAZIONE PERFETTA - Bisogna riconoscere che temerari sono stati anche gli organizzatori, che senza farsi spaventare dalle burocrazie e dalle difficoltà, hanno creduto in questa manifestazione. Complimenti dunque ai V.D.M, un gruppo di “diversamente giovani” che con ironia e competenza ha creato l’evento in collaborazione con l’associazione Enduro Explorer Tuscany, l’Associazione Sportiva La Sorba la Polizia Locale e soprattutto con il placet del comune di Murlo che ha saputo riconoscerne il potenziale, in controtendenza con il generale timore nei confronti delle manifestazioni motoristiche. Vi è venuta voglia di conoscere chi si celi dietro i curiosi soprannomi che abbiamo citato o cosa significhi la sigla VDM? Di certo possiamo dire arrivederci al prossimo anno, ma, state sintonizzati sulla pagina Facebook “I temerari”, perché, pare stiano architettando ancora qualcosa per questa stagione, anche se in toscana si dice la stagione motociclistica non si fermi mai, perché pare che il “brutto tempo” sia solo quello non passato in moto!

 

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