        Ha fatto sognare generazioni di 14enni. Al momento della presentazione ufficiale lo Zip non era altro che un "cinquantino", uno dei tanti che in quel periodo si affacciavano sul mercato, e puntava a rimpolpare il mondo dei commuter per giovanissimi del listino Piaggio. Non era appariscente, non era aggressivo, al contrario era modesto e sobrio. Eppure... fece subito centro, anche grazie ai vari trofei che li video protagonista anche in pista. Per rendere omaggio ad uno scooter che ha segnato un'era. Piaggio presenta ora lo Zip 50 I-Get Special Edition una nuova versione special, dal fascino contemporaneo e dinamico. Merito soprattutto del suo look total black (Nero Cosmo Opaco), arricchito da grafiche verde fluo ispirate alla street art. Lo Zip 50 Special Edition ha davvero un aspetto giovane e sportivo, ed &egrave; adatto per le nuove generazioni. Nel dettaglio  Il Piaggio Zip si presenta cos&igrave; in una nuova versione pi&ugrave; attraente e audace. Monta un moderno monocilindrico 50cc, quattro tempi, 3 valvole, Euro 5, iniezione elettronica i-get, ottimizzato per ridurre consumi ed emissioni. Compatto e facile da guidare, una buona scelta per i giovani. La base tecnica, come per le versioni standard, parla di un telaio monoculla in acciaio, ruote da 10&rdquo;, forcella telescopica idraulica e al posteriore un ammortizzatore&nbsp; singolo. Per quel che riguarda i freni ecco un disco anteriore da 175 mm e mentre al posteriore troviamo un sempre valido tamburo. L&rsquo;altezza della sella &egrave; regolabile su tre livelli (750, 765 e 780 mm) e il serbatoio &egrave; da 6,6 litri. Numerose, poi, sono le possibilit&agrave; di personalizzazione garantite dal vasto catalogo accessori. Il prezzo? 2.990 euro f.c. VESPA E DISNEY, EDIZIONE LIMITATA IN OMAGGIO A TOPOLINO       

Lo scooter sfoggia un look total black arricchito da grafiche verde fluo ispirate alla street art

Piaggio celebra lo Zip: una Special Edtion all'insegna della sportività

Se vi chiedessero di nominare lo scooter 50 pi&ugrave; prestazionale di sempre cosa vi verrebbe in mente? Se pensate a quelli che circolano su strada, in molti si sono contesi il titolo di scooter sportivo migliore tra cui Aprilia SR, Malaguti F12, Peugeot Speedfight, Gilera Typhoon e altri, ma se pensate alla pista e agli scooter con preparazioni estreme il nome &egrave; soltanto uno: Piaggio Zip. Il primo della serie fu presentato nel 1992 e da quel giorno il mondo dei cinquantini non fu pi&ugrave; lo stesso.  Un talento scoperto per caso    Al momento della presentazione ufficiale lo Zip non era altro che un cinquantino, uno dei tanti che in quel periodo si affacciavano sul mercato, e puntava a rimpolpare il mondo dei commuter per 14 enni del listino Piaggio. Non era appariscente, non era aggressivo, al contrario era modesto e sobrio, perch&egrave; di scooter sportivi ce n&#39;erano gi&agrave; e non era sua intenzione andare a sfidarli.  Chi ha intravisto nello Zip un potenziale racing &egrave; Malossi, che gi&agrave; aveva esperienza nelle gare di scooter e gi&agrave; faceva correre lo Sfera nel suo campionato. Era uno scooter tutt&#39;altro che sportivo ma con un blocco motore facilmente elaborabile e dal potenziale enorme, ed essendo lo Zip uno scooter che montava la stessa unit&agrave; motrice, il passo &egrave; stato logico e le sorprese furono incredibili.  Lo Zip era compatto, basato su logiche ciclistiche gi&agrave; care alla Vespa con la sospensione anteriore monobraccio e le ruote da 10&quot;, mentre il telaio era un ottimo compromesso fra leggerezza e rigidit&agrave;. Le performance su pista delle prime versioni elaborate da Malossi furono da mani nei capelli, e da quel momento il passo fu breve. Dopo il 1993 fino a oggi, i campionati su pista di scooter 50 organizzati da Malossi e Polini sono diventati come dei monomarca Zip, perch&egrave; non &egrave; mai esistito un scooter pi&ugrave; perfetto per la pista di questo piccola furia. In molti ci hanno provato, ma nessuno &egrave; mai riuscito a contrastare il suo strapotere tecnico. Pensate che lo Zip Malossi 70 guidato da Mauro Sanchini era capace di 22 CV alla ruota su soli 68 kg!    &nbsp;  Sul mercato &egrave; stato un successo grazie alle gare&nbsp;  L&#39;improvvisa ascesa nell&#39;olimpio delle &quot;moto da gara&quot; ha portato a un boost delle vendite, facendo diventare lo Zip uno degli scooter pi&ugrave; venduti di sempre. Per i ragazzini la versione Fast Rider (pi&ugrave; sportiva con raffreddamento a liquido, freno a disco anteriore e grafiche aggressive) era un sogno, mentre andavano bene anche le vendite delle serie standard per chi era pi&ugrave; avanti con l&#39;et&agrave;. La versatilit&agrave; del progetto ha portato al susseguirsi di versioni, tra cui la successiva SP (evoluzione del Fast Rider, ancora pi&ugrave; sportivo) e lo Zip Disk, primo ad essere dotato di marmitta catalitica.  Nel 2000 venne presentata la seconda generazione di Zip, che &egrave; quella che ci ha accopagnati fino a oggi e che &egrave; stata divisa in diverse motorizzazioni, tra cui anche il 50, 100 e il 125 4 tempi. Questa seconda e ultima serie era radicalmente diversa come estetica ma rimaneva fedele al precedente per ciclistica e dinamica di guida, tanto da diventare anch&#39;essa un riferimento nelle gare continuando l&#39;incontrastato dominio della prima versione. Rispetto alla prima, purtroppo, pecca di qualit&agrave; in alcuni componenti perch&egrave; la produzione fu spostata da Pontedera (con assemblaggio in Spagna) ai pi&ugrave; economici stabilimenti Piaggio in Cina.&nbsp;    &nbsp;  Il futuro &egrave; elettrico, ma il ricordo non morir&agrave;  E ora? Lo Zip come lo conoscevamo un tempo non esiste pi&ugrave;: con le nuove normative anti inquinamento il motore 2 tempi che &egrave; sempre stato il fulcro delle incredibili prestazioni di questo cinquantino, non pu&ograve; pi&ugrave; essere venduto. C&#39;&egrave; solo una versione a 4 tempi, tutt&#39;altro che pepata, che a breve verr&agrave; completamente sostituita dal un nuovo progetto Piaggio che si chiama &quot;1&quot; ed &egrave; una sorta di Zip (per dimensioni e stile) con propulsione elettrica.&nbsp;  Magari anche questo nuovo Piaggio 1 sar&agrave; in grado di mostrare ottime prestazioni in pista, vedremo se Malossi e Polini avranno il coraggio di elaborarlo, ma nel cuore dei nostalgici nati fra la fine dei 70 e i primi 90 ci sar&agrave; sempre quel sibilo da zanzara, quel profumo di miscela racing e quei colori sgargianti. Un&#39;immagine che rimarr&agrave; per sempre nella leggenda come quella dello scooter piccolo e modesto capace di trasformarsi in una rabbiosa e insuperabile bestia da pista.  Un consiglio: se avete uno Zip Fast Rider o uno Zip SP tenetevelo stretto, varranno parecchio fra qualche anno.    Malaguti Fifty: l&#39;irresistibile moda inaspettata 

Un tuffo nella storia di un cinquantino nato come commuter urbano e diventato il re anche tra i cordoli. Con 30 anni di storia ha introdotto due generazioni di giovani al mondo delle due ruote

Piaggio Zip: &egrave; lo scooter pi&ugrave; racing di sempre?

Il primo motore scooter Polini Evolution PRE &egrave; stato sviluppato con ampio uso di tecnologia, specifico per Piaggio Zip SP.  Polini Evolution Crankcase per Zip SP con cerchi ruota da 10&rdquo; nasce da uno studio articolato che non si ferma solo alla realizzazione del carter, ma &egrave; un&rsquo;applicazione correlata dell&rsquo;intero gruppo motore con tutte le varie parti integrate.  Due le versioni disponibili:  70cc. con alesaggio e corsa di 47,6 per 39,3  100cc. con alesaggio e corsa di 50 per 50    Caratteristiche tecniche  Carter motore in lega leggera fuso in terra concepito con un nuovo supporto motore per ottimizzare la conformazione dello scarico in uscita dal cilindro. Il supporto &egrave; montato con due cuscinetti che irrigidiscono il telaio e migliorano la resistenza a torsione.  Due gli impianti di scarico disponibili rigorosamente costruiti a mano in acciaio speciale: uno per il motore 70cc. e uno per il motore 100cc.  Sedi dei cuscinetti allargate e maggiorate con caratteristiche particolari per l&rsquo;alloggiamento di alberi motore di diametro e larghezza di maggiori dimensioni. Due gli alberi disponibili in base alle cilindrate.  Sede maggiorata della valvola lamellare d&rsquo;aspirazione per consentire l&rsquo;utilizzo di carburatori da 19 mm a 28 mm o con diffusori ancora pi&ugrave; grandi. Lo spessore delle lamelle in carbonio della valvola saranno specifiche in base alla cilindrata del motore.  Sistema di fissaggio del cilindro a flangia. Due i cilindri fusi in lega leggera raffreddati ad acqua uno &Oslash;47,6 e uno &Oslash;50 direttamente derivati dal motore Polini 125 GP che ha gareggiato nel mondiale velocit&agrave;. Passaggio interno del liquido di raffreddamento mediante sistema Close Deck. Canna con riporto nichel-silicio. Cinque luci di travaso caratterizzate da diagramma particolarmente performante. Luce di scarico traversino centrale per ottimizzare l&rsquo;evacuazione dei gas di scarico. Pistone fuso per gravit&agrave; in lega leggera ad alto tenore di silicio con segmento cromato.  La testa &egrave; quella usata nel motore 125 GP con fissaggio a 6 viti, squish e camera di scoppio dedicate. E&rsquo; obbligatorio montare la pompa dell&rsquo;acqua elettrica.  Particolare la geometria interna del carter studiata per avere maggiore spazio riservato al gruppo trasmissione. L&rsquo;obiettivo &egrave; di utilizzare una nuova cinghia trasmissione con dimensioni maggiori in altezza e larghezza in modo da trasmettere il massimo della motricit&agrave;. Il carter ingranaggi consente il montaggio su cuscinetti dell&rsquo;alberino intermedio e dell&rsquo;albero ruota mentre il coperchio carter esterno rimane l&rsquo;originale.  Alloggiamento dell&rsquo;accensione progettato per essere utilizzato sia con un volano leggero consigliato per la cilindrata 70cc., sia con un volano pi&ugrave; pesante consigliato per la cilindrata 100cc.  Il Torsen WD ricavato dal pieno, offre la possibilit&agrave; di utilizzare due sistemi frenanti:  - il primo sistema &egrave; il classico con freno a tamburo e cerchio originale.  - il secondo &egrave; con un inedito porta mozzo in acciaio che permette d&rsquo;installare un cerchio ruota completo di freno a disco da &Oslash;180mm. e alloggiamento per la pinza freno Polini a 2 pistoncini da &Oslash;32.  Mozzo, cerchio e pinza freno sono tutti prodotti ricavati dal pieno.  E&rsquo; anche disponibile il cerchio anteriore che monta un freno a disco da &Oslash;200, pi&ugrave; leggero rispetto all&rsquo;originale.

Arriva il primo motore scooter Polini Evolution PRE, specifico per Piaggio Zip SP: la testa &egrave; quella usata nel motore 125 GP

Polini Evolution PRE

Lo stand Malossi ad Eicma ha suscitato grandissimo interesse in tutti gli appassionati, indipendentemente dall'et&agrave;. La Casa italiana ha infatti presentato alcune importantissime novit&agrave; pensate per ingolosire sia i possessori di moderni scooter a quattro tempi, sia gli appassionati di Vespa. Quest'ultimi&nbsp; hanno potuto sognare di fronte al carter motore studiato appositamente per i modelli PX. Un gradito ritorno questo, impreziosito da particolari importantissimi che Malossi ha messo a punto per migliorare sensibilmente le prestazioni dello scooter pi&ugrave; amato del mondo: accensione elettronica (con volano ricavato dal pieno) e impianti di aspirazione lamellari. Non mancano inoltre i cilindri destinati ai modelli ET3 e PE200.    La Casa di Calderara di Reno non ha per&ograve; dimenticato gli appassionati dei maxiscooter, con particolare attenzione al T-Max; &egrave; infatti destinato a questo modello il nuovo gruppo termico da 560 cm3 che si sposa perfettamente con gli inediti alberi a cammes Powercammes e la nuova centralina Force Master 3. Il montaggio di&nbsp; questi tre componenti, sviluppati proprio per migliorare le prestazioni del nuovo "530", offre un incremento di potenza nell'ordine dei 10 cavalli.  Agli amanti delle prestazioni estreme e dei motori a due tempi &egrave; invece destinato il carter motore C-One, sviluppato per resistere alle sollecitazioni dei propulsori da competizione su base Piaggio. E' ovviamente compatibile con tutti i componenti Malossi presentati fino ad oggi.  [gallery ids="2785,2787,2788"]  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Tante importanti novit&agrave; per Malossi: dal carter motore della Vespa PX ai componenti destinati a migliorare la potenza del nuovo T-Max 530

Malossi presenta ad Eicma tante importanti novit&agrave;

Polini si presenta al Salone di Milano con una serie di importanti novit&agrave; che vanno ad ampliare tutta la gamma accessori, a cominciare dai nuovi carburatori CP, disponibili per la maggior parte degli scooter e dei ciclomotori in commercio (le misure vanno infatti dai 15 ai 24 mm di diametro), con prezzi a partire da 71,50 Euro pi&ugrave; I.V.A.  E' inoltre disponibile il nuovo variatore MAXI Hi-Speed, appositamente studiato per il TMax e dotato di una serie di 8 rulli, intercambiali a seconda dello stile di guida. Il prezzo in questo caso &egrave; di 148,90 Euro, sempre pi&ugrave; L' I.V.A.  Vanno menzionati i nuovi prodotti destinati a migliorare la trasmissione degli scooter 50 cm3. Si tratta della puleggia Ceramic Speed Drive Evolution 3 e del variatore Polini Hi Speed Revolution 02, studiato principalmente per le competizioni. Per migliorare ulteriormente il rendimento delle trasmissioni &egrave; inoltre disponibile la cinghia rinforzata.  [gallery ids="2589,2585"]  &nbsp;

Nuovi carburatori CP da 15 a 24 mm di diametro

Polini sempre pi&ugrave; veloce

Ingredienti: un Piaggio Zip SP e tutti i componenti dei celebri kit Polini. Preparazione: amalgamare sapientemente fino alla perfetta omogeneit&agrave; e condire con tuta e stivali. Assaporare caldo su un qualsiasi kartodromo, ma attenzione... crea dipendenza  &nbsp;  &nbsp;  Ok, e adesso chi lo spiega allo smanettone incallito che non esiste nulla di pi&ugrave; eccitante e &ldquo;insensato&rdquo; che un piccolo Piaggio Zip pompato all&rsquo;inverosimile con i kit della Polini? Alla faccia delle superpotenze e dei cambi elettronici, queste zanzarine da 60 kg e quasi 30 cavalli sono capaci di rigirare lo stomaco di chiunque abbia la compiacenza di dar loro del tu. La ricetta non &egrave; nemmeno troppo fantasiosa: poco peso, tanta potenza e tutto quello che serve per usarla. Certo, fosse cos&igrave; semplice anche il pi&ugrave; pacifico postino andrebbe in giro agghindato come Valentino, nascondendo le super-prestazioni dietro l&rsquo;innocuo baulotto delle lettere. Ma dietro questi scooter c&rsquo;&egrave; tecnica, messa a punto e, soprattutto, un cancello di delimitazione. Non possono circolare su strada, infatti, ma possono divertire pi&ugrave; di qualsiasi altro mezzo anche sul circuito pi&ugrave; piccolo e tortuoso. Il segreto &egrave; metodo, lavoro ed esperienza: insomma tutte cose che ci mette Polini, a prezzo onesto.    Prima di partire &egrave; meglio ascoltare i consigli dei professionisti della Polini Italian Cup, facilmente sintetizzabili in due parole: attenzione, mordono! Si riferiscono ovviamente ai due Zip kittati ufficiali e messi, forse incautamente, a nostra disposizione. Se le dimensioni e le forme sono le stesse degli scooter da cui derivano, basta una pedata al kick starter per capire che le similitudini si fermano ben prima dell&rsquo;apparenza. Un frastuono acuto e metallico investe il paddock del circuito di Castelletto di Branduzzo mentre saliamo a bordo dopo le istruzioni dei tecnici: la leva a sinistra non &egrave; la frizione, la pedana non nasconde n&eacute; il cambio n&eacute; il freno posteriore e la manopola destra va ruotata con moderazione e, soprattutto, una volta raggiunta la perpendicolarit&agrave; con il suolo. Cominciamo con lo Zip 70 Evolution ritrovando tutte le particolarit&agrave; gi&agrave; assaporate due anni fa: lo stacco della frizione centrifuga &egrave; piuttosto violento e, soprattutto, per cominciare a far girare le ruote bisogna ruotare con una certa decisione la manopola del gas. Le dimensioni a bordo sono compattissime, cos&igrave; come la sensazione di essere a cavallo di qualcosa di estremamente rapido e leggero, oltre che corto. Qualche metro per acquisire bene il funzionamento dell&rsquo;acceleratore e il modo in cui dosarlo e siamo gi&agrave; alle prime curve. La discesa in piega &egrave; fulminea e precisa, mentre i pneumatici slick Sava, nati in collaborazione con Polini, iniziano a scaldarsi. Questa volta le dimensioni non contano e dopo poche curve cominciamo a lasciarci andare in pieghe gi&agrave; piuttosto ardite. Tutto &egrave; perfetto e la ciclistica, che non &egrave; certo quella dello scooter di serie, risponde esattamente come vogliamo: rigida e precisa, e la stabilit&agrave; non viene a mancare neanche nelle curve pi&ugrave; veloci.    &nbsp;  Il motore di 70 cm3 urla sotto la sella e sembra catapultare il piccolo Zip direttamente alla curva successiva. Nel rettilineo principale (di 350 metri) arriviamo alla staccata a velocit&agrave; prossime ai 120 km/h, aggrappandoci ai freni e alla benevolenza di qualche santo, ma non serve nemmeno. La frenata &egrave; efficacissima e la ciclistica non si scompone affatto: ci lanciamo dentro alla curva senza incertezza e con la nemmeno vaga certezza di starci dentro e uscirne davvero velocemente. L&rsquo;uscita di curva: ecco dove questi due mostriciattoli richiedono attenzione ed esperienza. La potenza &egrave; tantissima, il peso no, e la possibilit&agrave; di trovarsi con le ruote al cielo e il sedere a terra &egrave; inversamente proporzionale all&rsquo;attenzione con cui si ruota la manopola destra. Se l&rsquo;Evolution 70 qualche sbaglio lo pu&ograve; anche perdonare, il Big Evolution 94 non lascia spazio a errori e bisogna entrare nell&rsquo;ottica di maneggiare il gas come fosse... un vero e proprio detonatore. Si pu&ograve; anche spalancare tutto, godendosi l&rsquo;urlo e la progressione di una bella dose di cavalli davvero rampanti, ma occorre avere l&rsquo;accortezza di sdraiarsi sul manubrio e avere le due ruote bene appiccicate al suolo. La cura costruttiva e la perfetta complementariet&agrave; dell&rsquo;elaborazione meccanica e ciclistica permettono di iniziare a prendere confidenza gi&agrave; dopo poche tornate. Osare sempre un po&rsquo; di pi&ugrave; con il gas e con la ciclistica, iniziare a strusciare un po&rsquo; il ginocchio per terra e dosare il freno posteriore a tamburo per chiudere la traiettoria o riagguantare la corda. Ancora qualche giro e ci si sente veri piloti, portatori di certezze monomarcia. Poi per&ograve; ad entrare in pista sono i campioni veri, quelli della Polini Italian Cup, con le loro tute ufficiali Spyke: forse non avevamo capito proprio tutto, ma... che spettacolo!    In mezzo ai due Zip kittati spunta anche un bel TMax 530 verniciato con la classica livrea Polini. L&rsquo;elaborazione non &egrave; per&ograve; cos&igrave; approfondita e si limita al variatore Hi-Speed Evolution che ne migliora sensibilmente la risposta al comando del gas ma non ne stravolge le caratteristiche di guida. Ormai abituati alla leggerezza dei due Zip, lo scooterone sembra un po&rsquo; a disagio fra le curve del circuito di Castelletto di Branduzzo dove le sue elevatissime potenzialit&agrave; non riescono comunque a sopperire l&rsquo;enorme svantaggio in termini di peso. Gli Zip sfuggono da tutti i lati e solo in fondo alla staccata si pu&ograve; pensare di aggredirli. I 530 cm3 si fanno sentire, cos&igrave; come l&rsquo;incredibile efficacia dell&rsquo;impianto frenante di serie. Ma in questa occasione non basta. Non facciamo che pochi giri quando un violento acquazzone ci invita ad entrare prudentemente ai box.

6 risultati per 'zip'

Piaggio celebra lo Zip: una Special Edtion all'insegna della sportività

Piaggio Zip: è lo scooter più racing di sempre?

Polini Evolution PRE

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Polini sempre più veloce

Polini Zip 70 Evolution - 94 Big Evolution - TMax 530