Le preparazioni di Ton-Up Garage, la super-gallery

Le preparazioni di Ton-Up Garage, la super-gallery
Unire i migliori stili, a partire dagli anni ’50 fino agli ’80, a prodotti moderni di alta qualità. È il lavoro sviluppato da Ton-Up Garage, aperta nel 2010, a Porto, da Daniel Cabral e Pedro Oliveira. I due appassionati bikers portoghesi hanno deciso di sviluppare i propri lavori seguendo un design vintage, proponendo un revival di forme e tendenze dei tempi passati, applicandoli a motociclette di qualche anno fa, così da creare prodotti unici. Il tutto con una particolarità: il loro "garage" funge anche da punto di ristoro, un locale “Food & Fuel” dove l’amore per le special e per la gastronomia si incontrano. Ecco alcuni dei loro lavori più rappresentativi.
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La prima moto della Ton-Up venne realizzata sulla base di una BMW R 80 RT. In particolare, dato che era in forza alla Polizia spagnola, le fu dato il nome di “Dark Law”. Daniel e Pedro smontarono la moto pezzo per pezzo, riverniciando il telaio e accorciando la parte anteriore per inserire un nuovo sedile in pelle marrone e argento. Successivamente è stato applicato un ammortizzatore proveniente da una Yamaha R1, mentre Ton-Up ha applicato specchietti, tachimetro, faro e pneumatici vintage, personalizzando inoltre gli scarichi.
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La prima moto della Ton-Up venne realizzata sulla base di una BMW R 80 RT. In particolare, dato che era in forza alla Polizia spagnola, le fu dato il nome di “Dark Law”. Daniel e Pedro smontarono la moto pezzo per pezzo, riverniciando il telaio e accorciando la parte anteriore per inserire un nuovo sedile in pelle marrone e argento. Successivamente è stato applicato un ammortizzatore proveniente da una Yamaha R1, mentre Ton-Up ha applicato specchietti, tachimetro, faro e pneumatici vintage, personalizzando inoltre gli scarichi.
La prima moto della Ton-Up venne realizzata sulla base di una BMW R 80 RT. In particolare, dato che era in forza alla Polizia spagnola, le fu dato il nome di “Dark Law”. Daniel e Pedro smontarono la moto pezzo per pezzo, riverniciando il telaio e accorciando la parte anteriore per inserire un nuovo sedile in pelle marrone e argento. Successivamente è stato applicato un ammortizzatore proveniente da una Yamaha R1, mentre Ton-Up ha applicato specchietti, tachimetro, faro e pneumatici vintage, personalizzando inoltre gli scarichi.
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La prima moto della Ton-Up venne realizzata sulla base di una BMW R 80 RT. In particolare, dato che era in forza alla Polizia spagnola, le fu dato il nome di “Dark Law”. Daniel e Pedro smontarono la moto pezzo per pezzo, riverniciando il telaio e accorciando la parte anteriore per inserire un nuovo sedile in pelle marrone e argento. Successivamente è stato applicato un ammortizzatore proveniente da una Yamaha R1, mentre Ton-Up ha applicato specchietti, tachimetro, faro e pneumatici vintage, personalizzando inoltre gli scarichi.
La prima moto della Ton-Up venne realizzata sulla base di una BMW R 80 RT. In particolare, dato che era in forza alla Polizia spagnola, le fu dato il nome di “Dark Law”. Daniel e Pedro smontarono la moto pezzo per pezzo, riverniciando il telaio e accorciando la parte anteriore per inserire un nuovo sedile in pelle marrone e argento. Successivamente è stato applicato un ammortizzatore proveniente da una Yamaha R1, mentre Ton-Up ha applicato specchietti, tachimetro, faro e pneumatici vintage, personalizzando inoltre gli scarichi.
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La prima moto della Ton-Up venne realizzata sulla base di una BMW R 80 RT. In particolare, dato che era in forza alla Polizia spagnola, le fu dato il nome di “Dark Law”. Daniel e Pedro smontarono la moto pezzo per pezzo, riverniciando il telaio e accorciando la parte anteriore per inserire un nuovo sedile in pelle marrone e argento. Successivamente è stato applicato un ammortizzatore proveniente da una Yamaha R1, mentre Ton-Up ha applicato specchietti, tachimetro, faro e pneumatici vintage, personalizzando inoltre gli scarichi.
La prima moto della Ton-Up venne realizzata sulla base di una BMW R 80 RT. In particolare, dato che era in forza alla Polizia spagnola, le fu dato il nome di “Dark Law”. Daniel e Pedro smontarono la moto pezzo per pezzo, riverniciando il telaio e accorciando la parte anteriore per inserire un nuovo sedile in pelle marrone e argento. Successivamente è stato applicato un ammortizzatore proveniente da una Yamaha R1, mentre Ton-Up ha applicato specchietti, tachimetro, faro e pneumatici vintage, personalizzando inoltre gli scarichi.
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La prima moto della Ton-Up venne realizzata sulla base di una BMW R 80 RT. In particolare, dato che era in forza alla Polizia spagnola, le fu dato il nome di “Dark Law”. Daniel e Pedro smontarono la moto pezzo per pezzo, riverniciando il telaio e accorciando la parte anteriore per inserire un nuovo sedile in pelle marrone e argento. Successivamente è stato applicato un ammortizzatore proveniente da una Yamaha R1, mentre Ton-Up ha applicato specchietti, tachimetro, faro e pneumatici vintage, personalizzando inoltre gli scarichi.
Nel 2013 un cliente di Lisbona commissiona ai due una moto da poter utilizzare in città, magari insieme alla moglie. Daniel e Pedro hanno preso una Triumph Bonneville, montando fari anteriori da 5,75’’ e cromati, indicatori in alluminio nero, filtri d’aria, fasce di scarico in titanio, mettendo mano persino alle manopole. La colorazione marrone ha conferito il tocco vintage, rendendo la “Urban Pearl” una delle moto più eleganti della collezione Ton-Up.
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Nel 2013 un cliente di Lisbona commissiona ai due una moto da poter utilizzare in città, magari insieme alla moglie. Daniel e Pedro hanno preso una Triumph Bonneville, montando fari anteriori da 5,75’’ e cromati, indicatori in alluminio nero, filtri d’aria, fasce di scarico in titanio, mettendo mano persino alle manopole. La colorazione marrone ha conferito il tocco vintage, rendendo la “Urban Pearl” una delle moto più eleganti della collezione Ton-Up.
Nel 2013 un cliente di Lisbona commissiona ai due una moto da poter utilizzare in città, magari insieme alla moglie. Daniel e Pedro hanno preso una Triumph Bonneville, montando fari anteriori da 5,75’’ e cromati, indicatori in alluminio nero, filtri d’aria, fasce di scarico in titanio, mettendo mano persino alle manopole. La colorazione marrone ha conferito il tocco vintage, rendendo la “Urban Pearl” una delle moto più eleganti della collezione Ton-Up.
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Nel 2013 un cliente di Lisbona commissiona ai due una moto da poter utilizzare in città, magari insieme alla moglie. Daniel e Pedro hanno preso una Triumph Bonneville, montando fari anteriori da 5,75’’ e cromati, indicatori in alluminio nero, filtri d’aria, fasce di scarico in titanio, mettendo mano persino alle manopole. La colorazione marrone ha conferito il tocco vintage, rendendo la “Urban Pearl” una delle moto più eleganti della collezione Ton-Up.
Nel 2013 un cliente di Lisbona commissiona ai due una moto da poter utilizzare in città, magari insieme alla moglie. Daniel e Pedro hanno preso una Triumph Bonneville, montando fari anteriori da 5,75’’ e cromati, indicatori in alluminio nero, filtri d’aria, fasce di scarico in titanio, mettendo mano persino alle manopole. La colorazione marrone ha conferito il tocco vintage, rendendo la “Urban Pearl” una delle moto più eleganti della collezione Ton-Up.
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Nel 2013 un cliente di Lisbona commissiona ai due una moto da poter utilizzare in città, magari insieme alla moglie. Daniel e Pedro hanno preso una Triumph Bonneville, montando fari anteriori da 5,75’’ e cromati, indicatori in alluminio nero, filtri d’aria, fasce di scarico in titanio, mettendo mano persino alle manopole. La colorazione marrone ha conferito il tocco vintage, rendendo la “Urban Pearl” una delle moto più eleganti della collezione Ton-Up.
Nel 2013 un cliente di Lisbona commissiona ai due una moto da poter utilizzare in città, magari insieme alla moglie. Daniel e Pedro hanno preso una Triumph Bonneville, montando fari anteriori da 5,75’’ e cromati, indicatori in alluminio nero, filtri d’aria, fasce di scarico in titanio, mettendo mano persino alle manopole. La colorazione marrone ha conferito il tocco vintage, rendendo la “Urban Pearl” una delle moto più eleganti della collezione Ton-Up.
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Nel 2013 un cliente di Lisbona commissiona ai due una moto da poter utilizzare in città, magari insieme alla moglie. Daniel e Pedro hanno preso una Triumph Bonneville, montando fari anteriori da 5,75’’ e cromati, indicatori in alluminio nero, filtri d’aria, fasce di scarico in titanio, mettendo mano persino alle manopole. La colorazione marrone ha conferito il tocco vintage, rendendo la “Urban Pearl” una delle moto più eleganti della collezione Ton-Up.
Puramente sportiva è la café racer commissionata da un cliente nel 2013. La base era una Kawasaki Zephyr 750, prodotta dalla Casa di Minato negli anni ’90. La moto è stata quindi ridipinta da Ton-Up in nero, grigio e giallo, e sono stati montati nuovi filtri d’aria, scarichi, clip LSL, fari e supporti fari e le luci di coda a LED. Il nome scelto? Zephyrus, dal nome del dio della mitologia greca, personificazione del vento occidentale, che pare nasca dal Portogallo, il Paese più ad ovest d’Europa.
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Puramente sportiva è la café racer commissionata da un cliente nel 2013. La base era una Kawasaki Zephyr 750, prodotta dalla Casa di Minato negli anni ’90. La moto è stata quindi ridipinta da Ton-Up in nero, grigio e giallo, e sono stati montati nuovi filtri d’aria, scarichi, clip LSL, fari e supporti fari e le luci di coda a LED. Il nome scelto? Zephyrus, dal nome del dio della mitologia greca, personificazione del vento occidentale, che pare nasca dal Portogallo, il Paese più ad ovest d’Europa.
Puramente sportiva è la café racer commissionata da un cliente nel 2013. La base era una Kawasaki Zephyr 750, prodotta dalla Casa di Minato negli anni ’90. La moto è stata quindi ridipinta da Ton-Up in nero, grigio e giallo, e sono stati montati nuovi filtri d’aria, scarichi, clip LSL, fari e supporti fari e le luci di coda a LED. Il nome scelto? Zephyrus, dal nome del dio della mitologia greca, personificazione del vento occidentale, che pare nasca dal Portogallo, il Paese più ad ovest d’Europa.
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Puramente sportiva è la café racer commissionata da un cliente nel 2013. La base era una Kawasaki Zephyr 750, prodotta dalla Casa di Minato negli anni ’90. La moto è stata quindi ridipinta da Ton-Up in nero, grigio e giallo, e sono stati montati nuovi filtri d’aria, scarichi, clip LSL, fari e supporti fari e le luci di coda a LED. Il nome scelto? Zephyrus, dal nome del dio della mitologia greca, personificazione del vento occidentale, che pare nasca dal Portogallo, il Paese più ad ovest d’Europa.
Puramente sportiva è la café racer commissionata da un cliente nel 2013. La base era una Kawasaki Zephyr 750, prodotta dalla Casa di Minato negli anni ’90. La moto è stata quindi ridipinta da Ton-Up in nero, grigio e giallo, e sono stati montati nuovi filtri d’aria, scarichi, clip LSL, fari e supporti fari e le luci di coda a LED. Il nome scelto? Zephyrus, dal nome del dio della mitologia greca, personificazione del vento occidentale, che pare nasca dal Portogallo, il Paese più ad ovest d’Europa.
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Puramente sportiva è la café racer commissionata da un cliente nel 2013. La base era una Kawasaki Zephyr 750, prodotta dalla Casa di Minato negli anni ’90. La moto è stata quindi ridipinta da Ton-Up in nero, grigio e giallo, e sono stati montati nuovi filtri d’aria, scarichi, clip LSL, fari e supporti fari e le luci di coda a LED. Il nome scelto? Zephyrus, dal nome del dio della mitologia greca, personificazione del vento occidentale, che pare nasca dal Portogallo, il Paese più ad ovest d’Europa.
Puramente sportiva è la café racer commissionata da un cliente nel 2013. La base era una Kawasaki Zephyr 750, prodotta dalla Casa di Minato negli anni ’90. La moto è stata quindi ridipinta da Ton-Up in nero, grigio e giallo, e sono stati montati nuovi filtri d’aria, scarichi, clip LSL, fari e supporti fari e le luci di coda a LED. Il nome scelto? Zephyrus, dal nome del dio della mitologia greca, personificazione del vento occidentale, che pare nasca dal Portogallo, il Paese più ad ovest d’Europa.
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Puramente sportiva è la café racer commissionata da un cliente nel 2013. La base era una Kawasaki Zephyr 750, prodotta dalla Casa di Minato negli anni ’90. La moto è stata quindi ridipinta da Ton-Up in nero, grigio e giallo, e sono stati montati nuovi filtri d’aria, scarichi, clip LSL, fari e supporti fari e le luci di coda a LED. Il nome scelto? Zephyrus, dal nome del dio della mitologia greca, personificazione del vento occidentale, che pare nasca dal Portogallo, il Paese più ad ovest d’Europa.
Ansiosi di lavorare su una BMW GS1200, i ragazzi di Ton-Up coronano la loro ambizione costruendo “GS Hunter 1200”. Il primo passo è stato montare un serbatoio più lungo e più largo rispetto al precedente, per poi modificare il telaio. Il lato posteriore è stato completamente rinnovato: nuovi parafanghi cromati, fanali e indicatori. Nella zona anteriore, spiccano i fari PIAA verniciati di bianco. Inserite, poi, delle ruote a raggi derivati dalla versione GSA e pneumatici TKC80.
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Ansiosi di lavorare su una BMW GS1200, i ragazzi di Ton-Up coronano la loro ambizione costruendo “GS Hunter 1200”. Il primo passo è stato montare un serbatoio più lungo e più largo rispetto al precedente, per poi modificare il telaio. Il lato posteriore è stato completamente rinnovato: nuovi parafanghi cromati, fanali e indicatori. Nella zona anteriore, spiccano i fari PIAA verniciati di bianco. Inserite, poi, delle ruote a raggi derivati dalla versione GSA e pneumatici TKC80.
Ansiosi di lavorare su una BMW GS1200, i ragazzi di Ton-Up coronano la loro ambizione costruendo “GS Hunter 1200”. Il primo passo è stato montare un serbatoio più lungo e più largo rispetto al precedente, per poi modificare il telaio. Il lato posteriore è stato completamente rinnovato: nuovi parafanghi cromati, fanali e indicatori. Nella zona anteriore, spiccano i fari PIAA verniciati di bianco. Inserite, poi, delle ruote a raggi derivati dalla versione GSA e pneumatici TKC80.
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Ansiosi di lavorare su una BMW GS1200, i ragazzi di Ton-Up coronano la loro ambizione costruendo “GS Hunter 1200”. Il primo passo è stato montare un serbatoio più lungo e più largo rispetto al precedente, per poi modificare il telaio. Il lato posteriore è stato completamente rinnovato: nuovi parafanghi cromati, fanali e indicatori. Nella zona anteriore, spiccano i fari PIAA verniciati di bianco. Inserite, poi, delle ruote a raggi derivati dalla versione GSA e pneumatici TKC80.
Ansiosi di lavorare su una BMW GS1200, i ragazzi di Ton-Up coronano la loro ambizione costruendo “GS Hunter 1200”. Il primo passo è stato montare un serbatoio più lungo e più largo rispetto al precedente, per poi modificare il telaio. Il lato posteriore è stato completamente rinnovato: nuovi parafanghi cromati, fanali e indicatori. Nella zona anteriore, spiccano i fari PIAA verniciati di bianco. Inserite, poi, delle ruote a raggi derivati dalla versione GSA e pneumatici TKC80.
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Ansiosi di lavorare su una BMW GS1200, i ragazzi di Ton-Up coronano la loro ambizione costruendo “GS Hunter 1200”. Il primo passo è stato montare un serbatoio più lungo e più largo rispetto al precedente, per poi modificare il telaio. Il lato posteriore è stato completamente rinnovato: nuovi parafanghi cromati, fanali e indicatori. Nella zona anteriore, spiccano i fari PIAA verniciati di bianco. Inserite, poi, delle ruote a raggi derivati dalla versione GSA e pneumatici TKC80.
Ansiosi di lavorare su una BMW GS1200, i ragazzi di Ton-Up coronano la loro ambizione costruendo “GS Hunter 1200”. Il primo passo è stato montare un serbatoio più lungo e più largo rispetto al precedente, per poi modificare il telaio. Il lato posteriore è stato completamente rinnovato: nuovi parafanghi cromati, fanali e indicatori. Nella zona anteriore, spiccano i fari PIAA verniciati di bianco. Inserite, poi, delle ruote a raggi derivati dalla versione GSA e pneumatici TKC80.
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Ansiosi di lavorare su una BMW GS1200, i ragazzi di Ton-Up coronano la loro ambizione costruendo “GS Hunter 1200”. Il primo passo è stato montare un serbatoio più lungo e più largo rispetto al precedente, per poi modificare il telaio. Il lato posteriore è stato completamente rinnovato: nuovi parafanghi cromati, fanali e indicatori. Nella zona anteriore, spiccano i fari PIAA verniciati di bianco. Inserite, poi, delle ruote a raggi derivati dalla versione GSA e pneumatici TKC80.
Un pizzico di Italia e di passione per le corse è presente nella “LeMans1000”, creata da una Moto Guzzi Le Mans per farla tornare letale in pista. Ricostruito tutto il cablaggio elettrico e introdotte nuove batterie al litio. Progettate ex novo anche le ruote, dai cerchioni montati con raggi inossidabili. Il sistema di scarico, inoltre, è stato modificato per sostenere tutta la potenza del motore, che grazie ai suoi 1000cc riesce a sprigionare tutta la forza di un tempo.
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Un pizzico di Italia e di passione per le corse è presente nella “LeMans1000”, creata da una Moto Guzzi Le Mans per farla tornare letale in pista. Ricostruito tutto il cablaggio elettrico e introdotte nuove batterie al litio. Progettate ex novo anche le ruote, dai cerchioni montati con raggi inossidabili. Il sistema di scarico, inoltre, è stato modificato per sostenere tutta la potenza del motore, che grazie ai suoi 1000cc riesce a sprigionare tutta la forza di un tempo.
Un pizzico di Italia e di passione per le corse è presente nella “LeMans1000”, creata da una Moto Guzzi Le Mans per farla tornare letale in pista. Ricostruito tutto il cablaggio elettrico e introdotte nuove batterie al litio. Progettate ex novo anche le ruote, dai cerchioni montati con raggi inossidabili. Il sistema di scarico, inoltre, è stato modificato per sostenere tutta la potenza del motore, che grazie ai suoi 1000cc riesce a sprigionare tutta la forza di un tempo.
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Un pizzico di Italia e di passione per le corse è presente nella “LeMans1000”, creata da una Moto Guzzi Le Mans per farla tornare letale in pista. Ricostruito tutto il cablaggio elettrico e introdotte nuove batterie al litio. Progettate ex novo anche le ruote, dai cerchioni montati con raggi inossidabili. Il sistema di scarico, inoltre, è stato modificato per sostenere tutta la potenza del motore, che grazie ai suoi 1000cc riesce a sprigionare tutta la forza di un tempo.
Un pizzico di Italia e di passione per le corse è presente nella “LeMans1000”, creata da una Moto Guzzi Le Mans per farla tornare letale in pista. Ricostruito tutto il cablaggio elettrico e introdotte nuove batterie al litio. Progettate ex novo anche le ruote, dai cerchioni montati con raggi inossidabili. Il sistema di scarico, inoltre, è stato modificato per sostenere tutta la potenza del motore, che grazie ai suoi 1000cc riesce a sprigionare tutta la forza di un tempo.
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Un pizzico di Italia e di passione per le corse è presente nella “LeMans1000”, creata da una Moto Guzzi Le Mans per farla tornare letale in pista. Ricostruito tutto il cablaggio elettrico e introdotte nuove batterie al litio. Progettate ex novo anche le ruote, dai cerchioni montati con raggi inossidabili. Il sistema di scarico, inoltre, è stato modificato per sostenere tutta la potenza del motore, che grazie ai suoi 1000cc riesce a sprigionare tutta la forza di un tempo.
Un pizzico di Italia e di passione per le corse è presente nella “LeMans1000”, creata da una Moto Guzzi Le Mans per farla tornare letale in pista. Ricostruito tutto il cablaggio elettrico e introdotte nuove batterie al litio. Progettate ex novo anche le ruote, dai cerchioni montati con raggi inossidabili. Il sistema di scarico, inoltre, è stato modificato per sostenere tutta la potenza del motore, che grazie ai suoi 1000cc riesce a sprigionare tutta la forza di un tempo.
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Un pizzico di Italia e di passione per le corse è presente nella “LeMans1000”, creata da una Moto Guzzi Le Mans per farla tornare letale in pista. Ricostruito tutto il cablaggio elettrico e introdotte nuove batterie al litio. Progettate ex novo anche le ruote, dai cerchioni montati con raggi inossidabili. Il sistema di scarico, inoltre, è stato modificato per sostenere tutta la potenza del motore, che grazie ai suoi 1000cc riesce a sprigionare tutta la forza di un tempo.

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