        Arai Helmet presenta la 15esima edizione limitata RX-7V EVO Isle of Man TT, che va proprio a coincidere con le celebrazioni dei 40 anni di Arai a una delle garae stradale pi&ugrave; famose al mondo. Il casco &egrave; stato disegnato da Aldo Drudi, collaboratore di lunga data dell'azienda, e si ispira alle nuove colorazioni della gara, con strisce da corsa dal forte impatto visivo completate dalla Triscele di Manx, dal logo TT, dal motivo della bandiera a scacchi e dal testo Ellan Vannin (Isola di Man in Manx). Il casco  L'RX-7V EVO &egrave; l'ultimo modello di riferimento della linea di caschi da moto di Arai, e nasce sotto tre requisiti fondamentali: protezione, comfort e tecnologia, che provengono da anni di esperienza e conoscenza del team. Il casco ad edizione limitata Isle of Man TT sar&agrave; disponibile nei negozi a partire dall'inizio di giugno 2024, e si pu&ograve; verificare la disponibilit&agrave; presso il proprio rivenditore di fiducia. Per ulteriori informazioni maggiori dettagli sono sul sito ufficiale di su Arai Helmet. SCORPION LANCIA UN NUOVO CASCO CHE RIDUCE IL RUMORE DELL&rsquo;ARIA       

Il casco, il 15esimo in limited edition, sar&agrave; disponibile nei negozi a partire dall'inizio di giugno 2024

Arai Helmet: arriva il  RX-7V EVO Isle of Man TT in edizione limitata

        Per i veri guzzisti la questione &egrave; chiara: guidare una moto di Mandello &egrave; semplicemente&hellip; guidare una moto di Mandello. Non si tratta di "sensazioni old school&rdquo; o di riscoprire (o ritrovare) vecchi piaceri motociclistici. Ma di sposare una filosofia che punta a un rapporto col mezzo inteso, non solo come prodotto, strumento di locomozione, elemento di passione, ma come qualcosa di pi&ugrave;. Un qualcosa di &ldquo;organico&rdquo;. Una Guzzi la guardi, la curi, la vivi. Te ne stai in garage ad ascoltare il suo &ldquo;battito&rdquo; inconfondibile prima di partire. Basta accenderne una per capire di cosa parliamo. E se c&rsquo;&egrave; un modello ancora oggi capace di esprimere tutto questo &egrave; sicuramente la V85. Una crossover come nessun&rsquo;altra in listino - raro caso di bellezza oggettiva - che per il 2024 si &egrave; rinnovata diversificando la gamma in tre modelli ben distinti: Moto Guzzi V85 Strada, Moto Guzzi V85 TT e Moto Guzzi V85 TT Travel. Indice:  Cosa cambia&nbsp; MOTO GUZZI V85 STRADA: Caratteristiche e prezzo MOTO GUZZI V85 TT E TT TRAVEL: Caratteristiche e prezzo Le sensazioni della prova su strada  &nbsp; COSA CAMBIA&nbsp; Prima di tutto, a bordo cambiano alcuni dettagli estetico/funzionali e per aumentare la protezione aerodinamica arrivano una serie di novit&agrave;: il parabrezza regolabile manualmente in altezza su 5 posizioni (con escursione di 70 mm), paramani pi&ugrave; ampi, deflettori e un&rsquo;inedita cover (brevettata) inserita nella zona anteriore del serbatoio (in corrispondenza del blocchetto di accensione) capace di ridurre il flusso d&rsquo;aria diretto sul busto e sul mento del pilota. Il bicilindrico a V di 90&deg; raffreddato ad aria di 853 cc diventa Euro 5+ e presenta nuovi coperchi delle teste. Ma soprattutto, guadagna la fasatura variabile per incrementare la potenza e la risposta ai bassi regimi: ora i cavalli a disposizione sono 80 (prima erano 76), mentre il 90% della coppia (pari a 83 Nm a 5100 giri) &egrave; gi&agrave; disponibile a 3500 giri. Le altre caratteristiche fondamentali del propulsore rimangono invariate, come la trasmissione finale ad albero cardanico. Un&rsquo;altra novit&agrave;, invece, &egrave; l&rsquo;arrivo di una piattaforma inerziale a sei assi (in optional sulla V85 Strada) che oltre a rendere pi&ugrave; precisa la gestione dei controlli elettronici abilita funzionalit&agrave; come l&rsquo;ABS cornering. La taratura di tutti i parametri elettronici - controllo di trazione, ABS e risposta al comando dell&rsquo;acceleratore Ride-by-Wire - pu&ograve; essere facilmente gestita attraverso i riding mode, che sono 3 su tutte le versioni (Road, Sport e Rain), mentre la modalit&agrave; Off-Road &egrave; presente solo su V85 TT e V85 TT Travel. Quest&rsquo;ultima ha anche una mappa customizzabile, optional su Strada e TT. Per quanto riguarda l&rsquo;impianto frenante - che comprende un doppio disco anteriore da 320 mm - arriva una coppia di nuove pinze Brembo monoblocco ad attacco radiale a 4 pistoncini contrapposti, collegata alla pompa al manubrio tramite tubi in treccia metallica. Telaio e forcella sono confermati, mentre sulle versioni TT e TT Travel il mono posteriore &egrave; ora regolabile nel precarico molla tramite un pratico &ldquo;pomello&rdquo;. La strumentazione prevede un display TFT a colori da 5&rdquo; e arrivano nuovi comandi al manubrio, con entrambi i blocchetti ridisegnati per un uso pi&ugrave; semplice e intuitivo. Ma entriamo pi&ugrave; nello specifico di ogni modello.&nbsp;  &nbsp; MOTO GUZZI V85 STRADA: Caratteristiche e prezzo La V85 Strada si distingue per i cerchi a razze in lega di alluminio, il parafango basso, il codone privo del maniglione posteriore e l&rsquo;assenza di paracoppa e paramani (tutti componenti disponibili come accessori). A guardarla (ma anche a guidarla) sembra quasi una naked e sicuramente &egrave; quella che si discosta di pi&ugrave; dal passato. Sulla bilancia pesa 4 kg in meno rispetto alla TT e questo - grazie anche alle ridotte masse non sospese - si traduce in una reattivit&agrave; tra le curve che le altre non raggiungono. &ldquo;Less is more&rdquo;, quindi? Non esattamente. &Egrave; vero, tra tutte &egrave; quella che invoglia subito ad osare nel guidato, con una resa e una scioltezza che stupiscono piacevolmente. Ed &egrave; anche la versione che - avendo una dotazione inferiore - vanta il prezzo pi&ugrave; basso: 12.499 euro. Ma l&rsquo;equazione va analizzata nella sua interezza e se si considera la leggera perdita di fascino e di versatilit&agrave;, ecco che gli equilibri tornano in pareggio.  &nbsp; MOTO GUZZI V85 TT E TT TRAVEL: Caratteristiche e prezzo  Che poi, non &egrave; che le altre due in termini di piacere di guida siano da meno. Prima, per&ograve;, analizziamone le peculiarit&agrave;. La V85 TT &egrave; quella che incarna di pi&ugrave; lo spirito originario del modello: i cerchi a raggi hanno pneumatici tubeless scolpiti; il motore &egrave; protetto da una nuova piastra paracoppa in alluminio e non mancano i paramani. Prezzo, 13.499 euro. La TT Travel, invece, &egrave; la versione &ldquo;pronto viaggio&rdquo;. Monta il parabrezza touring pi&ugrave; ampio, regolabile manualmente in altezza su 5 posizioni, con una superficie maggiorata del 22% e nuovi deflettori laterali. L&rsquo;equipaggiamento di serie include le valigie laterali, le manopole e la sella riscaldabili e regolabili. Su questa versione c&rsquo;&egrave; anche la piattaforma multimediale Moto Guzzi MIA, per la connettivit&agrave;. Ovviamente il costo sale: 14.499 euro. &nbsp; LA PROVA SU STRADA  Alla guida, su tutte e 3 le versioni si avvertono chiari gli interventi al motore. C&rsquo;&egrave; una maggiore prontezza quando si riprende il gas in mano in uscita di curva. Soprattutto guidando in Sport, in cui emergere a pieno il potenziale del bicilindrico, che comunque non tradisce la sua indole pastosa e regolare. Nell&rsquo;affrontare una bella strada tortuosa, svetta in maniera prepotente l&rsquo;elevato rigore direzionale, che invita ad osare. Nel misto, ad ogni livello di inclinazione, si corre come su un binario. Merito sicuramente di scelte solide e sapienti, per quanto riguarda la progettazione, la componentistica e le quote ciclistiche. Le sospensioni, in particolare, lavorano davvero bene: offrono sostegno e si adattano, senza problemi, tanto al misto stretto, quanto a quello veloce. L&rsquo;agilit&agrave;, pi&ugrave; accentuata sulla &ldquo;Strada&rdquo;, &egrave; comunque pi&ugrave; che buona anche su TT e TT Travel. Bene anche la frenata, soprattutto per quanto riguarda la modulabilit&agrave;. Voci fondamentali, su una crossover, sono poi posizione di guida e comfort. Sul primo fronte, il corpo del pilota &egrave; perfettamente inserito nella moto con il manubrio largo e molto ben posizionato. Tutto &egrave; rivolto al massimo controllo e ci si sente subito a proprio agio e padroni del mezzo. Grazie alla rastrematura nella zona di raccordo col serbatoio, anche i meno alti non hanno particolari problemi a poggiare i piedi a terra. In merito al comfort, la V85 &egrave; una moto accogliente e comoda sulle lunghe distanze: ottima la copertura aerodinamica, in particolare sulla Travel. Peccato solo per la frequenza delle vibrazioni, che si fa sentire un po&rsquo; oltre i 4.000 giri (ma senza diventare fastidiosa).       

La&nbsp; &ldquo;classic crossover&rdquo; di Mandello si rinnova mettendo in campo 3 diversi modelli ricchi di personalit&agrave;. Scopriamo insieme come sono fatti&hellip; e come vanno

Test Moto Guzzi V85 Strada, V85 TT E V85 TT Travel

        Per il 2024 Moto Guzzi si rinnova completamente la crossover&nbsp; V85 e presenta la nuova gamma composta da tre modelli dall&rsquo;anima ben distinta: Moto Guzzi V85 Strada, Moto Guzzi V85 TT e Moto Guzzi V85 TT Travel.&nbsp; Mantenendo intatto il suo DNA, lo stile della V85 si evolve e&nbsp; affina in numerosi dettagli. Il frontale &egrave; sempre caratterizzato dal doppio proiettore circolare, che include al suo interno la serie di luci a LED con DRL che delinea la sagoma dell&rsquo;aquila ed &egrave; impreziosito da una nuova cornice con finitura satinata. Inoltre, i supporti del faro e della strumentazione sono realizzati in alluminio pressofuso, in luogo del traliccio in tubi di acciaio della precedente generazione. In continuit&agrave; stilistica con la parte anteriore, anche il nuovo maniglione posteriore (accessorio su V85 Strada) &egrave; sagomato in alluminio, soluzione che contribuisce a migliorare anche ergonomia e comfort del passeggero.  Moto Guzzi V85 TT 2024:&nbsp;Pi&ugrave; comfort e protezione Per aumentare la protezione arriva il parabrezza regolabile manualmente in altezza su 5 posizioni. Ha un&rsquo;escursione di 70 mm, paramani, pi&ugrave; ampi e protettivi, e un&rsquo;inedita cover (brevettata) inserita nella zona anteriore del serbatoio - in corrispondenza del blocchetto di accensione - in grado di ridurre il flusso d&rsquo;aria diretto sul busto e sul mento del pilota. Tutti i modelli della nuova gamma Moto Guzzi V85 sono spinti dal bicilindrico a V di 90&deg; raffreddato ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri a 2 valvole per cilindro. Ora omologato Euro 5+ &egrave; caratterizzato da nuovi coperchi delle teste ed &egrave; stato oggetto di significativi interventi per aumentare la potenza e migliorare nel contempo la risposta al comando del gas - e quindi i valori di coppia - ai bassi regimi. Obiettivo raggiunto grazie all&rsquo;adozione della fasatura variabile. L&rsquo;incremento di coppia &egrave; evidente gi&agrave; dai 3000 giri/min, ma si estende su tutta la curva di coppia, con il 90% della coppia massima, pari a 83 Nm a 5100 giri/min, gi&agrave; disponibile a 3500 giri/min. Cresce la potenza massima, che sale dai 76 CV a 7.500 giri/min della precedente generazione fino a 80 CV a 7.750 giri/min. Altra miglioria riguarda l&rsquo;introduzione dei sensori di detonazione, che forniscono i dati necessari alla centralina elettronica di gestione del motore per regolare in maniera pi&ugrave; puntuale e precisa la fasatura d&rsquo;accensione. Rimangono invariate le altre caratteristiche fondamentali del propulsore e la trasmissione finale ad albero cardanico.&nbsp;L&rsquo;iniezione sfrutta un singolo corpo farfallato dal diametro di 52 mm, con comando del gas Ride-by-Wire multimappa. Tutto sotto controllo Un&rsquo;altra novit&agrave; &egrave; la piattaforma inerziale a sei assi (accessorio su V85 Strada) che, grazie agli accelerometri e ai giroscopi contenuti al suo interno, &egrave; in grado di riconoscere la condizione della moto rispetto alla strada. In questo modo la gestione dei controlli elettronici diventa ancora pi&ugrave; fine e precisa, abilitando la funzionalit&agrave; del Cornering ABS, in grado di modulare la potenza frenante in base all&rsquo;angolo di piega, a tutto vantaggio della sicurezza. Immancabile il sistema ABS che lavora su un impianto frenante che comprende un doppio disco anteriore in acciaio da 320 mm di diametro con una coppia di nuove pinze Brembo monoblocco ad attacco radiale a 4 pistoncini contrapposti, collegata alla pompa al manubrio tramite tubi in treccia metallica. Al retrotreno si trova una pinza flottante a 2 pistoncini con un disco in acciaio da 260 mm di diametro. La taratura di tutti i parametri elettronici - controllo di trazione MGCT, ABS e risposta al comando dell&rsquo;acceleratore Ride-by-Wire - pu&ograve; essere facilmente gestita attraverso i riding mode. Le modalit&agrave; di guida Road, Sport e Rain sono comuni a tutti i modelli, mentre il riding mode Off-Road &egrave; stato sviluppato espressamente per V85 TT e V85 TT Travel.&nbsp; Tale modalit&agrave; prevede il livello pi&ugrave; basso di intervento del controllo di trazione, l&rsquo;ABS attivo solo sulla ruota anteriore con taratura dedicata (e possibilit&agrave; di disattivarlo anche sulla ruota anteriore), assieme a una risposta pi&ugrave; dolce del comando del gas, coadiuvato da un maggiore freno motore. Su V85 TT Travel &egrave; attivo anche il riding mode Custom (accessorio su V85 Strada e V85 TT), che tramite un apposito men&ugrave; permette la completa personalizzazione dei livelli di ciascun controllo elettronico, nonch&eacute; la creazione di un riding mode aggiuntivo. Telaio e forcella, sono confermati ma sulla V85 TT e V85 TT Travel il monoammortizzatore posteriore &egrave; ora regolabile nel precarico molla tramite un pratico pomello, cos&igrave; da poter modificare rapidamente il setup della moto viaggiando con passeggero o con bagagli. Le sospensioni offrono un&rsquo;escursione ruota generosa, pari a 170 mm sia all&rsquo;anteriore che al posteriore, per un utilizzo soddisfacente in fuoristrada, anche grazie alla cospicua luce a terra di 210 mm del propulsore.La strumentazione &egrave; display TFT a colori da 5&rdquo; e arrivano nuovi comandi al manubrio, con entrambi i blocchetti elettrici che sono stati ridisegnati garantendo un utilizzo pi&ugrave; semplice e intuitivo di tutte le funzioni, Cruise Control compreso. Dopo aver analizzato i punti in comune &egrave; ora di scoprire le differenze fra le varie versioni della gamma moto Guzzi V85. &nbsp; Moto Guzzi V85 Strada  La V85 Strada si distingue per i cerchi a razze in lega di alluminio, i pneumatici con battistrada stradale, il parafango basso e il codone, privo del maniglione posteriore, e l&rsquo;assenza di paracoppa e paramani. Tutti questi componenti sono sempre disponibili come accessori. Sulla bilancia pesa 4 kg in meno rispetto alla versione V85 TT. Sar&agrave; disponibile nei colori Nero Isola e Grigio Brera. &nbsp; Moto Guzzi V85 TT  La Moto Guzzi V85 TT &egrave; la &ldquo;tuttoterreno&rdquo; che incarna lo spirito originario di V85: i cerchi a raggi calzano pneumatici tubeless scolpiti da 19&rdquo; e 17&rdquo; e (rispettivamente da 110/80-19 150/70-17). Il motore &egrave; protetto da una nuova piastra paracoppa in alluminio e le manopole sono avvolte dai protettivi paramani. Si distingue per il telaio verniciato in rosso, abbinato alle evocative livree bicolore Rosso Fuji e Grigio Tambora. Rossa &egrave; anche la molla dell&rsquo;ammortizzatore posteriore, regolabile nel precarico tramite il pratico pomello. &nbsp; Moto Guzzi V85 TT Travel  La Moto Guzzi V85 TT Travel &egrave; gi&agrave; pronta per viaggiare con bagagli e passeggero. Monta il parabrezza Touring dalle forme avvolgenti e aerodinamiche, regolabile manualmente in altezza su 5 posizioni. Pi&ugrave; alto e con una superficie maggiorata del 22% rispetto all&rsquo;unit&agrave; standard &egrave; abbinato ai nuovi deflettori laterali.&nbsp; L&rsquo;equipaggiamento include le valigie laterali della serie Urban, con una nuova finitura brunita, dalla elevata capienza (la destra, di 37 litri, pu&ograve; contenere un casco integrale e la sinistra di 27,5 litri) e ridotto ingombro laterale, le cui serrature utilizzano la stessa chiave di contatto. Di serie anche le manopole e la sella pilota riscaldabili e regolabili tramite i comandi posti sul blocchetto elettrico sinistro. Su questa versione c&rsquo;&egrave; anche la piattaforma multimediale Moto Guzzi MIA, che permette di collegare lo smartphone e permette di gestire telefonate e musica tramite i comandi al manubrio, offre la funzione di navigazione. La Moto Guzzi V85 TT Travel &egrave; disponibile nella colorazione Bronzo Deserto. &nbsp; Gli accessori&nbsp; Il ricco catalogo di accessori originali Moto Guzzi dedicati alla V85 &egrave; stato ampliato con nuovi componenti, mentre diversi accessori sono stati evoluti nello stile e nella funzionalit&agrave;.&nbsp;La coppia di valigie laterali e il baule della serie Urban, realizzati in ABS e alluminio, sono ora proposti in due differenti finiture, Silver e Dark (valigie Urban Dark di serie su V85 TT Travel). Il trittico di valigie in alluminio &egrave; stato rivisto nello stile e ampliato nel volume, con le valigie laterali caratterizzate da una pi&ugrave; pratica apertura laterale. Il catalogo si arricchisce inoltre di nuove opzioni di carico leggero pi&ugrave; agili, come la borsa termoformata da serbatoio Tank Bag, dotata di comodo fissaggio a sgancio rapido sul bocchettone del rifornimento e il borsone morbido Roll Bag realizzato in materiale impermeabile e dallo stile sportivo. Per la versione V85 Strada entrano a far parte della gamma accessori anche i paramani, la piastra paramotore in alluminio e il maniglione posteriore, mentre il parafango anteriore basso &egrave; proposto come accessorio per V85 TT e V85 TT Travel. Sul fronte dell&rsquo;equipaggiamento tecnologico, sono offerti come accessorio la piattaforma inerziale IMU, che abilita la funzionalit&agrave; del Cornering ABS (di serie su V85 TT e V85 TT Travel) e il riding mode Custom (di serie su V85 TT Travel). Nuovo &egrave; anche il parabrezza Touring, di serie su V85 TT Travel. Caratterizzato da un design studiato in galleria del vento, offre maggiore protezione al pilota durante i tragitti pi&ugrave; lunghi, grazie alla superficie maggiorata del 22% rispetto all&rsquo;originale. Come quest&rsquo;ultimo, &egrave; regolabile manualmente in altezza su 5 posizioni. Essendo realizzato in policarbonato antiurto e antigraffio, mantiene inalterate nel tempo le caratteristiche di trasparenza e lucentezza. Gli inediti deflettori aria (di serie su V85 TT Travel) ampliano ulteriormente la protezione dall&rsquo;aria offerta dal parabrezza, garantendo un maggior comfort di marcia. Disponibile infine un nuovo telo coprimoto da interno.  La linea di accessori &egrave; completata da ulteriori particolari, utili in ogni situazione di utilizzo.   Faretti supplementari a LED: corpo in alluminio, ridotte dimensioni e consumo di energia. Si integrano perfettamente nella moto, e permettono una maggiore visibilit&agrave; e sicurezza durante la guida nelle ore notturne.&nbsp; Manopole riscaldabili (di serie su V85 TT Travel): non necessitano di pulsanti aggiuntivi e si controllano grazie al comando sul blocchetto elettrico sinistro. Selle comfort con elemento riscaldante opzionale: gamma completa di selle arricchite da termosaldature che riprendono l&rsquo;aquila stilizzata del DRL, progettate per aumentare il comfort grazie allo speciale inserto 3D net, disponibili in tre differenti altezze (standard, rialzata e ribassata) e tutte offerte con l&rsquo;opzione dell&rsquo;elemento riscaldante nella porzione riservata al guidatore tramite Moto Guzzi MIA. Protezione cardano: Realizzato con tubi in acciaio di grande spessore, protegge il cardano in caso di caduta.&nbsp; Barre paramotore tubolari: realizzate con tubi in acciaio di grande spessore, offrono una protezione specifica al motore e alle gambe del pilota.&nbsp; Leve frizione e freno in alluminio: proposte nelle finiture Silver e Dark, sono ricavate dal pieno e migliorano l&rsquo;ergonomia grazie alla possibilit&agrave; di regolazione su quattro posizioni.&nbsp; Pedale freno enduro high grip: tagliato al laser e verniciato a polveri in materiale resistente. Garantisce un perfetto grip anche nelle situazioni pi&ugrave; estreme. Cavalletto centrale: realizzato in acciaio trattato a cataforesi e polveri per resistere alle diverse condizioni climatiche, &egrave; stato studiato e ingegnerizzato rispondendo ai pi&ugrave; severi standard di sicurezza e resistenza. Specchietti ripiegabili: ripiegabili verso l&rsquo;interno del manubrio, per diminuire l&rsquo;ingombro nell&rsquo;uso in fuoristrada.&nbsp; Ammortizzatore &Ouml;hlins: regolabile nell&rsquo;idraulica in compressione, estensione e precarico della molla, offre il massimo comfort e sportivit&agrave; in tutte le situazioni. Moto Guzzi MIA (di serie su V85 TT Travel): dispositivo che consente di collegare il proprio smartphone alla moto, estendendo le funzioni della strumentazione. In combinazione con le selle comfort attiva la funzione riscaldante della porzione sella del pilota. Sensore di pressione pneumatici TPMS: indica sulla strumentazione la pressione degli pneumatici. Presa USB aggiuntiva sottosella: ideale in caso di utilizzo della piattaforma multimediale Moto Guzzi MIA. Come la presa gi&agrave; presente a lato della strumentazione, permette la ricarica di device esterni e dello smartphone. Antifurto elettronico: formato da una centralina compatta e tecnologicamente avanzata, facilmente installabile. &Egrave; dotato di telecomando. Il sistema &egrave; autoalimentato ed ha un assorbimento energetico minimo. Paraspruzzi posteriore: in tubi di acciaio verniciato a polvere e dotato di un parafango sospeso, protegge il passeggero e la parte posteriore del veicolo da acqua e fango.        

Alla TT si aggiungono TT Strada e TT Travel, questi i nomi delle tre nuove versioni della Classic Enduro che vede anche un motore pi&ugrave; potente, una nuova elettronica &nbsp;ma mantenendo il suo fascino&nbsp;

Moto Guzzi V85 TT, cresce la famiglia: tre versioni e motore più potente per il 2024

Tra le ultime moto per il mercato interno cinese c&#39;&egrave; la Chang Jiang Defender 750, una moto palesemente identica alla Moto Guzzi V85 TT ma dotata di sidecar: c&#39;&egrave; da precisare per&ograve;, prima di parlare di scopiazzatura, che Il Gruppo Piaggio ha una joint venture con Zongshen, e questo modello potrebbe non essere un plagio ma un rebadging per il mercato interno.    MOTO GUZZI, LA STELVIO STA PER ARRIVARE: ECCOLA IN VERSIONE DEFINITIVA  Sar&agrave; un sidecar?  Le somiglianze tra la Chang Jiang Defender 750 e la Moto Guzzi V85 TT non lasciano dubbi, sono proprio la stessa moto: il serbatoio e i fianchetti sono identici, cos&igrave; come dovrebbe essere molto simile anche il motore, un bicilindrico a V trasversale di tipica scuola Guzzi. L&#39;ipotesi plausibile &egrave; che la Defender 750 possa essere frutto di un accordo commerciale tra Piaggio e Zongshen, col fine di creare una versione sidecar della V85 TT destinata al mercato orientale, trasformando di fatto in un veicolo di successo in Europa che, con tutta probabilit&agrave;, non otterrebbe un grande successo in occidente nella versione con carrozzino.  MOTO GUZZI, UNA V7 STONE PER L&rsquo;ORO DELLA CANOTTIERI A LONDRA 1948  &nbsp; 

Le somiglianze tra i due modelli sono tante, dalle sovrastrutture al motore, ma dietro ci potrebbe essere un accordo commerciale fra Piaggio e la Cina

La Chang Jiang Defender 750 &egrave; un clone della Moto Guzzi V85 TT?

La la Chang Jiang Defender 750 è una moto prodotta in Cina esteticamente identica alla Moto Guzzi V85 TT. Fianchetti e serbatoio sono identici, così come la struttura del motore. Non è così remota la possibilità che possa esserci una versione sidecar della V85 TT destinata al mercato orientale

Chang Jiang Defender 750

Le gomme stradali hanno raggiunto ormai performance di grande rilievo, che siano esse sportive o pi&ugrave; turistiche, ne abbiamo avuto riprova durante l&rsquo;edizione appena terminata del ManxGP. Nella gara della Senior vinta dal newcomer Joe Yeardsley, il francese Julien Cregniot ha partecipato utilizzando dei pneumatici stradali chiudendo in una buonissima 19esima posizione. Sabato, invece, durante la &ldquo;Made at the Manx Parade&rdquo; a chiudere la parata c&rsquo;era Michael Dunlop. Il 25 volte vincitore del Tourist Trophy ha preso parte al giro d&rsquo;onore con la moto dei &quot;Traveling Marshal&quot; viaggiando a 127,8 mph.  Dunlop da record con le Metzeler M9RR    Non ha bisogno di presentazioni Michael Dunlop, nel corso dell&rsquo;ultima edizione del Tourist Trophy &ldquo;The Bull&rdquo; ha raggiunto&nbsp;quota 25&nbsp;successi al TT, lo zio Joey. Michael &egrave; a 26 e&nbsp;probabilmente oggi il miglior interprete del Mountain Course insieme a Peter Hickman col quale si &egrave; spartito i successi dell&rsquo;ultimo TT. Nella giornata di sabato si &egrave; svolta la parata con le moto dei campioni che hanno fatto la storia del Manx ed a chiudere questa incredibile passerella &egrave; partito proprio Dunlop con una Honda CBR1000RR-R&nbsp;completamente originale. La moto &egrave; una di quelle utilizzate dai Traveling Marshal, una figura poco conosciuta ma fondamentale per il ManxGP ed il TT. Sono infatti 7 e distribuiti equidistanti sul Mountain Course e prima del via di ogni sessione compiono un giro per verificare che tutto sia in sicurezza e verificare meteo e condizioni della pista. Altro ruolo fondamentale dei Traveling Marshal &egrave; quello di primo intervento in caso di incidente, e in circa tre minuti riescono a raggiungere l&rsquo;incidente e prestare il primo soccorso al pilota coinvolto in una caduta.  La Honda CBR1000RR-R, completamente stradale con tanto di fari, frecce, specchietti e... Metzeler M9 RR. Con Dunlop in sella&nbsp;ha chiuso il giro con partenza da fermo a 127,8mph. Una prestazione notevole che fino a qualche anno fa avrebbe garantito la vittoria del SeniorTT e che comunque oggi lo avrebbe messo nella top15 sia della Superbike che del SeniotTT e in top10 nella Superstock Race.    Julien Cregniot in gara con le Mitas    Se quello di Dunlop &egrave; stato un giro secco e grazie al suo infinito talento &egrave; riuscito a completare un giro del Mountain Course a quella media oraria con gomme stradali, durante il Manx Grand Prix c&rsquo;&egrave; stato chi ha affrontato la gara con degli pneumatici stradali. Il francese Julien Cregniot, esperto road racer ma newcomer sull&rsquo;Isola di Man ha affrontato la settimana di qualifiche e la gara con delle Mitas Sport Force + RS. Un pneumatico stradale che per&ograve; si &egrave; ben comportato anche alle sollecitazioni del Mountain Course e che ha permesso a Cregniot di terminare la Senior Race in 19esima posizione su 55 partenti con un miglior giro, il terzo, a 112,462mph (180,99km/h).  Esempi che ben mettono in evidenza la tecnologia e le performance che garantiscono oggi gli pneumatici da moto adatti all&#39;utilizzo strada/pista, ormai a livelli altissimi e seppur con qualche - ovvio - limite rispetto a coperture racing, le &quot;stradali&quot; comunque permettono divertimento, sicurezza e prestazioni che solo fino a qualche anno fa erano quasi fantascienza.    Testo di Mathias Cantarini  Foto/ Markpics e Ju&#39; Road Racer #7 

Nell&rsquo;edizione appena terminata del ManxGP, Julien Cregniot ha corso e chiuso in top20 con delle Mitas Sport Force + RS mentre &ldquo;The Bull&rdquo; ha sfiorato le 130 miglia orarie con delle Metzeler M9 RR

Pneumatici sportivi stradali: al Manx e al TT ci si gira su tempi da favola

Peter Hickman, colui che detiene il record del Tourist Trophy, ha registrato un video in sella alla BMW HP4 Race mentre sfreccia sul circuito stradale del Mountain Course. Hickman, detentore dell&rsquo;attuale record del Tourist Trophy nel 2018, con la velocit&agrave; media di&nbsp;135,452 mph (217,98 km/h). Nessuno ancora &egrave; riuscito a batterlo.  Gli appunti di Hickman  Peter ha preso degli interessanti appunti riguardo il giro di esibizione che ha seguito dopo le prove libere del Sidecar TT: &quot;La moto &egrave; una BMW HP4 Race - spiega -&nbsp;con telaio e ruote in carbonio: 10 kg pi&ugrave; leggera della mia solita Superbike!&rdquo; &ldquo;Questo &egrave; il secondo giro dei due giri di esibizione che ho fatto con la BMW HP4 Race; non l&#39;avevo mai guidata prima.&rdquo; E ancora: &ldquo;L&#39;inizio del giro &egrave; tranquillo: in fondo si tratta di un giro di esibizione!&rdquo; &ldquo;La luce del sole &egrave; molto bassa, poich&eacute; il giro &egrave; stato effettuato nel tardo pomeriggio dopo le prove dei Sidecar. Quando il sole abbaglia la fotocamera, &egrave; esattamente cos&igrave; che vedo anch&#39;io, cio&egrave; a volte guido&nbsp;alla cieca.&nbsp;La velocit&agrave; sul giro &egrave; stata di 118 miglia orarie di media: 19 minuti e 9 secondi... immaginate cosa significherebbe 135 miglia orarie in 16 minuti e 42 secondi...&quot;.  &nbsp;    BIMBO PRODIGIO CON LA MOTO: LA STORIA DI TIMA KULESHOV DALL&#39; UCRAINA  &nbsp; 

Il pilota inglese ha stabilito l&rsquo;attuale record del Tourist Trophy nel 2018, registrando un record di velocit&agrave; di 135,452 mph. l&#39;on borad &egrave; dell&#39;anno prima ed &egrave; un antipasto di ci&ograve; che si prova a sfidare le curve del celebre tracciato di Man

Sulle strade del TT: spettacolare on-board di Peter Hickman con la BMW HP4

Abbiamo assistito all’edizione 2022 del Tourist Trophy, la corsa su strada più famosa al mondo. Tra contraddizioni e passione oltre ogni limite, vi raccontiamo cosa abbiamo visto. Ecco le foto

Tourist Trophy 2022: LE FOTO DELL'EVENTO

A un centinaio di chilometri dalla Gran Bretagna, nel Mare d&rsquo;Irlanda, sorge un&rsquo;isola chiamata &ldquo;Isle of Man&rdquo;. Per qualcuno &egrave; soltanto uno dei tanti paradisi fiscali (&egrave; un governo autonomo), ma per chi ama le moto &egrave; un&rsquo;isola speciale. &Egrave; dove si tiene, dal 1907, il Tourist Trophy, la corsa su strada pi&ugrave; famosa al mondo. E ovviamente &egrave; anche la pi&ugrave; discussa.&nbsp;    Inutile ribadire quanto sia pericoloso il tracciato: fin troppe parole sono state spese in merito, tantissime le vittime in tutti questi anni. Quello che si pu&ograve; dire per&ograve; &egrave; che, per avere un giudizio reale e non basato sul sentito dire, bisogna vederlo dal vivo, il Tourist Trophy. Bisogna guardare negli occhi i piloti che ci gareggiano; bisogna parlare con gli appassionati che ogni anno inondano le strade dell&rsquo;isola (mediamente pi&ugrave; di 30.000): provengono da ogni parte del mondo per assistere in maniera quasi religiosa a questa incredibile manifestazione. Bisogna chiedere agli abitanti dell&rsquo;isola cosa pensano di questa gara terrificante ma allo stesso tempo viscerale. Vi risponderanno che &egrave; cos&igrave; che funziona, che &egrave; normale. Vi risponderanno che i piloti sanno benissimo a cosa vanno incontro e che, senza questa gara, il mondo perderebbe qualcosa.&nbsp;    In effetti, per partecipare bisogna superare un certo tipo di selezione: non si pu&ograve; gareggiare al TT senza un curriculum completo di gare e licenze sportive di vario tipo. Vi diranno che per loro &egrave; cos&igrave; da sempre: due volte all&rsquo;anno (a settembre c&rsquo;&egrave; anche il Manx GP, dedicato alle moto storiche e ai debuttanti) le strade principali vengono chiuse al traffico negli orari di gara. Un po&rsquo; come per noi italiani avviene con il Giro d&rsquo;Italia, soltanto che qui ci sono piloti che sfrecciano a 300 km/h tra le case dei paeselli. Una scena surreale, che la prima volta lascia completamente sbigottiti: nessun video n&eacute; racconto pu&ograve; avvicinarsi a quella che &egrave; la realt&agrave;. Vedere dal vivo una superbike lanciata in piena accelerazione, con l&rsquo;avantreno che si solleva a mezz&rsquo;aria e la velocit&agrave; che cresce a un ritmo vertiginoso, su una strada che normalmente si percorre a 50 km/h&hellip;sfonda il muro della ragione.&nbsp;    Una gara, il Touris Trophy, che per qualcuno &egrave; diventata anche qualcosa di pi&ugrave;: Joh McGuinness, il re del Mountain (cos&igrave; viene chiamato il tratto di gara in montagna), quest&rsquo;anno &egrave; partito per la 100esima volta dalla griglia. &ldquo;Spero soltanto che, un giorno, un uccellino verr&agrave; a dirmi John, adesso basta, &egrave; ora che appendi il casco al chiodo. Perch&eacute; per quanto mi riguarda, non riuscir&ograve; mai a smettere di correre al TT. &Egrave; pi&ugrave; forte di me&rdquo;. John McGuinnes, 50 anni all&rsquo;attivo, parla cos&igrave; della sua gara di casa prima della partenza, classe superbike; le pi&ugrave; potenti in assoluto, dove i limiti di elaborazione sono piuttosto blandi. In realt&agrave; &egrave; nato altrove, a Morecambe (cittadina inglese sul mare), ma &egrave; ormai talmente legato all&rsquo;Isola di Man da ritenerla praticamente casa sua. C&rsquo;&egrave; da credergli: con 23 vittorie all&rsquo;attivo in diverse categorie, &egrave; l&rsquo;uomo pi&ugrave; vincitore di sempre al TT, secondo solo al mitico Joey Dunlop. Un uomo, McGuinness (il suo logo &egrave; la classica birra stout irlandese&hellip;), che ha legato la sua carriera a doppio filo alla mitica CBR Fireblade, che quest&rsquo;anno compie 30 anni: a quanto pare ne possiede circa una dozzina, gelosamente custodite in casa sua. Una moto, la Fireblade, che ha segnato la storia delle sportive fino a quest&rsquo;ultima, scelta da molti dei piloti per via delle sue stupefacenti prestazioni ma anche per la sua affidabilit&agrave;.&nbsp;    Ma torniamo alla gara: il tracciato del Tourist Trophy parte da Douglas, capitale dell&rsquo;Isola, in una delle vie normalmente pi&ugrave; trafficate. Il giro completo misura 37,73 miglia, poco pi&ugrave; di 60 km. Tanto per farvi capire le velocit&agrave; in gioco, &egrave; stato calcolato tramite telemetria che in sella alle 600 i piloti rimangono con il gas completamente aperto per il 75% del percorso (telemetria montata sulla moto di Ian Lougher, uno dei &ldquo;big&rdquo;), mentre sulle 1000 la percentuale scende circa al 15%. Che pensandoci bene &egrave; comunque un&rsquo;eternit&agrave;, considerato che in alcuni punti si utilizza la prima marcia e che le superbike sviluppano potenze oltre i 220 CV. Dopo la prima, lunga parte in pianura, il circuito si snoda sulla montagna pi&ugrave; alta dell&rsquo;isola (circa 600 metri slm) chiamata Snaefell. &Egrave; probabilmente il pezzo di pista pi&ugrave; emozionante, quantomeno a sentire i piloti. Case e alberi si diradano, lasciando il posto a un paesaggio brullo e solitario. E le velocit&agrave; sono altrettanto terrificanti, in alcuni settori superiori ai 300 km/h.  Tra i punti pi&ugrave; spettacolari per guardare la gara segnaliamo sicuramente Grandstand, le tribune poste accanto alla corsia box. Da qui si pu&ograve; assistere alla partenza, con i piloti che abbracciano i propri cari come prima di un lungo addio (da pelle d&rsquo;oca), all&rsquo;arrivo e alla suggestiva fase di rifornimento &ldquo;a caduta&rdquo;. Di fronte al Grandstand si trova il famoso tabellone dei tempi, gestito tutt&rsquo;ora a mano. Alle spalle del Grandstand si trova il paddock, che &egrave; possibile visitare gratuitamente. Si pu&ograve; curiosare nei box dei vari team ma soprattutto non &egrave; raro incontrare qualche pilota al quale chiedere un autografo o una foto. Per quanto riguarda le aziende motociclistiche che partecipano, sono presenti in diverse misure: il team Honda Racing UK &egrave; tra i pi&ugrave; ufficiali e quest&#39;anno &egrave; stato il team di John McGuinness e Glenn Irwin, talentuoso debuttante (&egrave; stato il pi&ugrave; veloce newcomer di sempre, proprio in questa edizione). Altro spettacolare punto dove osservare la gara &egrave; Bray Hill, una spaventosa picchiata che scende verso sinistra, seguita da una compressione mozzafiato, che i piloti superbike affrontano in sesta marcia praticamente full gas; come se non bastasse, la salita &egrave; seguita da uno scollinamento che fa impennare la moto a ben oltre 250 km/h&hellip;Da brividi. C&rsquo;&egrave; poi il famoso Victory Caf&eacute;, uno dei punti pi&ugrave; alti dell&rsquo;isola che regala un&rsquo;ampia visuale su una variante molto veloce (qui c&rsquo;&egrave; anche la statua del mitico Joey Dunlop). Ma il TT non &egrave; solo gara. Il Tourist Trophy &egrave; anche contorno: i concerti, le interviste ufficiali ai piloti, le feste a tema&hellip;tutta l&rsquo;isola durante queste due settimane si muove attorno a quest&rsquo;evento surreale, organizzandosi per offrirvi un&rsquo;esperienza che non dimenticherete mai. Si pu&ograve; partire per l&rsquo;isola con qualunque opinione a riguardo, ma una volta arrivati l&igrave;, c&rsquo;&egrave; soltanto un modo di comportarsi: osservare con doveroso rispetto quella che &egrave; la gara pi&ugrave; seducente e tremenda di tutti i tempi.   

Tra contraddizioni e passione oltre ogni limite, vi raccontiamo cosa abbiamo visto sulle strade dell&#39;Isola di Man. E perch&eacute; tutti, almeno una volta, dovrebbe vedere questa gara

Tourist Trophy 2022: ragione e sentimento

        Morte e motori, due mondi che si vorrebbero distanti, ma che in realt&agrave; sono fin troppo vicini. Due binari che viaggiano paralleli, per incontrarsi di tanto in tanto, in quelle giornate tinte di nero che nessuno vorrebbe mai vivere. Era il 03 giugno di sei anni fa, quando Luis Salom ci lasciava in un incidente nelle Libere 2 del Gran Premio della Catalunya. Era il 03 giugno di tre anni fa quando sull'Isola di Man moriva Daley Mathison, rimasto vittima di un incidente a tre giri dalla partenza della gara SBK, di un Tourist Trophy che solo pochi giorni fa ha pianto un'altra vittima, con la tragica scomparsa di Mark Purslow. "Motorsport is dangerous" ricordano sempre da quelle parti perch&eacute;, per quanto la sicurezza possa fare passi da gigante, il rischio non potr&agrave; mai essere pari a zero. E chi corre - soprattutto su strada - lo sa, che la Signora in Nero &egrave; sempre l&igrave; a guardare, in attesa del giorno in cui smetter&agrave; di essere una silenziosa compagna di viaggio, per tendere la mano a colui che ha scelto di portare via con s&eacute;. Per portarlo ad aggiungersi a quella lunga lista di coraggiosi, che non si sono mai pi&ugrave; alzati. Un rischio calcolato, seppur a malincuore  261 nomi nel solo Tourist Trophy. Tante sono le vite che si sono spezzate sull'Isola di Man, ma ancora di pi&ugrave; i motociclisti che, nel corso degli anni, hanno messo in conto di non tornare. Perch&eacute;, che piaccia o meno, chi sceglie di correre &egrave; ben conscio della possibilit&agrave; di non riabbracciare pi&ugrave; i suoi cari. Famiglie che sanno bene i rischi a cui tutti i motociclisti vanno incontro e che, alla fine, scelgono di accettarli. Vuoi per amore, per rispetto, o forse anche solo per rassegnazione.&nbsp; Un legame con il lutto difficile da comprendere per chi lo vive dall'esterno e non riesce a capacitarsi di come un uomo possa dare tutto, anche la vita, in nome di uno sport; di un brivido o una scarica di adrenalina. Di come, perso un amico o un rivale, si possano esorcizzare la paura e il dolore chiudendo la visiera e andando avanti, come si &egrave; sempre fatto. Nel ricordo e nel rispetto di chi, pur di correre, ormai non c'&egrave; pi&ugrave;. Persone che, in sella, hanno perso la propria partita contro la morte  Figli, nipoti, padri e fratelli: persone come tante altre, accomunate da una sola e unica grande passione, pi&ugrave; forte di ogni altra cosa. Perch&eacute; quello che emerge, e deve emergere, davanti a queste tragiche fatalit&agrave; &egrave; proprio l'umanit&agrave; di chi se n'&egrave; andato e di chi &egrave; rimasto, che nella compostezza del suo dolore sa che, nella maggior parte dei casi, non ci sono colpe o colpevoli da cercare, ma soltanto persone da ricordare con un sorriso. Vite da celebrare tra una lacrima e un'altra. Quelle di un padre; un amico; o un fratello; che in sella ha perso la sua partita contro la morte. Perch&eacute; comunque la si voglia vedere, alla fine, la realt&agrave; &egrave; che quei 261 nomi non vanno assurti al rango di eroi, ma nemmeno stigmatizzati. Vanno soltanto ricordati per essere caduti facendo ci&ograve; che solo pochi di noi hanno il coraggio di fare: portare avanti i propri sogni, a ogni costo.       

Il triste bollettino dell'isola di Man sale ora a 261 vittime. Pazzi o eroi?

TT, muore Mark Purslow: ennesimo pegno per chi è in bilico tra pazzia e eroismo

        Un&rsquo;iniziativa dedicata agli appassionati di due dei marchi pi&ugrave; amati e famosi del made in Italy: attraverso i siti ufficiali di Aprilia e Moto Guzzi sar&agrave; possibile ordinare l&rsquo;Aprilia RS 660 Limitd edition e la Moto Guzzi V85 TT Guardia D&rsquo;Onore prodotte in serie limitata di esemplari numerati, dei veri e propri pezzi da collezione. Aprilia RS 660&nbsp; Per festeggiare la vittoria dell&rsquo;edizione 2021 della Twins Cup, il campionato dedicato alle bicilindriche di media cilindrata che fa parte de MotoAmerica, Aprilia ha presentato la speciale edizione numerata di 1500 RS 600 con una livrea ispirata agli Stati Uniti, con stelle e strisce che spiccano tra il blu, il bianco e il rosso. Il cambio pu&ograve; essere configurato autonomamente, senza necessit&agrave; di sostituzione di alcun particolare della moto, in versione stradale e rovesciata. Il prezzo del modello &egrave; di 11.990 euro.  Moto Guzzi V85 TT Guardia D'Onore Moto Guzzi invece ha scelto di aderire all&rsquo;iniziativa per celebrare la collaborazione con il Reggimento Corazzieri che dura da ben 75 anni. La Moto Guzzi V85 TT &egrave; entrata a far parte del parco moto della Guardia d&rsquo;Onore del Presidente della Repubblica. Gli esemplari in edizione limitata saranno esattamente come quelli utilizzati oggi per la sicurezza di Sergio Mattarella, con la tipica livrea nera con grafiche bianche. Il parabrezza Touring maggiorato fa parte dell&rsquo;equipaggiamento di serie, insieme al cavalletto centrale, le barre paramotore e i faretti supplementari a LED. Ogni esemplare dei 1946 prodotti &egrave; inciso sul riser del manubrio. Il modello &egrave; acquistabile al prezzo di 13.990 euro.  L'Airone elettrico di Roversi e i problemi del retrofitting       

I due particolari modelli limited edition possono essere acquistati sui siti aprilia.com e motoguzzi.com scegliendo il rivenditore per effettuare il ritiro

Aprilia e Moto Guzzi: la RS 600 LE e V85 TT Guardia d’Onore ordinabili online

        Il Presidente della Repubblica rimane lo stesso, cos&igrave; come le moto che utilizza l&rsquo;unit&agrave; speciale dell&rsquo;Arma dei Carabinieri responsabile della sua sicurezza. La Moto Guzzi VT85 TT continuer&agrave; a guardare le spalle di Sergio Mattarella durante questo suo nuovo mandato e a portare avanti una tradizione nata nel 1946. Moto Guzzi V85TT Guardia d'onore In sella alla tradizione  Dal secondo dopoguerra il Reggimento Corazzieri, unica squadra di polizia nel Quirinale oggi guidata dal generale di brigata Luciano Magrini, sceglie Moto Guzzi per il suo importante incarico di salvaguardia della vita del Capo dello Stato. Una responsabilit&agrave; enorme che va dalla sicurezza ravvicinata del Presidente, fino al lavoro di scorta nelle visite ufficiali in altre residenze. La Moto Guzzi V85TT Guardia D&rsquo;Onore &egrave; stata presentata all&rsquo;Eicma dello scorso novembre e, oltre ad essere gi&agrave; di per s&eacute; un modello unico per il ruolo che svolge, detiene la particolarit&agrave; di essere stata prodotta in soli 1946 esemplari, numero che riprende appunto l&rsquo;anno in cui fu stretto il legame tra la Casa di Mandello del Lario e il Presidente. Nel maggio del 2021 a Sergio Mattarella erano state consegnate in anteprima due V85 TT, in aggiunta alle California 1400 Touring gi&agrave; utilizzate dal corpo di Polizia.  MERCATO: MOTO GUZZI V7 REGINA MODERN-CLASSIC 2021, CON NOVIT&Agrave; IN ARRIVO       

Il nuovo Presidente della Repubblica continua la lunga tradizione: la sua sicurezza viaggia in sella agli esemplari made in Mandello del Lario

Moto Guzzi, Sergio Mattarella scortato dalle V85 TT Guardia D'Onore

        Moto Guzzi V85 TT fa la voce grossa nel Campionato Italiano Motorally: la classic enduro dell&rsquo;Aquila ha debuttato quest&rsquo;anno nella competizione con una versione da corsa preparata dai fratelli Guareschi e si &egrave; fatta valere con alla guida il giovane pilota Francesco Montanari.  Oltre le aspettative I preparatori Moto Guzzi avevano gi&agrave; trasformato nel 2019 la V7 III nella versione da corsa protagonista del Trofeo monomarca Moto Guzzi Fast Endurance; l&rsquo;esperienza dei fratelli Gianfranco e Vittoriano ha prodotto la Moto Guzzi V85 TT Rally by GCorse che ha superato il traguardo nella quinta e nella sesta prova del Campionato - sul tracciato di Pellegrino Parmense -, ottenendo un ottavo e un nono posto con in sella Montanari. Il lavoro di Guareschi Il lavoro dei fratelli Guareschi &egrave; andato a toccare poche ma decisive componenti della V85 TT: inserite protezioni come il sottocoppa/paramotore e il paramani in alluminio, realizzato un castello per reggere roadbook e tripmaster, sella pi&ugrave; dritta in stille cross. A livello tecnico, lo scarico &egrave; stato sostituito da un elemento Zard in titanio; inserite cartucce forcella Andreani e monoammortizzatore Ohlins ad hoc; gomme Pirelli Scorpion Rally STR con mousse e due dischi freno Biting Performance da 290 mm all&rsquo;anteriore, per affrontare le rocce con pi&ugrave; sicurezza. Anche nel Trofeo Scrambler La firma Guareschi non si limita a quest&rsquo;esperienza: la V85 TT Baja, versione ulteriormente modificata dai preparatori con cerchi 21-18&rdquo; e sospensioni con maggiore escursione, sar&agrave; protagonista nel Trofeo Scrambler classe Maxienduro il 28 e 29 agosto a Guastalla, per un test probante in vista dell&rsquo;ultima tappa del Campionato Italiano Motorally in programma a Spoleto (Perugia) dal 16 al 18 settembre. Essere "Guzzista": cosa significa?       

Ottime le prove di Francesco Montanari in sella alla classic enduro, preparata ad hoc dai fratelli Guareschi per gareggiare sull'off-road: due volte a traguardo a Pellegrino Parmense

Moto Guzzi V85 TT by GCorse, che debutto nel Campionato Motorally

Ottime le prove del giovane pilota Montanari in sella alla classic enduro dell'Aquila, preparata dai fratelli Guareschi per affrontare l'off-road nella quinta e sesta prova della competizione: 8° e 9° posto nelle tappe di Pellegrino Parmense

Moto Guzzi V85 TT nel Campionato Italiano Motorally FOTO

Una all-rounder d&#39;impronta classica nel senso pi&ugrave; guzzistico del termine; ma anche un mezzo capace di ispirare viaggi e avventure motociclistiche, persino &ldquo;fuori rotta&rdquo;. Senza puntare ad inutili esasperazioni tecniche o performance a tutti i costi, la Moto Guzzi V85 TT ha saputo ritagliarsi un posto speciale nel cuore di quegli appassionati alla ricerca di una moto sicuramente bella, ma anche appagante e facile da gestire in ogni situazione.  Evoluzione mirata    L&#39;ultima evoluzione 2021 mantiene fermi i propri capisaldi, introducendo, per&ograve;, alcuni significativi migliormenti.&nbsp;Le migliorie riguardano prima di tutto il motore: il biciclindrico lariano offre maggiore coppia ai bassi e medi regimi grazie a una differente alzata delle valvole (che comunque rimangono comandate da un sistema ad aste e bilancieri). Sono nuovi i cerchi a raggi e ora ospitano pneumatici tubeless (si &egrave; messo mano ad una delle critiche mosse sulla precedente versione): garantiscono un risparmio di peso di circa 1,5 kg. Per quanto riguarda l&rsquo;elettronica, due nuovi Riding Mode (Sport e Custom) si affiancano ai tre gi&agrave; esistenti (Strada, Pioggia, Off-road) per la gestione di controllo di trazione, ABS e prontezza di risposta del Ride-by-Wire. Di serie anche il cruise control e la strumentazione TFT a colori. Scopriamo adesso come va nella nostra video-prova!  In Moto Consiglia: la posizione di guida VIDEO 

L&#39;ultimo upgrade della Classic Enduro di Mandello consegna un mezzo ancora pi&ugrave; efficace e senza stravolgerne quei capisaldi che ne hanno decretato il successo

Video-prova Moto Guzzi V85 TT 2021: l&#39;avventurosa fuori dal coro

Una all-rounder d&#39;impronta classica nel senso pi&ugrave; guzzistico del termine; ma anche un mezzo capace di ispirare viaggi e avventure motociclistiche, persino &ldquo;fuori rotta&rdquo;. Senza puntare ad inutili esasperazioni tecniche o performance a tutti i costi, la V85 TT ha saputo ritagliarsi un posto speciale nel cuore di quegli appassionati alla ricerca di una moto sicuramente bella, ma anche appagante e facile da gestire in ogni situazione. L&#39;ultima evoluzione 2021 mantiene fermi i propri capisaldi, introducendo, per&ograve;, alcuni significativi migliormenti.

Video-prova Moto Guzzi V85 TT 2021 VIDEO

        Produrre dei cloni a due ruote sembra diventata una moda, in Cina. Gi&agrave; tempo fa vi abbiamo detto della Moxiao e della Dahaidao, ora arriva anche la versione asiatica della Husqvarna: FK Motors ha appena presentato la Feiken TT 250, interpretazione manieristica della Svartpilen 401.  Feiken o Svartpilen? Le &ldquo;frecce&rdquo; di Husqvarna sono caratteristiche per il loro design: un mix inconfondibile tra gusto retr&ograve; e minimalismo svedese che le rende non necessariamente belle ma sicuramente uniche. Perci&ograve; puntare su un&rsquo;estetica di forte richiamo Husqvarna ci sembra una decisione rivedibile. La Feiken si presenta con ruote da 17&rdquo; e pneumatici 110/70 e 150/60, le stesse misure della Svartpilen, ma con freno a disco anteriore pi&ugrave; piccolo &ndash; 300 mm contro 320 &ndash; e posteriore da 260 mm &ndash; 30 mm in pi&ugrave;. Motore pi&ugrave; piccolo  Telaio tubolare in acciaio, faro rotondo e cruscotto digitale sono tutti elementi derivati da Husqvarna, mentre di diverso la Feiken ha il forcellone monobraccio pressofuso in lega di alluminio e soprattutto un motore pi&ugrave; leggero: monocilindrico da 249 cc raffreddato a liquido, 4 valvole e 28 Cv di potenza a 9.750 giri con 22 Nm di coppia a 7.500 giri. Nel gioco dei rimandi, il motore della Feiken &egrave; prodotto da Zhejiang Chunfeng, societ&agrave; che possiede CFMoto, la quale collabora con KTM che &egrave; la marca sorella di Husqvarna. Che al mercato mio padre compr&ograve;. QJ Motor, la nuova naked Chase 700 in Cina (e poi in Europa?)       

Continua il trend dei cloni asiatici a due ruote: l'ultimo modello di FK Motors &egrave; chiaramente ispirato alla Svartpilen 401 svedese, da cui riprende linee, faro circolare, telaio tubolare e cruscotto

Feiken TT 250, il clone Husqvarna "Made in China"

Ispirazione svedese per il modello asiatico: motore da 249 cc che scarica 28 Cv e 22 Nm di coppia, ruote e pneumatici delle stesse misure da Svartpilen. Stessa provenienza per cruscotto, telaio tubolare e faro rotondo 

FK Motors Feiken TT 250, Husqvarna made in China

Due Moto Guzzi V85 TT per Sergio Mattarella. Questa mattina (gioved&igrave; 19 maggio,ndr) la Casa di Mandello del Lario ha infatti presentato due esemplari della celebre Classic-Enduro&nbsp;al palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica.    DESTINATE AI CORAZZIERI  All&#39;incontro, come avrete potuto vedere dalle immagini, erano presenti il presidente e amministratore delegato di Piaggio Roberto Colaninno, il vicepresidente Matteo Colaninno e il consigliere e responsabile sviluppo e innovazione Michele Colaninno.  Le Moto Guzzi V85 TT sono destinate al Reggimento Corazzieri, che potr&agrave; cos&igrave; beneficiare delle qualit&agrave; della moto (qui la nostra prova).   

In occasione del centenario, i modelli della Casa di Mandello sono stati consegnati al Quirinale. Sono destinate al Reggimento Corazzieri

Due Moto Guzzi V85 TT per il Presidente Mattarella

Una all-rounder d&rsquo;impronta classica nel senso pi&ugrave; guzzistico del termine; ma anche un mezzo capace di ispirare viaggi e avventure motociclistiche, persino &ldquo;fuori rotta&rdquo;. Senza puntare ad inutili esasperazioni tecniche o performance a tutti i costi, la V85 TT ha saputo ritagliarsi un posto speciale nel cuore di quegli appassionati alla ricerca di una moto sicuramente bella, ma anche appagante e facile da gestire in ogni situazione. L&#39;ultima evoluzione 2021 mantiene fermi i propri capisaldi, introducendo, per&ograve;, alcune significative novit&agrave;. Scopriamole di seguito, insieme&nbsp;ai voti, per categoria, nel nostro consueto #SottoEsame.  MOTO GUZZI V85 TT 2021: DESIGN    Faro tondo, impostazione classica. Una moto che propone una grammatica delle forme universale e senza tempo, sostenuta da una base tecnica da cui riverberano scelte precise e in bella mostra; come ad esempio il bicilindrico raffreddato ad aria nell&rsquo;irrinunciabile architettura a V trasversale di 90&deg;, marchio di fabbrica della Casa di Mandello. Insomma, qui c&rsquo;&egrave; poco da argomentare, la V85 TT &egrave; riuscita a rubare l&rsquo;arco di cupido e lo usa indiscriminatamente verso tutti, facendo centro al primo colpo. Quattro le colorazioni 2021. La versione Centenario celebra i cento anni dalla fondazione del marchio ed &egrave; un tributo alla leggendaria Moto Guzzi Otto Cilindri: parafango anteriore e fianchetti sono in verde opaco, il serbatoio in grigio opaco, la sella &egrave; marrone; non manca un adesivo celebrativo sul parafango. Oltre alla irresistibile Centenario, ci sono la Nero Etna, la Giallo Mojave e la Rosso Uluru. VOTO: 9  MOTO GUZZI V85 TT 2021: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI    Partiamo dal motore, che diventa Euro5. Il bicilindrico a V trasversale di 90&deg; raffreddato ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri a due valvole per cilindro, propone numeri quasi inalterati. Quasi. Identica, infatti, &egrave; la cubatura: 853 cm3. Scende, invece, il numero dei cavalli: da 80 di prima, a 76 di adesso; mentre la coppia sale a 82 Nm a 5.000 giri/min (prima erano 80, sempre a 5.000 giri). Piccoli spostamenti tattici. Dove, invece, i tecnici Guzzi sono intervenuti in maniera realmente importante &egrave; stato sulla curva di erogazione, andando a irrobustirne il vigore ai medio/bassi regimi, uno dei punti deboli della precedente versione. Un risultato ottenuto attraverso un&rsquo;ottimizzazione della legge di alzata delle valvole. Per il resto, rimangono invariate le caratteristiche principali di un motore orgogliosamente &ldquo;old school&rdquo;, ma con lo sguardo rivolto in avanti, come traspare dalla distribuzione, dalle punterie a rullo e astine di comando dei bilancieri in alluminio, le cui valvole di aspirazione da 42,5 mm sono in titanio.&nbsp; Aggiornamenti corposi arrivano, invece, sul fronte dell&rsquo;elettronica, dove esordiscono due nuovi riding mode. Ai preesistenti Strada, Pioggia e Off-road, si aggiungono, infatti, il pi&ugrave; aggressivo Sport e Custom (la classica modalit&agrave; personalizzabile per settare ogni parametro -&nbsp; traction control (escludibile) ABS (disinseribile sulla ruota posteriore, e con una calibrazione ad hoc su quella anteriore per l&rsquo;off-road) e risposta del dell&rsquo;acceleratore Ride-by-Wire - secondo i propri gusti). Per quanto riguarda la ciclistica, gi&agrave; molto performante, si &egrave; deciso di non cambiare quasi nulla. Tutto confermato, quindi, tranne le ruote a raggi che calzano pneumatici tubeless da 17 e 19 pollici. Complessivamente, pneumatici e cerchi sono ora pi&ugrave; leggeri di 1,5 kg, con una riduzione delle masse non sospese a tutto vantaggio della direzionalit&agrave;. VOTO: 8  MOTO GUZZI V85 TT 2021: ERGONOMIA E COMFORT    Voci fondamentali, su una travel-bike come questa, sono sicuramente la posizione di guida e il comfort. Sul primo fronte, il corpo del pilota &egrave; perfettamente inserito nella moto, col busto dritto e le mani che stringono il manubrio, largo e molto ben posizionato. Tutto &egrave; rivolto al massimo controllo e ci si sente subito a proprio agio. Padroni del mezzo. La forma della sella (830 mm da terra) favorisce gli spostamenti e asseconda, di volta in volta, una conduzione pi&ugrave; aggressiva o pi&ugrave; improntata al relax. Grazie alla rastrematura nella zona di raccordo col serbatoio, anche i meno alti non hanno particolari problemi a poggiare i piedi a terra. In merito al comfort, una moto accogliente e comoda sulle lunghe distanze. Peccato solo per la frequenza delle vibrazioni, che si fa sentire un po&rsquo; oltre i 4.000 giri (ma senza diventare mai fastidiosa) e per il cupolino non regolabile. VOTO: 8  MOTO GUZZI V85 TT 2021: PIACERE DI GUIDA E FATTORE EMOZIONALE    Passando all&rsquo;analisi dinamica, iniziamo subito dall&rsquo;aspetto che maggiormente differenzia la my 2021 dal modello uscente: gli interventi al motore si sentono e si fanno apprezzare. Il risultato pi&ugrave; evidente &egrave; una maggiore prontezza quando si riprende il gas in uscita di curva. Nulla di travolgente rispetto a prima, ma ora la risposta, a partire dai 3.000 giri, &egrave; pi&ugrave; gratificante, pi&ugrave; piena, senza per&ograve; andare a scapito dell&rsquo;allungo (almeno, in maniera percepibile). Un risultato a cui contribuisce anche la nuova modalit&agrave; di guida Sport, capace sicuramente di far emergere l&rsquo;anima pi&ugrave; aggressiva del bicilindrico, che per&ograve; rimane soprattutto un motore dall&rsquo;indole pastosa e regolare. Insomma, la V85 TT non nasce per dare la paga alle super-sportive in cima al passo, e coerente con la sua natura, prosegue dritta per la sua strada.&nbsp; Tutto questo, per&ograve;, non significa dover rinunciare a divertimento e piacere di guida. Nell&rsquo;affrontare una bella strada tortuosa, &egrave; la ciclistica sopraffina a emergere in maniera prepotente, invitando ad osare. Nel misto, ad ogni livello di inclinazione, questa Guzzi corre come su un binario. Rocciosa. Dove la metti, sta! In percorrenza, anche pinzando forte, l&rsquo;effetto autoraddrizzante &egrave; praticamente nullo, quasi come se sfruttasse un&rsquo;elettronica di tipo &ldquo;cornering&rdquo;, che per&ograve; non ha. Merito sicuramente di scelte solide e sapienti, per quanto riguarda la progettazione, la componentistica e le quote ciclistiche. Le sospensioni, in particolare, lavorano davvero bene: offrono sostegno e si adattano, senza problemi, tanto al misto stretto, quanto a quello sprint; anche su asfalto rovinato o attraversando strade bianche, non vanno mai in crisi. L&rsquo;agilit&agrave;, gi&agrave; buona, beneficia ora dei cerchi pi&ugrave; leggeri, che donano ulteriore reattivit&agrave; nel misto. Adeguata anche la frenata, che convince soprattutto sul fronte della modulabilit&agrave;. VOTO: 8  MOTO GUZZI V85 TT 2021: RAPPORTO QUALIT&Agrave;/PREZZO  Prima di tutto un consiglio: solo per quest&rsquo;anno, la V85 TT sar&agrave; disponibile, a 12.090 euro, nella splendida livrea Centenario dell&rsquo;esemplare in prova. Appena 200 euro in pi&ugrave; rispetto al prezzo base (di 11.890 euro). Prendetela cos&igrave;! &Egrave; bellissima. VOTO: 7,5  MOTO GUZZI V85 TT 2021: CONCLUSIONI    Linee r&eacute;tro e aria avventurosa, questa &ldquo;classic travel enduro&rdquo; sa risvegliare suggestioni sopite ed emotivamente connesse agli anni d&rsquo;oro dei rally africani. &Egrave; una moto bella, robusta e ben realizzata, con una ciclistica rigorosa capace di sostenere anche una guida aggressiva. Ma non nasce per questo, e il meglio lo offre qundo si pennellano dolcemente traiettorie tra una curva e l&rsquo;altra. Un mezzo unico nel suo genere, perfetto per chi vuole viaggiare e divertirsi, senza l&#39;ansia di voler arrivare sempre primo in cima al passo. VOTO FINALE: 8,1  Prova Triumph Speed Triple 1200 RS: Dio salvi la regina 

Pi&ugrave; pronta al comando del gas e con un&rsquo;elettronica aggiornata. Abbiamo provato l&rsquo;ultima versione della &quot;classic travel enduro&quot; di Mandello. Pregi, difetti, piacere di guida e prezzo. Avr&agrave; meritato la lode?

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