        Paolo Sesti &egrave; se ne &egrave; andato dopo una lunga malattia, nella notte, a 74 anni. Nato nel 1947, &egrave; stato per venti anni il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, a cavallo tra gli anni &rsquo;90 e 2000. Ex pilota di Regolarit&agrave; con diverse partecipazioni al Trofeo FMI, ha iniziato la sua carriera nel Moto Club Bergamo nel 1963, per diventare nel 1985 Consigliere Federale FMI, poi nominato presidente nel 1996; dal 2007 al 2010 &egrave; stato Vice Presidente della Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM). Lo ricordano l&rsquo;attuale Presidente FMI Giovanni Copioli e Alberto Rinaldelli, Segretario Generale FMI. Una goccia nel mare Copioli: &ldquo;Con Paolo Sesti ho sempre avuto un rapporto personale sincero e diretto. Come in realt&agrave; era lui; sempre attivo e entusiasta nel portare avanti i progetti nei quali credeva e per i quali si entusiasmava. Nel 2004 quando sono stato eletto per la prima volta come Consigliere Federale, non conoscevo molto bene Sesti, ma mi accolse in modo caloroso ed amichevole mettendomi subito a mio agio. Quando, nel 2008, mi incaric&ograve; di costituire la Commissione Sviluppo Attivit&agrave; Sportive mi fece partecipe di quanto tenesse a quel progetto. &ldquo;&Egrave; una goccia nel mare&rdquo; &ndash; diceva- ma i grandi progetti si realizzano a piccoli passi. In effetti la Commissione si occup&ograve; fin da subito di promozione e, in particolare. era diretta ai giovanissimi. Insieme ci togliemmo delle belle soddisfazioni e dalle prime migliaia di bambini che avvicinammo al nostro mondo, arrivammo a 10.000 giovanissimi all&rsquo;anno che riuscimmo a mettere in sella alle minimoto durante i nostri appuntamenti.  Con Sesti si arrivava presto al punto; se dovevamo discutere, non ci tiravamo indietro, ma bastava una cena nella trattoria &ldquo;dai vecchietti&rdquo; vicino alla Federazione per tornare a parlare di attivit&agrave;, iniziative, nuovi progetti e anche a scherzare insieme. Personalmente apprezzavo molto quei momenti nei quali Sesti raccontava le sue esperienze vissute: da vero bergamasco era legato all&rsquo;Enduro e alla Valli e poter attingere alla sua memoria storica era un vero piacere. Conosceva molto bene anche la Federazione ed anche in questo caso, guardava sempre avanti, a nuove possibilit&agrave; e progetti per migliorare. Lo avevo naturalmente invitato alla Sei Giorni di Rivanazzano come ospite d&rsquo;onore a Casa Italia.  Gi&agrave; malato ma riservato come sempre, mi aveva risposto con questo messaggio che oggi mi commuove: &rdquo;Ti ringrazio! Purtroppo non mi &egrave; possibile: sar&ograve; rappresentato dal mio coetaneo vecio Gritti (scherzo). Spero in un grande risultato&rdquo;. La sua scomparsa &egrave; avvenuta subito dopo la nostra storica vittoria alla Sei Giorni, altra manifestazione che amava in modo particolare. Idealmente dedico a lui questa doppia vittoria dei nostri azzurri. Due prestigiosi Trofei che si aggiungono ai tanti vinti nei suoi venti anni di Presidenza. Era il nostro Presidente Onorario, carica che gli &egrave; stata giustamente assegnata nel 2016, lo stesso giorno della mia prima elezione come suo successore alla guida della Federazione Motociclistica Italiana. Un passaggio di testimone che ancora oggi sento con profondo onore e responsabilit&agrave;. Lo ricorder&ograve; sempre con grande affetto&rdquo;. Un duro che sapeva ascoltare Molto sentito il messaggio di Rinaldelli:&nbsp;&ldquo;La notizia della scomparsa del presidente Sesti mi ha colto di sorpresa. Allo stesso modo mi sento impreparato a raccontare un singolo fatto per ricordarlo, come mi &egrave; stato chiesto dal Direttore Gori. Ho trascorso con Paolo Sesti 13 anni di gestione federale, ognuno nei suoi rispettivi ruoli, e tantissime sono state le emergenze, le iniziative, i progetti, gli eventi che abbiamo affrontato. In questo momento tutti si accavallano nella mente generando tanta confusione e difficolt&agrave; nel selezionarne uno. Purtroppo, contrariamente a quello che si crede, gestire una Federazione, e soprattutto questa Federazione, non &egrave; sempre divertente. Tanti sono stati gli eventi tristi e tanti quelli difficili, ma veramente difficili, da superare. Mi viene in mente adesso l&rsquo;inizio del mio incarico, dove da novello segretario generale, mi trovai a dover riprogettare i ruoli del personale e dei loro rapporti di lavoro negli uffici della segreteria generale dove, per un accavallarsi di eventi pregressi, si era creata una confusione notevole dei ruoli negli uffici e un rischio sull&rsquo;operativit&agrave; e l&rsquo;efficienza della Federazione. Mi ricordo che tutti mi dicevano che con Sesti non sarei mai riuscito a sistemare la situazione, perch&eacute; lui aveva una visione della federazione da imprenditore privato. Ebbene, scrissi un programma, gli indicai i rischi ed i benefici, gli indicai i costi a medio e lungo termine e lui mi diede carta bianca. Da l&igrave; nacque, era il 2004, il telaio della struttura operativa della Segreteria Generale, che oggi conta 75 dipendenti, ed ha, da allora, quasi triplicato la capacit&agrave; di produzione. Il Presidente Sesti non era una persona facile, era duro prima con se stesso e poi anche con gli altri. Pretendeva molto da s&eacute; ed altrettanto dagli altri. Ma aveva un pregio, se approcciato con pazienza, sapeva ascoltare ed anche delegare. Mi ricorder&ograve; sempre una conversazione con il compianto Alberto Morresi, allora vicepresidente della Federazione, e dirigente storico della FMI, che mi diede questo consiglio: &ldquo;Alberto, io quando devo affrontare con lui un discorso difficile, prima vedo di che umore &egrave;&hellip; se non &egrave; dell&rsquo;umore giusto rimando la questione ad un altro giorno&rdquo;. Ed io ne feci tesoro per 12 anni. Adesso i ricordi arrivano e sono tanti: del resto la FMI in questo anno ha compiuto 110 anni di storia, 20 dei quali sotto la sua guida. Ma non &egrave; questo il momento per raccontare. Questo &egrave; il momento di mandare un affettuoso abbraccio alla sua famiglia. Buon viaggio Presidente Sesti&rdquo;. FMI, arriva la nuova Targa Oro del Registro Storico       

<p>Per vent'anni in testa alla Federmoto, se ne &egrave; andato dopo una lunga malattia. Dalla Federmoto un pensiero toccante che ne ricorda il carattere e la lunga carriera istituzionale</p>

Paolo Sesti, il ricordo del Presidente FMI Copioli e del Segretario Rinaldelli

Giovanni Copioli &egrave; il nuovo presidente della Federazione Motociclistica Italiana. &Egrave;&nbsp;il diciottesimo dal 1911 (anno di fondazione della FMI) e succede a Paolo Sesti, in carica negli ultimi 20 anni. Avvocato romagnolo di Riccione, cinquantacinque anni e vice&nbsp;presidente nel mandato precedente, &egrave; un pilota di fuoristrada (ha la licenza sportiva) e in occasione dell&#39;edizione settantatre dell&#39;Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva della FMI &egrave; stato eletto in prima votazione grazie a 9.147 voti, battendo gli altri candidati Andrea Vignozzi (3.361 voti) e Fabio Larceri (2.001). Con Copioli abbiamo trattato diversi argomenti, da quelli politici a quelli sportivi.  Cosa ha funzionato nei 20 anni di gestione Sesti e cosa invece ci sar&agrave; da migliorare durante il suo quadriennio? &ldquo;Difficile se non impossibile sintetizzare il lungo periodo di Presidenza Sesti: nel mio ruolo precedente di Vice Presidente posso confermare che la FMI si &egrave; modernizzata, &egrave; stata al passo con i tempi. Abbiamo cambiato secolo e millennio e abbiamo accelerato su tutti i fronti. Non sono mancati grandi risultati sportivi e organizzativi, dalla gestione del CIV alla Sei Giorni in Sardegna. Un periodo lungo ma intenso. Nel mio programma ho messo fra le priorit&agrave; il recupero e l&#39;attenzione verso la base della FMI cio&egrave; i suoi Moto Club e le persone che ne fanno parte. Poi molto altro certamente ma il punto di partenza sar&agrave; questo&rdquo;.  Rossi pu&ograve; vincere il mondiale 2017? E, se avesse la bacchetta magica, lo renderebbe eterno? &ldquo;Il talento di Valentino &egrave; leggendario e credo proprio che anche il prossimo anno punter&agrave; al titolo. Con tutti i cambiamenti di piloti fatti dalle squadre ci sar&agrave; davvero da divertirsi. Chi non lo vorrebbe eterno? Credo che non solo per i suoi tifosi ma anche per i suoi avversari sia un insostituibile punto di riferimento&rdquo;.  Il suo talento e il suo appeal &nbsp;sono stati il valore aggiunto del movimento italiano delle due ruote. Dall&rsquo;altro lato, non crede che il &ldquo;personaggio&rdquo; Valentino abbia un po&rsquo; oscurato tutti gli altri piloti azzurri degli ultimi vent&rsquo;anni? &ldquo;Valentino ha portato il motociclismo ad una popolarit&agrave; planetaria. Non solo, il confronto serrato con Rossi non mi sembra abbia impedito ai vari Iannone o Dovizioso di emergere&rdquo;.  Con l&rsquo;Academy e il Ranch a Tavullia, lo considera in futuro una risorsa o un limite per la strategia FMI rivolta ai giovani? &ldquo;A differenza di quanto in molti credono, con la VR 46 c&#39;&egrave; un&#39;ottima collaborazione che credo diventer&agrave; ancora pi&ugrave; intensa in futuro. Per noi e per i nostri giovani non &egrave; un problema ma una grande opportunit&agrave;. Cos&igrave; come lo &egrave; altrettanto la filiera, certo meno sotto i riflettori, a cui lavora la FMI da anni. Abbiamo un obiettivo comune: far crescere nuovi talenti&rdquo;.  Oggi i giovani preferiscono gli smartphone al motorino. Qual &egrave; il segreto per avvicinare di nuovo migliaia di ragazzini alle due ruote? &ldquo;Questo &egrave; il segno dei nostri tempi. Per&ograve; vedo che dalle tendenze del mercato qualcosa sta cambiando: tornano modelli con cilindrate dedicate proprio ai giovani e questo potrebbe contribuire ad un ritorno anche delle generazioni pi&ugrave; giovani verso le moto. Noi della FMI stiamo lavorando per farli &ldquo;tornare&rdquo;: per esempio con iniziative come Primi Passi e Hobby Sport che hanno riscontrato l&#39;adesione di migliaia di bambini. Per essere pi&ugrave; precisi, nel periodo 2014-2016 abbiamo avuto 1741 corsi e 73.738 partecipanti, di cui 22.644 bambini a partire dai 7 anni&quot;. &nbsp;  Intanto, il tifo da &ldquo;stadio&rdquo; &egrave; arrivato anche sui circuiti italiani con i fischi a Marquez e Lorenzo e gli insulti sui social network. &ldquo;Il motociclismo &egrave; uno sport e un&#39;attivit&agrave; che vive sulla passione e che diventa uno stile di vita. Per questo credo che tali atteggiamenti da tifo calcistico non ci appartengano e che sono esasperazioni forzate e alla lunga anche dannose per i veri motociclisti&rdquo;.  Il Campionato Italiano Velocit&agrave; &egrave; una palestra per i giovani e una vetrina per i pi&ugrave; esperti. Secondo lei &egrave; al livello di quelli inglesi e spagnolo? &ldquo;Il Civ &egrave; una passaggio fondamentale per i giovani italiani. Credo anzi che in Europa sia un preciso riferimento. In Spagna ci sono altre condizioni molto pi&ugrave; favorevoli come per esempio il fatto che la Dorna dispone dei circuiti per il CEV senza spendere un euro mentre da noi le cose sono diverse. Non amo i confronti ma i giovani emergenti parlano chiaro: italiani e spagnoli sono leader&quot;.  Girare sulle piste spagnole costa meno che farlo sulle nostre. E&#39; possibile abbassare i prezzi mantenendo sempre alti gli standard? &ldquo;In Italia gli autodromi sono societ&agrave; con le quali c&#39;&egrave; un ottimo rapporto ma su questo tema ci scontriamo con le loro esigenze. Abbiamo introdotto la Tessera Sport Autodromi per favorire chi si dedica alle prove libere in pista ma una cosa &egrave; sicura: non facciamo sconti o concessioni di alcun tipo sulla sicurezza&rdquo;.  L&rsquo;enduro combatte da sempre con blocchi ambientali e i rischi sicurezza sui percorsi (i cavi invisibili, per esempio). Come si risolve questo problema e come si alimenta il settore? &ldquo;La circolazione in fuoristrada &egrave; uno dei focus che ci ha visti protagonisti proprio recentemente. I protocolli di intesa con il Corpo Forestale, con i Vigili del Fuoco, l&#39;introduzione della FMI nella Protezione Civile e il Comitato Escursionisti su Ruote in Emilia Romagna, sono risultati che testimoniano come attraverso il dialogo si possa arrivare a far valere i nostri diritti. Per&ograve; dobbiamo essere per primi noi enduristi a rispettare le regole&rdquo;.  &Egrave; cresciuta l&rsquo;autorevolezza della FMI a livello mondiale? &ldquo;La Federazione Internazionale ci tiene in grande considerazione, la Dorna &egrave; venuta a chiedere a noi il regolamento per la nuova classe Supersport 300 ed il nostro prestigio sportivo &egrave; indiscutibile. Possiamo solo crescere ancora, perch&eacute; non &egrave; nel nostro DNA accontentarci&rdquo;.  Cosa ne pensa della recente bocciatura (non definitiva) della legge sugli sgravi fiscali per paraschiena e airbag? &ldquo;Una cosa che certo ci ha colpito in modo negativo ma che forse &egrave; arrivata in un momento non ideale con le tensioni del referendum e la conseguente crisi di Governo. Ci sono altre questioni che devono arrivare in porto come le modifiche al Codice della Strada che comprendono la terza fascia protettiva per i guard-rail, la targa sostitutiva per le moto fuoristrada o il proseguimento della campagna per abbassare il costo dei pedaggi autostradali per le moto... noi della Fmi ci siamo&rdquo;. 

<p>L&#39;intervista al&nbsp;nuovo presidente della FMI.&nbsp;Dai prossimi impegni al caso politico &quot;sgravi fiscali per gli airbag&quot;, passando da Rossi e l&#39;Academy.</p> 

FMI, Copioli: &quot;Pi&ugrave; attenzione per i Moto Club&quot;

Le moto iscritte al Registro Storico FMI hanno raggiunto l'incredibile cifra di 200.000, un risultato di prestigio per uno dei settori pi&ugrave; importanti della Federazione Motociclistica Italiana.  Grande soddisfazione &egrave; stata espressa dal Coordinatore del Registro Storico, Salvatore Pascucci: &ldquo;Sono davvero orgoglioso di questo importante traguardo e ringrazio tutti i miei collaboratori e gli esaminatori che hanno contribuito a questo traguardo, impensabile fino a poco tempo fa&rdquo;, ha detto. &ldquo;E' il segno che i miei propositi di un Registro Storico FMI di grande qualit&agrave; sono diventati concreti e reali. La moto non poteva che essere unica e si freger&agrave; della targa numero 200.000: la Moto Morini 175 Bialbero, del 1959 &egrave; un modello unico del prestigioso collezionista Corrado Cosettini&rdquo;.  &ldquo;Questo risultato, insieme alla crescita del 25% per le iscrizioni al Registro Storico in questo inizio 2016, testimonia che le modifiche previste nelle procedure e l'introduzione del sistema di iscrizione online sono state comprese ed apprezzate dal Settore Epoca&rdquo;, ha detto il Presidente FMI Paolo Sesti con soddisfazione. &ldquo;Il nostro Registro &egrave; un riferimento per la nostra storia e custode della nostra cultura motociclistica. Sicuramente troveremo un momento ed un luogo adatti per consegnare la targa numero 200.000 e celebrare degnamente questo importante risultato&rdquo;.  (Nella foto in evidenza: Moto Morini 175 Bialbero)

La targa con il numero 200.000 sar&agrave; assegnata all&rsquo;unico modello esistente della Moto Morini 175 Bialbero del 1959 del collezionista Corrado Cosettini

Il Registro Storico FMI a quota 200.000

Una piazza gremita all&rsquo;inverosimile e una bella giornata di sole hanno fatto da cornice al Giubileo dei Motociclisti.  E' stata una giornata storica per la Federazione Motociclistica Italiana e per tutti gli appassionati di due ruote.  Questa mattina in Piazza San Pietro a Roma, infatti, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza Giubilare 7.500 persone fra Autorit&agrave;, Tesserati e Moto Club della FMI. Insieme alle migliaia di persone appartenenti al mondo motociclistico, erano presenti diverse associazioni di volontariato e di donatori di sangue che hanno contribuito a gremire la piazza.  Hanno partecipato all&rsquo;evento &ndash; denominato Giubileo dei Motociclisti - il Presidente della FMI, Paolo Sesti, i Vice Presidenti Giovanni Copioli e Fabio Larceri, il Segretario Generale, Alberto Rinaldelli, i Presidenti dei Comitati Regionali e molti piloti tra i quali Loris Capirossi (tre volte Campione del Mondo nel Motomondiale), Antonio Cairoli (otto volte Campione del Mondo di Motocross), David Philippaerts (Campione del Mondo di Motocross nel 2008), Giovanni Sala (cinque volte iridato di Enduro) e Alex Salvini (Campione del Mondo di Enduro nel 2013).  Il Santo Padre ha salutato tutti i fedeli presenti in Piazza San Pietro e la FMI poi, al termine dell&rsquo;Udienza Giubilare, il Presidente Sesti ha voluto consegnargli una targa ricordo e, insieme a Cairoli, la Maglia Azzurra utilizzata nelle competizioni fuoristrada a squadre nazionali.  &ldquo;Poter partecipare ad un evento di tale portata &egrave; stato molto emozionante&rdquo;, ha spiegato Paolo Sesti. &ldquo;Il Santo Padre ha dimostrato nuovamente di essere una persona di grande spessore, ponendo attenzione a tematiche di forte interesse sociale. Per la Federazione Motociclistica Italiana, rappresentata da migliaia di appassionati, &egrave; stata una giornata storica che rimarr&agrave; nella memoria di tutti. Voglio ringraziare i nostri tesserati e Moto Club che sono arrivati a Roma da tutta Italia, condividendo cos&igrave; i valori umani e sportivi che la nostra passione trasmette&rdquo;.  (Nella foto in evidenza: Papa Francesco incontra Paolo Sesti)        

Una piazza gremita all&rsquo;inverosimile e una bella giornata di sole hanno fatto da cornice al Giubileo dei Motociclisti 

7.500 motociclisti in Vaticano

Il video di Tele Elba testimonia che si sta diffondendo la pratica criminale di posizionare nel bosco cavi d'acciaio ad altezza uomo per danneggiare gli enduristi.

Cavi d'acciaio nei boschi dell'Isola d'Elba

Dopo una stagione lunga e difficile, sono sabato 28 novembre stati premiati i campioni italiani Enduro e Motoslitte 2015.&nbsp;Ad aprire la cerimonia, che si &egrave; svolta nelle sale dell&rsquo;Hotel Saccardi Quadrante Europa, a Sommacampagna,&nbsp;ad aprire la cerimonia sono stati i Presidenti&nbsp;della FMI, Paolo Sesti,&nbsp;e del Comitato Regionale Veneto Luigi Favarato.  Nel corso dell&rsquo;evento, presentato dal responsabile della comunicazione FMI Giulio Gori, &egrave; intervenuto&nbsp;anche&nbsp;il coordinatore dell&rsquo;Enduro nazionale Franco Gualdi, mentre non hanno voluto mancare all&rsquo;appuntamento i vicepresidenti FMI Giovanni Copioli e Fabio Larceri, il Consigliere Federale Ivano Zatta, il Presidente Co.Re. Friuli Venezia Giulia Mario Volpe, il Presidente Co.Re. Sicilia Francesco Mezzasalma, il Coordinatore del Comitato Antonio Assirelli&nbsp;e&nbsp;il Coordinatore Motoslitte Andrea Barbieri che ha premiato i campioni delle Motoslitte&nbsp;e aperto ufficialmente la stagione invernale 2016.&nbsp;Presente alla cerimonia anche il Corpo Forestale dello Stato, rappresentato dal Comandante Claudio D&rsquo;Amico, che ha ribadito la preziosa e sempre pi&ugrave; proficua collaborazione dal il CFS e la FMI.  Durante l&rsquo;evento, molto spazio &egrave; stato dato all&rsquo;analisi &ndash; presentata da Tony Mori, Responsabile Relazioni Esterne di Maxim (promotore dei due campionati) &ndash; della stagione 2015 dal punto di vista dei numeri di partecipazione alle competizioni e della comunicazione. In questo senso, l&rsquo;Enduro Italiano chiude l&rsquo;anno con il segno positivo in tutti i campionati, e questo fa ben sperare per la prossima stagione. Ottimo anche il lavoro della comunicazione, sia su stampa che sul web, con i contatti social che hanno segnato un aumento del 33%. Importanti risultati anche dalla rivista online mAXImagazine che ha visto per il 2015 la pubblicazione di 33 numeri con una lettura media di 2.654 unit&agrave;.  Chiusa la parentesi 2015,&nbsp;si &egrave; aperto il sipario sulla stagione 2016, con la presentazione di diverse novit&agrave;.  Per la stagione 2016 confermata la presenza di Maxxis, che dar&agrave; il nome al campionato come nel 2015.  Novit&agrave; importante &egrave; l&rsquo;arrivo nel mondo dell&rsquo;Enduro di un nuovo brand, Fiat Professional, che seguir&agrave; tutti i campionati italiani, dal MiniEnduro agli Assoluti d&rsquo;Italia.  Prender&agrave; il via inoltre un nuovo Trofeo, promosso da Fiat Professional, e denominato &ldquo;Fial Professional Six Days Enduro 2016&rdquo; che si svolger&agrave; su cinque prove pi&ugrave; una finale, &ldquo;il sesto giorno&rdquo;, che determiner&agrave; il vincitore.  Molte, quindi,&nbsp;le novit&agrave; presentate a Sommacampagna. Anche dal punto di vista della comunicazione: l&rsquo;anno prossimo infatti Maxim cambier&agrave; volto con l&rsquo;introduzione di un logo del Campionato Italiano Enduro&nbsp;tutto nuovo. Cambier&agrave; completamente la grafica sui mezzi impegnati nelle varie manifestazioni mentre per quanto riguarda il web e i social media le novit&agrave; riguarderanno il cambio di nome delle pagine Facebook, Twitter, Instagram e Youtube che si chiameranno &ldquo;Italiano Enduro&rdquo;.  A partire da gennaio inoltre sar&agrave; disponibile online il nuovo sito internet dedicato alla specialit&agrave;, rinnovato nella forma e nei contenuti: www.italianoenduro.com.  Dopo l&rsquo;analisi del 2015 e le novit&agrave; 2016, &egrave; stato reso merito ai campioni. Passerella tutta riservata ai tricolori delle ruote artigliate che, campionato dopo campionato, si sono avvicendati sul palco delle premiazioni.  &nbsp;

A Verona annunciate anche le novit&agrave; 2016 fra cui l&rsquo;arrivo nel mondo dell&rsquo;Enduro di un nuovo brand, Fiat Professional, dal MiniEnduro agli Assoluti d&rsquo;Italia

Premiati i Campioni Enduro e Motoslitte 

E' nato MotoClub TV, il nuovo canale televisivo online della Federazione Motociclistica Italiana. Grazie alla partnership con Sportube, la FMI proporr&agrave; nuovi contenuti tra cui dirette, interviste e repliche di gare. Inoltre, una delle novit&agrave; pi&ugrave; interessanti riguarda i Moto Club, che potranno inviare i loro video e vederli pubblicati proprio sul nuovo canale. Un modo, questo, per permettere agli amanti delle due ruote di condividere la loro passione.&#8232;&#8232;Per guardare MotoClub TV &egrave; sufficiente andare su www.sportube.tv/motoclubtv.&nbsp;Sono gi&agrave; disponibili contenuti esclusivi realizzati ad EICMA con l&rsquo;app MySportube, un&rsquo;applicazione per dispositivi IOS e Android sviluppata da IES-Italia che consente di trasmettere eventi in diretta tramite un dispositivo portatile ed una connessione dati.  Sportube &egrave; la prima web tv italiana interamente dedicata allo sport. &#8232;Nata nel 2010, &egrave; broadcaster ufficiale di numerose Leghe e Federazioni tra cui Lega Pro, Lega Volley, ACI Sport, Federazione Italiana Scherma, Federazione Italiana Pesistica, Federazione Italiana Badminton. Trasmette oltre 3.000 ore di eventi in live streaming in alta definizione all'anno, utilizzando le pi&ugrave; moderne tecniche di produzione e trasmissione. Grazie a una piattaforma innovativa consente la fruizione dei propri contenuti ad un numero illimitato di utenti, realizzando oltre 1 milione di visualizzazioni a weekend durante gli eventi live e circa 27 milioni &nbsp;di contatti ogni mese. Quotidianamente produce e distribuisce news, highlights, approfondimenti e rubriche visibili in modalit&agrave; Ondemand.  "La nascita di MotoClub TV, il canale online creato dalla Federazione Motociclistica Italiana in collaborazione con Sportube, si inserisce in un contesto di rinnovamento della nostra comunicazione", spiega Paolo Sesti, Presidente della Federazione Motociclistica Italiana. "Dopo aver aggiornato i siti del network FMI, abbiamo deciso di puntare anche su una nuova Web TV. &nbsp;Si tratta di un progetto che vuole rappresentare un ulteriore passo verso i nostri Tesserati e nei confronti di tutti gli appassionati di motociclismo. Attraverso questo strumento di comunicazione, i Moto Club potranno condividere i loro video sul canale della Federazione. La FMI, dal canto suo, proporr&agrave; contenuti innovativi che consentiranno ai motociclisti di rimanere aggiornati sul nostro mondo. Daremo spazio alle nostre attivit&agrave;, ai Moto Club e a tutti i motociclisti per creare ancora pi&ugrave; interesse intorno al motociclismo&rdquo;.   &ldquo;Siamo entusiasti ed orgogliosi della nascita di MotoClub TV. La nostra partnership con FMI, nata nel 2011 con la trasmissione in diretta streaming del Campionato Italiano Velocit&agrave;, si arricchisce di un nuovo importante tassello", aggiunge Bruno Stirparo, Amministratore Delegato di Sportube. "MotoClub Tv rappresenta il coronamento di un rapporto stretto e complementare con la FMI. I contenuti di Sportube si arricchiranno non solo dal punto di vista quantitativo ma soprattutto qualitativo con i video della storia, delle discipline e dei protagonisti del mondo su due ruote. Siamo sicuri che MotoClub TV diventer&agrave; molto presto un punto fermo nella vita quotidiana delle migliaia di appassionati di questa disciplina e sar&agrave; una piacevole scoperta per i milioni di utenti che ogni mese visitano Sportube&rdquo;.

E' il nuovo canale televisivo online della Federazione Motociclistica Italiana, in collaborazione con Sportube.tv

Arriva MotoClub TV

Il patrimonio del registro Storico della FMI &egrave; da sempre riconosciuto come tesoro della cultura, della tecnica e del sapere motociclistico. Per valorizzare in modo ancora pi&ugrave; marcato ed esclusivo questa ricchezza, la FMI ha istituito, presentandolo alla fiera di Novegro, Motorcycle Heritage FMI, un vero e proprio museo virtuale che sar&agrave; a disposizione di chi vorr&agrave; dare il massimo del valore alle moto pi&ugrave; esclusive della propria collezione.  In contemporanea con la presentazione &egrave; stato attivato il portale www.motorcycleheritagefmi.it dove sono visibili&nbsp; i primi gioielli di questo prestigioso elenco.&nbsp; L&rsquo;assoluto valore e&nbsp; l&rsquo;estrema qualit&agrave; saranno i parametri per poter entrare nel&nbsp; mondo dell&rsquo;Heritage Motorcycle FMI e, per accedervi, sar&agrave; necessario presentare la candidatura&nbsp; di una moto (costruita entro il 1975 e gi&agrave; inserita nel Registro Storico FMI) che verr&agrave; vagliata da un apposito Comitato Storico Tecnico. Ogni moto che risulter&agrave; idonea, avr&agrave; una pagina dedicata nel museo virtuale, con galleria fotografica, video, storia e scheda tecnica. Al proprietario verranno rilasciati un attestato personalizzato ed una targa metallica identificativa. I proprietari verranno inoltre coinvolti in eventi riservati per creare una community di veri intenditori e collezionisti delle due ruote d&rsquo;Epoca.  &ldquo;Sono davvero orgoglioso di questo progetto che ho seguito in prima persona e ringrazio tutti&nbsp;quelli che hanno lavorato alla sua realizzazione", ha detto il presidente FMI, Paolo Sesti. "I numeri del Registro Storico parlano da soli e si continua a crescere e quindi per valorizzare ulteriormente questo patrimonio, era necessario avere una nuova idea. Motorcycle Heritage FMI &egrave; lo sviluppo di questa idea che soprattutto rappresenta un&rsquo;autentica salvaguardia&nbsp; culturale e la valorizzazione della nostra storia delle nostre tradizioni. Sono sicuro che questa iniziativa incontrer&agrave; il favore di gi&agrave; famosi collezionisti, ma sar&agrave; altres&igrave; di stimolo per che vorr&agrave; entrare in questo esclusivo elenco&ldquo;.  

Presentato a Novegro un portale a disposizione di chi vorr&agrave; dare il massimo valore alle moto pi&ugrave; esclusive della propria collezione

Il museo virtuale FMI 

Pubblico numerosissimo per la presentazione del GP di San Marino, che si &egrave; svolta niente meno che nei padiglioni dell'Expo, nello spazio Cluster Bio Mediterraneo.  Durante la conferenza stampa si &egrave; parlato dell'impegno necessario per organizzare l'evento, ed &egrave; stato sottolineato il valore della Riviera di Rimini e della Repubblica di San Marino quali &ldquo;terre di motori&rdquo;.  Tra i partecipanti, oltre alle istituzioni sammarinesi, della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Rimini (con i rispettivi Presidenti Stefano Bonaccini e Andrea Gnassi, quest&rsquo;ultimo anche Sindaco di Rimini), era presente la dirigenza del circuito nonch&eacute; il Sindaco di Misano, Stefano Giannini, e molti protagonisti del mondo delle due ruote, a cominciare dai piloti di casa Alex De Angelis e Manuel Poggiali.  Non sono mancati poi i Team Manager Davide Tardozzi (Ducati) e Giampiero Sacchi (Ioda Racing), i piloti della VR46 Riders Academy Antonelli e Migno, Paolo Simoncelli, accompagnato dai giovani Tommaso Marcon e Yari Montella, entrambi impegnati nel CIV Moto3.  A rappresentare la FMI c&rsquo;era il pilota del San Carlo Italia Stefano Manzi accompagnato dal Direttore Sportivo Cristiano Migliorati, oltre al Responsabile del CIV Simone Folgori e al Presidente FMI Paolo Sesti.  &ldquo;Quello di Misano &egrave; uno degli appuntamenti pi&ugrave; sentiti e con il maggior coinvolgimento di pubblico di tutto il calendario mondiale&rdquo;, ha detto Paolo Sesti. &ldquo;Un GP che, tra l&rsquo;altro, si tiene su uno dei migliori circuiti a livello internazionale, con il quale lavoriamo da anni in sinergia per quanto riguarda il CIV e da qualche tempo per l&rsquo;allenamento e la crescita di giovani talenti. Quest&rsquo;anno poi il GP di San Marino non poteva capitare in un momento migliore, con i colori italiani reduci dal podio di Silverstone firmato Rossi, Dovizioso e Petrucci; un pilota, quest&rsquo;ultimo, cresciuto nel CIV e con trascorsi tra le fila del Team Italia&rdquo;.  L'appuntamento con il GP di San Marino e della Riviera di Rimini &egrave; fissato per il weekend dell'11-13 settembre sul circuito dedicato a Marco Simoncelli.  Fiammetta La Guidara  &nbsp;

L'evento, in calendario per il weekend dell'11-13 settembre a Misano, &egrave; stato presentato nei padiglioni della Fiera di Milano 

Il GP di San Marino all&rsquo;Expo 

La Federazione Motociclistica Italiana per essere ancora pi&ugrave; attenta alle esigenze e alle nuove tendenze del motociclismo, soprattutto quelle provenienti dalla base, ha varato un progetto che rappresenta una vera novit&agrave;: &egrave; stato istituito il nuovo Comitato Attivit&agrave; Promozionali FMI e il Coordinatore nazionale &egrave; Dario Lamura, che arriva in FMI dopo una decennale esperienza maturata da dirigente nel mondo della promozione sportiva.  Il nuovo Comitato &egrave; gi&agrave; operativo e si dedica alla promozione di alcune discipline motociclistiche quali, Scooter (Cross - Velocit&agrave;), Vespa (Cross - Velocit&agrave;), Pitbike (Cross - Motard), Accelerazione scooter-moto, Moped (ciclomotori), Minicross pre-agonistico, Fettuciati Enduro-Cross Country - estremo e APECAR. Per quanto riguarda il mondo del fuoristrada in generale (Motocross, Supermoto ed&nbsp;Enduro) il comitato avr&agrave; il compito di sviluppare nuove forme di attivit&agrave; promozionali e partnership organizzative al fine di avvicinare sempre pi&ugrave; utenti alla FMI.  Le manifestazioni coordinate dal nuovo Comitato Attivit&agrave; Promozionali saranno aperte ai possessori delle nuove licenze Promorace off road per l&rsquo;attivit&agrave; in fuoristrada e Promorace street per l&rsquo;attivit&agrave; su asfalto, oltre che, naturalmente, ai possessori di qualsiasi licenza agonistica FMI.  &ldquo;Questa iniziativa nasce in pratica come anticipazione del 2016&rdquo;, ha dichiarato il Presidente Sesti. &ldquo;Abbiamo deciso di avviarla subito per rivolgerci a tutto questo vasto e vivace mondo che rappresenta una realt&agrave; importante per la base della nostra utenza. Per rendere la nostra presenza pi&ugrave; efficace ed incisiva, abbiamo individuato un Coordinatore appropriato, conosciuto e con una vasta esperienza in questa attivit&agrave; che, erroneamente, &nbsp;molti chiamano attivit&agrave; minore&rdquo;.  &ldquo;Sono molto contento di entrare nel mondo FMI&rdquo;, ha dichiarato Dario Lamura: &ldquo;E&rsquo; sempre stimolante confrontarsi con nuove sfide professionali, non potevo quindi rifiutare l&rsquo;ottimo progetto propostomi dal Presidente Sesti.&ldquo;  Al fine di promuovere l&rsquo;attivit&agrave; Promorace sul territorio, la FMI ha stabilito costi ridotti per le licenze e procedure semplificate per i Moto Club organizzatori rendendo accessibile a tutti la partecipazione agli eventi promossi dal Comitato.  Lamura inizier&agrave; ufficialmente il proprio mandato il 1 settembre 2015. Il Comitato Attivit&agrave; Promozionali FMI operer&agrave; nell&rsquo;ambito della Commissione Sportiva Nazionale, con un ufficio operativo anche a Milano. Per contattare il Comitato attivit&agrave; promozionali FMI &egrave; gi&agrave; stata attivata una casella di posta elettronica all&rsquo;indirizzo: dario.lamura@federmoto.it  &nbsp;  &nbsp;

La Federmoto ha varato un progetto per essere ancora pi&ugrave; attenta alle esigenze e alle nuove tendenze del motociclismo

FMI nasce il Comitato Attivit&agrave; Promozionale 

La situazione del gomito sinistro di Tony Cairoli, continuando a gareggiare per non perdere la possibilit&agrave; di difendere il titolo, &egrave; peggiorata ed ora &egrave; costretto a fermarsi: questo in sintesi il comunicato diffuso da KTM.  Nella caduta in qualifica a Maggiora Tony aveva riportato una piccola frattura alla mano sinistra ed una pi&ugrave; fastidiosa lesione al gomito, sempre del braccio sinistro.  All&rsquo;ultimo consulto medico effettuato in Belgio, con lo specialista Dr. Claes, l&rsquo;otto volte Campione del Mondo Antonio Cairoli ha deciso di sospendere la sua attivit&agrave; agonistica. Dalle ultime indagini diagnostiche, la frattura al gomito subita nella gara di Maggiora sta mostrando un preoccupante ritardo di calcificazione, probabilmente dovuto alla prosecuzione dell&rsquo;attivit&agrave; sportiva (il siciliano ha corso i tre Gran Premi successivi al GP d&rsquo;Italia). A seguito di queste indagini, Antonio Cairoli si &egrave; trovato costretto ad interrompere ogni attivit&agrave; in moto. Una decisione difficile da prendere &ndash; cos&igrave; come quella di Alessandro Lupino, che si &egrave; operato alla spalla luned&igrave; e torner&agrave; a gareggiare solo nella prossima stagione - ma assolutamente corretta, come sottolineano i dirigenti della FMI.  &ldquo;La salute di un pilota viene prima di tutto, quindi penso che Antonio Cairoli fermandosi abbia fatto la scelta giusta", ha dichiarato Paolo Sesti, presidente della Federmoto. "Una decisione che ancora una volta dimostra la maturit&agrave; come persona: non &egrave; facile sospendere l&rsquo;attivit&agrave; quando, nonostante un infortunio cos&igrave; importante, si &egrave; ancora in lotta per il Mondiale MXGP. A lui e ad Alessandro Lupino, che luned&igrave; si &egrave; operato alla spalla e torner&agrave; a correre nella prossima stagione, vanno i miei auguri di una pronta guarigione&rdquo;.  Sulla stessa linea Andrea Barbieri, Coordinatore Comitato Motocross FMI: &ldquo;Ancora una volta Cairoli ha dato il buon esempio. Smettere di correre, seppur per un periodo di tempo molto limitato, &egrave; una delle decisioni pi&ugrave; difficili che un pilota possa prendere e allo stesso tempo dimostra la sua determinazione nel ritornare ancora pi&ugrave; forte di prima. Il mio in bocca a lupo va al siciliano cos&igrave; come al nuovo Campione Italiano MX1 Alessandro Lupino&rdquo;.  &ldquo;Lo stop di Cairoli non pu&ograve; che dispiacere ai tifosi che sognavano di vederlo ancora in lotta con Romain Febvre per il titolo mondiale, ma in una situazione cos&igrave; delicata penso non ci fossero alternative", sottolinea Gianluca Avenoso, Responsabile dell&rsquo;Ufficio Nazionale Fuoristrada FMI. "Un campione si vede anche in questi momenti, quando &egrave; necessario prendere decisioni difficili che vanno contro il proprio istinto di voler vincere. Lupino, dal canto suo, ha fatto bene ad operarsi alla spalla. Dopo la conquista del titolo tricolore, questo era il miglior momento per farlo. Come tutti gli italiani, aspetto di rivedere entrambi i piloti presto in pista&rdquo;.  Thomas Traversini, Commissario Tecnico FMI commenta: &ldquo;Sappiamo bene quanto Tony sia disposto a sacrificarsi per vincere. Lo ha dimostrato l&rsquo;anno scorso al Motocross delle Nazioni in Lettonia, quando corse la seconda manche nonostante l&rsquo;infortunio al ginocchio subito in gara 1. Se ha dovuto fermarsi evidentemente era necessario farlo. Stesso discorso per Lupino, che ha avuto due anni difficili tra infortuni al ginocchio e alla spalla. Auguro ad entrambi, con i quali ho vissuto splendidi Motocross delle Nazioni (come quello del 2013 in Germania in cui, insieme a Philippaerts, conquistammo il terzo posto), di tornare presto ad allenarsi&rdquo;.

La situazione del gomito sinistro di Tony Cairoli &egrave; peggiorata ed ora &egrave; costretto a fermarsi. Anche Paolo Sesti lo appoggia

Cairoli: stop forzato per due GP

Dopo un incontro all&rsquo;Autodromo del Mugello, &egrave; stato firmato il Protocollo di Intesa tra la Federazione Motociclistica Italiana, il Corpo Forestale dello Stato e la Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana, per l&rsquo;istituzione di corsi di formazione rivolti a motociclisti che entreranno a far parte di un nuovo Corpo di operatori volontari della Protezione Civile.  All&rsquo;incontro, che si &egrave; svolto nel contesto del programma del Gran Premio d&rsquo;Italia del Motomondiale, erano presenti il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini, il presidente della FMI, Paolo Sesti, Giuseppe Vadal&agrave;, comandante del Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato, il vice presidente della Federazione Regionale delle Misericordie Toscane, Fabrizio Tofani e Federico Bonecchi della Protezione Civile.  Durante i corsi di formazione, i partecipanti riceveranno nozioni di tecnica e di primo soccorso, con l&rsquo;obiettivo di acquisire competenze specifiche di primo intervento, prevenzione anti incendio, ricerca dei dispersi e controllo del territorio.  A dare il benvenuto &egrave; stato Paolo Sesti: &ldquo;Per la FMI la firma del Protocollo rappresenta un punto di arrivo ma anche di partenza&rdquo;, ha detto. &ldquo;Da una parte infatti la collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato continua a dare i suoi frutti, tra cui ricordo il successo dei corsi per Istruttori di Guida per Attivit&agrave; Sportiva Territoriale (IGAST); il punto di partenza &egrave; invece rappresentato dal fatto che da oggi cominceremo a formare appassionati pronti a collaborare con la protezione civile. Le premesse sono ottime e credo addirittura che dovremo frenare l&rsquo;entusiasmo dei motociclisti, che dovranno eseguire interventi con grande competenza&rdquo;.&#8232;  Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Nencini, in rappresentanza del Governo&nbsp;ha ricordato come &ldquo;con la FMI sia iniziata una collaborazione importante, che si sta concretizzando anche nella revisione del Codice della Strada, attualmente in approvazione al Senato. Inoltre proprio con la Federazione Motociclistica Italiana stiamo operando per instaurare una cultura del territorio, ovvero per una fruizione dello stesso senza proibizioni preconcette e nel pieno rispetto delle regole&rdquo;. &#8232;&#8232;  Giuseppe Vadal&agrave; ha sottolineato i contenuti essenziali dell&rsquo;accordo, &ldquo;che si inserisce nel pi&ugrave; ampio contesto dell&rsquo;accordo in essere dal 2012 con la FMI&rdquo; mentre Fabrizio Tofani e Federico Bonecchi hanno ricordato: &ldquo;Il Protocollo di Intesa con la FMI &egrave; fondamentale anche dal punto di vista operativo. In situazioni di difficolt&agrave;, i motociclisti della Protezione Civile potranno operare in luoghi difficilmente raggiungibili da altri mezzi&rdquo;. &#8232;&#8232;  A chiudere la conferenza, Tony Mori, responsabile delle Politiche Istituzionali in Federmoto, e Paolo Poli, direttore generale del Mugello Circuit che hanno sottolineato l&rsquo;importanza strategica del Protocollo di Intesa sul territorio &ndash; in particolare quello toscano &ndash; e come il motociclismo sia una risorsa non solo dal punto di vista sportivo in particolare se ben inserito nel tessuto sociale.  (Nella foto in evidenza: da sinistra Tofani, Sesti, Nencini, Vadala&#768;, Gori  

Firmato il protocollo d'intesa per i corsi &#8232;di formazione per motociclisti: nasce un nuovo Corpo di operatori volontari della Protezione Civile

La Protezione civile "forma" i motociclisti

In occasione del Gran Premio d&rsquo;Italia al Mugello sono stati premiati i piloti e le personalit&agrave; di spicco dei primi 30 anni della squadra che difende i colori della FMI.  Da 30 anni, rispettando la filosofia "Dal 1985 cresciamo giovani campioni", il Team Italia si pone come obiettivo di lanciare nel motociclismo a livello nazionale ed internazionale i talenti pi&ugrave; promettenti del "vivaio azzurro", offrendo loro tutti gli strumenti necessari per maturare nuove competenze nella formazione tecnico-agonistica.  Un impegno in prima linea nel far crescere i giovani talenti che ha posto il Team Italia tra le realt&agrave; di maggior storia, tradizione e successo del motociclismo tricolore, testimoniato da un palmares invidiabile comprensivo di 3 titoli mondiali, 18 europei e 17 italiani e da una serie di traguardi sincerati dal prepotente ritorno da protagonista dell'Italia nel palcoscenico mondiale delle due ruote.  Dal 2011, stagione che ha sancito il ritorno in pista del Team Italia, grazie all'apporto di partner d'eccellenza come San Carlo e la Cooperativa RadioTaxi 3570 l'impegno &egrave; ripartito con ancor pi&ugrave; forza, contribuendo alla formazione dei giovani campioni del motociclismo italiano.  Grazie alla disponibilit&agrave; di Dorna Sports e del Mugello Circuit, presso la Sala Conferenze alla presenza del Presidente FMI Paolo Sesti e del CEO Dorna Sports Carmelo Ezpeleta sono stati pertanto festeggiati i primi 30 anni di storia del Team Italia, premiando al contempo alcuni dei piloti e personaggi pi&ugrave; rappresentativi del trentennale. In segno di continuit&agrave; all'evento tenutosi nel 2012 sempre al Mugello nel quale furono premiati tutti i piloti che hanno corso e vinto con il Team Italia, in questa circostanza sono stati celebrati gli ultimi titoli vinti ed i successi mondiali registratisi nei primi anni di attivit&agrave; della squadra.  Non sono mancati nel corso della cerimonia i due piloti laureatisi Campioni del Mondo con il Team Italia, Fausto Gresini (iridato nella classe 125cc nel 1985 e 1987) e Luca Cadalora (in trionfo nel Mondiale 125cc stagione 1986), Alessandro Gramigni (con il Team Italia vice-Campione Europeo 125cc nel biennio 1988-1989) mentre Max Biaggi (Campione Europeo 250cc nel 1991 con il Team Italia) ritirer&agrave; il premio nella giornata di domenica.  Ampio spazio riservato ai piloti che hanno portato i colori della FMI in trionfo a livello nazionale ed internazionale come Michele Pirro, Danilo Petrucci, Franco Morbidelli e Marco Faccani, cos&igrave; come i 7 piloti attualmente al via del Mondiale Moto3 con trascorsi al Team Italia: in rigoroso ordine alfabetico Niccol&ograve; Antonelli (Campione Italiano 125cc 2011), Francesco Bagnaia, Romano Fenati (Campione Europeo 125cc 2011), Andrea Locatelli, Alessandro Tonucci pi&ugrave; Matteo Ferrari e Stefano Manzi, attuali portacolori del San Carlo Team Italia. Risalto anche all'attivit&agrave; sportiva nell'Europeo Superstock 600 che vede la compagine federale tuttora grande protagonista con Michael Ruben Rinaldi e Andrea Tucci, frutto del lavoro compiuto da Cristiano Migliorati (oggi Direttore Sportivo del programma Moto3) e Stefano Cruciani (attuale DS del San Carlo Team Italia STK600).  Parte integrante della storia del Team Italia, al Mugello sono state ricordate altre persone che sfortunatamente non ci sono pi&ugrave;, elementi imprescindibili nei traguardi raggiunti dalla compagine federale nel corso dei 30 anni di storia: Doriano Romboni (Direttore Sportivo del Team Italia), Andrea Antonelli (pilota del Team Italia nel 2007), Elio Iori (pilota del Team Italia nel 1995, Tecnico Federale FMI programmi MiniGP e Minimoto) e Claudio Porrozzi, autore del Libro "Team Italia &ndash; La Storia Continua", presentato oggi in un'edizione completamente aggiornata curata dal figlio Federico.  "Tanti campioni come Max Biaggi, Luca Cadalora e Fausto Gresini hanno militato nel Team Italia&rdquo;, ha detto Paolo Sesti presidente della FMI. &ldquo;Come FMI, quando nel 2008 abbiamo ripreso in mano la velocit&agrave; nazionale, ci siamo accorti che non era sufficiente gestire un campionato per far crescere il nostro motociclismo, quindi ho preso un aereo, sono volato e Madrid e ho spiegato a Ezpeleta di voler far tornare il Team Italia. Da parte sua c&rsquo;&egrave; stato un immediato e ottimo supporto e negli anni successivi i risultati sono arrivati, infatti oggi dei nove italiani in Moto3, sette hanno corso nella nostra squadra. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e collaborano con il Team Italia".  "Quando nacque il Team Italia, nel 1985 ero gi&agrave; nel mondo del motociclismo, e ho subito pensato che fosse una grande iniziativa, per la quale voglio ringraziare la Federazione Motociclistica Italiana. Altre nazioni hanno provato a mettere in campo progetti simili, senza per&ograve; riuscire a mantenerli nel tempo", ha commentato Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna Sports  Piloti premiati al Mugello  Campioni del Mondo e d'Europa con il Team Italia  Fausto Gresini (con il Team Italia Campione del Mondo 125cc nel 1985 e 1987)  Luca Cadalora (con il Team Italia Campione del Mondo 125cc nel 1986)  Max Biaggi (con il Team Italia Campione Europeo 250cc nel 1991)  Alessandro Gramigni (con il Team Italia vice-Campione Europeo 125cc nel 1988-1989)  Campioni Europei ed Italiani con il &ldquo;Nuovo Team Italia&rdquo;  Michele Pirro (con il Team Italia Campione Italiano Superstock 1000 nel 2007)  Danilo Petrucci (con il Team Italia Campione Italiano Superstock 1000 nel 2011)  Romano Fenati (con il Team Italia Campione Europeo 125cc nel 2011)  Niccol&ograve; Antonelli (con il Team Italia Campione Italiano 125cc nel 2011)  Franco Morbidelli (con il Team Italia Campione Europeo Superstock 600 2013)  Marco Faccani (con il Team Italia Campione Europeo Superstock 600 2014)  Piloti attuali protagonisti del Mondiale Moto3 con trascorsi al Team Italia  Alessandro Tonucci (con il Team Italia nel Mondiale 125cc/Moto3 nel 2011/2012)  Francesco Bagnaia (con il Team Italia nel Mondiale Moto3 2013)  Matteo Ferrari (con il Team Italia nel Mondiale Moto3 2013/2014)  Andrea Locatelli (con il Team Italia nel Mondiale Moto3 2014)  Stefano Manzi (con il Team Italia nel Mondiale Moto3 2015)  Piloti del San Carlo Team Italia nell'Europeo Superstock 600  Andrea Tucci (con il Team Italia nell'Europeo Superstock 600 2014-2015)  Michael Ruben Rinaldi (con il Team Italia nel 2011, 2012 e 2015)  (Nella foto in evidenza: da sinistra Paolo Sesti, Franco Morbidelli, Michael Ruben Rinaldi, Carmelo Ezpeleta, Fausto Gresini, Michele Pirro, Marco Faccani e Danilo Petrucci).    

In occasione del Gran Premio d&rsquo;Italia sono stati premiati i piloti e le personalit&agrave; di spicco dei primi 30 anni della squadra che difende i colori della FMI

Mugello: i 30 anni del Team Italia

Sabato 18 aprile a Pontedera, a pochi chilometri da Pisa, dopo i primi due appuntamenti a Cento (Ferrara) e a Pratola Serra (Avellino) "Velocit&agrave; e Lentezza" approder&agrave; nella citt&agrave; della Vespa Piaggio.  Ci sar&agrave; anche la Federazione Motociclistica Italiana, che nel settembre 2014 ha stipulato un protocollo d'intesa con Citt&agrave; dei Motori per la tutela dei marchi mototuristici italiani, la formazione all'educazione stradale e la promozione del mototurismo.  Nell'occasione la FMI fornir&agrave; informazioni su tutte le sue attivit&agrave; turistiche, sportive e di moto d'epoca.  Paolo Sesti, Presidente della FMI ha dichiarato: "Sono particolarmente lieto che la FMI prenda parte all'evento di Pontedera, in cui i nostri Vespa Club avranno la possibilit&agrave; di visitare il Museo Piaggio. La Federazione Motociclistica Italiana parteciper&agrave; presentando le proprie attivit&agrave;, con un occhio particolare dedicato al mototurismo e al mondo storico. Si tratta di una delle attuazioni che FMI ed ANCI Citt&agrave; dei Motori danno al loro accordo di collaborazione, firmato lo scorso settembre, e che vedr&agrave; la nostra presenza, anche con iniziative di educazione stradale, alle successive tappe del progetto &ldquo;Velocit&agrave; e lentezza".  Perch&eacute; &ldquo;Velocit&agrave; e lentezza&rdquo;?  L&rsquo;associazione Citt&agrave; dei Motori, la rete Anci che riunisce i comuni del Made in Italy motoristico,&nbsp;ha promosso il Progetto &ldquo;Velocit&agrave; e Lentezza&rdquo;, un tour di tredici tappe di avvicinamento ad EXPO 2015 per coniugare l&rsquo;eccellenza motoristica a quella enogastronomica del Belpaese. Partner del progetto: Polizia di Stato e Isoradio.  &ldquo;Velocit&agrave; e Lentezza&rdquo;: il format coniuga la velocit&agrave; del motorismo alla lentezza &ldquo;virtuosa&rdquo; dei processi dell&rsquo;agroalimentare, come stagionatura, invecchiamento, maturazione.  Il Tour, partito a fine gennaio da Cento (Ferrara), si concluder&agrave; in settembre a Nicolosi (Catania). Un truck allestito di &ldquo;CdM per Expo 2015&rdquo; far&agrave; tappa nelle piazze principali dei comuni organizzatori. L&igrave; si incontreranno i rappresentanti di EXPO 2015, produttori dell&rsquo;agroalimentare, marchi motoristici, cittadini e amministratori.  Alcune delle 13 tappe incroceranno grandi eventi sportivi motoristici come il MotoGP del Mugello-Scarperia e San Piero, il Gran Premio di Formula 1 d&rsquo;Italia e la manifestazione &ldquo;Modena, terra dei Motori&rdquo;.  Isoradio accompagner&agrave; il Tour &ldquo;Velocit&agrave; e Lentezza&rdquo; per tutta la sua durata con informazione sugli eventi e collegamenti dalle piazze; in alcune tappe saranno presenti le installazioni della &ldquo;Crash Art&rdquo;, realizzate dall&rsquo;artista Alexander Jakhnagiev e promosse da Isoradio, centrate sulla sicurezza stradale per i pi&ugrave; giovani.  (Nella foto in evidenza: Museo Piaggio) Fiammetta La Guidara

Sabato 18 aprile a Pontedera, a pochi chilometri da Pisa, si terr&agrave; la terza tappa del progetto "Velocit&agrave; e Lentezza"

"Velocit&agrave; e Lentezza" a Pontedera

Cavi d'acciaio sulle mulattiere del bergamasco: la FMI &egrave; intervenuta condannando duramente lo scioccante episodio ed&nbsp;ha&nbsp;chiesto la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato A davvero pochi sar&agrave; sfuggita l'incresciosa vicenda di questi giorni che ha visto, a suo malgrado,&nbsp;protagonista il mondo dell'enduro: durante un'uscita in moto Daniele Consonni, un endurista bergamasco,&nbsp;si &egrave; accorto (per fortuna in tempo), che sul sentiero da lui percorso erano stati tesi alcuni cavi d'acciaio all'altezza di collo, busto&nbsp;e gomme.  Ora, come abbiamo gi&agrave; detto in un nostro articolo precedente (qui il link), &egrave; impossibile concepire&nbsp;che esistano persone capaci di simili gesti, che pi&ugrave; che una protesta sono da considerarsi un terribile crimine. L'episodio ha visto un grande&nbsp;interesse e la partecipazione di moltissimi, motociclisti o meno, grazie anche ai video e alle foto divulgate dallo stesso Daniele Consonni su Facebook e al risalto dato dai media. Una tematica su cui non si deve, non si vuole e non si pu&ograve; sorvolare perch&eacute;&nbsp;in questo caso non si parla pi&ugrave; di permettere o meno una disciplina come l'enduro ma di attentati all'incolumit&agrave; e alla vita delle persone; si parla soprattutto di assurde vittime dell'ignoranza e dell'incivilt&agrave;, gi&agrave; due negli ultimi anni.  La Federazione Motociclistica Italiana (FMI) non ha preso sottogamba l'accaduto ed &egrave; intervenuta decisamente a proposito condannando l'atto e chiedendo una risposta delle autorit&agrave;.  E' cos&igrave; che il Presidente FMI Paolo Sesti ha coinvolto anche il Corpo Forestale di Stato, che gi&agrave; collabora con la Federmoto attraverso un protocollo di intesa, che ha prontamente risposto dando la piena disponibilit&agrave; per riuscire finalmente a far luce sull'intera vicenda assicurando i responsabili alla giustizia e ha assicurato un'ancora pi&ugrave; attento controllo del territorio per evitare che simili episodi possano riproporsi.  Giulia Cassinelli

Paolo Sesti, Presidente FMI, ha chiesto la collaborazione anche del Corpo Forestale dello Stato

Ghigliottine sui sentieri: la FMI coinvolge il Corpo Forestale 

Ieri, &egrave; svolta a Roma, alla Biblioteca del Senato &ldquo;Giovani Spadolini&rdquo;, una importante tavola rotonda organizzata dalla Federazione Motociclistica Italiana sul tema &ldquo;Il Motociclismo fra Sport, Ambiente, Industria e utilizzo del territorio&rdquo;.  Erano presenti il viceministro Nencini, i senatori Marinello, Matteoli e Rossi e Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato.  Al centro dei temi proposti, l&rsquo;esigenza - da parte della FMI - di rappresentare al mondo politico l&rsquo;entit&agrave; del motociclismo non solo in termini di risultati sportivi: le moto costituiscono infatti una realt&agrave; notevolissima per circolazione su strada (il parco moto italiano, con i suoi 9 milioni di veicoli, rappresenta il 27% del parco moto europeo) e per l&rsquo;indotto economico che creano.  Lo ha spiegato il presidente della FMI, Paolo Sesti, il quale - entrando nel merito del tema dell&rsquo;evento, l&rsquo;ambiente - ha anche sottolineato come la &ldquo;Federazione Motociclistica si stia impegnando nel sensibilizzare gli appassionati al rispetto delle regole, un rispetto che deve avvenire nel fuoristrada cos&igrave; come sull&rsquo;asfalto&rdquo;.  Ospite della tavola rotonda, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, il quale ha sottolineato l&rsquo;attenzione del Governo verso i temi motociclistici: &ldquo;La riforma del Codice della Strada, che verr&agrave; approvata tra fine 2015 e inizio 2016, includer&agrave; la tutela dell&rsquo;utenza debole (quindi dei motociclisti), la possibilit&agrave; per le due ruote a motore di percorrere le corsie preferenziali, la progettazione di guard rail che tutelino anche i motociclisti ed il targhino, ovvero la speciale targa richiesta dalla FMI in occasione delle competizioni sportive fuoristrada, che metta al riparo la targa ufficiale da danneggiamenti e smarrimenti da parte dei piloti&rdquo;.  A fargli eco il senatore Altero Matteoli, presidente della Commissione Lavori Pubblici, il quale ha evidenziato come in passato ci siano gi&agrave; stati confronti costruttivi con la FMI. &ldquo;Tengo inoltre a precisare&rdquo;, ha proseguito Matteoli, &ldquo;come la salvaguardia ambientale non vada considerata quale un vincolo assoluto, bens&igrave; come un&rsquo;opportunit&agrave;. Bisogna utilizzare il buonsenso e collaborare perch&eacute; tutti possano fruire dell&rsquo;ambiente in modo corretto&rdquo;.  Accorate le parole di Tony Mori, responsabile delle Politiche Istituzionali FMI che ha evidenziato come &ldquo;non &egrave; pi&ugrave; ora di alzare muri tra motociclisti e associazioni ambientaliste. Dobbiamo collaborare tra di noi perch&eacute; ambientalismo significa rispetto del territorio da parte di chi lo utilizza. Come motociclisti, siamo i primi a voler usufruire di un ambiente pulito e mantenerlo tale&rdquo;.  Il senatore Giuseppe Francesco Marinello, Presidente della Commissione Ambiente ha aggiunto: &ldquo;I motociclisti devono essere considerati a pieno titolo dei fruitori del paesaggio. Le loro esigenze sono legittime, anche perch&eacute; l&rsquo;ambiente va inteso non come qualcosa di statico, ma di dinamico e di cui usufruire&rdquo;.  Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato e Claudio D&rsquo;Amico, Comandante Provinciale di Arezzo, hanno ricordato i contenuti dell&rsquo;accordo firmato nel 2012, che ha portato Corpo Forestale dello Stato e FMI a lavorare insieme per l&rsquo;ambiente. &ldquo;Dai motociclisti&rdquo;, ha detto Cesare Patrone, &ldquo;ci si aspetta (ed &egrave; ci&ograve; che si sta verificando, ndr) non solo che non arrechino danno al territorio, ma che contribuiscano attivamente al suo mantenimento, fornendo un contributo al lavoro delle forze dell&rsquo;ordine&rdquo;.  Nella foto in evidenza, da sinistra: Giulio Gori (responsabile Ufficio Stampa FMI e moderatore della tavola rotonda), Altero Matteoli (presidente 8a Commissione Permanente Lavori Pubblici, Comunicazioni del Senato), Riccardo Nencini (viceministro Infrastrutture e Trasporti), Paolo Sesti (presidente FMI). Fiammetta La Guidara 

Il &ldquo;Motociclismo fra Sport, Ambiente, Industria e utilizzo del territorio&rdquo;. Nella riforma del CdS l'uso delle corsie preferenziali e guard rail "sicuri"

FMI: Tavola rotonda in Senato 

Per il terzo anno consecutivo San Carlo &egrave; accanto alla Federazione Motociclistica Italiana per supportare i progetti dedicati ai giovani talenti azzurri.  La collaborazione, nata nel 2013, anche quest&rsquo;anno consentir&agrave; all&rsquo;Azienda milanese di consolidare la propria presenza nel panorama sportivo internazionale, attraverso gli impegni del San Carlo Team Italia, e nazionale con il progetto &ldquo;San Carlo Talenti Azzurri FMI&rdquo;, finalizzato alla crescita dei giovani talenti del motociclismo tricolore sulla base della filosofia aziendale &ldquo;Noi ricominciamo dai giovani&rdquo;.  Infatti oltre alla visibilit&agrave; nel Campionato del Mondo MotoGP classe Moto3 con i piloti Matteo Ferrari e Stefano Manzi, e nel Campionato del Mondo Supersport e nell&rsquo;Europeo Superstock 600 con Marco Faccani, Andrea Tucci e Michael Ruben Rinaldi, San Carlo sar&agrave; Main Sponsor del CIV, il Campionato Italiano Velocit&agrave;, e partner ufficiale della FMI e delle competizioni e dei programmi a livello nazionale.  Come nelle scorse stagioni, grazie a San Carlo, i giovani atleti potranno contare su mentori d&rsquo;eccezione, ex piloti che hanno lasciato la propria firma nel mondo delle due ruote e che saranno un sostegno e un punto di riferimento per i nuovi talenti: Cristiano Migliorati per la Moto3 e Stefano Cruciani per la Stock600 e la Supersport.  Una partnership importante, che conferma la grande passione, la volont&agrave; e l&rsquo;impegno dell&rsquo;Azienda nel sostenere i giovani piloti italiani, accompagnandoli dal panorama nazionale verso quello internazionale, fieri di essere stati i primi a credere in questo ambizioso progetto.  Si concretizza il percorso di San Carlo all&rsquo;interno del mondo dello sport, dopo la neonata partnership con la FISI, la Federazione Italiana Sport Invernali, e il progetto FuturFISI, e la collaborazione con la Fijlkam, la Federazione Italiana Judo Lotta e Karate.  &ldquo;Per il terzo anno consecutivo San Carlo ha scelto di impegnarsi con la Federazione Motociclistica Italiana e il Team Italia&rdquo;, ha detto Alberto Vitaloni, Presidente San Carlo Gruppo Alimentare S.p.A. &ldquo;Una decisione spontanea, maturata dalla volont&agrave; di aiutare e sostenere i giovani talenti italiani, sul filo conduttore della nostra filosofia aziendale, che ha come obiettivo principale quello di promuovere l&rsquo;attivit&agrave; fisica, l&rsquo;agonismo e la sana competitivit&agrave;, in tutti gli sport, come nel motociclismo. Siamo orgogliosi di essere parte di un progetto finalizzato a promuovere lo sport italiano. Il rinnovato impegno nel Mondiale Moto3, nel Campionato del Mondo Supersport e nell&rsquo;Europeo Superstock 600 &egrave; solo un piccolo tassello del nostro progetto, che mira a sostenere i giovani talenti azzurri in tutte le discipline sportive&rdquo;.  &ldquo;Con San Carlo condividiamo la precisa volont&agrave; di far crescere i nostri ragazzi per farli diventare piloti con una mentalit&agrave; vincente ed encomiabili professionisti&rdquo;, ha detto Paolo Sesti, Presidente FMI. &ldquo;Proprio nel 2015 nel quale festeggiamo i trenta anni del Team Italia, sono fiducioso che i nostri giovani ci daranno molte soddisfazioni, confermando la bont&agrave; del progetto San Carlo Team Italia e la politica di sostegno ai giovani che la FMI ha intrapreso da diversi anni&rdquo;. Fiammetta La Guidara

L&rsquo;azienda milanese, leader nel settore chips&snacks, per il terzo anno consecutivo rinnova la partnership con la Federazione Motociclistica Italiana

San Carlo supporta i giovani piloti azzurri

Si &egrave; tenuto a Roma il Test sulla Mobilit&agrave;, un progetto europeo promosso dalla FEMA (Federation of European Motorcyclists&rsquo; Associations) e realizzato in Italia dalla Federazione Motociclistica Italiana. Lo scopo dell&rsquo;iniziativa, che entro settembre si svolger&agrave; anche in altre citt&agrave; europee, &egrave; quello di promuovere l&rsquo;utilizzo delle ruote a motore per migliorare la circolazione urbana. Sono stati impiegati 4 diversi mezzi su un percorso di 17,5 chilometri uguale per tutti.  Un&rsquo;auto, una moto, un ciclomotore e un utente dei mezzi pubblici sono partiti alle 8.30 da via Marco Stazio Prisco (zona sud-est della Capitale) con destinazione viale Tiziano 70, sede della FMI. Regola fondamentale: il completo rispetto del Codice della Strada. I tempi di percorrenza sono stati rilevati da un funzionario della FMI con cronometri satellitari: Roberto Leardi, presidente del Vespa Club d&rsquo;Italia, ha coperto i 17,5 km in 41 minuti alla guida di un ciclomotore. 120 secondi in pi&ugrave; sono stati impiegati dal formatore di Educazione Stradale FMI, Andrea Borelli, in sella ad una moto da 600 cc. Marco Summa, pure formatore di Educazione Stradale FMI, &egrave; arrivato in sede in 59 minuti prendendo tre mezzi pubblici diversi (autobus, metropolitana e tram) mentre Francesca Marozza, responsabile del Dipartimento di Educazione Stradale FMI, ha concluso il test in 69 minuti con l&rsquo;auto. Nella tabella illustrativa sono riportati non solo il tempo impiegato, ma anche i costi.  &laquo;Questo test ha dimostrato ancora una volta che coprire un determinato percorso su ciclomotore o motociclo permette di risparmiare tempo e diminuire l&rsquo;inquinamento&raquo;, ha commentato il presidente della FMI Paolo Sesti, presente all'esperimento. &laquo;Spero che le autorit&agrave; tengano conto di questo test nelle normative, che dovranno emanare in futuro, relative alla circolazione urbana dei mezzi a due ruote&raquo;.  &laquo;Noi siamo stati i primi a fare questo test, ma nei prossimi due mesi si svolger&agrave; in altre citt&agrave; europee, cosicch&eacute; potremo studiare un panorama pi&ugrave; ampio possibile della mobilit&agrave;&raquo;, ha spiegato Francesca Marozza. &laquo;A settembre, poi, porremo all&rsquo;attenzione dell&rsquo;Unione Europea i risultati conseguiti, che potranno essere utili per promuovere delle politiche di incentivazione all&rsquo;uso delle due ruote a motore&raquo;.  Percorso: partenza: Via Marco Stazio Prisco, arrivo a Viale Tiziano 70, Roma - percorrenza km 17.5  Tempo e totale costi  Ciclomotore &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;partenza&nbsp; 8.30&nbsp;&nbsp; - arrivo 9.11'41&rsquo;' &nbsp; &nbsp;&nbsp; &euro; 1.50 (benzina)  Motociclo 600cc&nbsp; partenza 8.30 &nbsp;&nbsp;&nbsp;- arrivo 9.13' 43&rsquo;' &nbsp; &euro; 3.00 (benzina)  Mezzi pubblici &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;partenza 8.30 &nbsp;- arrivo 9.29'59'&rsquo; &nbsp;&nbsp; &nbsp; &euro; 1.50 (biglietto)  Automobile &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; partenza 8.30 &nbsp;- arrivo 9.38'69'&rsquo; &nbsp; &nbsp;&nbsp; &euro; 7.40 (benzina + parcheggio)  &nbsp;

Si &egrave; svolto a Roma un test sulla Mobilit&agrave; realizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana. Ciclomotore e moto hanno battuto auto privata e mezzo pubblico

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