Top 5: i migliori pneumatici sportivi stradali

Top 5: i migliori pneumatici sportivi stradali

La categoria degli pneumatici sportivi stradali è estremamente interessante. Permettono di piegare come matti su strada, hanno una durata più che accettabile e anche sul bagnato se la cavano benone. Ecco quali sono i migliori.

Redazione - @InMoto_it

15.08.2019 ( Aggiornata il 15.08.2019 22:07 )

Chi mastica pane e pieghe la mattina lo sa bene: la gomma perfetta non esiste. Ogni azienda e ogni modello ha le sue specifiche caratteristiche, che comunque sono un compromesso tra durata, grip su asciutto e grip sul bagnato. Un gran bel dilemma. Per la fortuna di tutti i viaggiatori-sportivi però oggi esistono penumatici in grado di garantire performance su asciutto incredibili (buone anche per qualche sgambata in pista) senza perdere di vista gli altri due fattori, ossia resa chilometrica e sul bagnato. Ecco quali sono i migliori pneumatici sportivi stradali, come al solito proposti in ordine alfabetico.

L’azienda tedesca non ha a catalogo dei veri pneumatici sportivi stradali: quelli che più si avvicinano come concetto sono i RaceAttack Competiotion Endurance, elencati però tra i pneumatici racing (ma con mescola cosiddetta Endurance, quindi progettati per garantire a lungo le loro prestazioni). Il rapporto pieni/vuoti è decisamente estremo, con le spalle che rimangono molto slick: siamo vicini al minimo legale per circolare su strada. Sfruttano la tecnologia Continuous Compound che emula il comportamento della bimescola sfruttando però differenti tipi di vulcanizzazione tra spalla e centro del battistrada.

Dunlop SportSmart TT

Presentati non molto tempo fa, gli SportSmart TT (TT sta per Track Technology, che dice già molto sulla loro indole) hanno colmato il vuoto tra gli SportSmart 2Max e i GP Racer. Sono pensati per chi gira in pista e in strada, per farla breve 50/50. Utilizzano una tecnologia chiamata NTEC RT che permette di ottimizzare l’impronta a terra e scendere molto con le pressioni per l’utilizzo in pista. Il pneumatico posteriore è bimescola.

Metzeler Sportec M7 RR

Tra i prodotti più anziani del gruppo ci sono gli M7 RR, ancora tuttavia in grado di dire la loro quando si tratta di fare qualche bella piega. A quanto pare sono stati sviluppati sui campi di gara delle road races. Sfruttano la tecnologia della bimescola sul posteriore, mentre il disegno degli intagli molto pronunciato li rende ottimi compagni per la guida sul bagnato. Da prendere in considerazione soprattutto se si percorrono tanti chilometri, anche in condizioni spesso variabili.

Michelin Power RS+

Le RS+ sono una (leggera) evoluzione dei precedenti RS. In particolare, grazie a un nuovo processo di fabbricazione, il posteriore dovrebbe garantire un’usura più regolare nella zona delle spalle. Per il resto, tutto identico per i pneumatici che Michelin stessa dichiara di “utilizzare molto occasionalmente in pista”. La tecnologia ACT+ (Active Case Technology) prevede un’unica tela della carcassa, che avvolgendosi su sé stessa modifica la rigidità della carcassa stessa senza soluzione di continuità (più morbida al centro, più rigida sulle spalle). Entrambi gli pneumatici sono bimescola, con una suddivisione differente per anteriore e posteriore. In particolare, per il posteriore Michelin sfrutta la tecnologia 2CT+ che vede la mescola rigida fare da base a quella morbida, sulle spalle.

Pirelli Diablo Rosso Corsa 2

Tra i migliori della categoria ci sono i superlativi Pirelli Diablo Rosso Corsa 2. Sono stati i primi pneumatici multimescola di Pirelli a utilizzare due mescole con tre zone di applicazione all’anteriore e tre mescole con cinque zone di applicazione al posteriore. Una tecnologia che consente di ampliare le prestazioni su diversi fronti: massimizza il grip dell’anteriore in ingresso curva e in fase di frenata e quello del posteriore ai massimi angoli di piega da metà curva fino all’uscita.

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