Le 10 moto provate più interessanti del 2018

Le 10 moto provate più interessanti del 2018

Per la fine dell’anno abbiamo deciso di raccogliere le prove delle 10 moto che più ci hanno colpito durante il 2018, per spiegarvi il perché...

AA. VV. (pubblicazione a cura Diego D'Andrea)

28.12.2018 07:47

4. KTM Duke 790

Non chiamatela media, perché seppure con “soli” 799 cm3, è capace di regalare emozioni degne di una maxi, grazie al motore molto brillante e ad una ciclistica che gioca tutto sull’agilità. Sottile tra le gambe, con una posizione di guida simile a quella di un motard, non invoglia certo ad essere calmi e tranquilli nella guida. Non sono solamente i 105 CV di potenza massima, ma anche la curva di erogazione molto corposa a renderla divertentissima in ogni contesto, compreso quello cittadino, dove risulta facile da gestire e manovrabile nel traffico. Il suo habitat naturale è in ogni caso rappresentato dai ‘gomitoli’ di strada tortuosi e tormentati, dove si rivela una gatta da pelare per qualunque avversaria, comprese le sportive più agguerrite.

Motosprint The Test di Riccardo Piergentili: KTM 790 Duke

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Le sospensioni non sono regolabili, ma hanno un ottimo setting di base, in più il cambio assistito anche in scalata, uno dei più gustosi che abbiamo mai provato, e l’ABS cornering, ci mettono del loro per renderla ancora più scattante, precisa e divertente. Da non sottovalutare il prezzo, molto vantaggioso alla luce della dotazione tecnica, che resta sotto ai 10.000 €. Pregi: prezzo, elettronica, agilità; Difetti: sospensioni non regolabili.
(Andrea Toumaniantz)

5. Aprilia RSV4 Factory Works

Che gusto, che moto, che prestazioni. Impossibile rimanere impassibili di fronte a una sportiva del genere. Non fosse altro per quelle ali in stile MotoGP che spuntano ai lati della carenatura. Quando ti mettono tra le mani una moto come l’Aprilia RSV4 allestita secondo le specifiche del progetto Factory Works e ti invitano ad uscire dalla pit lane della pista del Mugello… beh, la soddisfazione è massima. Questa versione della maxi veneta è il non plus ultra quanto a prestazioni e tecnologia della casa di Noale: una moto che si può acquistare in un qualsiasi concessionario, destinata però solo alla pista, alle prove libere o alle gare.

Aprilia RSV4 RF F.W: in pista - FOTO

Aprilia RSV4 RF F.W: in pista - FOTO

Abbiamo provato sulla pista del Mugello l’Aprilia RSV4 RF allestita con tutti gli accessori nati dal progetto racing Factory Works, una bomba da 214 CV. come riconoscerla? Dalle winglets in stile MotoGP sulla carena

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Ma cos’ha questa moto di tanto speciale? A livello tecnico le differenze rispetto alla versione stradale sono tante: pistoni monofascia con trattamento superficiale per aumentare la scorrevolezza, teste con condotti di aspirazione e scarico lavorati, una inedita distribuzione (valvole, molle e piattelli), alberi a camme trattati, mappatura dedicata della centralina e impianto di scarico racing Akrapovic completo. La potenza massima è di 215 CV all’albero, 10 i kg in meno di peso rispetto alla versione stradale. Il problema, quando si prova un oggetto del genere, è sfruttare al massimo tutto il pacchetto motore-ciclistica: e il Mugello non è certo una pista semplice. Arrivare alla San Donato in sesta piena mentre l’avantreno si stacca da terra a 300 km/h sullo scollino prima della staccata regala sensazioni uniche, di quelle che prendono allo stomaco. O che tolgono il respiro. Come accade sulla discesa della Casanova-Savelli o prima di affrontare la seconda delle Arrabbiate… quando in quarta marcia si scollina alla cieca. L’Aprilia RSV4 Factory Works non fa nulla per ammorbidire le bordate di sensazioni forti che arrivano dalla pista: lei è una moto da gara, reattiva e agilissima, che ripaga chi ha l’esperienza e il coraggio di spingere. Per gli tutti altri è un missile terra-terra da scoprire piano piano… curva dopo curva. Una moto dal potenziale infinito. Una delle sportive più performanti in circolazione.
(Andrea Padovani)

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