20 cinquanta degli anni ‘70 – Oscar F 84

20 cinquanta degli anni ‘70 – Oscar F 84

Redazione - @InMoto_it

01.08.2013 ( Aggiornata il 01.08.2013 16:27 )

A metà anni Sessanta la bolognese Oscar immette sul mercato un valido 50, che purtroppo sarà l’unico sportivo in catalogo per il marchio fondato nel 1963 da Oscar Belvederi Il nome altisonante è addirittura quello di un jet americano, uno dei più importanti cacciabombardieri del secondo dopoguerra: l’F 84 si presenta ricco di carisma e ha una linea molto filante, definita soprattutto dal lungo serbatoio e, come molti altri marchi dell’epoca, si avvale del robusto e collaudato motore F. Morini 4MP con quattro marce comandate a pedale. La versione Codice prevedeva un piccolo carburatore Dell’Orto SHA 14/12, una cilindrata totale di 47,6 cm³ (38 x 42 mm), un rapporto di compressione di 7,8:1 e una potenza massima di 1,3 CV a 4.400 giri/min. La versione “Export”, invece, dichiarava alesaggio e corsa di 39 x 41,8 mm, per una cilindrata totale di 49,9 cm³. In pratica montava il motore 4MP/S (denominato Turbo), evoluzione del precedente modello e disponibile dal ‘65 che, con un rapporto di compressione di 9:1 e un carburatore a vaschetta laterale Dell’Orto UA 19 S, dichiarava 5,5 CV a 8.500 giri/min, una potenza sufficiente a spingere questo cinquantino dal nome aereonautico fino alla soglia dei 90 km/h. Per chi non si accontentava e voleva un prodotto ancora più esclusivo, a richiesta la Oscar forniva anche una bella testa fusa in terra (anche con doppia accensione) dalla forma singolare che, al di là del fatto che forse aumentava un po’ il rapporto di compressione, esteticamente si diversificava da tutti i prodotti allora presenti sul mercato. Il telaio in tubi era a doppia culla chiusa e disponeva di elementi sagomati in lamiera stampata per ancorare gli ammortizzatori. Le ruote di 18” montavano mozzi in alluminio di 118 mm e pneumatici di 2¼, rigato all’anteriore, scolpito al posteriore. Entrambe le sospensioni mostravano molle esterne. Parafanghi cromati, fanale tondo e mezzi manubri completavano il quadro. epoc6 Dettagli ricercati Sebbene simile nelle linee a molti antagonisti dell’epoca, con serbatoio allungato e sella con rostro finale, l’F 84 godeva di un fascino particolare, dato da dettagli ricercati, copiati dall’ambiente delle corse. Il bel serbatoio della capacità di 10 litri è stato proposto sia con dei filetti che ne accentuavano la linea filante, sia con la banda tricolore nella parte anteriore, e perfino (come l’esemplare del nostro articolo) con i fianchi cromati. Il tappo di rabbocco a sgancio rapido tipo “Monza” è spostato sulla destra e il serbatoio è fissato posteriormente mediante una cinghia metallica sul dorso (come le macchine da competizione). Stessa estrazione anche per la staffa forata che sostiene la marmitta. Con la sua piacevole estetica, l’Oscar F 84 oggi ha una sua schiera di estimatori e non è facilmente reperibile. epoc5

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