Un viaggio in Serbia

Un viaggio in Serbia
Riflessioni su un giro in moto "strampalato".

Redazione - @InMoto_it

20.11.2013 ( Aggiornata il 20.11.2013 11:10 )

Qualcuno di voi avrà letto il resoconto del mio viaggio in Serbia, sul numero di InMoto ora in edicola. Per ovvie ragioni di spazio, e forse di etica chissà, sono state pubblicate solo una selezione delle migliaia di foto scattate durante la vacanza. I più intimi mi hanno chiesto quanto ci fosse di vero, e di romanzato, sulle cose più strampalate successe. Beh, non sono affatto un eroe, non sono andato dall'altra parte del mondo su un cinquantino a portare un messaggio di pace. Non ne sarei capace. Ho fatto un giro in moto, forse senza troppo senso, e mi sono (ci siamo?) goduto la strada, le persone, le sensazioni e forse anche le innumerevoli stupidità successe. Avevamo grandi idee, invece siamo andati dal dentista. Era poi così necessario? Non lo so. Spiegatelo voi ad una ragazza (serba, da non sottovalutare) che piange disperata seduta accanto alla moto che non siamo in giro per parlare di denti. arrivo dal dentista a Sabac Qualcuno mi ha chiesto cosa intendo per "case di mattoni... mattoni e basta". In Serbia, e nella Bosnia rurale ancora di più, le case sono fatte così: case con bambini quasi in serbia   Vi assicuro che però non è questo il loro primo problema. Tanti amici mi hanno chiesto delucidazioni su "Cagare", la tappa che tanto, tantissimo tempo ci ha fatto perdere. Non avevamo idea di cosa potessimo trovare al nostro arrivo. Speravamo in un piccolo agglomerato, qualche casetta e i soliti bambini a salutarci. Non è andata così: un prato, tanto fango e qualche prugna. Davvero. il GPS di Roberto ci indica la destinazione arrivati a Cagare Un'altra cosa che mi ha molto colpito sono i mezzi di trasporto. In Serbia si trova di tutto: Volkswagen, Zastava, Audi etc. E cose ben più particolari: Mezzi di trasporto serbi   Non crediate però che nella civilissima Croazia non ci sia chi riesce a fare di meglio. La bicicletta di Maradona, forse e chissà se proprio lui, era fieramente parcheggiata nel quadrilatero Diocleziano a Spalato. Non potevo non fotografarla: la moto di Maradona a Spalato Ma via, siamo una rivista che parla di moto. Eccovi il mezzo più diffuso in Serbia: il Tomos 50, qui in configurazione sportiva, fierissimamente cavalcato dai nipotini di Dada. Uno, indovinate quale, è la fotocopia di Marquez. Spero possa avere, ora o un giorno vicino, le stesse possibilità di farcela. In generale, non solo nel motomondiale. Con un sorriso così si può arrivare ovunque. E anche questo valeva il viaggio. i nipotini di Dada giocano con il Tomos Federico Garbin

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