Monta lo stesso bicilindrico della Scrambler ma ha un pizzico in pi&ugrave; di allungo, che ben si sposa con la sua immagine sportiva.

Triumph Street Cup: sportiva in salsa rétro

Che la naturale evoluzione della Street Twin fosse la versione Scrambler ce l&rsquo;aspettavamo tutti gi&agrave; dal salone di Colonia e il vederla affiancata anche una versione street racer come la Street Cup &egrave; stata una gradita sorpresa!&nbsp;La base resta naturalmente quella&nbsp;della Street Twin, che ruota intorno al bicilindrico parallelo SOHC a 4 valvole di 900 cm3, in grado di erogare 55 CV e 80 Nm e montato senza differenze su entrambi i modelli. In realt&agrave; cambiano i soli regimi di coppa massima, che sulla Street Scrambler arrivano circa 400 giri prima, grazie al differente impianto di scarico e alla mappatura centralina.&nbsp;  GEMELLE DIVERSE -&nbsp;Sono soprattutto ciclistica e sovrastrutture a fare la grande differenza tra le due: sulla Street Cup&nbsp;il manubrio basso ACE style scimmiotta i semimanubri e impone una postura sportiva, le pedane arretate sono quelle della Thruxton, le pi&ugrave; leggere ruote in lega, con anteriore da 18&rdquo;, garantiscono maggiore agilit&agrave;, senza escludere la piccola unghia aerodinamica anteriore che la caratterizza fortemente. Agli antipodi la Street Scrambler, con un bel manubrio alto in alluminio a sezione conica, forcella e ammortizzatori con corsa allungata a 120 millimetri, cerchi a raggi con anteriore da 19&rdquo; e l&rsquo;iconico scarico 2 in 2 che percorre tutta la moto a mezza altezza sul lato destro. La sella &egrave; divisa in due pezzi con possibilit&agrave; di montare un portapacchi in alluminio fornito di serie.&nbsp;Inutile elencare la miriade di accessori per la personalizzazione offerti dalla Casa, il cui numero &egrave; oltre 100.  MOTORE ADATTO ALLA SCRAMBLER - L&rsquo;anima di questi due nuovi modelli resta quella della Street Twin, ovvero&nbsp;un propulsore bicilindrico che&nbsp;accompagna molto piacevolmente durante la guida, giocando il ruolo dell&#39;attore protagonista. Girando tondo, con poche e ritmiche vibrazioni, risponde al gas con estrema dolcezza, mostrando una certa inerzia nel salire e scendere di giri. Frizione e gas sono particolarmente morbidi da azionare e un appagante cambio innesta in modo deciso e un po&rsquo; rumoroso le marce. Perfetto l&rsquo;accostamento del propulsore con la Street Scrambler, un po&rsquo; meno con la Street Cup, la cui indole non disdegnerebbe qualcosa di pi&ugrave; reattivo e con magari 1.000 giri in pi&ugrave; di allungo.  STABILI E BILANCIATE - Entrambe le moto sono divertenti in curva, dove mostrano una stabilit&agrave; fuori dal comune e un ottimo bilanciamento, che le rende molto precise sullo sconnesso e anche ad alta velocit&agrave;. Per contro, pagano qualcosa in agilit&agrave;, soprattutto la Street Cup, mentre la Street Scrambler gioca tra le curve grazie al largo manubrio, che la rende pi&ugrave; reattiva. Il singolo disco freno anteriore di entrambe svolge bene il proprio dovere fintanto che non gli si chiedono staccate da supersportiva, per le quali effettivamente non &egrave; stato pensato.&nbsp;  PREFERIAMO LA STREET SCRAMBLER - Entrambe hanno il carattere giusto per soddisfare un grande numero di utenti, dal pi&ugrave; consumato amante del vintage, al neofita in cerca di una moto vera che difficilmente potr&agrave; metterlo in difficolt&agrave;. La Street Scrambler &egrave; quella con cui ci siamo trovati meglio, grazie alla possibilit&agrave; di utilizzo a 360&deg; e alla migliore postura di guida, che la rendono efficace anche in citt&agrave;.&nbsp;La Street Cup &egrave; disponibile da subito nelle colorazioni giallo, argento e nero/argento a 10.160&nbsp;&euro;. Per la Street Scrambler bisogner&agrave; aspettare fine Febbraio e mettere a disposizione 10.800 per la &ldquo;black&rdquo;, 10.925 per la &ldquo;green&rdquo; e 11.050 per la &ldquo;red&rdquo;. 

Montano un bicilindrico che non &egrave; potente ma ha un&#39;erogazione eccezionale. Tanta stabilit&agrave;, sinonimo di gusto di guida, che sulla Street Scrambler &egrave; anche versatile.

Triumph Street Cup e Street Scrambler: piacere vintage

Un bicilindrico che non pu&ograve; non piacere, una ciclistica stabile ed equilibrata e tanata facilit&agrave; di utilizzo. La Scrambler &egrave; pi&ugrave; comoda e reattiva.

Triumph Street Cup e Scrambler: l'antipasto del test!

Triumph Street Cup e Street Scrambler. &quot;Primi passi&quot; e prime considerazioni...&nbsp;Sono equipaggiate con un bicilindrico piacevolissimo, con un&rsquo;ottima coppia e un carattere adatto ad un gran numero di utenti, dai principianti agli appassionati del vintage. La migliore caratteristica di entrambe &egrave; l&rsquo;ottimo bilanciamento della sospensioni e una grande stabilit&agrave;, anche sul veloce e sullo sconnesso. Le differenze tra la Cup e la Scrambler sono praticamente solo a livello ciclistico.&nbsp;  LA SCRAMBLER &Egrave; COMODA - La prima, la Cup costringe ad una postura meno comoda, ma per nulla stancante, e tra le curve richiede maggior fisicit&agrave;, soprattutto durante la fase d&#39;inserimento in curva. Piacer&agrave; a chi non riesce a fare a meno del manubrio basso. La seconda, la Scrambler,&nbsp;&egrave; ultra comoda, pi&ugrave; reattiva grazie alla maggior altezza e al manubrio largo, facile ed efficace sia in citt&agrave;, sia in ogni tipo di curva. &Egrave;&nbsp;decisamente la pi&ugrave; gustosa! 

Triumph Street Cup e Scrambler: l&#39;antipasto del test!

COLONIA - La gamma Bonneville di Triumph si rinvigorisce grazie ai nuovi arrivi di Colonia. Uno su tutti &egrave; la Street Cup, derivata dalla Street Twin equipaggiata con il nuovo bicilindrico raffreddato a liquido da 900 cc ed omologato Euro 4.  CAFE&rsquo; DI SERIE - La Street Cup &egrave; una vera e propria caf&egrave; racer di serie, con finiture di alto livello e una impostazione stilistica in vero stile &quot;Sixties&quot;. &nbsp;A renderla unica ed esclusiva pensano infatti il cupolino e il coprisella monoposto, quest&#39;ultimo removibile, la sella con cuciture a contrasto e finitura in simil-alcantara e i silenziatori di scarico corti, a megafono, verniciati in nero satinato e impreziositi dal fondello in acciaio inossidabile.&nbsp;    PURA VELOCITA&rsquo; - Ma non sono solo questi elementi a rendere unica la Street Cup: la verniciatura bicolore &egrave; arricchita da filetti fatto a mano, gli specchietti sono posizionati sul fondo del manubrio (di tipo &quot;Ace&quot;), gli indicatori di direzione sono del tipo &quot;a proiettile&quot; e le pedane arretrate sono simili a quelle impiegate sulla Thruxton e determinano una posizione di guida dinamica ma confortevole.&nbsp;  AMMORTIZZATORI E PINZA INEDITI - Anche dal punto di vista ciclistico troviamo importanti novit&agrave; rispetto al modello di derivazione: la coppia di ammortizzatori al posteriore &egrave; dedicata e la pinza anteriore Nissin, che lavora su un disco flottante, &egrave; anch&#39;essa inedita. Triumph ha gi&agrave; allestito una ricchissima lista di accessori per personalizzarla a piacimento (oltre 120) mentre per i pi&ugrave; giovani sar&agrave; disponibile una versione depotenziata, guidabile con patente A2. 

Al Salone di Colonia 2016 Triumph presenta la Street Cup, nata intorno al nuovo bicilindrico di 900 cc

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Intermot 2016: Triumph Street Cup, si allarga la famiglia Bonneville

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