Sospensioni, istruzioni per l'uso (5° parte)

Sospensioni, istruzioni per l'uso (5° parte)

Prosegue il nostro viaggio nel mondo delle sospensioni, un universo tutto da scoprire sempre in grande fermento

Francesco Gulinelli

10.01.2018 10:47

C’È CHI HA PENSATO DI ESTENDERE QUESTO CONCETTO anche all’anteriore, andando addirittura oltre e cercando di ottenere una sospensione calibrata per copiare al meglio le asperità ma senza che questa debba sostenere anche i già citati trasferimenti di carico che fanno perdere tanta corsa utile. Il Telelever di BMW, ad esempio; ma diverse soluzioni a parallelogramma si possono ritrovare ad opera di diversi costruttori, compresi veri e propri forcelloni anteriori testati ripetutamente anche nelle corse.

LA CARA VECCHIA FORCELLA TELESCOPICA, però, continua ad essere il punto di riferimento e per diverse buone ragioni, tre in particolare. PRIMO: leveraggi, forcelloni, duo lever, eccetera eccetera, significano un aumento importante delle masse, soprattutto delle masse non sospese, vere nemiche della stabilità e della tenuta di strada. Sono soluzioni complesse, difficili da tenere a punto e ovviamente costose, giustificabili solo su moto turistiche di alta gamma.

SECONDO: l’affondamento della forcella ha anche i suoi lati positivi. E’ vero che se si affronta una sconnessione mentre si sta frenando forte si rischia di arrivare a fondocorsa, ma l’affondamento della forcella significa anche un abbassamento del baricentro che offre la possibilità di poter frenare più forte prima di iniziare a sollevare la ruota posteriore dal suolo. Inoltre la geometria dell’anteriore si “chiude” così l’avancorsa si riduce e l’inserimento in curva a freni tirati viene facilitato andando a compensare l’inevitabile schiacciamento del profilo del pneumatico.

TERZO, FORSE IL PUNTO PIÙ IMPORTANTE: l’esperienza insegna che tutte le soluzioni che prevedono una complicazione del cinematismo di sterzo vanno inevitabilmente a compromettere un aspetto fondamentale della guida sportiva, ovvero il feeling di guida. Quando si cerca il limite qualsiasi pilota vuole prima di tutto sentire cosa fa la ruota anteriore perché una perdita di aderenza del posteriore in accelerazione può essere gestibile anche senza elettronica, invece perdere l’anteriore di solito vuol dire una caduta... lunga vita quindi alla forcella telescopica.

Nella prossima puntata parleremo nuovamente di idraulica e di come si è cercato di sfruttarla nel corso degli anni per migliorare la guida.

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