Incidenti, esplosioni, ribaltamenti e acrobazie di ogni genere in sella alle moto compaiono ormai regolarmente nella maggior parte dei film che escono in sala. Film, questi, o ancora meglio blockbuster, che proprio grazie a queste scene d&rsquo;azione frenetiche e al limite del possibile hanno saputo attirare milioni di persone al botteghino.  Ma quanto c&#39;&egrave; di vero nelle scene in moto presenti nei film? Ha provato a spiegarlo Casey Stoner, due volte campione del mondo MotoGP, che insieme ad Entertainment Insider ha valutato alcune delle acrobazie pi&ugrave; famose comparse sul grande schermo.  Noi ve ne riportiamo alcune, andiamo a scoprirle insieme e nel finale... il video dove il Campione del mondo spiega le scene che leggerete qui, pi&ugrave; quattro... bonus track.  The Matrix Resurrections: una Ducati Scrambler per Neo  &nbsp;  John Wick: Capitolo 3 &ndash; Parabellum (2019)    Il primo film ad essere messo sotto la lente da Stoner &egrave; John Wick 3 e le scene prese in esame sono ben tre: quella in cui Keanu Reeves guida una moto con una mano mentre fa oscillare una spada da samurai con l&#39;altra, quella in cui una moto si ribalta all&#39;indietro durante un inseguimento e quella in cui sempre Reeves, nei panni di John Wick, si va letteralmente a schiantare dopo aver toccato una linea di mezzeria forse un po&rsquo; troppo scivolosa. Secondo Casey, ad esclusione dell&rsquo;ultima scena, per lui abbastanza realistica, il resto non ricalcherebbe appieno la realt&agrave;.  &ldquo;Le linee bianche bagnate sono come il ghiaccio &ndash; dice Stoner &ndash; ed &egrave; normale cadere non appena esse vengono toccate. A parte questo per&ograve;, per il resto non c&rsquo;&egrave; molto realismo in quello che si vede&quot;.  &nbsp;  Mission: Impossible - Rogue Nation (2015)    Anche per le scene viste nella pellicola con protagonista Tom Cruise, Stoner non ci va certo leggero. Secondo il due volte campione del mondo, infatti, guidare senza casco - come si vede durante una delle scene di inseguimento - e a quelle velocit&agrave; non sarebbe affatto possibile. Cos&igrave; come non ha avrebbe senso la scena in cui Ethan Hunt (Tom Cruise) tocca in piega l&rsquo;asfalto con il ginocchio.  &ldquo;Noi piloti &ndash; spiega Stoner - lo facciamo fondamentalmente per avere un&#39;idea di dove sia il terreno. Ci d&agrave; una comprensione di dove sono i nostri angoli di piega e cose di questo tipo. Ora, senza la saponetta, farlo ha ben poco senso&rdquo;.  &nbsp;  Skyfall (2012)    Quasi tutto possibile, invece, quello che accade in Skyfall, 23&ordm; film della serie di 007 diretto da Sam Mandes. Il due volte campione della classe regina, infatti, dopo aver assistito alla scena in cui James Bond guida la sua moto su per una tromba delle scale e sopra i tetti di alcune case ha spiegato:&nbsp;&ldquo;Non &egrave; cos&igrave; difficile far questo tipo di cose. Salire le scale su una moto, ad esempio, non &egrave; affatto cos&igrave; complicato. Non lo sarebbe neanche per me, che non sono un pilota tecnico come possono esserlo gli stuntman dei film&rdquo;.  Easy Rider, un film icona del motociclismo che non parla di moto  &nbsp;  The Matrix Reloaded (2003)    Acrobazie e salti, quelli visti in Matrix Reloaded, che secondo Stoner non sarebbero affatto possibili da replicare nella vita reale. Saltare dal camion come fa Trinity (Carrie-Anne Mos) durante una delle scene del film sarebbe stato possibile, infatti, solo con una moto da cross e mai con una da strada e con ben due persone su di essa. &ldquo;Fondamentalmente &egrave; quasi impossibile che possa accadere una cosa del genere&rdquo;, ha affermato l&rsquo;ex ducatista.  &nbsp;  Terminator 2: Il giorno del giudizio (1991)    Anche sulla pellicola diretta da James Cameron, il campione del mondo MotoGP non ha gradito la fisica di alcune acrobazie, ritenendole poco vicine a quello che in realt&agrave; potrebbe accadere al di fuori di uno schermo cinematografico. La scena presa in esame &egrave; quella della rocambolesca fuga nei canali fluviali di Los Angeles in cui Arnold Schwarzenegger (Terminator) esegue dei salti a dir poco eccessivi per una moto prestante come una Harley-Davidson. &ldquo;Anche in questo caso &ndash; spiega Stoner - una moto grande e pesante come una Harley non pu&ograve; riuscire ad atterrare in quella maniera. Solo una moto da cross potrebbe riuscire a fare quel salto senza per questo andare in mille pezzi&rdquo;.  &nbsp;  La grande fuga (1963)    Chiudiamo la simpatica classifica con una delle acrobazie pi&ugrave; famose in sella ad una moto dell&rsquo;intera storia del cinema. Stiamo parlando del salto eseguito dal leggendario Steve McQueen in &ldquo;La Grande Fuga&rdquo;, film del 1963 diretto da John Sturges.  Quello che la leggenda hollywoodiana esegue in sella ad una Triumph TR6 Trophy mascherata come se fosse una BMW bellica, infatti, secondo Stoner &egrave; decisamente possibile.  &ldquo;Steve McQueen &egrave; una leggenda assoluta e penso che abbia eseguito lui stesso la maggior parte delle sue acrobazie in sella ad una moto. Era semplicemente incredibile perch&eacute; non c&#39;erano effetti speciali o cose del genere, quindi &egrave; stato un salto pulito, onesto e assolutamente possibile&rdquo;.    Va all&#39;asta la Husqvarna Viking 360 di Steve McQueen 

Quanto c&#39;&egrave; di vero nelle scene in moto presenti nei film? Ha provato a spiegarlo il due volte campione del mondo MotoGP, che insieme ad Entertainment Insider ha valutato alcune delle acrobazie pi&ugrave; famose comparse sul grande schermo&nbsp;

Moto e cinema, tra finzione e realt&agrave;: Casey Stoner spiega le acrobazie nei film

Se coltivate - sotto sotto - il desiderio di mettervi in garage una MotoGP autentica ed avete un conto in banca che non teme cifre a molti &quot;zeri&quot;, l&#39;occasione potrebbe essere di quelle ghiotte. La Desmosedici GP8, la Ducati utilizzata in&nbsp; nella stagione del 2008 &egrave; in vendita.  Un autentico gioiello,&nbsp; e come ogni gioiello che si rispetti la cifra da sborsare&nbsp;&egrave; di quelle&nbsp;da sogno: 449.000 euro, non proprio alla portata di tutti e che farebbe impallidire l&#39;idea di un collier di Bulgari per la gentile. Ma vogliamo mettere...    Un missile da 260 CV     La GP8, dotata di motore da 800cc di cilindrata e circa 250 CV fu la creatura realizzata da Filippo Preziosi per difendere il Mondiale conquistato nel 2007. Portata in gara da Casey Stoner e Marco Melandri, la GP8 conquist&ograve; 6 vittorie e 11 podi, tutti ottenuti per mano dell&#39;australiano, che si guadagn&ograve; il secondo posto finale con 280 punti, contro i 373 accumulati da Valentino Rossi. Un cimelio che farebbe felice qualunque appassionato.  Honda Fireblade: una Repsol Replica &quot;self made&quot;  &nbsp; 

La moto utilizzata&nbsp;nel 2008 da Casey Stoner e Marco Melandri &egrave; ora in vendita. Il&nbsp;prezzo? Non costa poco...

A Natale regalati una MotoGP: la GP8 Ducati di Stoner e Melandri

Per celebrare il campione australiano, Alpinestars ha creato un&rsquo;edizione limitata Race Replica dei Supertech R, i pi&ugrave; iconici degli stivali tecnici Alpinestars, indossato da una lunga serie di campioni del presente e del passato. Casey Stoner &egrave; apparso sulla scena della MotoGP nel 2006, conquistando subito la pole position nella sua seconda gara. Si &egrave; affermato come uno dei piloti pi&ugrave; veloci in griglia e ha dominato il campionato nella stagione successiva con decine di vittorie e sei pole position dando alla Ducati la sua prima iride. Un secondo alloro Casey lo ha conquistato nel 2011 con la Honda. Il pilota australiano ha concluso la sua carriera totalizzando 38 vittorie, 69 podi, 39 pole position e 29 &nbsp;giri pi&ugrave; veloci in 115 gare ed &egrave; considerato come uno dei grandi di tutti i tempi dell&#39;era moderna. Stoner ha conquistato sei vittorie consecutive nella classe regina sulla pista di Casa di Phillip Island: di qui il lancio degli stivali dedicati proprio in concomitanza con il GP d&rsquo;Australia.  COME SONO FATTI -&nbsp; I nuovi stivali Supertech R presentano diverse innovazioni e rappresentano il top di gamma nel racing: la suola in gomma composita &egrave; stata ridisegnata, cos&igrave; come la zona di flessione anteriore, realizzata in TPU sovrainiettato su mesh traspirante con rilievi.  Tra le altre caratteristiche, la tomaia in robusta microfibra tecnica che offre livelli elevati di flessibilit&agrave;. La struttura principale promette ottimi livelli di impermeabilit&agrave;, robustezza e leggerezza. Il materiale punta ad offrire una calzata costante nel tempo, ed &egrave; facile da pulire e manutenere.  Inoltre: protezione tibia esterna in TPU di nuovo disegno ergonomico che avvolge l&rsquo;esterno polpaccio, studiata per distribuire e dissipare l&rsquo;energia dell&rsquo;impatto sulla sua superficie mantenendo dimensioni compatte, placca tibiale con nuova chiusura microregolabile a doppio gancio per una calzata sicura e precisa. Innovativo pannello mediale in microfibra a lunghezza piena con nuova superficie per offrire grip e sensibilit&agrave; sul telaio della moto nonch&eacute; proteggere da abrasioni e calore.  COMFORT E PROTEZIONE - Gli stivali Supertech offrono un nuovo pannello elastico in TPU laterale per migliorare calzata e chiusura. La cerniera &egrave; in TPU per ridurre l&rsquo;attrito in caso di scivolata. Il cursore in Velcro tiene chiusa la cerniera. Slider integrato sostituibile in TPU/Alluminio co-iniettati con nuovo fissaggio a vite per offrire feeling e protezione all&rsquo;esterno del piede dall&rsquo;abrasione.&nbsp;  Zona elasticizzata in microfibra a soffietto sul tallone per garantire supporto e naturalezza di movimento; slider tallone polimerico sostituibile per proteggere dagli impatti e ridurre l&rsquo;attrito in caso di scivolata.  Il rinforzo separato biomeccanico sulla caviglia lavora in sinergia con la struttura esterna dello stivale per formare un sistema protettivo che consente mobilit&agrave; a piede, caviglia e gamba.  Sulla versione ventilata, sono presenti prese d&rsquo;aria in TPU su tallone e tibia che canalizzano l&rsquo;aria nello stivale.  Misure: dalla 41 alla 46. Sono certificati CE secondo EN 13634: 2010. 

In occasione del GP d&#39;Australia, arrivano i Supertech R Race Replica dedicati al due volte campione del mondo Casey Stoner

Nuovi Alpinestars Supertech R Race Replica Stoner

Una versione replica dell’X-803 UC per celebrare i 16 anni dell’azienda italiana insieme al campione australiano   

Nolan: un casco speciale per Stoner: LE FOTO

Casey Stoner &egrave; stato ospite nel quartier generale di Nolangroup per celebrare i sedici anni di collaborazione.&nbsp;Per l&rsquo;occasione l&rsquo;azienda gli ha consegnato lo speciale casco X-803 U.C. nella versione replica dedicata al campione australiano.  &ldquo;Nolan ha sempre creduto in me e mi ha sempre supportato con professionalit&agrave;, caschi di alta qualit&agrave;, ma soprattutto tanta umanit&agrave;. Per questo la nostra collaborazione dura da cos&igrave; tanto tempo!&rdquo; ha detto Casey Stoner.    Una leggenda - Casey Stoner esord&igrave; nel Motomondiale nel 2002 e, nello stesso anno, iniziava con Nolan una collaborazione che dura tuttora. Grazie a Casey Stoner, Nolangroup ha visto i suoi caschi sul tetto del mondo, e ha potuto trasferire i suggerimenti del campione nei prodotti destinati a tutti i motociclisti.&nbsp;  &ldquo;Casey ha smesso di gareggiare da campione del mondo a 27 anni&hellip; e &nbsp;per questo &egrave; diventato ancor di pi&ugrave; &nbsp;una leggenda del motociclismo e noi vogliamo ringraziarlo per essere sempre stato con noi condividendo le sue imprese e la sua magia di super &nbsp;campione!&rdquo; ha detto Alberto Vergani di Nolangroup.  X-803 U.C. Replica Stoner &ndash; E&rsquo; una speciale versione ad alto contenuto di carbonio del modello racing top di gamma X-803 Ultra Carbon. Attraverso la grafica, questo casco unisce i due attori della partnership: il tricolore, simbolo del Made in Italy, Made in Nolan e il 27, numero di Stoner.&nbsp;  Tra le caratteristiche, peso e volume contenuti, grazie alla ricca costruzione in carbonio ed alla disponibilit&agrave; di tre misure di calotta esterna, sistema di rimozione dei cuscinetti dei guanciali in caso di emergenza, meccanismo visiera con dispositivo Double Action, sistema di ventilazione RAF (Racing Air Flow) ed imbottitura interna di conforto Carbon Fitting Racing Experience, con innovativa costruzione a rete.  Il casco Replica Stoner sar&agrave; disponibile nella prossima collezione Nolangroup a partire dal prossimo ottobre.&nbsp; 

Una versione replica dell&#39;X-803 UC per celebrare i 16 anni dell&#39;azienda italiana insieme al campione australiano

Nolan: un casco speciale per Stoner

Dalle&nbsp;Ducati iridate MotoGP e Superbike&nbsp;di Stoner e Checa alla Suzuki di Lucchinelli. Passando per la Panigale di Bayliss, la Cagiva di Kocinski,&nbsp;le Honda di Capirossi e due &quot;stradali&quot; mitiche: la Honda NR a pistoni ovali e la Norton Manx 500 Corsa Corta. Ecco le immagini del museo di Genesio Bevilacqua, patron del Team Althea nel mondiale Superbike

Una collezione da sogno: le foto di Moto dei Miti

        Con l'obiettivo di festeggiare la fine della stagione 2016, Akrapovic ha lanciato un'asta online per dodici giorni. E per il giorno d'avvio ha scelto uno scarico Akrapovic unico. Questo scarico in edizione ultramilitata &egrave; uno dei sei scarichi donati da Akrapovic a "Two Wheels for Life" per celebrare il venticinquennale dell'azienda slovena. Per dare un valore ulteriore a questo prodotto gi&agrave; unico, il due volte campione del mondo della MotoGP Casey Stoner ha aggiunto la sua firma allo scarico per Ducati Multistrada 1200, per conto del Team Ducati. Lo scarico si riconosce immediatamente per via del logo unico, quello dei "25" anni di Akrapovich, e il numero di serie che certifica la rarit&agrave; di questo pezzo da collezione. Rifinito in vernice nera su una superficie di titanio ultraleggero, lo scarico &egrave; omologato EC e ECE. Tra gli altri pezzi battuti all'asta, anche oggetti che provengono da Valentino Rossi, da Marc Marquez e da Johann Zarco. "Vogliamo ringraziare la FIM, la MotoGP, i team e i piloti che hanno dedicato tempo a Two Wheels for Life e tutti coloro che hanno donato questi oggetti speciali da mettere all'asta", ha dichiarato Donna Leonard, Events Manager at Two Wheels for Life. "Speriamo che gli amici e le famiglie dei find della MotoGP troveranno il loro regalo di Natale ideale nella nostra asta". Qui il link per partecipare all'asta.       

Akrapovic ha donato sei scarichi in edizione limitata per l'asta di Two Wheels for Life. Uno &egrave; firmato da Casey Stoner

All'asta lo scarico Akrapovic autografato da Stoner

“Non riesco a descrivere quanto mi sia divertito”, ha detto l’australiano dopo le due giornate trascorse al DRE Enduro

Stoner ospite al DRE Enduro

Casey Stoner ha preso parte al DRE Enduro per scoprire la nuova scuola di guida in fuoristrada proposta da Ducati. Dopo il bagno di folla del World Ducati Week 2016 (81.000 presenze da tutto il mondo), l&#39;australiano si &egrave; concesso due giorni di divertimento e relax con la famiglia al Castello di Nipozzano, in provincia di Firenze, base della nuova scuola di guida Ducati.  DRE Enduro &egrave; infatti il corso di guida off-road Ducati, che permette di acquisire tutte le competenze tecniche necessarie per chiunque voglia usare la moto anche per andare alla scoperta di nuovi orizzonti.  Il due volte iridato della MotoGP ha seguito il programma proposto da Beppe Gualini, ex-dakariano, attuale direttore tecnico del DRE Enduro: due giorni di guida in off-road in uno dei posti pi&ugrave;&nbsp;belli ed esclusivi della Toscana, alternando esercizi e simulazioni di situazioni limite, a piacevoli escursioni in moto o tecnici fettucciati.    &ldquo;Non ho parole per descrivere il mio week-end: &egrave; stato impressionante&rdquo;, ha detto Casey al termine del suo soggiorno a Nipozzano. &ldquo;La tenuta Frescobaldi di Nipozzano &egrave; qualcosa di unico, e aprire la finestra della tua camera da letto e vedere il panorama che solo le colline toscane possono offrirti &egrave; stata una grande emozione. Se poi, in questo paradiso, ci organizzi una scuola guida fuoristrada di alto livello come il DRE Enduro non riesci proprio a pensare un posto migliore dove trascorrere qualche giorno di divertimento e relax&rdquo;.  &ldquo;La moto, poi, continua a stupirmi e impressionarmi al tempo stesso. E&rsquo; veramente bella da guidare e per apprezzarla bisogna assolutamente guidarla. La Multistrada 1200 Enduro &egrave; tanto imponente da guardare, quanto maneggevole da usare&nbsp;e posso confermare che con una moto come questa si pu&ograve; andare veramente dappertutto. La Multistrada 1200 Enduro &egrave; divertente e anche capace di affrontare un fuoristrada impegnativo. Guidare attraverso le colline della Toscana &egrave; affascinante. La Multistrada 1200 Enduro rende l&rsquo;esperienza unica e credo che nel fuoristrada questa moto non sia seconda a nessuno&rdquo;.  Poi l&rsquo;australiano ha continuato: &ldquo;Con moto come queste si &egrave; sempre cauti all&rsquo;inizio per via delle dimensioni, ma Beppe Gualini e Andrea Rossi (istruttore DRE Enduro e uno dei tester che ha sviluppato la Multistrada 1200 Enduro, ndr) mi hanno fatto fare una serie di esercizi che mi hanno permesso di trovare velocemente il giusto feeling con la Multistrada 1200 Enduro. Infatti alla fine ho spinto davvero forte e pi&ugrave; spingevo pi&ugrave; la moto mi diceva che si poteva andare ancora pi&ugrave; forte. Nei tratti pi&ugrave; impegnativi, come sulle rocce, la Multistrada 1200 Enduro ha superato ogni ostacolo con grande naturalezza. Questa moto &egrave; davvero eccezionale&rdquo;. 

&quot;Non riesco a descrivere quanto mi sia divertito&quot;, ha detto l&#39;australiano dopo le due giornate trascorse al DRE Enduro

Giorni di impegni italiani per Casey Stoner, che del resto &egrave; strettamente legato al mondo tricolore grazie al mondiale vinto con Ducati, della quale &egrave; attualmente collaudatore ufficiale. Dopo il bagno di folla al WDW di Misano, il due volte&nbsp;iridato &egrave; stato ricevuto per la sua visita ormai divenuta una tradizione annuale in Nolangroup. Qui a Stoner &egrave; stata consegnata un&rsquo;edizione One-Off SuperHero del casco X-802RR Ultra Carbon.   Questo casco &egrave; caratterizzato da una particolare finitura data da sfumature di colore trasparenti che lasciano intravvedere la superficie in carbonio. Prodotto artigianale, nonch&eacute; esclusivo, l&rsquo;edizione One-Off SuperHero anticipa alcune tendenze 2017.   &ldquo;Per me venire in Nolan &egrave; sempre un piacere, perch&eacute; ritrovo degli amici appassionati che mi hanno seguito fin dagli inizi e, con professionalit&agrave;, sono stati al mio fianco in ogni gara&quot;, ha detto Casey Stoner. &quot;Questa edizione One-Off &egrave; per me una sorpresa, &egrave; davvero stupenda! Non vedo l&rsquo;ora di salire in sella per indossarla!&rdquo;  &ldquo;Tra i Nolan riders, Casey Stoner &egrave; il pilota flagship che anche al di fuori delle competizioni catalizza l&rsquo;attenzione di gran parte degli appassionati, come accade a tutte le leggende&quot;, ha aggiunto il Presidente Nolangroup, Alberto Vergani. &quot;Per tale ragione, abbiamo realizzato per lui un&rsquo;edizione One-Off SuperHero del modello X-802RR ULTRA CARBON: una grafica celebrativa con le sfumature della bandiera italiana ed alcuni elementi iconici legati al Campione, quali il canguro ed i disegni Maori&rdquo;.  Le sfumature di colore che caratterizzeranno vari modelli Nolan e X-lite rappresentano una novit&agrave; della collezione 2017 e testimoniano lo sforzo di Nolangroup in termini di ricerca estetica, oltre che tecnologica, al fine di incontrare i gusti di un consumatore sempre pi&ugrave; esigente ed attento alle mode. Tendenze colore che sono solo parte delle novit&agrave; 2017.  Il modello X-802RR Ultra Carbon One-Off SuperHero &egrave; realizzato in esclusiva per Casey Stoner, mentre le nuove colorazioni saranno disponibili a partire da Ottobre 2016. 

Nolan ha consegnato a Casey Stoner un&#39;edizione One-Off del modello X-802RR Ultra Carbon realizzata in esclusiva per l&#39;australiano

Nolan, un casco X-802RR &quot;one-off&quot; solo&nbsp;per Stoner

Il World Ducati Week &egrave; stata l&rsquo;occasione, da parte di Ducati, per svelare al &ldquo;suo&rdquo; pubblico una moto che sar&agrave; in vendita da luglio. Si tratta della 1299 Panigale S Anniversario, un &ldquo;regalo&rdquo; che la Casa di Borgo Panigale ha voluto offrire a tutti gli appassionati, per celebrare con la massima espressione tecnica e meccanica i 90 anni di storia.  TRICOLORE - E&rsquo; stato Casey Stoner, il pilota Ducati pi&ugrave; amato insieme a Troy Bayliss, a togliere il velo a questa moto in occasione della serata finale del WDW. Sar&agrave; prodotta in soli 500 esemplari, &egrave; &ldquo;vestita&rdquo; con una livrea che richiama i colori racing bianco-nero rosso (con cerchi oro) delle moto da corsa.    RICAVATE DA PIENO E NUMERATE - Elementi distintivi della 1299 Panigale S Anniversario sono la piastra superiore di sterzo e le boccole di sterzo, entrambe in lega di alluminio e completamente realizzate per lavorazione dal pieno. Ogni piastra di sterzo &egrave; unica perch&eacute; numerata, con iscrizione laser, secondo l&rsquo;ordine di produzione di serie della moto. Le boccole di sterzo, eccentriche, consentono di replicare le quote ciclistiche della Panigale R spostando in avanti il perno di sterzo di 5 mm rispetto agli altri modelli della famiglia Panigale. Inoltre, una leggera batteria al litio, assieme ai paratacchi, il parafango posteriore e la cover dell&rsquo;ammortizzatore in fibra di carbonio permettono un risparmio di peso di 2,5 kg. &nbsp; CONTROLLO DI TRAZIONE RINNOVATO - Questo modello &egrave; dotata di un&rsquo;inedita versione dei Ducati Traction Control (DTC) e Ducati Wheelie Control (DWC) denominati EVO, che elevano ai massimi livelli le performance e la sicurezza attiva della Superbike bolognese. &nbsp; TANTA ELETTRONICA - Oltre ai nuovi DTC e DWC EVO, la 1299 Panigale S Anniversario &egrave; equipaggiata con l&rsquo;ABS Cornering Bosch, che garantisce performance e sicurezza in ogni condizione di guida e il Ducati Quick Shift (DQS) up/down, per cambiate e scalate velocisia in pista sia su strada. Il bicilindrico Superquadro da 1.285 cc e 205 cv &egrave; dotato di Engine Brake Control (EBC) che ottimizza la stabilit&agrave; del veicolo in condizioni estreme di ingresso in curva mentre il reparto sospensioni &egrave; affidato alle Ducati Electronic Suspension (DES) ed &Ouml;hlins Smart EC, un sistema di controllo event-base che grazie a motorini passo-passo ed elaborando i segnali misurati e/o elaborati dalle altre centraline della moto, modifica il setup delle sospensioni durante le fasi della guida per migliorare il grip in curva, la stabilit&agrave;, la frenata, l&rsquo;ingresso di curva e la maneggevolezza e anche il comfort di marcia. &nbsp; STRUMENTAZIONE TFT - La 1299 Panigale S Anniversario &egrave; anche dotata di strumentazione TFT (Thin Film Transistor) con cui &egrave; possibile gestire e modificare i Riding Mode Ducati (Race, Sport e Wet) per cucirsi addosso la moto. Come tutte le moto della famiglia Panigale, anche la 1299 Panigale S Anniversario sfrutta la tecnologia monoscocca per il telaio. La compatta struttura monoscocca, fusa in alluminio per aumentarne le caratteristiche di resistenza, utilizza il motore Superquadro come elemento strutturale. &nbsp; KIT RACING - Per renderla ancora pi&ugrave; estrema, al momento dell&rsquo;acquisto assieme alla moto viene fornito un kit racing composto dallo scarico Akrapovic Racing, dalle cover in alluminio &nbsp;per coprire i fori specchi e dalla cover per coprire il foro lasciato dal portatarga una volta tolto per guidare in pista.&nbsp; La 1299 Panigale S Anniversario &egrave; disponibile da met&agrave; luglio al prezzo di 29.590 euro franco concessionario. 

E&rsquo; una versione speciale della supersportiva italiana: prodotta in 500 esemplari, &egrave; dotata di una livrea speciale e di numerose migliorie elettroniche

World Ducati Week: svelata la 1299 Panigale S Anniversario

Il video del campione del mondo Ducati mentre prova la Multistrada 1200 Enduro sugli sterrati dei colli bolognesi.&quot;Sembra un giocattolo&quot;, dice l&#39;australiano.

Stoner: "La Multistrada 1200 Enduro non ha limiti"

Di ritorno dal circuito del Mugello, Casey Stoner, il primo - e per ora unico - pilota ad essersi laureato campione del mondo della MotoGP su Ducati, ha provato la nuova maxi-enduro Ducati Multistrada 1200. L&#39;australiano si &egrave; cimentato su percorso su strada e in off-road sulle colline che circondano Bologna. Un tragitto bello e divertente, a tratti anche impegnativo, che ha permesso all&rsquo;australiano di saggiare le doti della moto.  &ldquo;Mi piace moltissimo!&rdquo;, ha detto Casey Stoner appena sceso dalla Multistrada 1200 Enduro. &ldquo;La posizione di guida offerta da questa moto &egrave; quasi migliore di quella delle off-road. Quando guidi la Multistrada 1200 Enduro non ti stanchi; sugli sterrati pieni di buche o anche su vere e proprie pietraie questa moto &egrave; incredibilmente stabile.   &quot;Il peso aiuta a renderla stabile come succede con tutte le moto di questa stazza ma, a differenza delle altre, la Multistrada 1200 Enduro sembra un giocattolo in ogni situazione&quot;, aggiunge Stoner. &quot;Quando vuoi cambiare traiettoria, la moto risponde facilmente e con precisione. Sembra grande quando la guardi, ma poi guidandola la sensazione non &egrave; cos&igrave;. E&#39; una moto davvero speciale e non ha limiti. Con la Multistrada 1200 Enduro ti puoi divertire sia sulla strada&nbsp;sia sullo sterrato, e puoi trasportare tanti bagagli quando fai i lunghi viaggi. E&#39; la migliore soluzione per molte situazioni diverse e puoi anche portare la famiglia con te. Sono rimasto davvero impressionato&rdquo;. 

&quot;Non ti stanchi: sugli sterrati pieni di buche o anche su vere e proprie pietraie questa moto &egrave; incredibilmente stabile&quot;, dice Stoner.

Stoner: &quot;La Multistrada 1200 Enduro non ha limiti&quot;

Nolangroup &egrave; pronta per la stagione motociclistica 2016 e va on air con Casey Stoner. Il Campione australiano appena rientrato come collaudatore Ducati &egrave; da sempre testimonial del brand ed ora diventa protagonista della nuova Campagna ADV &ldquo;Proud to ride with Nolangroup&rdquo;.  Il layout ritrae Stoner con tre diversi modelli: N87, integrale da strada, X-802RR ultra carbon, racing top di gamma e X-201, jet dallo stile caf&eacute; racer. Il prodotto viene messo in risalto dal carisma del pilota che trasferisce al consumatore i valori di sempre del brand: qualit&agrave; e passione per le gare. Una serie di icone descrive, invece, le principali caratteristiche tecniche del casco.  Successivamente, la Campagna &ldquo;Proud to ride with Nolangroup&rdquo; vedr&agrave; protagonisti anche molti altri piloti, fra cui i giovani Enea Bastianini e Danny Kent, nonch&eacute; la rivelazione della MotoGP Danilo Petrucci. Orgogliosi di essere #nolanriders sulle piste di tutto il mondo.  

&ldquo;Proud to ride with Nolangroup&rdquo; vedr&agrave; protagonisti altri giovani piloti da Bastianini a Kent a Petrucci

Nolan: Casey Stoner testimonial

Ultimo giorno utile per vedere in tutti i cinema della catena The Space il film capolavoro di Brad Pitt sul mondo della MotoGP: il titolo originale &egrave; "Hitting the Apex" ("Raggiungere l'apice"), che in italiano &egrave; stato adattato in "Fino all'ultima staccata".  Si tratta di un docu-film con le immagini di gara inedite e le interviste dei piloti pi&ugrave; veloci della classe regina degli ultimi anni: le prime difficili gare di Marco Simoncelli nella classe regina, con i suoi "scontri" con Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, le vittorie di Casey Stoner, gli anni difficili di Valentino Rossi in Ducati e il suo riscatto con Yamaha, con il ritorno alla vittoria dopo 46 gare andate a vuoto: un successo che il parroco di Tavullia celebra facendo suonare ininterrottamente le campane del paese. E infine, l'arrivo di Marc Marquez, capace di conquistare il titolo mondiale nella sua prima stagione nella classe regina.  Due ore ad alta tensione, con immagini spettacolari, musiche emozionanti e una ricostruzione precisa degli ultimi anni della MotoGP.  Fiammetta La Guidara  Qui il trailer del film:  

Ultimo giorno utile per vedere in tutti i cinema della catena The Space il film capolavoro di Brad Pitt sul mondo della MotoGP

Il film sulla MotoGP al cinema

Il campione australiano correr&agrave; con Honda la 8 Ore 2015 indossando un nuovo casco della linea X-802RR. 

Casey Stoner, il casco Nolan per la 8 Ore di Suzuka

Il Campionato del Mondo MotoGP disputer&agrave; questo weekend il 27&ordm; GP negli Stati Uniti, che si corse per la prima volta a Daytona nel 1964.  Lo scorso 2 febbraio si &egrave; celebrato il 51&ordm; anniversario dalla prima visita del Campionato del Mondo su un circuito statunitense. Il primo GP degli Stati Uniti si disput&ograve; infatti nel 1964 a Daytona (Florida), con la seconda edizione l'anno successivo. Dopo le vittorie dell'indimenticabile Mike Hailwood nella 500cc e di Alan Sheperd nella 250cc, per oltre tre decadi i prototipi a due ruote non corsero sul suolo americano.  Il ritorno si ebbe nel 1988 in un altro tempio del motociclismo, dal disegno straordinario: Laguna Seca (California). Era quella l&rsquo;epoca dei due tempi e degli eroi americani; in quell&rsquo;occasione, l&rsquo;idolo di casa Eddie Lawson ottenne una grande vittoria che gli spian&ograve; la strada verso il terzo dei suoi quattro titoli mondiali in 500cc.  Il tracciato californiano di Monterey aveva una sezione (il mitico "Cavatappi", presente ancora oggi) particolarmente impegnativa; ma i campioni americani continuavano a brillare: nella classe 250cc il successo and&ograve; alla wild card Jim Filice, in sella alla Honda NSR 250 HRC preparata da Erv Kanemoto.  Nelle successive edizioni la vittoria nella classe regina continu&ograve; ad essere prerogativa dei protagonisti a stelle e strisce, come Wayne Rainey e John Kocinski, fino a quando nel 1994 Luca Cadalora riusc&igrave; a rompere quella mag&igrave;a che aveva negato ai piloti europei di salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio di Laguna Seca.  Dopo 11 anni, il Gran Premio statunitense &egrave; ritornato a disputarsi nuovamente a Laguna Seca a partire dal 2005, riservandolo per&ograve; solo alla classe MotoGP (in quanto le leggi californiane vietano la circolazione di motocicli a 2 tempi in cui rientrano anche quelli utilizzati nelle classi 250 e 125).  Di tutti i piloti in griglia in quell&rsquo;occasione, solo Loris Capirossi aveva corso l&rsquo;ultima volta su quello stesso scenario.  Ancora una volta, fu un americano a trionfare sul circuito di casa, con Nicky Hayden che conquist&ograve; la sua prima vittoria nella classe regina. "Kentucky Kid" si super&ograve; l'anno successivo, concedendo il &ldquo;bis&rdquo; a Laguna Seca nella stagione del suo titolo iridato in MotoGP&trade;.  Nel 2007 Casey Stoner fu il primo non-americano a vincere la gara degli USA nell&rsquo;era moderna, mentre l&rsquo;anno successivo il canguro fu costretto a inchinarsi a Valentino Rossi, dopo un emozionante duello che tocc&ograve; il suo apice proprio al &ldquo;Cavatappi&rdquo;. La vittoria di Laguna Seca consegn&ograve; a entrambi una marcia in pi&ugrave; nella conquista del rispettivo titolo iridato.  Dal 2008 al 2012, si affianc&ograve; anche il GP di Indianapolis, e dal 2013 anche il nuovo Circuito delle Americhe (COTA, costruito ad Austin, in Texas): fu quella anche l&rsquo;ultima stagione in cui si corse a Laguna Seca. Quell&rsquo;anno si disputarono dunque ben tre GP negli Stati Uniti, tutti &ldquo;territorio di caccia&rdquo; del rookie Marc Marquez.  Non contento, il talento di Cervera si &egrave; imposto su entrambi i circuiti anche nella scorsa stagione 2014. Dopo la lenta partenza in Qatar due settimane fa, tutto lascia presagire un altro trionfo del Campione del Mondo in carica. Fiammetta La Guidara &nbsp;

Il Campionato del Mondo MotoGP sta per disputare il 27&ordm; GP negli Stati Uniti, che si corse per la prima volta a Daytona nel 1964

MotoGP negli USA

Nolan Group torna ad essere sponsor di Casey Stoner. Il rientro&nbsp;del pilota nel team di&nbsp;Honda per occuparsi dei test a Sepang della RC213V MotoGp (leggete qui i dettagli) segna un nuovo step per questa "storica" collaborazione.  Una partnership che,&nbsp;infatti,&nbsp;aveva gi&agrave; visto la presenza di Nolan, e dei suoi caschi racing, fin dagli esordi della carriera del campione. Con orgoglio il Gruppo conferma&nbsp;ancora una volta il rapporto con Stoner, una figura importante e irrinunciabile per la celebre Azienda italiana.  Cos&igrave; Alberto Vergani, Presidente Nolangroup, commenta il rinnovo dell'accordo: &ldquo;Ho conosciuto Casey quando aveva solo 16 anni e ho visto subito nei suoi occhi la passione per questo sport e la voglia di vincere. E dopo questo periodo di stop, spero che quell&rsquo;entusiasmo si stia riaccendendo e che un giorno torni in pista per le gare e non solo per i test. Vedere gareggiare lui e Marquez sarebbe uno spettacolo unico. Nel frattempo godiamoci questi giorni a Sepang&rdquo;. Casey, durante queste tre giornate sul circuito malese di&nbsp;Sepang (da oggi al 31 Gennaio), utilizzer&agrave; il modello Nolan top di gamma X-802 R, disponibile anche nel catalogo 2015 in tre diverse versioni Replica Stoner.  Giulia Cassinelli  [gallery ids="17151,17150,17149"]  &nbsp;  &nbsp;

Nolan rinnova la collaborazione con Stoner in occasione dei test di Sepang con Honda

Nolan e Stoner ancora insieme

Ancora una volta HRC&nbsp;rinnova il contratto al due volte campione del mondo di MotoGP Casey Stoner. Il fortissimo pilota, ritiratosi dalle corse nel 2012, non disdegna certo qualche giorno in pista a tutto gas: il suo compito sar&agrave; quello di provare&nbsp;la Honda RC213V.  I test avranno luogo tra qualche giorno, tra il 29 e il 31 Gennaio,sul circuito malese di Sepang pima della prova pre-campionato programmata dall'IRTA (Associazione Internazionale Team Corse su Strada, che raggruppa tutte le squadre del Campionato del Mondo).  Queste le parole&nbsp;con cui Casey ha commentato la collaborazione: "Dopo una lunga pausa dalle corse, &egrave; stato stimolante&nbsp;tornare su una moto qualche mese fa! Ora dopo essermi rilassato&nbsp;a&nbsp;Natale e per il&nbsp;Nuovo Anno sono felice di annunciare che sto parlando con &nbsp;Nakamoto san per arrivare ad un accordo di proseguimento del nostro rapporto. In questo momento mi sto preparando&nbsp;a guidare a Sepang tra poche settimane - che come clima e umidit&agrave; &egrave; molto diverso da Motegi- e per questo ho bisogno di mettermi in forma!" A fine 2015, poi, il campione sar&agrave; richiamato dalla divisione corse di Honda per&nbsp;un secondo test,&nbsp;di&nbsp;cui ancora per&ograve;&nbsp;non si conosce la data.  Il Vice Presidente Esecutivo di HRC, Shuhei Nakamoto, ha dichiarato: "Prima di tutto Buon Anno! Siamo molto felici di poter iniziare il 2015 annunciando la prosecuzione del nostro rapporto con Casey e di riaccoglierlo nella nostra famiglia. I pareri che da ad HRC&nbsp;sono inestimabili e siamo fortunati di avere un test rider capace di portare la RC213V ai suoi limiti".  &nbsp; Giulia Cassinelli   &nbsp;

Stoner e HRC, nuovi accordi per i test della Honda RC213V

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