        Tutti i frequentatori della strada, automobilisti e motociclisti, sono oramai abituati agli autovelox. Pur cambiando il prezzo delle multe, le modalit&agrave; di cattura della velocit&agrave; sono pi&ugrave; o meno sempre le stesse. Fino ad ora. S&igrave;, perch&eacute; il Veneto si &egrave; dotato di un nuovo strumento di rilevazione, basato sulla tecnologia Trucam. Tale dispositivo pu&ograve; rilevare la velocit&agrave; di un qualsiasi veicolo sia in avvicinamento che in allontanamento fino a 320 km orari e a 1.200 metri di distanza dal punto in cui &egrave; stato messo. In questo modo, coloro che si accorgono dell'autovelox prima e decidono di rallentare non possono comunque evitare il rilevamento. In realt&agrave;, con il Trucam arriva anche una novit&agrave; alquanto particolare. Attenzione! Il dispositivo ha infatti una telecamera ad alta risoluzione, la quale riesce ad accorgersi se il guidatore ha comportamenti sbagliati che vanno contro le norme di sicurezza stradali, come per esempio l'uso dello smartphone mentre si &egrave; al volante oppure il non mettere la cintura. Attualmente, l'apparecchio elettronico &egrave; in fase di test, ma da quello che si apprende dal Comune di Verona (che lo ha noleggiato per due anni spendendo ben 18.800 euro) sar&agrave; installato a breve. SICUREZZA STRADALE: UN'INCONTRO SPECIALE PER I MOTOCICLISTI DI DOMANI       

Il nuovo dispositivo in fase di test verr&agrave; installato nella Regione Veneto ed &egrave; in grado di rilevare anche l'uso di smartphone o il mancato allacciamento delle cinture

Arriva Trucam, il velox che cattura la velocità anche a 1 km di distanza e non solo!

        Cosa c'&egrave; di meglio di una lezione con esperti dell'off-road? Una lezione attraversando alcuni dei pi&ugrave; bei passi alpini d'Italia. Un'esperienza cos&igrave; &egrave; possibile all'Adventure Tour-Lessinia Edition, dove i partecipanti potranno affinare la loro tecnica di guida nei paesaggi mozzafiato del Veneto. 1000 CURVE, DA MISANO A IMOLA IN MOTO ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO Lezione con vista L'evento organizzato dall'associazione B-Safe Biker School di Verona avr&agrave; luogo domenica 25 settembre 2022: sar&agrave; una giornata interamente dedicata agli amanti delle enduro e maxi-enduro, con un tour di 120 km sulle pi&ugrave; belle strade della Lessinia. E se non siete esperti della guida fuoristrada non preoccupatevi: il percorso &egrave; composto del 70% da strade off-road ma poco impegnative, durante il quale i partecipanti saranno accompagnati da un istruttore federale e una guida locale, alla scoperta di un territorio generoso attraversando anche la famosa Translessinia. La giornata inizier&agrave; con briefing tecnico con introduzione dei concetti base della guida off-road, i quali verranno poi applicati nel tour. Il costo del singolo partecipante sar&agrave; di 90 euro e il pacchetto comprende: caff&egrave; al briefing mattutino, lezione con istruttore federale, assicurazione infortuni, pranzo in malga, foto professionali free, attestato di partecipazione. L'evento &egrave; a numero chiuso. Per informazioni e prenotazioni &egrave; necessario inviare una mail all'indirizzo info@bsafeschool.it entro domani mercoledi 21 Settembre 2022. ZERO MOTORCYCLES, ALLA SCOPERTA DEGLI APPENNINI IN SELLA ALL'ELETTRICA        

Il percorso di 120 km attraverser&agrave; la famosa strada Translessinia, che offre uno dei pi&ugrave; bei paesaggi del panorama montano

Adventure Tour-Lessinia Edition, a lezione di off-road in Veneto

Nel vicentino &egrave; allarme trappole per i ciclisti e i motociclisti off-road. Sempre pi&ugrave; spesso, tra i percorsi scelti soprattutto nella bella stagione per le avventure su due ruote, si nascondono insidie come fili di ferro o di nylon che possono fare danni anche molto gravi, ma soprattutto non &egrave; chiaro quale sia il motivo di queste &ldquo;installazioni&rdquo; pericolose.  Vari episodi pericolosi  Gi&agrave; in passato c&rsquo;erano state diverse segnalazioni di queste trappole&nbsp;nella zona. Ultimamente la pratica &egrave; tornata di moda, quando un ciclista &egrave; rimasto ferito da un filo di ferro teso a Malo (Vicenza) lungo la strada che porta a Villaverla. L&rsquo;uomo ha sentito il colpo su un braccio, sul quale &egrave; rimasto il segno di un cavo metallico. Oltre a lui, anche sulla collina del Tretto di Schio ci sono stati episodi del genere, per cui sono state allertate le forze dell&rsquo;ordine.  Chi e perch&eacute; lo fa  Probabilmente, a mettere le trappole tra i percorsi, &egrave; stato qualcuno che si sentiva disturbato dal passaggio di bici e moto da enduro lungo i sentieri. Non si esclude la possibilit&agrave; di bracconaggio. Si &egrave; attivata anche l&rsquo;associazione Escursionisti su ruote Veneto, che ha informato i sindaci del circondario: le trappole possono ferire i passanti, perch&eacute; molto difficili da notare in mezzo alla vegetazione, e possono essere anche mortali se colpiscono la vittima in zone particolari del corpo o se, facendolo cadere, gli provochino cadute gravi. Se si nota uno di questi marchingegni, lo si pu&ograve; denunciare ai Carabinieri, indicando il punto esatto dove &egrave; stato rinvenuto.  Paolo Sesti, il ricordo del Presidente FMI Copioli e del Segretario Rinaldelli 

Numerose segnalazioni di cavi metallici o in nylon nascosti tra la vegetazione nella zona del vicentino: &egrave; mistero su chi le abbia installate, le forze dell&#39;ordine sono state allertate&nbsp;

Allarme trappole in Veneto, ciclisti ed enduristi a rischio con i fili di ferro

        Si parte dal Centro Italia e si arriva alle porte di Padova, nel viaggio settimanale lungo la Penisola fra le migliori sagre del weekend. Un tour fra le delizie italiane che parte da Citt&agrave; della Pieve e da una spezia che affonda le sue radici in Asia Minore; un tesoro color rosso, che poi diventa giallo, di cui le terre del borgo in provincia di Perugia sono talmente ricche da festeggiarlo per 3 giorni&nbsp;?dal 21 al 23 ottobre. &ldquo;Zafferiamo&rdquo; &egrave; l&rsquo;evento attraverso il quale Citt&agrave; della Pieve celebra il suo zafferano purissimo in fili in tutte le possibili sfaccettature: dai tessuti fino alla pittura e alla cosmesi, partendo ovviamente dalla gastronomia. Golose paste fatte in casa, formaggi e carni, ma anche dolci, birre e imperdibili ricette rinascimentali, tutto a base di zafferano; e se i ristoranti proporranno particolari men&ugrave; a tema, nella mostra mercato&nbsp;delle eccellenze produttive del territorio allestita nel centro storico, i produttori locali proporranno tutta la declinazione dei prodotti realizzati utilizzando la preziosa spezia. Spostandosi nel Lazio, per chi non vuole accontentarsi di una sola sagra, ecco che Montalto di Castro proporr&agrave; la &ldquo;Regina&rdquo; di tutte le sagre. L&rsquo;appuntamento &egrave; fissato&nbsp;?dal 21 al 23 ottobre&nbsp;nello splendido centro della Tuscia Viterbese, con una tre giorni dedicata alla scoperta della gastronomia locale e di un territorio dal grande fascino. Se Montalto di Castro giocher&agrave; in casa con l&rsquo;asparago e il melone, troveranno spazio anche l&rsquo;olio, i fagioli, i formaggi di pecora, il latte di asina in crema, il vino, il pane casereccio e le lumache; non mancheranno i prodotti biologici e tante altre specialit&agrave;, da assaggiare per tre giorni dalle 9 del mattino fino&nbsp;?alle 23. E anche sul fronte dell&rsquo;intrattenimento ci sar&agrave; da divertirsi: per tre giorni, insomma, Montalto di Castro diventer&agrave; &ldquo;capitale&rdquo; del gusto, del divertimento e della solidariet&agrave; perch&eacute; parte del ricavato sar&agrave; devoluto alle vittime del terremoto di Amatrice. Affonda infine le sue radici in un passato antichissimo la Sagra del folpo di Noventa Padovana, in programma quest&rsquo;anno&nbsp;?dal 21 al 25 ottobre. Al centro della festa ci saranno i caratteristici &ldquo;folpari&rdquo;, i venditori di polpi caldi, e presso lo stand gastronomico sar&agrave; possibile gustare tantissime specialit&agrave; della tradizione locale a base di pesce, il tutto annaffiato da litri e litri di torbiolino, il vino tipico di questo tratto del Veneto. A chiudere la manifestazione sar&agrave; come di consueto un grande spettacolo pirotecnico e non mancheranno mostre artistiche, intrattenimenti per bambini, stand dell&rsquo;artigianato e serate musicali, oltre alle bancarelle che troveranno posto lungo la centrale via Roma e le arterie del centro storico. A cura di&nbsp;www.fuoriporta.org       

I consigli per il fine settimana delle sagre: piatti a base di zafferano, prodotti tipici della Tuscia e "folpi" padovani

In viaggio tra Umbria, Lazio e Veneto fra ricette locali e antiche tradizioni

Curiose armonie d&rsquo;autunno. Si comincia dalla pianura irrigua tra le brume di stagione e si finisce in vetta al Grappa, prima che il meteo invernale renda l&rsquo;impresa meno appetibile. La piana tra il Brenta e il Piave, a saperla ben interpretare, offre mille spunti validi. Per esempio ville straordinarie. La partenza &egrave; dal casello Venezia-Marghera dell&rsquo;A4, seguendo lo skyline delle raffinerie. Detto cos&igrave;, in effetti, non sembra proprio il massimo. Basta per&ograve; imboccare la celebre Riviera del Brenta (SR11), che le cose cambiano rapidamente aspetto, con perfino qualche curva piacevole. Avendo tempo e voglia, si pu&ograve; anche lasciare la moto al Terminal Fusina (tel. 041-5479133) e utilizzare uno dei battelli turistici che in certi periodi dell&rsquo;anno ripercorrono le rotte degli antichi burchielli veneziani (www.battellidelbrenta.it). Prima sosta alla cinquecentesca Villa Foscari, o Malcontenta, del Palladio, di cui si &egrave; festeggiato qualche anno fa il cinquecentenario e che in realt&agrave; si chiamava Andrea Pietro della Gondola (visite marted&igrave; e sabato, 9-12, tel. 041-5203966). Superata Mira e Dolo, a Stra (19 km), si visitano i dieci ettari di spettacolo di Villa Pisani: forse la pi&ugrave; regale di tutte le ville venete. Da non perdere il divertente labirinto (ore 9-19, chiusa il luned&igrave;).  Seguendo a filo di gas il reticolo di interpoderali che s&rsquo;irradiano nella campagna, tra campanili, capannoni e campi di mais, puntiamo ora verso Piazzola del Brenta, dove ci attende un&rsquo;altra faraonica dimora: Villa Contarini (visite 9-19). A Cittadella, di l&agrave; del fiume, notevole invece la cinta muraria, alta tredici metri e con ben trentadue torri. Superata Castefranco Veneto (SS53, vedere il castello), in localit&agrave; Fanzolo di Vedelago, ecco un altro capolavoro del Palladio: Villa Emo, dal ricco programma di eventi (www.villaemo.org). E se ancora le ville palladiane non vi bastassero, seguendo a casco aperto e naso dritto la Strada del Prosecco doc, verso Valdobbiadene e il Piave, a Maser, sulla SP84, c&rsquo;&egrave; anche Villa Barbaro; un luogo magico con una cantina strepitosa (www.villadimaser.it). In venti minuti (SS248) si pu&ograve; raggiungere di qui la pittoresca Bassano del Grappa (non si manchi il celebre Ponte egli Alpini) e quindi Romano d&rsquo;Ezzelino, dove si visita il Museo dell&rsquo;Automobile &ldquo;Bonfanti-Vimar&rdquo;, attualmente impegnato in corsi autunnali per restauratori di auto e moto d&rsquo;epoca (tel. 0424-513690, chiuso il luned&igrave;). Infine, impugnata salda la manetta, i 26 km di curve fino alla vetta del Monte Grappa e al sacrario militare, dopo tanta pianura, sono puro divertimento. 

Veneto

Tratti di collina e montagna per esaltare la bella guida. Si sale e si scende su tornanti da manuale  &nbsp;  &nbsp;    Dalla Valle dell&rsquo;Adige all&rsquo;Altopiano dei Sette Comuni e ritorno, un grande anello del godimento. Percorso &ldquo;enciclopedico&rdquo; tra Trentino e Veneto molto noto ai centauri, con tratti assortiti di collina e montagna in grado di esaltare la bella guida di qualunque tipo di motocicletta. L&rsquo;accesso da Rovereto &egrave; facile: uscita A22 (Nord o Sud) poi, oltre il Museo della Guerra, ci si allinea seguendo il corso del torrente Leno. Poche centinaia di metri ed &egrave; gi&agrave; tutto splendido: percorso sinuoso, manto drenante, monti verdi. La strada inoltre si chiama &ldquo;46&rdquo;, il celebre numero di Valentino Rossi. I vigili dei piccoli comuni per&ograve; vigilano e tutta la Vallarsa &egrave; piena di cartelli, per altro un po&rsquo; iattatori, che invitano i motociclisti a non esagerare. Tra panorami suggestivi e &ldquo;pif-paf&rdquo;, si raggiunge in scioltezza il passo: Pian delle Fugazze, 1.163 m. Poi di fronte si para lo spettacolo a ventaglio del Pasubio, con l&rsquo;asfalto che peggiora sensibilmente nel cambio di regione. 18 i tornanti su questo versante, comunque assai guidati, fino alla pianura. Il trasferimento da Schio a Piovene &egrave; invece una noiosa formalit&agrave; di 8 km. Volendo interrompere l&rsquo;itinerario (o anche come accesso alternativo dal Veneto) qui s&rsquo;innesta l&rsquo;A31. Superato l&rsquo;imbocco dell&rsquo;autostrada, oltre il ponte di Caltrano, ecco l&rsquo;inizio della SP349. Con subito i dieci tornanti cosiddetti del Costo, larghi e ottimamente asfaltati, dislivello che porta dalla Bassa vicentina all&rsquo;altopiano di Asiago. Un mito tra gli smanettoni: lunghe accelerate, staccatone da paura e curve a gomito a raggio costante. Nei week-end, il &ldquo;parco chiuso&rdquo; &egrave; al Bar Barricatella, al sesto tornante (tel. 0445-880170). Fare attenzione agli esaltati, alla polizia e ai cinque autovelox distribuiti lungo il percorso. La 349 raggiunge quindi il centro di Asiago per continuare veloce sulle ondulazioni dell&rsquo;Altipiano. Molto bello il tratto che supera Passo Vezzena, a 1.402 m, e scende poi la costa di Lavarone. Al bivio di Carbonaie, superata la chiesa, teniamo a sinistra per Rovereto. Siamo sulla SS350 che in un arruffo di curve ci porta a Folgaria, scavalcando il Passo del Sommo (1.350 m, in cima la baita &ldquo;Chal&egrave;t&rdquo;, tel. 0464-765342). Di qui, sempre in piega, si scende alla Valle dell&rsquo;Adige con panorami da 10 e lode e gran finale sul castello di Beseno.  

Trentino-Veneto - Pasubio, Costo e Vezzena

Idee romantiche di stagione? Facile, &ldquo;se ami qualcuno, portalo a Verona&rdquo;. Aggiungiamo noi: magari su una bella moto. Con questo simpatico slogan, in occasione della ricorrenza di San Valentino, l&rsquo;amministrazione comunale del capoluogo veneto sponsorizza infatti da anni un ciclo di eventi da non perdere - visite, mostre, concerti - intitolato &ldquo;Verona in Love&rdquo;. La base &egrave; al 23 di Via Cappello, facilmente raggiungibile con le uscite sull&rsquo;A4 e l&rsquo;A22. Qui, in un bell&rsquo;edificio medievale, la leggenda ha individuato l&rsquo;immaginario ambiente del celebre dramma &ldquo;Romeo e Giuletta&rdquo; di Shakespeare, con tanto di balcone dal quale Giulietta gettava la treccia al suo Romeo (visite 8,30-19,30, per tutti gli appuntamenti: www.veronainlove.it). Senza dimenticare piazza Bra, con la spettacolare Arena del I sec. d.C., il bel &ldquo;salotto&rdquo; urbano di Piazza delle Erbe, il maniero di Castelvecchio con annesso museo, il Ponte Scaligero, il Teatro Romano. Reinforcata la moto, ci si pu&ograve; poi dirigere verso Villafranca (15 km, SR22), dove ammirare la collezione del bel Museo Nicolis (tel. 045-6303289): oltre 300 moto d&rsquo;epoca e tutta la storia dell&rsquo;automobile. Per stare in tema, ci sono anche &ldquo;Giulietta&rdquo; (t.i. berlina del &rsquo;57) e numeorse (Alfa) &rdquo;Romeo&rdquo;. N&eacute; si manchi il Castello del XII sec. (con Museo del Risorgimento, tel. 045-7902901), parte di un poderoso sistema difensivo, chiamato Serraglio, lungo ben 16 km, che giunge fino a Valeggio sul Mincio (SP24). Seguendo ora la statale 249 lungo il corso del fiume Mincio ci si affaccia ai bellissimi scorci del lago di Garda, per raggiungere Sirmione, capitale delle coccole. A parte le Terme, visitare la pittoresca Rocca scaligera del &lsquo;200, circondata dalle acque, con torri e mura merlate (visita 9-13, tel. 030-916468), e le celebri Grotte di Catullo, grande villa romana della prima et&agrave; imperiale (visita 9-16, tel. 030-916157). Di nuovo in moto, tornati alla vicina Peschiera (11 km) si costeggia quindi la sponda del Garda con la SS249, fino a Torri del Benaco o oltre, secondo gusti e tempo. Romantica passeggiata in uno dei periodi meno trafficati dell&rsquo;anno. Di strada, per chi &egrave; interessato, ci sta pure un salto a Gardaland (www.gardaland.it) A Bussolengo invece s&rsquo;ammirano dinosauri a grandezza naturale; li espone, ben ricostruiti, il parco safari Natura Viva, assieme ad animali della savana africana (www.parconaturaviva.it).  