Scatola nera: il grande fratello che ci fa risparmiare (e andare più piano)

Scatola nera: il grande fratello che ci fa risparmiare (e andare più piano)

Ecco a cosa serve questo prezioso supporto inventato per gli aerei e arrivato da poco anche sulle moto

 

Francesco Gulinelli

08.02.2017 16:13

Quante volte si è sentito parlare di black box? Di solito associata ad eventi infausti legati alla navigazione aerea, la si chiama in causa perché questa scatola nera, in realtà di solito è arancione, registra tutti i dati di volo e permette di ricercare le dinamiche che hanno provocato un determinato incidente. 

DALLE ALI ALLA GOMMA - Lo stesso concetto, anche se ovviamente semplificato, è stato esteso al trasporto su gomma, prima alle automobili e negli ultimi tempi anche a motocicli e ciclomotori. Il motivo è semplice: questo EDR (event data recorder ), dotato di ricevitore satellitare per la geo-localizzazione, accelerometri, ed una memoria su cui registrare la posizione, la velocità, e il profilo accelerometrico, riesce a ricostruire le dinamiche di guida nonché quelle di un ipotetico sinistro. Si  collega alla batteria del veicolo, ma ha anche una batteria tampone, è dotata di un sistema anti manomissione e si attiva quando rileva il movimento del veicolo oppure a seguito di un tentativo di furto. 

ASSICURAZIONI - La scatola nera viene ormai proposta da varie compagnie di assicurazione, come del resto previsto da una norma licenziata dall'allora governo Monti, il decreto sulle liberalizzazioni (art. 32, comma 1, D.L. 24/2012), che ha previsto, per le compagnie assicurative, la possibilità di introdurre sui veicoli (con il consenso dell’interessato) meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo, con la promessa di una riduzione “significativa” del costo RCA. Il sistema si rivela utile sia per le compagnie di assicurazione che si tutelano da truffe da parte dei clienti, ma anche per i clienti stessi e per due motivi: da un lato vedono abbassarsi il premio assicurativo sia RCA che furto incendio, dall’altro in caso di sinistro possono tutelarsi maggiormente in sede di contestazione. 

COME GUIDI? - Ovvio che questo “grande fratello” può diventare anche uno strumento con cui indagare, nel bene e nel male, il comportamento alla guida del conducente, ad ogni modo per legge non può essere utilizzato “in negativo” ovvero per reprimere comportamenti scorretti, come il mancato rispetto dei limiti di velocità, ma solo “in positivo” premiando i comportamenti virtuosi. Ad esempio alcune compagnie prevedono una formula a punti, che si possono guadagnare con una guida rispettosa dei limiti ed evitando brusche accelerazioni e frenate. Al momento di rinnovare il premio si otterrà uno sconto tanto più elevato quanto più alto il punteggio conseguito. 

RISPARMI IN BASE AI KM - Addirittura alcune compagnie applicano una scontistica in funzione dei chilometri percorsi, se non addirittura formule di copertura a chilometro, avendo la certezza dell’effettivo impiego del veicolo, in precedente semplicemente demandato alla sola dichiarazione (in buona fede) dell’utente. Anche il Garante della privacy si è interessato alla scatole nera e ha imposto che le registrazioni siano distrutte dopo sette giorni dall'acquisizione per evitare che nascano illegittime banche dati circa le abitudini di viaggio dei singoli automobilisti. 

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