Top 7: Le migliori modern-classic 'tutto pepe'

Top 7: Le migliori modern-classic 'tutto pepe'

Prestazioni e stile da vendere, un binomio che da qualche anno è l’indovinata ricetta di un piacevole segmento di moto. Le classiche 'tutto-pepe', come ci piace chiamarle, sono un’ottima alternativa alle solite naked

Redazione - @InMoto_it

10.07.2019 07:33

Fino a poco tempo fa, le moto categorizzate come classiche erano, in buona sostanza, degli affascinanti divani da passeggio. Motori paciosi racchiusi in ciclistiche rilassanti, capaci di cullare il pilota sul lungomare o tra le viuzze che portano al bar dell’aperitivo. Oggi non è più così. O meglio: le classiche pacifiche esistono ancora, ma a queste si è affiancato uno schieramento di moto ad alte prestazioni dall’appeal classico. Abbiamo concentrato le migliori in una delle nostre classifiche, ordinandola secondo l’alfabeto (non è una classifica a punti). Eccovele servite.

La più impavida tra le BMW è senza dubbio la R nineT. Le sue linee nostalgiche nascondono una meccanica essenziale e tutto sommato semplice (il motore è l’eterno boxer raffreddato ad aria/olio da 110 cv, il telaio in tubi di acciaio deriva in gran parte dall’F 800 GS), ma ogni dettaglio è realizzato con estrema cura. Una menzione d’onore speciale la merita il serbatoio, lucente grazie all’effetto glitterato della vernice. La sua guida è fisica ma intuitiva, da moto d’altri tempi: il busto rimane disteso ad aggrappare il largo manubrio, il motore borbotta e spinge con forza, a qualunque regime. Regime che non è (volutamente) indicato: qui si cambia a orecchio perché la strumentazione è un quadrante tondo che indica solo la velocità. Prendere o lasciare.

Honda CB1100 RS – a partire da 13.600 euro

La RS è la gemella diabolica della pacata versione EX. È più atletica grazie a una ciclistica pregiata. Via i raggi, qui ci sono cerchi a razze in alluminio da 17 pollici che calzano gomme in misura standard (120/70 e 180/55). C’è poi la forcella Showa dalla taratura più rigida e due preziosi ammortizzatori posteriori Showa con serbatoio separato incernierati a un forcellone in alluminio. Capitolo freni, davanti ci sono due dischi di 310 mm lavorati da pinze radiali Tokico. Se si aggiunge il manubrio a piega bassa, è facile immaginarsi una guida molto arrembante. Il motore a quattro cilindri in linea da 1.140 cc raffreddato ad aria/olio ha un temperamento d’altri tempi ed esprime 90 cv a 7.500 giri.

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