Durante Intermot 2018, Horex, aveva presentato una variante del modello VR6 RAW, caratterizzata dal un&#39;estetica sportiva e un peso ridotto. Da due giorni &egrave; in corso l&#39;edizione 2022 del Salone di Colonia, il quale terminer&agrave; il 9 ottobre, ma il produttore tedesco ha gi&agrave; presentato la VR6 RAW 99 in edizione limitata alleggerita e con diversi dettagli moderni in carbonio.  Prezzo e colorazioni    Horex, azienda con sede e a Landsberg am Lech, &egrave; ha scelto proprio l&#39;evento tedesco per la sua nuova variante. La VR6 RAW 99 sar&agrave; limitata a soli 99 esemplari e ovviamente questo numero (presente anche nel nome del modello stesso non &egrave; casuale): 99 infatti sono gli anni compiuti da Horex nel 2022. La VR6 RAW 99 presenta un nuovo telaio posteriore in carbonio e pesa solo 215 chilogrammi a secco. L&#39;edizione limitata sar&agrave; consegnata a partire da marzo 2023 e coster&agrave; circa 50.000 euro. Le due colorazioni disponibili sono nero lucido e nero opaco.  Potenza e design    La VR6 RAW &egrave; basata sui modelli VR6 gi&agrave; noti e produce quindi 163 CV e 128 Nm di coppia dal compatto motore a sei cilindri. La moto presenta un sedile con rivestimento in microfibra, un impianto di scarico di nuova concezione con due silenziatori posteriori sovrapposti sul lato destro e ruote in alluminio forgiato. Le sospensioni sono completamente regolabili e con componenti &Ouml;hlins. Un&#39;altra differenza con il modello RAW del 2019 &egrave; la presenza di un&nbsp;display a LED da 7 pollici con vetro reale, che mostra la navigazione GPS ed &egrave; inoltre possibile connetterlo con i telefoni cellulari.  Novit&agrave; per la Classic e Caf&eacute; Racer  Oltre al nuovo modello RAW, Horex ha offre anche diversi aggiornamenti per gli attuali modelli Horex VR6 Classic e Horex VR6 Caf&eacute; Racer a partire dal 2019. Tutte le varianti del modello sono state fornite con una nuova messa a punto del telaio e sono stati aggiunti alla gamma due pacchetti sportivi. L&#39;asta del cambio e la frizione sono state riviste per offrire cambi di marcia pi&ugrave; fluidi. Non solo aggiornamenti, infatti ora &egrave; possibile personalizzare i modelli ancora di pi&ugrave; sia per il coprisella che per il serbatoio, per le manopole e un kit in titanio per le viti. La Horex VR6 Classic ha iniziato il model year 2019 da 38.500 euro, la VR6 Caf&eacute; Racer da 42.500 euro. Le rispettive versioni Heritage Line a partire da 42.500 euro e 46.500 euro. Per questi modelli ora &egrave; disponibile ogni colore e sfumatura esistente.  HOREX REGINA EVO: PASSATO PROSSIMO 

Motore sei cilindri da 163 CV per una muscle-bike che vede numerose novit&agrave; sia per quanto riguarda il comfort, il design e la strumentazione

Horex, svelata a Intermot la muscolosa VR6 RAW 99

        Si aprono ancora le porte di Horex in Alta Baviera. Il marchio tedesco, fondato nel 1923 e in vita fino agli anni Sessanta, &egrave; stato riportato alla luce nel 2010 e da quel momento si sta riaffermando soprattutto nel proprio paese d&rsquo;origine con la produzione di moto come la VR6. Molto noto nel Nord Europa, cerca oggi di espandersi anche in nazioni come l&rsquo;Italia. LA VR6 - Sabato 31 agosto, per il secondo anno consecutivo, ecco gli Horex-days: Horex permetter&agrave; ai clienti e ai curiosi di visitare la sua nuova sede di Landsberg am Lech, per un&rsquo;edizione che si preannuncia ricca e colorata. Il programma prevede l&rsquo;apertura dell&rsquo;area espositiva dalle 10 del mattino. Si potranno ammirare i vari allestimenti della VR6 e le moto pi&ugrave; importanti prodotte nell&rsquo;ultimo secolo dal marchio. Le versioni Classic, Caf&eacute; Racer e RAW potranno essere testate su strada, lungo il tratto bavarese della celebre Strada Romantica. ACCESSORI E PERSONALIZZAZIONE - Ovviamente sar&agrave; possibile guardare da vicino la linea di abbigliamento e accessori prodotta da Horex, insieme ad alcuni esempi del programma di personalizzazione che la casa offre ai clienti: non parliamo solo di particolarit&agrave; estetiche, ma soprattutto la customizzazione di assetto e posizione di guida. Inoltre, a fianco alla VR6 si posizioneranno le lussuose moto a sei cilindri della Casa, assemblate con parti in fibra di carbonio prodotte internamente &ndash; grazie al contributo di 3C Carbon che ha rilevato l&rsquo;azienda nel 2015. DOVE &ndash; Landsberg am Lech dista due ore e mezza dal confine italiano del Brennero, ad appena un&rsquo;ora da Garmisch Partenkirchen. Parliamo della citt&agrave; dove fu costruita la prima moto di serie, chiamata &ldquo;Motorrad&rdquo; dal suo creatore tedesco Alois Wolfm&uuml;ller. Un luogo che &egrave; storia del motociclismo. Tutte le informazioni sull&rsquo;evento si trovano sul sito ufficiale.       

Il marchio tedesco pronto ad accogliere gli appassionati: esposizioni della VR6, dei modelli storici e delle lussuose sei cilindri. I test su strada saranno sulla famosa Strada Romantica

Horex-days, la Casa tedesca apre le sue porte a tutti

Quando l&#39;abbiamo vista la prima volta i nostri cuori hanno avuto un sussulto. La casa tedesca Horex ha presentato la nuova VR6 Raw, mostro da 163 cavalli, che va ad affiancare le sorelle Classic e Caf&egrave; Racer. Cos&#39;ha il modello Raw che le altre non hanno? Sospensioni pi&ugrave; sportive, cerchi in alluminio forgiato e sella con materiali in microfibra. Che insieme ad un look &quot;total black&quot; rendono questo modello decisamente pi&ugrave; aggressivo e adatto a un propulsore di 1.218 cc a 6 cilindri, numero inusuale per una moto.  CARATTERISTICHE TECNICHE - Il raffreddamento &egrave; ad acqua, mentre il telaio &egrave; in lega di alluminio (bitrave). Le sospensioni&nbsp;&Ouml;hlins&nbsp;(forcella a steli rovesciati da 43 mm e mono TTX36) impreziosiscono l&#39;allestimento della Vr6 Raw, che per l&#39;impianto frenante pu&ograve; contare su due dischi anteriori da 320 mm con pinza Brembo monoblocco a 4 pistoncini e un disco posteriore da 264 mm con pinza a 2 postincini. Il display &egrave; a Led, aggiornamento che, per il 2019, riceveranno anche la Classic e la Caf&egrave; Racer.  COLORAZIONI &ndash; Il modello VR6 Raw sar&agrave; disponibile in nero opaco e nero lucido, ad un prezzo di partenza du 35.500 euro. Chi sono le sue rivali? Nonostante difficili accostamenti, si pu&ograve; anoverare un gruppo di modelli eterogenei che vanno dalla Ducati Diavel, alla Ktm SuperDuke 1290 R, passando per Yamaha MT-10 SP e Aprilia Tuono V4 1100 RR. La sfida alle belve del mercato &egrave; appena cominciata. 

Un incredibile motore a 6 cilindri da oltre 160 cavalli spinge il modello pi&ugrave; performante della casa tedesca. Parte la sfida tra le belve del mercato

Horex VR6 Raw: la bestia sta arrivando

Dalla Germania una notizia positiva: rinasce un marchio famoso e proporr&agrave; presto un sei cilindri a V di 1.200 cm3  &nbsp;  Ammettiamolo: quando nel 2010, nel bel mezzo della peggior crisi economica degli ultimi 80 anni, &egrave; arrivata la notizia della rinascita dello storico marchio Horex, siamo stati fra i tanti che hanno alzato lo sguardo con un&rsquo;espressione scettica sul volto. Ora invece Clemens Neese, un ingegnere meccanico con 20 anni d&rsquo;esperienza, sta per lasciarci tutti sbalorditi, grazie all&rsquo;aiuto di alcuni investitori e un team selezionatissimo, di cui fanno parte alcuni dei nomi pi&ugrave; noti dell&rsquo;industria motociclistica teutonica. Un team nato per creare una delle moto pi&ugrave; incredibili ed eccitanti del nuovo millennio, che vedr&agrave; la luce a brevissimo nello stabilimento di Augsburg, a 100 km nord-ovest di Monaco. Presentata in pompa magna qualche mese fa, la Horex VR6 Roadster (di cui ho avuto il privilegio di vedere, unico fra i giornalisti non di lingua tedesca, la versione di pre-produzione definitiva) &egrave; una sei cilindri di 1.200 cm3 con distribuzione trialbero capace di prestazioni stellari e di ridare vita ad uno dei marchi tedeschi pi&ugrave; significativi. Horex &egrave; infatti nata negli anni &rsquo;20 (come l&rsquo;allora pi&ugrave; piccola BMW) come costruttrice di motori aeronautici, ed &egrave; stata uccisa a fine anni &rsquo;50 dall&rsquo;avvento delle auto utilitarie. Il marchio &egrave; stato resuscitato da Clemens Neese che ha dato subito vita a un propulsore tutto nuovo a sei cilindri con V stretta (come il VR6 Volkswagen, non a caso una delle consulenti di Horex) oggetto di brevetto per l&rsquo;uso motociclistico. Raffreddato a liquido, con alesaggio e corsa di 68 x 55 mm e cilindrata di 1.218 cm3, il V6 (di soli 15&deg;) &egrave; pi&ugrave; simile a un sei in linea: con solo 429 mm di lunghezza, &egrave; pi&ugrave; compatto di molti quattro cilindri. La testata &egrave; quindi unica, risparmiando in costi e complicazione grazie all&rsquo;adozione di un triplo asse a camme azionato da un comando misto catena/ingranaggi sul lato destro. Le tre valvole per cilindro (due di aspirazione, una di scarico) seguono disposizione radiale; l&rsquo;alimentazione &egrave; a singolo iniettore per cilindro attraverso corpi farfallati Bing di 34 mm &Oslash; ospitati all&rsquo;interno del voluminoso air-box. Un cambio a sei marce trasmette il moto alla gomma Metzeler posteriore attraverso una frizione in bagno d&rsquo;olio; la velocit&agrave; massima (come buona tradizione teutonica) &egrave; limitata a 250 km/h. Un motore innovativo, progettato dall&rsquo;ing. Martin Doll, professore all&rsquo;Universit&agrave; di Monaco, assieme a Rupert Baindl, uno dei tecnici pi&ugrave; anticonformisti dell&rsquo;era moderna, autore del bicilindrico turbodiesel con quattro bielle, due alberi motore e valvole radiali della Neander, e prima di allora del supermono BMR campione europeo. Il VR6 della Horex pesa 93 kg in versione di serie, e viene costruito da Weber, l&rsquo;unico costruttore indipendente tedesco. Fasato in maniera irregolare per aumentare la personalit&agrave; del motore, agli alti regimi l&rsquo;Horex suona molto simile al V6 Ferrari di 1.500 cm3 con cui John Surtees vinse il mondiale F1 nel 1964: un&rsquo;auto conservata oggi fra le moto del Barber Museum, in Alabama, dove viene regolarmente accesa! Il motore &egrave; ospitato in un altrettanto inusuale telaio modulare a doppio trave in alluminio con un telaietto in tubi d&rsquo;acciaio che lo congiunge al cannotto, permettendo di variare l&rsquo;inclinazione del cannotto fra i 22 e i 28&deg; a seconda del modello &ndash; la Roadster lo tiene a 24&deg; &ndash; e l&rsquo;interasse fra 1.475 e 1.520 mm. La Roadster monta una forcella WP rovesciata di 48 mm &Oslash; e un mono della stessa marca, azionato da leveraggi progressivi montati su un forcellone monobraccio, che lascia spazio allo scarico 6-in-1-in-2 ospitante due catalizzatori e due silenziatori sul lato destro. Le pinze radiali Brembo a quattro pistoncini lavorano dischi Brembo a margherita di 320 mm &Oslash;, gestiti dall&rsquo;ABS Bosch di ultima generazione il cui software, per&ograve;, &egrave; sviluppato da Porsche in esclusiva per Horex. La sella &egrave; a 820 mm da terra, con un&rsquo;opzione ribassata ad 800: potrebbe non servire, visto quanto si stringe nella zona di contatto con il serbatoio da 19 litri. I collaudatori parlano di un motore potente ma incredibilmente regolare, capace di 135 Nm di coppia a soli 7.000 giri, e 161 CV duemila giri pi&ugrave; in su. Quello che fa pi&ugrave; impressione, per&ograve;, sono i 90 Nm disponibili gi&agrave; a 2.000 giri, che diventano 100 a 3.500&hellip;    &nbsp;  Tedesco, con un passato nell&rsquo;industria informatica (HP e Oracle), Neese &egrave; anche un grande appassionato. Tornato otto anni fa dalla California nella nativa Germania, ha realizzato il suo sogno: produrre una moto che mancava. Usando uno dei pi&ugrave; gloriosi marchi del passato. &laquo;La produzione della Horex VR6 inizier&agrave; ad aprile 2012, nello stesso mese prevediamo le prime consegne e a fine anno prevediamo una produzione di 400 unit&agrave; fra Germania, Svizzera ed Austria, anche se il numero preciso dipender&agrave; dalla risposta dei concessionari. Il prezzo di listino sar&agrave; di 21.700 &euro;, ma prevediamo diversi optional per arricchire la moto&raquo; spiega Neese, che poi parla di prospettive a medio termine. &laquo;I mercati principali, in Europa, sono cinque: quest&rsquo;anno ci concentreremo sulla sola Germania. Nel 2013 entreremo in uno dei restanti (Italia, Francia, Spagna e Gran Bretagna) per poi completare il panorama l&rsquo;anno successivo. Oltreoceano? Pi&ugrave; avanti&hellip;&raquo; Programmi ambiziosi, da sviluppare quindi con un po&rsquo; di gradualit&agrave;. &laquo;Puntiamo a produrre 1000 moto nel 2013, dividendo la produzione anche su altri modelli: il nostro motore &egrave; modulare, e ci permette di realizzare, mantenendo cilindri di 200 cm3, propulsori pi&ugrave; o meno frazionati dell&rsquo;attuale VR6&raquo;. Per il momento, oltre alla Roadster che sta entrando in produzione arriveranno nel 2013 la Classic e la caf&eacute; racer Sport l&rsquo;anno successivo. Nei piani c&rsquo;&egrave; anche una Touring, al momento per&ograve; vincolata ad alcune scelte tecniche, fra cui l&rsquo;impiego della versione compressa del motore, che probabilmente debutter&agrave; sulla Sport. Nota di colore: anche i modelli non dotati in origine di compressore volumetrico dovrebbero poterlo accogliere in un secondo momento. &laquo;Se c&rsquo;&egrave; spazio nel telaio non c&rsquo;&egrave; problema: motore ed elettronica lo consentono&raquo;. I motori resteranno pressoch&eacute; identici, infatti, demandando alla (sofisticata) gestione elettronica l&rsquo;adattamento della loro personalit&agrave; alla destinazione d&rsquo;uso del modello. Nulla &egrave; stato lasciato al caso nelle scelte di Neese, soprattutto relativamente alla logistica. &laquo;Horex &egrave; rinata a Monaco, nel mio appartamento! Dopo poco, per&ograve;, ci siamo spostati vicino al TuV, per semplificare la collaborazione in fase di certificazione e risparmiare tempo e finanze. Poi abbiamo creato il nuovo quartier generale ad Augsburg, nel cuore dell&rsquo;industria automotive tedesca: BMW, Audi, MAN sono a due passi, il che facilita non poco il reperire tecnici e manodopera di alta qualit&agrave;, per non parlare dei fornitori!&raquo; Attualmente, Horex ha 15 dipendenti (saliranno a 17 entro fine anno) che si occupano di tutto tranne che dell&rsquo;assemblaggio dei motori, in carico alla partner Weber. Anch&rsquo;essa, prevedibilmente, vicinissima alla sede. Ma quanto &egrave; cambiata la Horex attuale dal prototipo visto 18 mesi fa? &laquo;A parte la mancanza del compressore, la maggior differenza si riscontra nello scarico, che da tre &egrave; passato a due silenziatori, pi&ugrave; snello esteticamente e meglio accordato al motore aspirato. Anche se, naturalmente, non causa problemi sul motore compresso. &Egrave; cambiata anche la trasmissione finale, da cinghia a catena autolubrificante a grafite, per gestire al meglio la potenza del motore, ma soprattutto l&rsquo;alimentazione, che da un singolo corpo farfallato nella versione iniziale &egrave; passata a sei unit&agrave; &ndash; una per cilindro &ndash; di 34 mm &Oslash; per la superiorit&agrave; indiscutibile in termini di risposta all&rsquo;acceleratore&raquo;. Insomma, lo sviluppo della Horex sembra non patire la crisi. &laquo;Di fatto, in Germania la crisi ora non c&rsquo;&egrave;, anzi, l&rsquo;economia &egrave; surriscaldata. Ma non &egrave; necessariamente un bene, un po&rsquo; perch&eacute; penso che un prodotto come il nostro non risenta troppo di questi fenomeni, e un po&rsquo; perch&eacute; preferirei avere a che fare con fornitori un po&rsquo; pi&ugrave; scarichi invece che con aziende che lavorano al 150% delle loro potenzialit&agrave; come avviene ora&raquo;. Se nel 2004 le avessero detto che sarebbe stato a questo punto, nel 2012? &laquo;Non ci avrei creduto: siamo molto pi&ugrave; avanti di quanto mi aspettassi! Volevo resuscitare un marchio glorioso, ma non mi aspettavo di trovare tanti fornitori, specialisti del settore ed istituzioni pronti ad unire i loro sforzi per riportare in vita Horex. La cosa pi&ugrave; incredibile &egrave; che abbiamo tutti i fondi necessari per avviare la produzione, e siamo in anticipo rispetto alle previsioni di medio termine. Finora, tutto bene!&raquo;  