        Dainese &egrave; tornata nello spazio, proteggendo l&rsquo;astronauta Thomas Pesquet, che dallo scorso 17 novembre &egrave; impegnato nella missione Proxima. Il primo appuntamento con lo spazio di Dainese &egrave; stato con la missione IRISS del settembre 2015 durante la quale l&rsquo;astronauta danese Andreas Mogensen aveva testato per la prima volta SkinSuit. &nbsp; La tuta SkinSuit &egrave; nata dalla partnership tra la European Space Agency (ESA) e il Dainese Science and Research Center, ed &egrave; studiata per essere indossata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e in grado di esercitare sul corpo degli astronauti, che operano in assenza di gravit&agrave;, una pressione crescente in direzione testa-piedi simulando il peso normalmente imposto dalla massa corporea sulla Terra. In questo modo SkinSuit contrasta l&rsquo;allungamento della spina dorsale in assenza di gravit&agrave; applicando al corpo dell&rsquo;astronauta una compressione verticale, senza compromettere comfort e movimenti. SkinSuit &egrave; una tuta realizzata su misura da Dainese e prevede pi&ugrave; di 150 misurazioni del corpo dell&rsquo;astronauta. Dainese, che da sempre fa della protezione negli sport dinamici la propria missione, conferma dunque il suo impegno nella ricerca di soluzioni innovative per la protezione dell&rsquo;uomo e guarda al futuro nell&rsquo;esplorare le possibili evoluzioni del rapporto tra natura, arte e scienza. Dainese ha recentemente supportato SACI, Studio Arts College International, nel simposio &ldquo;Da Galileo a Marte: Rinascimento della Scienza e delle Arti&rdquo;, tenutosi lo scorso 12 novembre&nbsp; a Firenze al quale sono intervenuti Dava Newman, Vicedirettrice di NASA, Nicole Scott, astronauta di NASA, ingegnere ed artista, l&rsquo;astronauta italiano Paolo Nespoli, l&rsquo;architetto e designer Guillermo Trotti e l&rsquo;artista Lia Halloran. Sono state esposte le due tute spaziali di Dainese SkinSuit e BioSuit, una tuta spaziale studiata per il primo viaggio umano sul Pianeta Rosso previsto intorno al 2030 che applica il concetto delle &ldquo;linee di non estensione&rdquo;, esercitando una pressione meccanica sul corpo dell&rsquo;astronauta senza per&ograve; comprometterne la mobilit&agrave;.       

<p>Elaborata con l'Agenzia dello Spazio Europeo, la tuta SkinSuit &egrave; tornata nello spazio per proteggere Thomas Pesquet. Presentata anche BioSuit, per il viaggio sul Pianeta Rosso nel 2030</p>

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Dainese veste gli astronauti