        Askoll EVA ha annunciato di aver siglato un nuovo contratto con Cooltra che prevede la fornitura di 200 scooter eS2 Sharing e di 1400 batterie, destinati ad essere impiegati sul suolo italiano. Il modello eS2 Sharing, con una potenza di 2.200 W e una velocit&agrave; massima di 45 km/h, &egrave; dotato di due batterie agli ioni di litio, con una capacit&agrave; complessiva di 2.800 Wh, garantendo un'autonomia massima di circa 80 km. A MILANO IL BIKE SHARING SOPPIANTA LE AUTO: IN CALO I MONOPATTINI Ricarica rapida e sicurezza Ci&ograve; che rende particolarmente interessante questa partnership &egrave; l'integrazione del sistema di batterie rimovibili dei veicoli Askoll EVA con il modello di business free-floating di Cooltra. Grazie a questo sistema, la ricarica degli scooter avviene in pochi istanti, sostituendo le batterie scariche con nuove batterie cariche, consentendo un'efficienza di gestione e di utilizzo ottimale dell'intera flotta su strada. Il nuovo modello eS2 Sharing 2.8 &egrave; inoltre dotato di un avanzato sistema elettronico di geolocalizzazione e comunicazione con la centrale operativa, che consente l'attivazione del veicolo tramite un'app per smartphone. Gli utenti potranno facilmente sbloccare il cavalletto e aprire il bauletto, che ospita due caschi per guidatore ed eventuale passeggero. Gian Franco Nanni, Amministratore Delegato di Askoll EVA, ha affermato: &ldquo;Siamo orgogliosi di consolidare e rafforzare la nostra partnership con Cooltra, leader europeo nell&rsquo;e-scooter sharing, attraverso questo nuovo accordo. La fornitura di 200 scooter eS2 Sharing rappresenta un passo significativo verso la promozione della mobilit&agrave; sostenibile in Italia. Siamo contenti della fiducia che Cooltra ripone nelle nostre tecnologie. Non vediamo l&rsquo;ora di continuare a lavorare insieme per promuovere una mobilit&agrave; urbana pi&ugrave; sostenibile e consapevole&rdquo;. E-BIKE, BICI E MONOPATTINI SI POSSONO PORTARE SUI TRENI? FACCIAMO CHIAREZZA       

Le due aziende hanno firmato l'accordo: i veicoli forniti saranno degli eS2 Sharing ricaricabili in pochi istanti e dotati di sistema di geolocalizzazione

Askoll EVA e Cooltra: 200 nuovi scooter e 1400 batterie in arrivo in Italia

        A Milano ci sono sempre meno auto in circolazione e a prendere il posto delle vetture ci pensano i trasporti pubblici e lo sharing, specie quello di biciclette. A riportarlo &egrave; un'analisi condotta dall'Agenzia Mobilit&agrave; Ambiente e Territorio (Amat), che giudica l'Area C e le tariffe per accedere alla ZTL la principale causa di questo fenomeno. MOTO E BICICLETTE, &Egrave; BOOM DELL'USO DELLE DUE RUOTE NELLE CITT&Agrave; ITALIANE Bene le bici, ma non i monopattini Di coseguenza al fenomeno dello "spopolamento delle auto" a Milano, si osserva un aumento nell'utilizzo dei mezzi pubblici, che ha registrato un incremento complessivo del 5,4% nel mese di gennaio 2024. Questa tendenza si evidenzia soprattutto la domenica, con una crescita del 12,73%. Anche i parcheggi di interscambio mostrano una tendenza positiva, con un aumento del 6,55%. Il bike sharing ha registrato un notevole boom, probabilmente favorito dalla recente espansione della rete ciclabile cittadina, con un aumento del 27,05%. Al contrario, gli altri servizi di sharing hanno subito una flessione, con le auto condivise in calo del 7,29%, gli scooter del 26,02% e i monopattini addirittura del 30,98%. BOLOGNA CITT&Agrave; 30 DOPO UN MESE, IL SINDACO: &ldquo;INCIDENTI -16%, BICI +29%&rdquo;       

La pirincipale causa sono le tariffe alte per accedere all'Area C del capoluogo lombardo

A Milano il bike sharing soppianta le auto: in calo i monopattini

Nello scorso dicembre era emersa la notizia che la startup CityScoot, nota per aver fornito a Milano e Torino il servizio di scooter elettrici, non se la passava bene. In particolare circa 40 lavoratori erano senza stipendio, mentre 750 veicoli erano rimasti abbandonati in strada a seguito dell&#39;interruzione del servizio stabilita a novembre. Ora c&#39;&egrave; una novit&agrave; che riguarda proprio quegli scooter che tanto erano presi di mira dai ladri di batterie nelle due citt&agrave; italiane.  Un salvataggio in extremis  Come riporta Sitfed, sito che si occupa di startup, CityScoot &egrave; stata acquistata da Cooltra per circa 400mila euro. Ovviamente, a seguito di questa soluzione, sono arrivate anche ulteriori notizie: dei 147 dipendenti attuali dell&#39;azienda ne rimarranno solo 30 e gli scooter saranno destinati muoversi per le vie di Parigi, citt&agrave; nella quale Cooltra &egrave; fortemente operativa. Al fine di &quot;salvare&quot; CityScoot si era anche fatto avanti l&#39;ex CEO Bertrand Fleurose, che aveva richiesto finanziamenti attraverso i social. Non fu accettata la sua offerta da 300mila euro e per questo si &egrave; scelto in seguito di affidare l&#39;azienda a Cooltra che ne ha offerti circa 100mila in pi&ugrave;.  MOTO E BICICLETTE, &Egrave; BOOM DELL&#39;USO DELLE DUE RUOTE NELLE CITT&Agrave; ITALIANE 

La startup, presente a Milano e Torino, aveva interrotto il suo servizio nello scorso novembre: ora arrivano importanti novit&agrave; a riguardo

Cooltra rileva CityScoot per 400mila euro ma cambier&agrave; citt&agrave;

        Non come Parigi, ma quasi. Stiamo parlando della situazione dei monopattini elettrici a noleggio a Bruxelles, dove comunque &egrave; stato dato un importante giro di vite: da febbraio 2024 verr&agrave; drasticamente ridotto il numero dei mezzi in circolazione, da 20mila a 8mila. Una scelta, questa, che potrebbe far pensare a una riduzione via via sempre pi&ugrave; marcata, fino alla totale abolizione, come &egrave; successo nel 2023 nella capitale francese. Tutte le novit&agrave; da febbraio 2024 La notizia &egrave; stata resa nota poco prima di Natale dalle autorit&agrave; municipali, che hanno spiegato le nuove regole sull'utilizzo dei monopattini in sharing e sul numero di veicoli ammessi in citt&agrave;. Il taglio, dicevamo, partir&agrave; da febbraio 2024, con una riduzione di circa un terzo sui mezzi. Non mancano, naturalmente, regole pi&ugrave; severe per quanto riguarda parcheggi, da febbraio tollerati solo nelle zone appositamente adibite. E come successo in Italia anche il numero degli operatori &egrave; stato ridotto: sono solo due, Bolt e Dott, le aziende che potranno far circolare i loro veicoli a Bruxelles. I motivi di questa diminuzione sono diversi. Partiamo con i parcheggi (un problema diffuso anche in Italia), tra soste selvagge e monopattini abbandonati. Per questo, a Bruxelles verranno aumentati gli spazi previsti per la sosta della mobilit&agrave; condivisa, si passer&agrave; da 1.000 a 1.500 stalli. Ci saranno poi delle limitazioni alle aree di circolazione. Tutte misure che vogliono cercare di aumentare anche la sicurezza, sia degli utenti dei mezzi che degli altri utenti della strada, visto l&rsquo;alto numero di incidenti che ormai da qualche anno coinvolge i monopattini. I piccoli veicoli elettrici a due ruote, fa sapere il dipartimento alla mobilit&agrave; di Bruxelles tramite un comunicato, saranno pi&ugrave; sicuri e pi&ugrave; tecnologici e ci saranno anche nuove tariffe. ARMA SCOOTER, IL MONOPATTINO ELETTRICO CHE DIVENTA PICCOLO COME UN PC       

Da febbraio 2024, si passer&agrave; da 20mila a 8mila veicoli circolanti e solo due operatori. In arrivo anche pi&ugrave; stalli e regole pi&ugrave; severe

Bruxelles, drastico taglio ai monopattini in sharing: presto come Parigi?

Confusione e dubbi per Cityscoot a Milano, ma soprattutto per i suoi dipendenti. Circa 40 lavoratori, infatti, sono adesso senza stipendio e ci sono ben 750 scooter abbandonati per strada. Il 21 novembre &egrave; arrivato l&rsquo;annuncio ufficiale dell&rsquo;interruzione del servizio, sia Milano che a Torino, a partire dal 30 del mese: &ldquo;Nonostante i nostri numerosi sforzi per restare aperti, le nostre energie non sono bastate. Abbiamo un solo obiettivo: tornare. Faremo tutto il possibile per mantenere questa promessa&rdquo;, ha spiegato l&rsquo;azienda.  Cityscoot cerca investitori  Secondo quanto emerso, Cityscoot avrebbe delle difficolt&agrave; economiche e sarebbe alla ricerca di nuovi investitori. E nonostante il servizio nel nostro paese non fosse messo male, sono i dipendenti italiani a pagarne le conseguenze. &ldquo;Fino a pochi giorni fa ci parlavano di progetti, del business plan del 2025 - raccontano i dipendenti al Corriere della Sera -. Poi, improvvisamente, la chiusura&rdquo;.  In un primo momento, ai dipendenti era stato detto che c&rsquo;era la possibilit&agrave; di dare le dimissioni volontarie. Poi, poco dopo, il cambio di rotta: &ldquo;I soldi non bastano per tutti&rdquo;. E poi un&rsquo;altra versione ancora: &ldquo;Fondi trovati, non c&#39;&egrave; problema&rdquo;. Ma la situazione sembra pi&ugrave; confusa che mai. Nel frattempo c&rsquo;&egrave; chi tenta la strada di un accordo per il licenziamento conciliato, chi invece si &egrave; rivolto al sindacato, e chi vorrebbe ricevere ci&ograve; che gli spetta. Ma a oggi non risultano pagati neppure gli stipendi di novembre.  Una lunga rimozione  E gli scooter per strada? Come dicevamo, sono circa 750 i mezzi abbandonati sulle strade milanesi (i restanti della flotta sono stati ritirati dai magazzini) e rischiano di perdere il loro valore, oltre al deterioramento delle batterie.  Sebbene alcuni cittadini abbiano sollecitato la rimozione di alcuni mezzi, ancora non si &egrave; mosso nulla. Anche se voci dicono che Cityscoot si sia rivolta a un&rsquo;azienda esterna per il recupero mezzi (quindi con costi ulteriori), ma ci vorr&agrave; ancora un altro mese.  PIERER TAGLIA 300 POSTI DI LAVORO E SPOSTA LA PRODUZIONE IN ASIA 

Dal 30 novembre 2023 il servizio di sharing &egrave; stato interrotto (anche a Torino) ma la situazione &egrave; pi&ugrave; confusa che mai

Cityscoot, problemi a Milano: dipendenti senza lavoro e 750 scooter abbandonati

        Una situazione economica non positiva e troppi furti di batterie. Sarebbero questi i motivi alla base dell'annuncio da parte di Cityscoot di sospendere il servizio di sharing nelle citt&agrave; di Milano e Torino. Gli utenti avranno quindi la possibilit&agrave; di consumare i minuti residui entro il 30 novembre 2023. SICUREZZA STRADALE, TROPPI AUTOMOBILISTI COL CELLULARE ALLA GUIDA E IL 10% FA UN VIDEO Il comunicato e i furti L'annuncio &egrave; arrivato sia da parte delle amministrazioni comunali, sia dalla societ&agrave; stessa che contava circa 2mila scooter elettrici in servizio del capoluogo lombardo. "Avremmo preferito darvi una bella notizia. Tuttavia, ormai da qualche tempo, Cityscoot affronta notevoli difficolt&agrave; finanziarie. Nonostante i nostri numerosi sforzi per restare aperti, le nostre energie&nbsp;non sono bastate.&nbsp;Siamo costretti a&nbsp;sospendere il servizio&nbsp;a Torino e&nbsp;a Milano dal 30 novembre&nbsp;a tempo indeterminato. Abbiamo un solo obiettivo: tornare. Faremo tutto il possibile per mantenere questa promessa&rdquo;, questo il comunicato di Cityscoot. Per quanto riguarda i furti, si contano ben 650 batterie EP al litio rubate tra il 2019 e il 2022, con un danno quantificabile a circa 1 milione di euro. Per questo, la societ&agrave; &egrave; stata costretta ad alzare il prezzo delle tariffe. Non &egrave; per ora prevista una sostituzione con un altro fornitore. MONOPATTINI A ROMA, ARRIVA LA STRETTA SUL NOLEGGIO: BASTER&Agrave;?       

La societ&agrave; di noleggio ha deciso di ritirare tutti gli scooter elettrici nelle due citt&agrave; italiane: dal 2019 al 2022 sono state ben 650 le batterie al litio rubate

Cityscoot sospende il servizio di sharing nelle città di Milano e Torino

        Il referendum dello scorso aprile aveva espresso un parere netto: via i monopattini in sharing da Parigi. E cos&igrave; da oggi, 1&deg; settembre 2023, la capitale francese non vedr&agrave; pi&ugrave; circolare n&eacute; sostare i mezzi elettrici a due ruote a noleggio (che qui avevano fatto il loro debutto nel 2018). Cosa succede ora? Il motivo del referendum? Le continue polemiche derivanti dall&rsquo;impossibilit&agrave; di riuscire a stabilire delle regole per il loro utilizzo. E quindi i tre operatori che si spartivano il settore non potranno pi&ugrave; essere attivi a Parigi. Si tratta della prima capitale europea a vietare la circolazione di monopattini elettrici in sharing. I 15.000 mezzi a noleggio sono stati trasportati dall'inizio di agosto in altre citt&agrave; francesi, mentre a Parigi si discute su chi subentrer&agrave; negli spazi liberi (che fanno gola) che saranno lasciati dai parcheggi vuoti. Quello che &egrave; successo a Parigi &egrave; stato certamente drastico, sebbene la situazione fosse piuttosto fuori controllo. Le autorit&agrave;, infatti, sono state talmente sopraffatte dal fenomeno che persino la sindaca Anne Hidalgo, paladina delle biciclette e ostile alle automobili, aveva fatto campagna per il divieto. Problemi non solo a Parigi I monopattini elettrici (non solo quelli a noleggio) sono spesso al centro delle polemiche, non solo in Francia. Questo perch&eacute;, dopo anni, non sono ancora stati regolamentati in maniera chiara e precisa. Con la revisione del Codice della Strada si parla di casco obbligatorio per tutti, e anche di assicurazione e targa. Ma c&rsquo;&egrave; probabilmente ancora molto da fare, soprattutto a livello di educazione stradale, prima che finiscano i problemi derivanti dalla guida sconsiderata di questi mezzi. IL PERIODO D'ORO DI E-BIKE E MONOPATTINI SHARING: A ROMA +51%        

Dopo il referendum in primavera, dal 1&deg; settembre 2023 la capitale francese non ospita pi&ugrave; i piccoli mezzi elettrici in sharing

Parigi, il primo giorno senza monopattini a noleggio

        Dekra e Cooltra si sono unite. La partnership dei due marchi &egrave; stata studiata per uno scopo ben preciso: offrire alle aziende e agli utenti della strada un pi&ugrave; ampio panel di servizi, integrando le reciproche competenze nella sicurezza e mobilit&agrave; leggera.&nbsp;La collaborazione prevede l&rsquo;attivazione di servizi di sharing privato per i dipendenti di aziende e attivit&agrave; di training sull&rsquo;utilizzo dei mezzi elettrici su due ruote, nonch&eacute; il noleggio di veicoli elettrici nella Rete dei Centri di Revisione Dekra. Sharing privato e formazione sono iniziative volte a incentivare un nuovo concetto di welfare e approccio alla mobilit&agrave; sostenibile con l&rsquo;intento di consentire ai dipendenti una maggiore padronanza del mezzo e una pi&ugrave; solida consapevolezza e impegno nella riduzione dell&rsquo;impatto ambientale degli spostamenti, promuovendo una cultura sostenibile e sicura dei tragitti casa-lavoro. Migliorare i servizi Toni Purcaro, Executive Vice President Dekra Group e Presidente Dekra Italia. &ldquo;Siamo orgogliosi di aver avviato una partnership con Cooltra, in grado di garantire alle aziende e agli utenti una mobilit&agrave; leggera, sicura e sostenibile, grazie ai servizi di sharing privato e alle attivit&agrave; di training, oltre al noleggio di veicoli elettrici. Tematiche fondamentali per il lavoro di Dekra, impegnata in controlli e verifiche degli standard di sicurezza fisica e digitale di tutti i veicoli di nuova generazione. &Egrave; fondamentale, in tal senso, parlare di sicurezza e sostenibilit&agrave;, in quanto lo sharing privato rappresenta una soluzione pi&ugrave; sostenibile per lo spostamento urbano, volto a migliorare il livello dei servizi a beneficio della popolazione, evitando di intasare strade e piazze di mezzi mal gestiti. In conclusione, &egrave; centrale il tema della sicurezza stradale, poich&eacute; i veicoli di sharing mobility, passando da un conducente all&rsquo;altro, necessitano di una manutenzione periodica e costante&rdquo;. Si esprime anche Lorenzo Span&ograve;, B2B Regional Manager per l&rsquo;Italia di Cooltra: &ldquo;In Cooltra abbiamo sempre puntato su innovazione e sicurezza per uno sviluppo realmente sostenibile. Lo abbiamo fatto e lo faremo attraverso scelte importanti, volte a una sostenibilit&agrave; che impatti fattivamente e in modo positivo sulle nostre vite, sull&rsquo;ambiente, sul territorio, sul presente e sul futuro prossimo. Con oltre 20 mila veicoli a due ruote, di cui l&rsquo;85% elettrici, percorriamo questa strada nelle strategie quotidiane, nel sostegno concreto a una mobilit&agrave; a zero emissioni e condivisa di cittadini, aziende e dipendenti, con i servizi di sharing e le flotte elettriche dedicate al welfare, allo spostamento casa-lavoro, al mondo del lavoro e al tempo libero delle persone." "Impattando contestualmente sulla rivoluzione green del mondo delivery, della logistica, delle consegne a domicilio, del turismo sostenibile. Una transizione ecologica sicura e professionale, per la quale abbiamo scelto Dekra e la sua riconosciuta eccellenza, al fine di garantire alla nostra flotta e ai nostri utenti le migliori garanzie sul mercato in relazione alla formazione di settore, alla guida sicura e alle certificazioni, incluso il carbon footprint report&rdquo;. BIKER FEST INTERNATIONAL 2023, MAI COS&Igrave; TANTI VISITATORI PRIMA D'ORA       

Lo scopo &egrave; offrire alle aziende e agli utenti della strada un pi&ugrave; ampio panel di servizi integrando le reciproche competenze in fatto di sicurezza e mobilit&agrave; leggera

Cooltra e Dekra insieme, la mission: migliorare la mobilità sostenibile

        Ci sono scooter per il tempo libero e scooter pensati appositamente per le applicazioni commerciali. &Egrave; il caso di Y1S Yadea, il nuovo modello elettrico che grazie alle diverse possibilit&agrave; di configurazione diventa il compagno perfetto per lo sharing, ma anche per i servizi di consegna. Nella zona posteriore, infatti, c&rsquo;&egrave; un robusto portapacchi dove pu&ograve; alloggiare il contenitore per il proprio business, mentre davanti &egrave; possibile montare un portapacchi (compreso nella dotazione di serie). Scooter urbano e pratico  Al primo posto c&rsquo;&egrave; naturalmente la praticit&agrave;. Y1S Yadea &egrave; pensato per affrontare il traffico cittadino, ed &egrave; dotato di due batterie al litio (si trovano sotto la sella, per una capacit&agrave; totale di 2.880 Wh) che permettono di percorrere pi&ugrave; di 100 km con una ricarica, che pu&ograve; essere effettuata on-board, tramite la presa sul lato destro dello scooter. Qualora servisse maggiore autonomia, le batterie possono essere sostituite in modo facile e veloce con altre gi&agrave; cariche. Il motore integrato nel mozzo da 2730 W spinge lo scooter fino a 45 km/h (omologazione L1e). Il telaio a tubi, integrato nel design, &egrave; robusto. Ci sono poi ruote da 14&rdquo;, forcella telescopica da 30 mm e doppio ammortizzatore regolabile al posteriore. Look e tecnologia  Per quanto riguarda il design, ci sono il faro anteriore full LED e il faro posteriore full LED con luci di posizione posteriori a tubi LED, per una migliore visibilit&agrave; della strada, anche di notte. Verso tecnologia, troviamo il display LCD a colori che offre oltre alla velocit&agrave; e alle classiche funzioni di ogni tachimetro, anche lo stato della connessione in parallelo della doppia batteria, la percentuale di carica residua, la corrente erogata e il comportamento della frenata rigenerativa, oltre alle indicazioni sullo stato della connessione Bluetooth verso lo smartphone. Inoltre, Yadea Y1S &egrave; dotato di sistema di accensione keyless con telecomando e funzione allarme integrata. Colorazioni e prezzi  E i colori? Y1S Yadea &egrave; disponibile nella colorazione Milky White. Il prezzo di listino &egrave; di 3.390 euro f.c., ma con l&rsquo;ecobonus si pu&ograve; risparmiare il 30% e con rottamazione il 40%, pagando rispettivamente 2.556,39 euro f.c. e 2.278,52 f.c). Gli scooter pi&ugrave; venduti fino a maggio 2022: la top 10       

Il modello elettrico pensato per le applicazioni commerciali &egrave; dotato di due batterie al litio che permettono un&rsquo;autonomia di oltre 100 km

Y1S Yadea, lo scooter elettrico per sharing e delivery

Tante volte abbiamo parlato di come i monopattini, specialmente nelle grandi citt&agrave;, abbiano cambiato per molti il modo di intendere la mobilit&agrave; urbana. Dopo tutto &egrave; questo l&rsquo;obiettivo principale di questi mezzi: permettere all&rsquo;utente di spostarsi in modo pi&ugrave; veloce e sostenibile nei centri urbani. Non sempre per&ograve; gli obiettivi vanno d&rsquo;accordo con le infrastrutture, il traffico e le realt&agrave; di grandi citt&agrave; come Roma, dove i servizi di monopattini in sharing di certo non mancano, ma non mancano nemmeno i problemi. Incidenti, gare clandestine, noncuranza delle regole. Insomma, gli argomenti che ormai da moltissimi mesi trattiamo.  I numeri dello sharing a Roma  Adesso arriva un&rsquo;analisi effettuata dal Comune di Roma (e ripresa da Repubblica.it) che getta una nuova luce sull&rsquo;utilizzo dei monopattini in sharing nella Capitale. A quanto emerso analizzando i dati dell&#39;app di Roma servizi per la mobilit&agrave; (per ricavare un quadro aggiornato dello stato dei noleggi), sembra che il 95% dei mezzi in sharing sia inutilizzato. Su 24.000 dispositivi, appena 1.200 sono utilizzati da cittadini e turisti. Numeri che hanno portato la giunta comunale a riflettere e a prendere una decisione: nel 2023 il servizio verr&agrave; quindi ridotto sulla base dell&rsquo;effettivo utilizzo dei mezzi. Lo ha comunicato l&#39;assessore comunale alla Mobilit&agrave;, Eugenio Patan&egrave;. &ldquo;In questo momento - ha detto l&rsquo;assessore intervenuto in una commissione sul tema dei trasporti lo scorso 11 maggio - su 14.500 monopattini a Roma sono in utilizzo sono 268, il 2,03%; su 12.000 biciclette circa sono in utilizzo 428, pari al 6,3%, inoltre in uso abbiamo il 20% delle auto, 319 dell&#39;intera flotta in sharing, e il 5% degli scooter, 125 vetture&rdquo;.  Dal 2023, al via la riduzione  &ldquo;Londra &egrave; pi&ugrave; grande e ha meno mezzi in sharing&rdquo;, ha proseguito l&rsquo;assessore Patan&egrave;, riferendosi soprattutto al numero di bici e monopattini a noleggio a Roma. &Egrave; proprio dall&rsquo;analisi dell&rsquo;utilizzo di questi mezzi, infatti, che &egrave; partita la volont&agrave; di adeguare il servizio, con il nuovo assetto che dovrebbe partire dal 1&deg; gennaio 2023. Ancora non ci sono i dettagli, ma &egrave; certa una riduzione sia degli operatori che dei veicoli: i monopattini passeranno da 14.500 a 9.000 unit&agrave; e da sette a tre operatori; le bici, invece, da 12.500 a 9.000 unit&agrave; e da sei a tre operatori.  Un altro argomento di discussione &egrave; stato l&rsquo;area in cui i servizi operano. &ldquo;Allo stato attuale la copertura dei mezzi in sharing &egrave; di 110 chilometri quadrati su un&#39;area totale di 1.200. Troppo poco - continua Patan&egrave; -. Questi mezzi devono riuscire a coprire l&#39;ultimo miglio in tutta la citt&agrave;. Per questo vorremmo riuscire a posizionarli davanti a fermate della metro e alle stazioni&rdquo;. Infine, parcheggi e sanzioni. Sul primo l&rsquo;assessore ha spiegato che soprattutto nel centro di Roma ciascun operatore non avr&agrave; pi&ugrave; di cinque mezzi in &ldquo;micro-areole&rdquo; specifiche, e la flotta dovr&agrave; essere risistemata ogni due ore. Verranno poi realizzati degli appositi parking point. Sul tema sanzioni &ldquo;Oltre a quelle della polizia locale per le violazioni del codice della strada, nel contratto ce ne saranno di aspre se gli operatori si muoveranno al di fuori delle linee guida&rdquo;.  ESKOOTR CHAMPIONS: AL VIA IL MONDIALE DEI MONOPATTINI ELETTRICI 

Da un&rsquo;analisi del Comune, romani e turisti usano solo il 5% dei mezzi in sharing a disposizione. Dal 2023 servizi e operatori verranno ridotti

Monopattini, a Roma sono un flop

Il video è ormai diventato virale. Il protagonista è un tifoso della Roma che in occasione della partita di Conference League contro il Leicester, in sella a uno scooter elettrico in sharing, ha iniziato a insultare gli inglesi a bordo di un autobus. Preso dalla foga, non si è accorto dell'auto davanti a lui, andandovi a sbattere

Roma, tifoso in scooter urla agli inglesi ma tampona un'auto

Perch&eacute; acquistare uno scooter se lo possiamo avere a disposizione quando ci serve? La mobilit&agrave; condivisa &egrave; oggi una realt&agrave; in molti capoluoghi italiani. Rappresenta un&rsquo;eccellente soluzione alla mobilit&agrave; non solo per i residenti ma anche per chi si reca in un&rsquo;altra citt&agrave; per lavoro o per turismo. Lo scooter sharing consente infatti di noleggiare per un brevissimo periodo il veicolo e di lasciarlo dove ci fa pi&ugrave; comodo, cos&igrave; sar&agrave; presto a disposizione di un altro utente.  Come funziona    Il meccanismo &egrave; molto semplice. Tramite un&rsquo;applicazione sullo smartphone &egrave; possibile localizzare lo scooter pi&ugrave; vicino e prenotarlo. Si hanno in genere dieci minuti di tempo per raggiungerlo e sempre tramite la app lo si sblocca e attiva. Nel bauletto si trova il casco che indosseremo con una cuffia protettiva usa e getta. Pagheremo poi soltanto il tempo effettivo di utilizzo con prezzi che a seconda degli operatori e dei veicoli variano dai 0,26 ai 0,40 euro al minuto.  &Egrave; ovviamente possibile acquistare dei pacchetti di minuti a prezzi vantaggiosi (anche 0,19 euro al minuto) o stipulare convenzioni aziendali e spesso gli operatori offrono dei minuti bonus ai nuovi iscritti. Nessuno ci vieta di utilizzare operatori diversi (a Milano ce ne sono ben 6 con una flotta totale di circa 2.600 scooter per lo pi&ugrave; elettrici, a Roma gli operatori sono 3) e il vantaggio &egrave; che anche in trasferta troveremo molto probabilmente lo stesso gestore.  SCOOTER YAMAHA E01, IL NOLEGGIO COME PRIMA FASE DI SVILUPPO 

Nelle grandi citt&agrave; e nei capoluoghi di medie dimensioni &egrave; una realt&agrave;. Basta un&rsquo;app per trovare il mezzo pi&ugrave; vicino e approfittarne in modo rapido e pratico

Scooter sharing, la mobilit&agrave; che conviene: come funziona?

        A marzo, con l&rsquo;evento&nbsp;Switch ON, Yamaha ha presentato i&nbsp;suoi modelli elettrificati, tra scooter, e-bike e un esemplare ibrido. E se l&rsquo;attenzione iniziale &egrave; stata catturata dal nuovo&nbsp;scooter elettrico NEO&rsquo;s (qui i voti del nostro #sottoesame), un altro progetto interessante riguarda l&rsquo;E01: equivalente a un 125 cc, il prototipo sar&agrave; il protagonista di un'attivit&agrave; di scooter sharing che Yamaha avvier&agrave; in varie citt&agrave;.&nbsp;L&rsquo;idea di base &egrave; quella di renderlo disponibile agli utenti per tre mesi, durante i quali sar&agrave; possibile raccogliere tramite app tutta una serie di informazioni utili, come le statistiche di utilizzo. Si parte dal Giappone Il progetto inizia in Giappone, dal 1&deg; luglio prossimo, con 100 esemplari di E01. Il costo del noleggio dei tre mesi &egrave; di 145 euro (comprensivi di assicurazione). Ci si sposta poi in Europa, nelle pi&ugrave; importanti citt&agrave;, anche in Paesi asiatici quali Taiwan, Thailandia, Indonesia e Malesia per poter analizzare al meglio il riscontro e le abitudini degli utenti. In base a quanto sappiamo finora, lo scooter Yamaha E01 &egrave; dotato di una batteria fissa agli ioni di litio da 4,9 kWh, in grado di offrire, in media, un&rsquo;autonomia di 104 km, con velocit&agrave; massima di 100 km/h. Tre le modalit&agrave; di guida tra cui scegliere. Per quanto riguarda i tempi di ricarica, servono 5 ore con attacco alla presa domestica, mentre con un caricatore rapido si arriva al 90% in appena un&rsquo;ora. Yamaha E01 &egrave; munita di serie anche di un caricatore portatile (da sistemare nel vano portacasco sotto la sella). ECOBONUS: GLI SCOOTER DA TENERE SOTT'OCCHIO        

Il prototipo presentato durante l&rsquo;evento Switch ON fa parte di un progetto di sperimentazione sharing in varie citt&agrave; del mondo

Scooter Yamaha E01, il noleggio come prima fase di sviluppo

&Egrave; sotto gli occhi di tutti la crescita dello sharing di veicoli quali auto o micromobilit&agrave; negli ultimi anni. L&rsquo;incontro di 6 giorni fa alla Camera dei Deputati tra il Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilit&agrave; Sostenibili, Enrico Giovannini, e Assosharing (l&rsquo;associazione di categoria relativa alla sharing mobility) &egrave; stato finalizzato a trovare un accordo volto ad abbassare l&rsquo;Iva per il settore dal 22% al 10%.  La riduzione dell&rsquo;Iva  La riduzione dell&rsquo;Iva &egrave; stata discussa in primis in vista dell&rsquo;incremento del prezzo del carburante e del fatto che da gennaio a marzo hanno avuto luogo aumenti del 10% per il car sharing e del 35% per il noleggio di monopattini e biciclette; in secundis per generare nuove risorse destinate a potenziare l&rsquo;offerta della sharing mobility, per aumentare gli operatori e i luoghi coperti, per implementare le misure di sicurezza (specie per quanto riguarda la micromobilit&agrave;); infine per incrementare il ricorso a un servizio che contribuisce a ridurre l&rsquo;inquinamento.  &ldquo;Sulla sostenibilit&agrave; &egrave; in atto cambiamento culturale&rdquo;, ha dichiarato il ministro Giovannini, &ldquo;che va accompagnato anche nella logica. Come &egrave; ben dimostrato nei siti di prenotazione dei viaggi aerei, ad esempio, in cui accanto al prezzo c&rsquo;&egrave; la durata ma anche l&rsquo;impatto ambientale, la quantit&agrave; di emissioni di Co2. Quindi, anche le piattaforme MaaS (mobility as a service, ndr) dovranno andare in questa direzione. C&rsquo;&egrave; una grande domanda su cui stiamo ragionando con il ministro per l&rsquo;innovazione tecnologica, Vittorio Colao. Lasciamo che ogni citt&agrave; si organizzi con la propria piattaforma o, sapendo che non tutti i comuni hanno la stessa capacit&agrave;, sviluppiamo comunque un sistema nazionale che integri quelle locali?&quot;. I veicoli in sharing inoltre, circolando in continuazione, consentono di liberare spazio urbano ora destinato ai parcheggi.  FERMATA LA BANDA DELLA BATTERIE DEGLI SCOOTER ELETTRICI: 700 FURTI A MILANO 

L&rsquo;abbassamento dell&rsquo;imposta, discusso in un incontro tra il ministro Giovannini e Assosharing, garantir&agrave; una serie di vantaggi per i consumatori e non solo

Veicoli in sharing, si discute la riduzione dell&rsquo;Iva

        Nonostante il boom di vendite e di noleggi, i monopattini elettrici dividono ancora l&rsquo;opinione pubblica, non solo in Italia. Ne sono esempi ci&ograve; che sta accadendo a Londra, dove l&rsquo;argomento &egrave; arrivato fino alla Camera dei Lord per via del parcheggio selvaggio e della circolazione sui marciapiedi (diventati &ldquo;una giungla&rdquo; per i pedoni), oppure ad Amsterdam, dove questi mezzi non possono essere guidati sulle strade pubbliche. Ma anche nel nostro Paese la faccenda &egrave; complessa, con alcuni comuni che stanno prendendo iniziative autonome. L&rsquo;ultima notizia arriva dal Molise. Qui, nel Comune di Campobasso, non si &egrave; andati certo per il sottile, revocando a un gestore la concessione della gestione del servizio di noleggio di monopattini elettrici. Si tratta di una societ&agrave; di Guidonia Montecelio (Roma). I motivi Tra le motivazioni che starebbero dietro allo stop ci sono &ldquo;numerosi disservizi e criticit&agrave; nella gestione dello sharing dei monopattini e del noleggio e custodia delle bici presso la ciclostazione&rdquo;, oltre all'impossibilit&agrave; &ldquo;ormai perdurante da oltre 3 mesi, di procedere al noleggio dei monopattini a causa di malfunzionamenti, non risolti, dell'app dedicata&rdquo;. Quindi non si tratta solo degli incidenti che spesso coinvolgo questi piccoli mezzi elettrici, ma anche di una gestione non troppo ottimale del servizio di sharing da parte del gestore. Resta da capire se il Comune decider&agrave; di affidare i monopattini a qualche altra societ&agrave;. L&rsquo;unica cosa certa, al momento, &egrave; che di monopattini a Campobasso se ne vedranno molti meno. EMERGENZA MONOPATTINI: AUMENTANO DECESSI E FERITI PER GUIDA SPERICOLATA       

Il Comune ha sospeso temporaneamente lo sharing di questi mezzi per disservizi e criticit&agrave; da parte della societ&agrave; che lo gestiva

Monopattini elettrici, a Campobasso stop al noleggio

        La possibilit&agrave; di ottenere un credito di imposta fino a 750 euro per acquistare biciclette, monopattini elettrici ed e-bike sar&agrave; valida dal 13 aprile al 13 maggio 2022 per chi avr&agrave; rottamato un veicolo di categoria M1 al fine di acquistarne uno ad emissioni ridotte. BONUS BICI E MONOPATTINI, CI RISIAMO: ECCO COME OTTENERLO Come richiederlo Il sistema per richiedere il bonus &egrave; descritto sul sito dell&rsquo;Agenzia delle Entrate, la quale riconosce il diritto di usufruirne alle persone fisiche che dal 1 agosto 2020 al 31 dicembre dello steso anno hanno comprato una bicicletta, un monopattino o una bicicletta elettrica anche usati, con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, ma anche abbonamenti al trasporto pubblico e servizi di mobilit&agrave; elettrica o sostenibile. Il limite di spesa complessivo ammonta a 5 milioni di euro ma c&rsquo;&egrave; una condizione necessaria: aver rottamato nello stesso lasso di tempo un veicolo di categoria M1. Sar&agrave; necessario comunicare alla stessa Agenzia delle Entrate le spese sostenute e il credito di imposta richiesto inviando il modello presente sul sito web, accedendo all&rsquo;area riservata o i canali telematici dell&rsquo;Agenzia. Il credito sar&agrave; usufruibile solo se destinato alla diminuzione delle imposte dovute e non oltre il periodo di imposta 2022. Entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione della verr&agrave; comunicata la percentuale di credito di imposta spettante. BONUS MOBILIT&Agrave;, DAL 14 GENNAIO AL 15 FEBBRAIO NUOVI RIMBORSI       

L&rsquo;agevolazione riguarder&agrave; coloro che hanno rottamato un veicolo di categoria M1 e acquistato uno dei mezzi che rientrano nella categoria &ldquo;green&rdquo;

Bonus mobilità, per monopattini e bici rimborso di 750 euro

        TIER arriva in Italia: la societ&agrave; di monopattini elettrici in sharing sbarca nel nostro Paese grazie all'acquisizione di Vento Mobility Srl, azienda che opera attraverso Wind Mobility. I veicoli di TIER offrono per la prima volta il casco integrato direttamente nel mezzo, garantendo cos&igrave; da subito maggior sicurezza per l'utente.  MONOPATTINI TIER: GUIDA STABILE E SICURA Sicurezza garantita anche dai tre freni presenti nei monopattini TIER, dotati anche di manubrio anti-scivolo. Inoltre, spicca il fatto che gli indicatori di direzione siano visibili a 360&deg;. La guida &egrave; resa poi ancora pi&ugrave; stabile grazie alle sospensioni anteriori e alle ruote da 12". MONOPATTINI ELETTRICI, LE PROPOSTE DI CONFARCA PER REGOLAMENTARNE L'USO "Il mercato italiano &egrave; uno dei pi&ugrave; interessanti e con maggiore potenziale di sviluppo in Europa - ha dichiarato Saverio Galardi, Country Manager di Wind Mobility -. Grazie a TIER, leader europeo nel campo della micromobilit&agrave;, saremo in grado di combinare l'esperienza e la conoscenza dei bisogni delle citt&agrave; italiane, maturati da Wind Mobility in questi anni, con la tecnologia e l'organizzazione all'avanguardia di TIER Mobility. Questo connubio porter&agrave; in Italia un servizio innovativo ed efficiente che possa proiettare la micromobilit&agrave; elettrica in Italia verso il pi&ugrave; alto standard europeo". CODICE DELLA STRADA, COSA CAMBIA PER I MONOPATTINI: SI POTEVA FARE DI PI&Ugrave;       

I veicoli in sharing presentano anche ruote da 12", sospensioni anteriori, manubrio anti-scivolo e tre freni

TIER, in Italia i monopattini elettrici con casco e indicatori di direzione

        Vi avevamo raccontato che le regole sui monopattini si sarebbero fatte pi&ugrave; rigide e cos&igrave; pare essere. A Roma ben tre operatori sharing sono stati sospesi per 15 giorni dal Comune. Il motivo? Violazione delle linee guida. E chi sono gli oratori in questione? Lime, Helbiz e Keri. Ma vediamo, nel dettaglio, cosa ha portato a questa decisione. Monopattini pi&ugrave; sicuri? Ecco le soluzioni I motivi A sospendere il servizio dei monopattini elettrici sharing &egrave; stato il Dipartimento Mobilit&agrave; e Trasporti a causa del non rispetto delle regole contrattualizzazione sui livelli di efficienza della flotta. Gli utenti di Lime, Helbiz e Keri, dunque, dovranno fare a meno per due settimane dei loro monopattini. A quanto sembra, i tre operatori avrebbero violato norme concordate gi&agrave; prima dell&rsquo;avvio del servizio in citt&agrave;. Ma non &egrave; una decisione arrivata all&rsquo;improvviso: dal Campidoglio fanno sapere che c&rsquo;&egrave; stato &ldquo;un continuo confronto al tavolo con gli operatori&rdquo;, ma il monitoraggio &ldquo;svolto in questi mesi ha inevitabilmente portato Roma Capitale ad adottare le sanzioni previste&rdquo;, si legge in una nota. Si aggiungono poi le dichiarazioni dell&rsquo;assessore alla Mobilit&agrave; ed ai Trasporti Pietro Calabrese: &ldquo;Non abbiamo fatto sconti a nessuno, il rispetto delle regole &egrave; fondamentale, affinch&eacute; la micromobilit&agrave; sia un&rsquo;opportunit&agrave; per tutti&rdquo;. E ha proseguito: &ldquo;Con queste misure si deve garantire il rispetto dei servizi e degli utenti, come quelle adottate sul divieto di parcheggio nelle piazze pi&ugrave; importanti, e a ridosso dei monumenti di Roma&rdquo;. Bonus mobilit&agrave;, arrivano i primi rimborsi (in ritardo)       

Il Dipartimento Mobilit&agrave; e Trasporti del Comune di Roma ha dichiaro lo stop temporaneo all&rsquo;utilizzo dei mezzi elettrici di Lime, Helbiz e Keri per violazione delle linee guida

Monopattini sharing Roma, sospesi per 15 giorni tre operatori

        La sharing mobility piace sempre di pi&ugrave; agli italiani. Vi avevamo raccontato di come Milano fosse al primo posto, nel nostro paese, per apprezzamento e utilizzo di scooter elettrici sharing: una tendenza che sembra destinata a durare nel tempo, secondo l'International Center for Social Research. Basandosi su un campione di 2.000 uomini e 2.000 donne, di et&agrave; compresa tra i 18 ed i 65 anni, &egrave; emersa l&rsquo;intenzione di incrementare il ricorso alla mobilit&agrave; sharing. Ben l&rsquo;82% degli intervistati &egrave; di questo avviso, quindi 8 su 10. Cityscoot a Milano, oltre 2.000 e-scooter e maggiore copertura Un'ulteriore ricerca Anche GreenVulcano, tra i laboratori di ricerca e sperimentazione pi&ugrave; attivi del made in Italy hi-tech, ha voluto tracciare la situazione della sharing mobility in Italia. Dicono, infatti, gli esperti: &ldquo;Oggi si contano 12.000 automobili, 3.000 scooter e 36.000 biciclette in sharing, per complessivi&nbsp;50 milioni di spostamenti&nbsp;che saranno compiuti entro quest'anno, il 52% in pi&ugrave; rispetto al 2018, con un&rsquo;offerta che si fa sempre pi&ugrave; verde, grazie all'aumento dei mezzi elettrici (oggi al 48% della flotta totale) e di veicoli sempre pi&ugrave; leggeri e meno ingombranti&rdquo;. Ma cosa dobbiamo aspettarci dal futuro? Ciro Romano, co-fondatore e ceo di GreenVulcano, non ha dubbi e le sue parole confermano la tendenza espressa dall&rsquo;International Center for Social Research: &ldquo;L'obiettivo &egrave; ora portare in tutte le citt&agrave; italiane una nuova&nbsp;mobilit&agrave;&nbsp;altamente tecnologica, ecologica e conveniente, a misura di cittadino ed a basso impatto ambientale&rdquo;. Milano e Roma Insomma, Milano (sebbene sia pi&ugrave; avanti rispetto a molte altre citt&agrave; italiane nel settore della mobilit&agrave; sharing a zero emissioni) dovrebbe essere presto in buona compagnia, perch&eacute; le ricerche effettuate parlano di una voglia di incrementare la sharing mobility da parte degli italiani. E Roma? Crescono i servizi bici, ma anche quelli degli e-scooter. Basti pensare ad Acciona, la societ&agrave; spagnola che ha deciso di triplicare la flotta romana di scooter elettrici passando da 500 a 1.700. Scooter elettrici, eCooltra annuncia nuovi investimenti su Roma       

Secondo alcune ricerche, i nostri connazionali apprezzano sempre di pi&ugrave; la nuova forma di mobilit&agrave; e hanno intenzione di incrementarne l&rsquo;utilizzo in futuro

Sharing mobility, 8 italiani su 10 aumenteranno l'uso di questo servizio

        Sono passati poco meno di due mesi da quando il servizio scooter sharing di Acciona ha fatto il suo debutto a Roma, in un momento difficile, quello post Covid-19. L&rsquo;andamento di questo genere di servizi sembra essere altalenante nella Capitale. Nei giorni scorsi si sono succedute varie notizie: l&rsquo;addio di Cityscoot, i nuovi investimenti di eCooltra e adesso Acciona che triplica i suoi scooter.  We will triple the number of available @accionamotoit motorcycles in Rome  from 500 to 1,700 units starting September 9th! All of the motorcycles function on 100% renewable energy ?? #InvestInThePlanet &mdash; ACCIONA (English) (@ACCIONA_EN) September 7, 2020    Da 500 a 1.700 scooter elettrici Il servizio di sharing spagnolo sar&agrave; incrementato da 500 a 1.700 scooter elettrici nelle strade di Roma, a cui si aggiungono eccezionalmente 40 minuti gratis per tutti i nuovi utenti romani che si iscriveranno dal 9 settembre. Con questo incremento di flotta, Acciona supera i 10.000 veicoli a livello mondiale (&egrave; disponibile a Madrid, Barcellona, Valencia, Siviglia e Saragozza in Spagna, a Roma e Milano in Italia). Si allarga l&rsquo;area operativa Oltre ad allargare la flotta, Acciona espande anche la propria area operativa sul territorio romano. Gli e-scooter del servizio spagnolo potranno essere utilizzati nel centro e nell&rsquo;area metropolitana, comprese le localit&agrave; turistiche adiacenti. Unica condizione, i viaggi devono iniziare e concludersi in precise aree, come la stazione Termini, Prati, Garbatella, EUR, Ostiense, Pigneto, Monte Sacro e Flaminio. Scooter elettrici, a Milano esplode la moda: +200% rispetto al 2019       

Il servizio sharing spagnolo punta sulla Capitale e annuncia importanti novit&agrave;: oltre ad aumentare la flotta, allarga anche la sua area operativa, fino alle localit&agrave; turistiche dell&rsquo;area metropolitana

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