        Romanzo Criminale &egrave; una delle serie tv pi&ugrave; amate in Italia. La storia della banda della Magliana ha appassionato milioni di persone, accompagnati nei meandri pi&ugrave; oscuri della Roma anni 80' e 90' attraverso le impeccabili interpretazioni di grandi attori come Vinicio Marchioni ("Freddo"), Alessandro Roja ("Dandi") Francesco Montanari ("Libanese") e tanti altri. Proprio quest'utimo nella vita reale &egrave; un grande appassionato di moto, sopratutto della sua Triumph: ironia del destino, proprio una moto &egrave; coinvolta nell'uccisione del suo personaggio della prima stagione della serie.  TOM CRUISE SENZA LIMITI: PER MISSION IMPOSSIBILE 7 SI LANCIA NEL VUOTO CON UNA HONDA CRF Coincidenze e passioni Due moto compaiono nelle due stagioni della serie tv Romanzo Criminale: una Yamaha XJ550 del 1984 e una Honda CB Four, con il loro inconfondibile stile retr&ograve; che non passa mai di moda. Ed &egrave; proprio questo tipo di moto che fa impazzire Francesco Montanari, per il grande schermo "Il Libanese" della banda della Magliana, paradossalmente ucciso nella serie proprio da due uomini a bordo di una moto. Nella vita reale infatti, l'attore &egrave; solito sfrecciare in sella alla sua Triumph Scrambler 1200 XC che, insieme alla sua compagna e ai suoi amici, &egrave; la protagonista dei suoi profili social.&nbsp; Una passione nata quando era bambino grazie a suo padre, accanto alle spiagge di Santa Severa, sul litorale romano, dove giocava a fare il centauro insieme ai suoi amici. Dopo il motorino acquistato in adolescenza, &egrave; arrivato il momento della sua prima moto, una Ducati Monster 620 acquistata proprio durante le riprese di Romanzo Criminale. Oggi &egrave; Brand Ambassador di Triumph, un marchio che lo ha portato ad amare sempre pi&ugrave; il mondo delle due ruote e che ora accompagna, attraverso una 1200 XC le giornate del Libanese tra un set e l'altro. LA TRIUMPH DI JAMES BOND VENDUTA ALL'ASTA PER 160MILA EURO       

L'attore romano gira l'Italia in sella ad una 12200 XC: sui suoi social spuntano numerose foto insieme alla compagna e agli amici mentre sfreccia in moto. Da anni &egrave; Brand Ambassador Triumph

"Il Libanese sulla Triumph": Montanari pazzo della sua Scrambler

Francesco Montanari, entrato nel cuore degli italiani nel ruolo di Libano in Romanzo Criminale, è da anni Brand Ambassador di Triumph. I suoi social sono pieni di foto che lo ritraggono in sella alla sua Triumph Scrambler 1200 XC da cui non si separa mai.

Francesco Montanari, "il Libano" sempre insieme alla sua Triumph

La gamma Crossfire di Brixton si amplia con l&#39;arrivo della nuova 500 XC, la variante Scrambler&nbsp;della sport classic 500, che &egrave; sbarcata sul mercato italiano. Connotazioni fuoristradali dichiarate in partenza dai cerchi a raggi anteriori da 19&quot; e posteriori da 17&quot;. E anche l&#39;escursione delle sospensioni &egrave; aumentata: 150 mm all&#39;anteriore e 130 mm al posteriore, il che aumenta anche l&#39;altezza da terra. Rialzato anche il manubrio, mentre i cuscinetti in gomma nera sui lati del serbatoio promettono pi&ugrave; aderenza.    Brixton Crossfire 500 XC: il prezzo  La ciclistica &egrave; completata dalla piastra paramotore in acciaio inossidabile e crash bar nere, il parafango anteriore rialzato, il piccolo cupolino, un faro a LED con struttura para-colpi&nbsp;e una protezione del radiatore con la X in rilievo&nbsp;sul lato. Gli pneumatici sono i Pirelli Scorpion Rally STR. All&#39;avantreno trova spazio la forcella a steli rovesciati regolabile in estensione, mentra al posteriore abbiamo il&nbsp;monoammortizzatore&nbsp;regolabile nel&nbsp;precarico e in estensione, entrambe targate KYB/Kayaba. Le pinze freno idrauliche sono le stesse di 500 e 500 X, mentre il freno a disco da 320 mm &egrave; di J.Juan.  La Crossfire 500 XC mantiene lo stesso motore delle &quot;sorelle&quot;, il bicilindrico in linea raffreddato ad acqua. Disponibile in Italia nella colorazione Desert Gold, ha un prezzo di 6.999 euro.  BRIXTON CROSSFIRE 125, PICCOLA NAKED DALLO STILE VINTAGE 

La variante scrambler&nbsp;della sport classic&nbsp;500 arriva sul nostro mercato con la colorazione Desert Gold e un prezzo di 6.999 euro

Brixton Crossfire 500XC in Italia: quanto costa la nuova scrambler

        Novit&agrave; in casa Triumph seppur per il momento senza conferme ufficiali dalla casa inglese. Ma la foto spy dei colleghi di MCN (che potete vedere qui) &egrave; piuttosto eloquente: &egrave; in arrivo una nuova e rinnovata Tiger 800, che probabilmente si chiamer&agrave; 900. MOTORE - Il primo importante aggiornamento dovrebbe riguardare il motore, che sfiorer&agrave; i 900 cc (si parla di 887 cc) per sviluppare una potenza di circa 100 cv. Anche telaio e sospensioni sembrano rinnovati, mentre non mancher&agrave; l'inserimento di importanti elementi elettronici come il track control, proprio per stare al passo della concorrenza (vedi su tutti Ktm 790 Adventure). Nuova anche la strumentazione TFT. Le nuove sospensioni saranno Showa e non WP, con una escursione pi&ugrave; lunga che insieme al nuovo forcellone favoriranno le prestazioni fuori strada. Ci saranno, come per l'attuale offerta, delle versioni differenti, una pi&ugrave; adatta all'asfalto e una dal carattere pi&ugrave; Adventure. QUANDO - Gli ultimi aggiornamenti della Tiger 800 risalgono a soli due anni fa, quindi non &egrave; escluso che passer&agrave; un altro po' di tempo prima della commercializzazione di questo modello rinnovato. Forse per la fine del 2020.       

Pizzicato un prototipo che mostra importanti aggiornamenti su motore, telaio e sospensioni. Ecco la foto spy rivelatrice

Triumph: dall'Inghilterra una nuova Tiger 900?

Chi si aspettava due moto da passeggio, belle ma inutili, rimarr&agrave; deluso. Perch&eacute; le due Triumph Scrambler 1200 che abbiamo guidato in off-road e su strada in Algarve, nel sud del Portogallo, sono tutt&rsquo;altro che mera apparenza. Sono due mezzi gustosi ed efficaci, belli da vedere e da usare, molto simili ma ciascuno con le proprie peculiarit&agrave;. Le due bicilindriche inglesi sono maxi di compromesso, adatte tanto alla terra quanto alla guida su percorsi asfaltati; questo vale soprattutto per la EX, moto con la quale ci si pu&ograve; permettere qualcosa in pi&ugrave; quando il terreno si fa difficile nella pratica dell&rsquo;enduro. Non a caso scrambler significa appunto mischiare&hellip; e qui il compromesso &egrave; elevato allo stato dell&rsquo;arte.  DUE SPECIAL DI SERIE&nbsp;- In origine le scrambler nascevano per affrontare qualsiasi percorso. Ultimamente, per&ograve;, per questo tipo di veicoli l&rsquo;enduro sembra essere solo una volatile aspirazione, limitato com&rsquo;&egrave; a qualche strada bianca. Con le Scrambler 1200 si va un bel po&rsquo; oltre: questo grazie a una ciclistica snella, a sospensioni dalla lunga escursione, a una posizione in sella tipicamente enduristica, a un motore potente ma dotato di una erogazione lineare fin dai bassi regimi. Il bicilindrico deriva da quello di 1.200 cc della Bonneville, con manovellismo a 270&deg;, accreditato di 90 CV a 7.400 giri, dotato di ride-by-wire e gestito da un&rsquo;elettronica molto sofisticata. &Egrave; inserito all&rsquo;interno ad un telaio a doppia culla abbinato a un bellissimo forcellone di alluminio su cui agiscono due ammortizzatori (a doppia molla) completamente regolabili, al pari della forcella. Da urlo le finiture: difficilmente ci &egrave; capitato di osservare prodotti di serie tanto raffinati e ricercati anche nei dettagli. Le due Scrambler 1200 sembrano quasi delle special prodotte in tiratura limitata. I dettagli da segnalare sono numerosi: i cerchi a raggi, i gruppi ottici a led (DRL quello anteriore), il serbatoio a goccia con fascia di alluminio e il bellissimo tappo spazzolato con chiusura a scatto. Per non parlare dell&rsquo;impianto di scarico con protezioni paracalore, la sella o il gi&agrave; citato forcellone, una piccola opera d&rsquo;arte che spicca nell&rsquo;insieme in modo netto. E poi la componentistica&hellip; la strumentazione TFT, le pinze anteriori monobloco Brembo e la pompa freno radiale al manubrio, le leve regolabili&hellip; Insomma, le Scrambler 1200 sono delle vere special di serie.  CACCIA ALLE DIFFERENZE -&nbsp;Due moto simili&hellip; ma diverse: il motore &egrave; identico, le differenze&nbsp;a livello ciclistico riguardano invece la corsa delle sospensioni (200 mm per la XC, 250 mm per la XE) e il forcellone, pi&ugrave; lungo nella XE. Da ci&ograve; derivano anche quote ciclistiche (avancorsa, inclinazione cannotto, interasse) e caratteristiche dinamiche leggermente diverse. Cinque i riding mode per la XC (Road, Rain, Off-Road, Sport e Rider), sei per la XE dotata anche della modalit&agrave; &ldquo;Off-Road Pro&rdquo; che disinserisce completamente traction e ABS nel fuoristrada pi&ugrave; impegnativo. Quest&rsquo;ultima &egrave; dotata anche di una piattaforma inerziale IMU che attiva l&rsquo;ABS Cornering e che permette al Traction Control di lavorare in modo pi&ugrave; raffinato alle massime inclinazioni. La Scrambler XE &egrave; dotata di serie anche di manopole &nbsp;riscaldabili, paramani e pompa freno Brembo MCS.    TRA STRADA E OFF-ROAD... QUELO VERO -&nbsp;La prova delle Scrambler 1200 XC e XE si &egrave; svolta in due parti: prima in off-road, poi su asfalto. &nbsp;La prima impressione appena si sale in sella &egrave; che la moto non pesi proprio poco, oltre 200 i kg dichiarati dalla casa, caratteristica compensata da una posizione di guida molto naturale, tipicamente enduristica, che rende ogni manovra molto intuitiva e semplice, e da un&rsquo;altezza del piano di seduta non troppo elevata. Ci&ograve; permette di poggiare con sicurezza i piedi a terra, cosa non da poco quando si guida fuoristrada. La distribuzione dei pesi, poi, non &egrave; affatto male: in movimento non si avverte troppo il baricentro alto e anche nello stretto la XE si difende alla grande. Ovviamente sono i percorsi veloci il suo habitat prediletto dove pu&ograve; mostrare le prestazioni del suo propulsore, la sua elasticit&agrave; e la precisione della ciclistica. Qui la pi&ugrave; estrema delle due Scrambler fa valere la maggiore escursione delle sospensioni, particolarmente apprezzata &nbsp;dai pi&ugrave; smaliziati, quelli che cercano l&rsquo;ostacolo pi&ugrave; impegnativo o qualche divagazione un po&rsquo; pi&ugrave; hard. Per tutti gli altri la XC va pi&ugrave; che bene grazie a un baricentro leggermente pi&ugrave; baso che favorisce l&rsquo;handling e le manovre a bassa velocit&agrave;. L&rsquo;unico appunto va alla risposta del propulsore alle minime aperture del gas: anche nelle mappe pi&ugrave; specialistiche, Off-road (XC) o Off-Road Pro (XE), quando si riprende in mano l&rsquo;acceleratore a centro curva, la reazione del bicilindrico &egrave; sempre un po&rsquo; troppo decisa e occorre qualche chilometro in pi&ugrave; per abitarsi, specie quando il terreno &egrave; molto scivoloso e la trazione critica. Passando dalla terra all&rsquo;asfalto occorre innanzitutto lavorare sulla taratura delle sospensioni chiudendo i freni idraulici, lasciati molto aperti nell&rsquo;enduro per permettere di assorbire le malformazioni. Cos&igrave; facendo si limitano i trasferimenti di carico a tuto vantaggio della guida: che con le due Scrambler - nonostante la ruota anteriore da 21&rdquo; - &egrave; davvero gustosa.    TRA LE DUE &egrave; la XC ad essere avvantaggiata grazie a una distribuzione dei pesi migliore che garantisce una discesa i piega pi&ugrave; omogenea e un rigore direzionale maggiore. La XE &egrave; pi&ugrave; veloce ad agguantare la corda ma anche pi&ugrave; legnosa nei cambi di direzione: se si guida con decisione e con piglio sportivo pu&ograve; essere la moto che fa per voi, altrimenti la gemella &egrave; da preferire. Promosso il motore anche se quanto a prestazioni e temperamento rientra nel mondo &ldquo;classic&rdquo;: le prestazioni non sono stratosferiche, ma il gusto &egrave; assicurato. Per sentirlo girare pulito occorre superare la soglia dei 2.500 giri, ma &egrave; solo dopo i 3.000 che la spinta si fa concreta. Oltre i 6.000 non conviene spingersi&hellip; ma considerati i rapporti del cambio di &ldquo;birra&rdquo; ce n&rsquo;&egrave; &nbsp;a sufficienza per divertirsi. Poche le differenze tra mappa e mappa, nella norma la taratura del traction control. Promossi l&rsquo;impianto frenante (ottimo quanto a potenza e modulabilit&agrave;, anche in off-road) e la frizione. Meno a punto il cambio, un po&rsquo; ruvido negli innesti. 

Due versioni per una delle moto pi&ugrave; belle, complete e meglio rifinite del 2019: stiamo parlando della Triumph Scrambler 1200 XC e la gemella pi&ugrave; fuoristradistica XE. Le abbiamo provare su strada e in off-road nel sud del Portogallo. Prezzi a partire da 14.500 euro

Prova Triumph Scrambler 1200 XC e XE: il bello del vintage

Regina indiscussa dello stand &egrave; la nuovissima KTM 1290 Super Adventure, considerata dagli addetti ai lavori come il nuovo punto i riferimento nel segmento delle Enduro stradali di grossa cilindrata. 160CV, sospensioni elettroniche semi-attive WP, tanta elettronica per gestire la grande potenza dell&rsquo;esuberante bicilindrico di 75&deg; e molta attenzione alla sicurezza, con la piattaforma MSC che gestisce l&rsquo;ABS e il TC. E poi tanti accessori di serie&hellip; un elenco ricco e innovativo!  Un&rsquo;altra novit&agrave; &egrave; la 1050 Adventure: pi&ugrave; spartana della 1290 e della 1190 Adventure, la nuova nata di Mattighofen sfodera tutto il fascino e la bont&agrave; del progetto Adventure, con scelte tecniche che semplificano l&rsquo;elettronica e la ciclistica per rendere la 1050 pi&ugrave; accessibile, facile e divertente da guidare.  KTM &egrave; sinonimo di sportivit&agrave; e di innovazione, per questo motivo sullo stand &egrave; presente la Freeride E-XC, ovvero il primo modello di motocicletta della Casa austriaca a propulsione elettrica, realizzato di serie e indicato per una eco-guida offroad a tutto tondo.  Ready to Race &egrave; come molti sanno il &ldquo;credo&rdquo; di KTM: il DNA di tutte le moto &egrave; legato al mondo delle competizioni, siano queste modelli da Cross come le SX, da Enduro come le EXC, le Adventure (parenti strette delle moto che hanno corso la Dakar) o le Naked Duke e le carenate RC, pronte per scatenarsi sulle tortuose strade di montagna o tra i cordoli di un circuito. E proprio per correre in pista &egrave; stata costruita la KTM RC 390 Cup, la versione pi&ugrave; sportiva della famiglia delle piccole RC presente allo stand per annunciare la partecipazione al Campionato Italiano Velocit&agrave; 4 Tempi nel contesto del CIV.  A Motodays sono attesi anche piloti e amici di KTM, da Nicola Dutto ai freestyler della Daboot capitanati da Vanni Oddera e Max Giusti che nel pomeriggio ha fatto una fugace apparizione a Motodays per fare un sopralluogo della pista dove sabato correr&agrave; una gara di enduro in sella ad una KTM. Fiammetta La Guidara (Nella foto in evidenza: L'intervista a Max Giusti venuto in Fiera Roma per fare un sopralluogo della pista dove sabato 7 marzo correr&agrave; una gara di enduro in sella ad una KTM).  

Il marchio austriaco &egrave; presente con le principali novit&agrave; e un inedito pilota: Max Giusti che correr&agrave; sabato 7 una gara di enduro

Motodays: KTM la gamma Street

Triumph cerca di accontentare tutti i suoi fan e lancia una serie di promozioni dedicate agli appassionati delle moto di Hinckley. Fino al 30 Aprile 2015, presso le concessionarie ufficiali, sar&agrave; possibile conoscere tutte le offerte e scegliere la soluzione&nbsp;pi&ugrave; adatta.  Street Triple/R -&nbsp;Una moto reattiva&nbsp;e divertente spinta dal propulsore a tre cilindri da 106 cavalli. Ancora pi&ugrave; completa nella sua versione R che vanta sospensioni interamente regolabili, pinze radiali a 4 pistoncini Nissin e una colorazione ancora pi&ugrave; grintosa. Ora,&nbsp;compreso&nbsp;nel prezzo di acquisto della Street Triple (esclusa la versione RX), Triumph offre un pacchetto di accessori, dal valore di 668 Euro, con cupolino, puntale e guscio coprisella in tinta e in pi&ugrave; 1.000&nbsp;Euro di vantaggi in concessionaria.  [gallery ids="17959,17957"]  Speed Triple/R&nbsp;-&nbsp;Aggressiva, leggera e&nbsp;performante, la naked sportiva di Triumph da 1050 cm3 &egrave; anch'essa disponibile nella declinazione R: sospensione regolabile Ohlins e freno monoblocco Brembo il tutto rifinito da dettagli rossi. Fino al 30 Aprile 500 Euro di vantaggi e un kit, da 2.109 Euro, composto da scarico slip-on Arrow&nbsp;, vaschetta freno posteriore e vaschetta freni anteriori anodizzate e sella gel comfort.  [gallery ids="17955,17954"]  Tiger Explorer XC/SE - Perfetta per gli appassionati dei lunghi viaggi grazie alla dotazione, al motore da 1215 cm3: una moto affidabile e confortevole disponibile sia in una sfumatura off road che con un equipaggiamento ancora pi&ugrave; completa, dedicato ai mototuristi pi&ugrave; esigenti. Triumph oltre ai 500 Euro di vantaggi propone inclusi nel prezzo (per un valore di 1.700 Euro) anche&nbsp;le borse laterali, le manopole e la sella riscaldabili.  [gallery ids="17948"]  Bonneville/T100/T100 Black/Scrambler - design evocativi e iconici che hanno colpito migliaia di motociclisti e customizzatori di&nbsp;tutto il mondo. Fino a fine Aprile sar&agrave; possibile, con l'acquisto di una di queste moto, usufruire di un voucher da 500 Euro da spendere in accessori originali per rendere speciale il proprio mezzo (sono escluse dall'offerta tutte le Special Edition e il modello Thruxton).  [gallery ids="17945,17963,17960,17951"]  Thunderbird/Thunderbird Storm - con entrambi i modelli di Thunderbird Triumph regala un pacchetto di accessori dal valore di 1.560 Euro che include:&nbsp;tappo con serratura, cuscino sissy bar, sissy bar a sgancio rapido, copertura pompa posteriore cromata, tappo olio con logo, copri frizione cromato, barre paramotore, pompa freno cromata, kit montaggio pedane regolabili e pedane highway regolabili.  [gallery ids="17966,17964"]  Daytona - la sportiva britannica &egrave; evoluta e precisa, piacevole da guidare e potente: il tre cilindri da 675 cm3 eroga 128 cavalli. Anche qui la Casa di Hinckley decide di rilanciare mettendo nel prezzo di acquisto ben 983 Euro di accessori dedicati:&nbsp;sella pilota comfort, vaschetta freni anteriori anodizzata, cambio rapido, vaschetta freno posteriore anodizzata, protezioni telaio.  [gallery ids="17947"]  Sul sito di Triumph potrete trovare ancora pi&ugrave; dettagli (clicca qui) e la lista di tutti i rivenditori autorizzati (clicca qui).  Giulia Cassinelli  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Fino ad Aprile Triumph propone alcune offerte sull'acquisto di vari modelli della gamma

Triumph: promozioni di inizio anno

Finalmente &egrave; arrivata. La Triumph Tiger 800 (qui il nostro test) &egrave; ora disponibile presso tutte le concessionarie ufficiali&nbsp;Triumph e&nbsp;potrete provarla Venerd&igrave; 6 e Sabato 7 Febbraio durante gli Open Days:&nbsp;due giorni in cui scoprire la nuova crossover inglese e le tante altre novit&agrave; 2015. La nuova Tiger &egrave; una moto&nbsp;versatile che permette di viaggiare divertendosi:&nbsp;perfetta su strada ma adatta anche all'off-road,&nbsp;garantisce&nbsp;reattivit&agrave;, maneggevolezza e sa adattarsi ad ogni stile di guida. Due sono le versioni in cui si declina: la Tiger 800 XR, dallo spirito&nbsp;marcatamente&nbsp;stradale, e la Tiger 800 XC per chi ama dedicarsi anche al fuoristrada. Un buon equipaggiamento di serie che si arricchisce nei modelli "x":&nbsp;il&nbsp;top di gamma &nbsp;include tra le varie dotazioni&nbsp;le modalit&agrave; di guida Road, Off Road e Rider Mode e&nbsp;tantissime possibilit&agrave; di configurazione&nbsp;per il pilota che potr&agrave; cos&igrave; scegliere i setting preferiti per ABS&nbsp;,&nbsp;Traction Control e ben quattro mappature dell'acceleratore. Per vedere da vicino le nuovissime creature Triumph basta quindi partecipare&nbsp;alle due giornate&nbsp;Open Days:&nbsp;&egrave; possibile prenotare il Test Ride o contattare direttamente una concessionaria visitando il&nbsp;sito ufficiale. Giulia Cassinelli [gallery ids="17231,17230,17229"] 

Triumph regala in questi due giorni l'opportunit&agrave; di provare tutte le novit&agrave; della gamma 2015

Triumph Open Days

Amate pi&ugrave; la strada o avventurarvi fuori dai sentieri battuti? Preferite&nbsp;l'adrenalina di curve disegnate sull'asfalto o il sudore degli ostacoli che la natura vi mette davanti?  Beh, &nbsp;Triumph accontenta&nbsp;ognuno di voi con le sue due nuove proposte: la Tiger 800 XR e la Tiger 800 XC entrambe disponibili anche nelle&nbsp;ricche&nbsp;versioni "X".  Ma cos'&egrave; cambiato in queste moto?  Le inglesi impiegano&nbsp;un'elettronica pi&ugrave; sofisticata per abbassare i consumi&nbsp;e rendere ancora pi&ugrave; &nbsp;piacevole il motore a tre cilindri.&nbsp;  La Tiger, in entrambi i modelli, diventa &nbsp;inoltre pi&ugrave; facile e gustosa grazie ad una ciclistica ancora pi&ugrave; performante, sia su strada che fuori.  Le abbiamo provate in Spagna tra i tornanti e le piste delle "sierras". Un emozionante viaggio alla ricerca dei limiti di queste nuove crossover, che poi di limiti mica ne hanno tanti.  [video width="640" height="368" mp4="http://www.inmoto.it/wp-content/uploads/2014/12/triumph.mp4"][/video]  Giulia Cassinelli

Triumph Tiger, per ogni tipo di strada

Sempre pi&ugrave; Tigre! Si, la nuova Tiger 800 &egrave; cambiata, tanto, soprattutto sotto pelle. Qualche piccolo ritocco meccanico al tre cilindri ed un'elettronica tutta nuova, ricchissima. Ride by Wire, &nbsp;mappature configurabili, ABS disinseribile e controllo di trazione. Pi&ugrave; facile da gustare quindi, pi&ugrave; sicura ed anche pi&ugrave; economica. I ritocchi al propulsore e la nuova gestione elettronica degli iniettori ha permesso di abbattere il consumo di carburante di una percentuale vicinissima al 20%. Triumph dichiara infatti un dato medio davvero soddisfacente: 4,3l/100 km. Non &egrave; tutto: la nuova Tiger 800 arriver&agrave; a Febbraio 2015 nelle concessionarie e sar&agrave; disponibile in 4 allestimenti, due di estrazione pi&ugrave; stradale (con cerchio anteriore da 19) chiamate XR ed XRX, e due versioni decisamente inclini all'uso in fuoristrada: la XC e la XCX (entrambe con pneumatici anteriori da 21&rdquo;, ruote a raggi e sospensioni WP). La rivoluzione ha sfiorato solo marginalmente l'estetica: la bella linea delle Tiger &egrave; stata rivista solo nel disegno dei convogliatori d'aria che, uniti al nuovo radiatore maggiorato, permettono un pi&ugrave; efficace smaltimento del calore. Per provare quanto siano cambiate siamo volati fino in Spagna, nella bellissima Andalucia. Sterrati ed asfalto in quantit&agrave; per metterle davvero alla prova. Una prova superata alla grandissima: la crossover inglese non &egrave; mai stata cos&igrave; divertente e facile, a suo agio in tutte le condizioni. Per la nostra prova dovrete per&ograve; aspettare il prossimo numero di InMoto, in edicola dal 22 Dicembre. Sono invece gi&agrave; disponibili i prezzi: Tiger 800 XR: 10.390 Euro f.c. Tiger 800 XRX: 11.490 Euro f.c. Tiger 800 XC: 11.390 Euro f.c. Tiger 800 XCX: 12.490 Euro f.c. Federico Garbin [gallery ids="13848,13842,13843,13844,13845,13846"] &nbsp;

Pi&ugrave; elettronica, meno consumi, pi&ugrave; versioni: ecco la nuova Triumoh Tiger 800

Triumph Tiger 800: il nostro test

La Freeride E-XC &egrave; una leggera e divertentissima off-road con in grembo il potenziale capace di ampliare enormemente il concetto del motociclismo fuoristrada. Sfrutta totalmente la ciclistica della sorella 250 a due tempi, rispetto alla quale perde solo la parte inferiore della culla, sostituita dal motore portante e da una piastra paramotore.  Il propulsore sincrono a magneti permanenti &egrave; di tipo brush-less ed &egrave; dotato di raffreddamento a liquido con pompa, mentre la fonte di energia &egrave; data da 360 celle agli ioni di litio marchiate Samsung e racchiuse in un involucro di alluminio.  Facile da usare, due freni sul manubrio e piedi totalmente liberi da impegni, zero emissioni inquinanti, solo un rumore molto sopito, che piuttosto che disturbare fa incuriosire chi s&rsquo;incrocia sui sentieri. 16Kw di potenza per 42Nm di coppia, 110 Kg e velocit&agrave; limitata a 72km/h, sulla carta pu&ograve; sembrare poco, ma bastano un paio di minuti di guida per realizzare che un motore elettrico va valutato in maniera diversa da un endotermico.  La coppia massima &egrave; tutta l&igrave; da subito, tanto che si deve imparare a centellinare il gas per evitare improvvise derapate. la Casa ha pensato bene di fornire 3 mappe di erogazione e sul viscido &egrave; bene non usare la pi&ugrave; cattiva. Tra i boschi del bergamasco ci &egrave; apparso quasi irreale il silenzio totale che si gusta non appena ci si ferma ad un bivio per ricompattare il gruppo, oppure quando ci si trova a fermarsi in cerca della traiettoria migliore scalando una mulattiera, qualcosa a cui non siamo proprio abituati e che sinceramente &egrave; in grado di affascinare!  Guidandola si realizza immediatamente quali nuovi orizzonti la Freeride E possa aprire, come bike park cittadini orientati a nuove schiere di appassionati o percorsi montani posti anche a fianco di aree protette, tanto con l&rsquo;elettrico non si disturba quasi nessuno. La potenza &egrave; quella di una 125, ma con la copia di una 350 4T! L&rsquo;unico vero, e al momento insormontabile, limite &egrave; dato dalle batterie, che ne limitano l&rsquo;autonomia concedendo 30-35 km con una ricarica.  Andrea Toumanianz  Il test completo lo potrete leggere sul numero 1 di In Moto, in edicola dal 23 dicembre.    &nbsp;    &nbsp;

Una leggera e divertentissima off-road, facile da guidare. Un unico neo: l&rsquo;autonomia ridotta. Guarda GALLERY e VIDEO!

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