Di moto sportive e supersportive Suzuki non &egrave; mai stata carente. Il successo della famiglia GSX-R ne &egrave; un esempio, e in qualche modo possiamo citare anche le GSX-F, moto sportive s&igrave;, ma meno impegnative e pi&ugrave; facili da guidare. Per questo, quando nel 1993 la Casa di Hamamatsu lancia sul mercato la sua RF 600 R in molti restano stupiti.  Al periodo andava a scontrarsi contro &quot;mostri sacri&quot; come Honda CBR 600 F e Kawasaki ZZR 600, e lo fece in modo del tutto personale differenziandosi dai canoni stilistici delle rivali, ma anche della precedente GSX-F. Si tratta di una sport tourer dal look accattivante, con forme della carena&nbsp;che rompevano completamente con modelli visti il passato. Tra le novit&agrave; tecniche pi&ugrave; interessanti spunta il telaio a doppia trave in acciaio (per la prima volta su una Suzuki) e verniciato in tinta con la carrozzeria.  Nuovi canoni    Dicevamo che la RF 600 R rompe con il design a cui Suzuki ci aveva abituato in quegli anni. Le forme affilate della carenatura erano ben diverse da quelle pi&ugrave; arrotondate della famiglia GSX. Altro dettaglio, sempre sul telaio citato poco sopra, riguarda il colore: lo stesso (rosso o grigio, le colorazioni del 1993)&nbsp; per carena a telaio, dando cos&igrave; l&rsquo;impressione di una forma aerodinamica. E a renderla ancora pi&ugrave; aggressiva e affiliata ci pensano le lamelle laterali sulle prese d&rsquo;aria, che a qualcuno avranno di certo ricordato le fiancate della Ferrari Testarossa.  La sella era per due, ma con sedili separati, e per dare l&rsquo;idea di una monoposto, anche il sedile del passeggero era stato verniciato con lo stesso colore del resto della carrozzeria. In fase di realizzazione si &egrave; pensato anche alla comfort: la posizione di guida era abbastanza comoda, n&eacute; troppo da sportiva n&eacute; troppo da turismo.    Le caratteristiche  A spingerla c&rsquo;era un versione rivista del quattro cilindri che montava la GSX-R 600 distribuita al periodo negli Stati Uniti, in grado di erogare 100 CV a 12.500 giri/min, dotato del sistema di raffreddamento a liquido SACS (Suzuki Advanced Cooling System).  A rendere questa moto ancora pi&ugrave; particolare ci hanno pensato le firme luminoso subito riconoscibili, a partire &nbsp;dall&rsquo;enorme gruppo ottico posteriore&nbsp;alle luci di posizione e di stop. Discorso analogo per la strumentazione, composta da tre quadri analogici disposti orizzontalmente per tachimetro, contagiri e temperatura del liquido di raffreddamento. La RF 600 R montava cerchi in lega da 17&rdquo; a tre razze, forcella tradizionale, monoammortizzatore posteriore con leveraggio Link-Type e freni anteriori a doppio disco con pinze a doppio pistoncino. Nota a parte il silenziatore dello scarico 4-1: verniciato in nero in occasione della primissima presentazione della RF 600 R, poco armonizzava col resto della moto. Ecco che in occasione del lancio ufficiale arrivo con un pi&ugrave; elegante inox naturale.  Arrivata ufficialemte sul mercato ad inizio del 1993, la Suzuki RF 600 R venne prodotta fino al 1998 (arriv&ograve; anche con cilindrata di 900 cc), ma nonostante caratteristiche di assoluto rilievo non ebbe il successo sperato. Tra i (pochi) difetti i consumi non proprio contenuti.    PROVA SUZUKI V-STROM 800 DE: I VOTI DEL #SOTTOESAME 

Nonostante il design attraente, la potenza e la rottura con le forme del Marchio, questo modello non decoll&ograve; a causa dei troppi consumi e del prezzo

Suzuki RF 600 R, trent&rsquo;anni della sport tourer ispirata alla Ferrari Testarossa

Stagione 4 - Episodio 17: a Imola col &quot;gram&quot;

Motosprint The Test di Riccardo Piergentili: Aprilia RSV4 RF Factory Works

Sulla pista del Mugello abbiamo provato una vera moto da gara. Stiamo parlando dell&rsquo;Aprilia RSV4 RF Factory Works, sviluppata sulla base dell&rsquo;omonima maxi sportiva e pronta a correre nei vari campionati Superbike e Superstock. Ma facciamo un passo indietro. L&rsquo;idea della casa di Noale &egrave; semplice: compri l&rsquo;Aprilia RSV4 RF o RR (2017 o 2018), apri il catalogo degli accessori racing sviluppati dal reparto Aprilia Racing e scegli quali montare. Il risultato &egrave; una moto pronta a scendere in pista, estrema in tutto, perfetta per il pilota o l&rsquo;amatore esigente. Di seguito le nostre impressioni, tutti gli approfondimenti sul prossimo numero di InMoto in edicola.    215 CV ALL&rsquo;ALBERO, UNA VERA SBK - Tre le aree di sviluppo: il motore pu&ograve; essere modificato con pistoni monofascia con trattamento superficiale per aumentare la scorrevolezza. Le teste possono essere sostituite con altre caratterizzate da condotti di aspirazione e scarico lavorati con macchine a controllo numerico. Non mancano molle, valvole e i relativi piattelli per affinarne il rendimento, mentre gli alberi a camme hanno un trattamento superficiale che riduce gli attriti. Il kit &egrave; completato da una mappatura dedicata della centralina e da un impianto di scarico racing Akrapovic: tutto ci&ograve; permette di raggiungere una potenza massima di 215 CV all&rsquo;albero.    10 KG IN MENO FANNO LA DIFFERENZA - L&rsquo;altro aspetto da considerare &egrave; la riduzione di peso che si attesta sui 10 kg grazie a una batteria al litio, al nuovo serbatoio del carburante, al gi&agrave; citato impianto di scarico, a diversi dettagli in fibra di carbonio e alla piastra di sterzo superiore ricavata dal pieno. Terzo, ma non secondario, l&rsquo;affinamento aerodinamico con l&rsquo;introduzione delle &ldquo;winglets&rdquo; ai lati della carenatura, le alette che creano deportanza alle alte velocit&agrave; aumentando la stabilit&agrave;, una soluzione gi&agrave; ampiamente usata in MotoGP.    IL TEMPO VIENE DA SOLO - Il risultato? Un missile terra terra che sulla pista del Mugello permette senza troppo impegno di girare sul passo dei due minuti netti, il tutto senza cercare assetti particolari o forzare l&rsquo;azione oltremodo per cercare il tempone. L&rsquo;Aprilia RSV4 RF stradale &egrave; gi&agrave; una delle pi&ugrave; prestanti maxi sportive in circolazione grazie a un&rsquo;impostazione estrema, a un&rsquo;agilit&agrave; unica unita a un&rsquo;incisivit&agrave; in curva degna di una moto da gara. Nella versione &ldquo;Factory Works&rdquo; l&rsquo;asticella &egrave; stata spostata ancora pi&ugrave; in alto: ci&ograve; che sorprende &egrave; la facilit&agrave; con cui cambia linea all&rsquo;interno delle tante varianti della pista toscana. Vola da un lato all&rsquo;altro con una facilit&agrave; disarmante, merito dei tanti kg in meno. Poi, raggiunto il limite rassicura il pilota trasmettendo sempre il livello di aderenza dei pneumatici.  &nbsp;    IMPENNATA DI GIRI MA IN SICUREZZA - L&rsquo;altro aspetto di questa moto che lascia senza parole &egrave; la fluidit&agrave; del propulsore che, senza perdere nulla ai regimi intermedi, vola vero il limitatore con veemenza, quasi non avesse masse volaniche da gestire. Sale di giri con una linearit&agrave; unica, senza incertezze, accompagnato da controlli elettronici pressoch&eacute; perfetti nel gestire le perdite di aderenza e la tendenza all&rsquo;impennata.&nbsp;    LE ALI AIUTANO A VELOCITA&rsquo; ELEVATE - E poi ci sono le famose &ldquo;ali&rdquo;&hellip; funzionano? Il dibattito &egrave; aperto perch&eacute; &egrave; quasi impossibile rilevare strumentalmente il loro influsso sulla moto. Di certo c&rsquo;&egrave; che &ldquo;lavorano&rdquo; a velocit&agrave; elevate, oltre i 130/140 km/h e a detta dei tecnici Aprilia regalano una maggiore stabilit&agrave; in frenata, aiutando anche il retrotreno a mantenere un assetto neutro, da sempre il tallone di Achille di questa moto. In MotoGP hanno trovato un largo impiego, e questo significa qualcosa&hellip; Comunque sia, se volete altre info sul progetto Aprilia Racing Factory Works non vi rimane che andare sul sito ufficiale Aprilia e dare un&rsquo;occhiata.&nbsp; 

Abbiamo testato sulla pista del Mugello l&rsquo;Aprilia RSV4 RF allestita con tutti gli accessori nati dal progetto racing Factory Works, una bomba da 214 CV. Come riconoscerla? Dalle winglets in stile MotoGP sulla carena

Prova Aprilia RSV4 RF Factory Works: primo contatto

Abbiamo provato sulla pista del Mugello l&rsquo;Aprilia RSV4 RF allestita con tutti gli accessori nati dal progetto racing Factory Works, una bomba da 214 CV. come riconoscerla? Dalle winglets in stile MotoGP sulla carena

Aprilia RSV4 RF F.W: da fermo - FOTO

Ecco tutte le parti speciali presenti nel kit &quot;factory works&quot; per far diventare la RSV4 una vera Superbike

Aprilia RSV4 RF F.W: il kit racing - FOTO

Aprilia RSV4 RF F.W: in pista - FOTO

Ha debuttato nel Gran Premio delle Americhe a Austin, nel Texas, la versione speciale, esclusiva per il mercato americano, dell&rsquo;Aprilia RSV4 italiana. Realizzata in edizione numerata di soli 125 esemplari, RSV4 RF limited edition adotta per la prima volta le winglets, appendici aerodinamiche sviluppate da Aprilia Racing in MotoGP, e si distingue per la livrea ispirata ai primi successi Aprilia nel motomondiale: La speciale edizione &egrave; riservata esclusivamente al mercato nordamericano.  LA STORIA - Quella di Aprilia RSV4 &egrave; tra le storie sportive pi&ugrave; vincenti in assoluto per un singolo modello nella categoria delle supersportive. Dal 2009 a oggi nel palmar&egrave;s di questa straordinaria V4 italiana sono entrati sette titoli iridati nel campionato mondiale Superbike, con l&#39;ulteriore suggello - nella stagione 2015 - della vittoria dei titoli Piloti e Costruttori nella FIM CUP Superstock 1000.  Una straordinaria carriera agonistica che nasce da una leadership tecnica del modello di serie, costantemente riaffermata delle molteplici vittorie nelle prove comparative organizzate dalle pi&ugrave; autorevoli riviste motociclistiche mondiali.  COM&rsquo;E&rsquo; FATTA - Spinta dal motore 1000cc 4 cilindri a V di 65&deg; e capace di 201 CV, Aprilia RSV4 RF Limited Edition &egrave; caratterizzata da una nuova accattivante veste grafica, ispirata al Tricolore della bandiera italiana e alla livrea della Aprilia AF1 250 con la quale Loris Reggiani ottenne, nel 1987, la prima delle 294 vittorie iridate Aprilia nei Gran Premi. Uno schema grafico ormai diventato un&rsquo;icona della storia sportiva Aprilia, con la grande &ldquo;A&rdquo; che avvolge le fiancate, utilizzato pi&ugrave; volte per distinguere modelli &ldquo;race replica&rdquo; e oggi divenuto una sorta di &ldquo;marchio&rdquo; del programma Factory Works.  Un progetto nato per rendere disponibile la stessa tecnologia sviluppata per la moto campione del mondo a tutti coloro che intendano competere ai massimi livelli nei campionati delle derivate di serie o che desiderino avere una RSV4 dalle performance ottimizzate per l&rsquo;uso in circuito.  Un ulteriore elemento distintivo di Aprilia RSV4 RF Limited Edition &egrave; rappresentato dalle winglets, le appendici aerodinamiche realizzate in fibra di carbonio che contribuiscono ad apportare benefici in termini di stabilit&agrave; della moto. Una tecnologia sviluppata da Aprilia Racing sul prototipo RS-GP impegnato nel Campionato del Mondo MotoGP coi piloti Aleix Espargar&oacute; e Scott Redding e che, per la prima volta in assoluto, &egrave; resa disponibile anche per Aprilia RSV4.  L&rsquo;esclusivit&agrave; del modello &egrave; infine testimoniata dal logo &ldquo;Limited Edition&rdquo; e dal numero dell&rsquo;esemplare inciso a laser sulla piastra di sterzo. 

In esclusiva per il mercato americano arriva la RSV4 RF che, per la prima volta, adotta le winglets, appendici aerodinamiche sviluppate da Aprilia Racing in MotoGP. In versione limitata di soli 125 esemplari

Aprilia RSV4 RF: negli USA mette le ali

Stagione 3 - Episodio 8. &quot;Questo V4 ha un allungo impressionante e l&#39;avantreno ha una precisione direzionale chirurgica. Per apprezzarla bisogna assecondare i movimenti della moto, senza forzare le manovre&quot;.

Motosprint - The Test di Riccardo Piergentili: Aprilia RSV4 RF

Hardware e software evoluti, componenti di migliore qualit&agrave; e, come al solito, una messa a punto eccellente. &Egrave; ancora bella. &Egrave; ancora performante. &Egrave; una supersportiva nata bene che con gli anni ha cercato di raggiungere la perfeezione.

Aprilia RSV4 RF: ennesima evoluzione di un progetto immortale

SAN MARTINO DEL LAGO (CR) - La RSV4 continua a stupire. &Egrave;&nbsp;un progetto&nbsp;di nove anni fa che si dimostra ancora all&rsquo;avanguardia, aggiornato nel corso degli anni con interventi mirati che non hanno stravolto, ma semplicemente migliorato, le sue peculiari caratteristiche. Compatta come una seicento, rigida come una vera moto da corsa, ha un motore con un fascino unico, governato da una elettronica strabiliante e&nbsp;adesso &egrave; anche Euro 4.&nbsp;Non ha perso&nbsp;prestazioni,&nbsp;anzi si dimostra ancora pi&ugrave; veloce e pi&ugrave; a punto di ciclistica. La&nbsp;versione RF paga solo 2,5 kg in pi&ugrave; alla prova della bilancia e fa pagare 23.219 euro f.c.&nbsp;a chi la vuole in garage, un prezzo alto ma sostanzialmente allineato alla migliore concorrenza.&nbsp;  ELETTRONICA EVOLUTA - Il nuovo display TFT a colori &egrave; solo la pi&ugrave; appariscente novit&agrave; per il 2017, difatti l&rsquo;elettronica &egrave; stata pesantemente rivista c&rsquo;&egrave; nuovo hardware, una centralina di gestione motore pi&ugrave; potente che gestisce il cambio elettronico &ldquo;full&rdquo; e un nuovo ABS adesso anche con funzione cornering, e nuovo software, con nuove tarature dei sistemi APRC e una nuova interfaccia visiva decisamente pi&ugrave; user friendly nonostante la maggior complessit&agrave; delle informazioni visualizzate. Poi c&rsquo;&egrave; il motore con tante migliorie tese a ridurre le perdite per attrito e per pompaggio che hanno garantito la possibilit&agrave; di raggiungere regimi pi&ugrave; elevati stante i valori di coppia e potenza invariati come valori e come regimi.  CICLISTICA RACING - Migliora anche la ciclistica: le sospensioni sono il top di gamma Ohlins, mono TTX RT che lavora su nuovi leveraggi e forcella Nix che accoglie pinze Brembo M50 che mordono dischi portati a 330 mm &Oslash; e 5mm di spessore. Tutto migliorato, insomma, e pochi e decisamente perdonabili gli appunti che ci sentiamo di fare. L&rsquo;estetica &egrave; sempre uno dei suoi punti di forza, le linee personali sono ancora fresche e aggressive e giusto la finitura della piastra di sterzo superiore non &egrave; il massimo, poi la protezione aerodinamica al pari del triangolo ergonomico sono un po&rsquo; limitanti per i pi&ugrave; alti di statura, e la taratura delle sospensioni &ldquo;pronto pista&rdquo; porta a qualche intemperanza della ciclistica sulle sconnessioni pi&ugrave; pronunciate. D&rsquo;altronde &egrave; il prezzo da pagare per avere un comportamento cos&igrave; solido, preciso ed efficace tra i cordoli, in grado di garantire riscontri cronometrici addirittura migliori della precedente versione.  UN RIFERIMENTO PER LA CATEGORIA - In effetti andando oltre alle dichiarazioni dei tecnici, il test dinamico ci ha dimostrato che la RSV4 rimane un riferimento per la categoria.&nbsp;Le costrizioni della normativa Euro 4 non hanno scalfito le sue doti, &egrave; spaventosamente rapida nei cambi di direzione, precisa nel cercare la corda, stabile in piega e praticamente perfetta in accelerazione con tanta trazione meccanica e l&rsquo;elettronica (sublime nell&rsquo;intervento) a fare il resto. Il motore ora &egrave; praticamente perfetto e anche senza i cornetti di aspirazione ad altezza variabile (immolati sull&rsquo;altare della riduzione del peso) non ha perso in maniera avvertibile come schiena, e ha guadagnato quella capacit&agrave; di allungo di cui prima era carente. In questo modo permette di limitare le cambiate nel misto stretto dove primeggia per il magnifico equilibrio globale che dimostra. Bene anche il nuovo impianto frenante, la RSV4 non &egrave; una moto da staccate assassine e piuttosto predilige le entrate in curva pulite e ad alta velocit&agrave;, ma la potenza &egrave; eccellente, e con un &ldquo;bite&rdquo; iniziale addirittura esuberante, le diverse possibilit&agrave; di settaggio dell&rsquo;ABS permettono poi di scegliere un controllo maggiore o minore da parte dell&rsquo;elettronica a seconda delle condizioni di utilizzo e delle preferenze personali. &nbsp; 

&Egrave; un progetto che ha qualche anno di attivit&agrave; ma &egrave; statao costantemente evoluto e resta un riferimento della categoria, da ogni punto di vista.

Aprilia RSV4 RF: time attack!

COLONIA - Aprilia ha pesantemente messo mano alla sua incredibile supersportiva e la nuova RSV4 eleva i propri contenuti tecnologici a livelli finora inespressi per la produzione in serie. &nbsp;I tecnici della Casa di Noale sono intervenuti su tutta la moto, andando a migliorare la quasi totalit&agrave; dei componenti, ciclistici, meccanici ed elettronici.  EURO 4, MAGGIORE ALLUNGO - Il quattro cilindri a &quot;V&quot; non ha perso potenza (il valore massimo dichiarato &egrave; di 201 cavalli) ma ha guadagnato in allungo (+ 300 giri) e ora rientra nei parametri di omologazione Euro 4. Gli interventi hanno interessato pistoni, testate, sistema di alimentazione e impianto di scarico.&nbsp;    ELETTRONICA RACING - La nuova RSV4 &egrave; inoltre arricchita da un&#39;elettronica ancora pi&ugrave; sofisticata che non in passato; il celebre pacchetto APRC (Aprilia Performance Ride Control) &egrave; stato infatti completamente rivisto ed ottimizzato e la piattaforma inerziale &egrave; stata riposizionata per una pi&ugrave; efficace lettura dei dati e una migliore risposta di tutti i controlli monitorati dalla stessa (impennata, trazione, launch, ABS cornering, antiribaltamento). La gestione di questi &egrave; inoltre resa pi&ugrave; facile ed immediata dal nuovo blocchetto elettrico multifunzione (tutte le funzioni sono settabile anche in movimento e senza chiudere il gas) e dalla strumentazione a colori con tecnologia TFT.&nbsp;  SOSPENSIONI INEDITE - La ciclistica della versione RF vede ora l&#39;adozione della nuova forcella Ohlins NIX, completamente regolabile (sulla RR troviamo invece un elemento Sachs), monoammortizzatore Ohlins TTX (Sachs sulla RR) e dischi freno da 330 mm, abbinati a pinze Brembo Monoblocco M50.&nbsp;  &nbsp; 

Al Salone di Colonia 2016 Aprilia ha svelato l&rsquo;ultima evoluzione della RSV4 RF. Poche novit&agrave; a livello di design, tanti aggiornamenti tecnici &nbsp;

Intermot 2016: Aprilia RSV4, sempre pi&ugrave; estrema

Franco Picco ha deciso: per festeggiare il suo 60&deg; compleanno si &egrave; iscritto alla Dakar 2016 che si svolger&agrave; al 3 al 16 gennaio toccando Peru, Bolivia ed Argentina: sar&agrave; alla guida di un quad.  La preparazione &egrave; gi&agrave; iniziata: il vicentino ha gi&agrave; preso parte in sella ad un quad all&rsquo;Italian Baja, prova mondiale Baja World Cup che si &egrave; svolta a fine giugno a Pordenone, mettendo a segno un secondo posto nella classe Q2. Ha utilizzato un Can-Am Renegade 800 affidatogli dal concessionario RF Moto, un mezzo simile a quello che guider&agrave; nella prossima Dakar.  &ldquo;Sono davvero soddisfatto di questo debutto&rdquo;, ha affermato Franco Picco. &ldquo;L&rsquo;esperienza mi &egrave; servita per verificare in modo approfondito la differente tecnica di guida tra quad e moto, e per testare le mie potenzialit&agrave; con questo mezzo che di fatto non avevo mai pilotato. Direi che il risultato &egrave; positivo, e questo mi stimola nel portare avanti il mio programma a pieno regime. Ho gi&agrave; in previsione la partecipazione ad altre gare prima della Dakar, proprio per prendere assoluta confidenza con il mezzo. Ci sono manubrio e sella, ma cambia radicalmente la modalit&agrave; di guida&rdquo;.  Ma come &egrave; venuta in mente a Franco Picco l'idea di correre con un quad?  &ldquo;Mentre ero in gara nelle passate edizioni mi &egrave; capitato spesso di osservare la gara dei quad, rilevando vantaggi e svantaggi rispetto alla moto. In questi primi test ho avuto modo di verificare che le mie intuizioni erano corrette: il quad ti obbliga a velocit&agrave; minore sui tratti pi&ugrave; sassosi, ma ti stanca meno se riesci a tenere il ritmo giusto; concede qualcosina in pi&ugrave; se commetti errori, e anche sulla sabbia pu&ograve; rappresentare un vantaggio se hai la perizia di non lasciarlo mai affondare &hellip; altrimenti ti troverai alle prese con la sua mole ed il suo peso! Di buono c&rsquo;&egrave; anche il fatto che puoi caricare qualche ricambio ed eventualmente una ruota di scorta".  Picco parteciper&agrave; alla Dakar 2016 con un Can-Am Renegade 800 4x4 del Team argentino Mazzucco, che gli fornir&agrave; l&rsquo;assistenza totale in gara. &#8232;Daniel Mazzucco, manager e pilota, ha vinto tre Dakar nella categoria quad.  &ldquo;Penso di poter fare una bella Dakar &ldquo;, ha concluso Picco, &ldquo;e punto ad un buon risultato: sarebbe un bel regalo per i miei sessant&rsquo;anni!&rdquo;  (Nella foto in evidenza: Picco alla Baia 2015 - foto Photosport)

 A 60 anni il pilota vicentino si &egrave; iscritto alla Dakar: sar&agrave; alla guida del quad Can-Am Renegade 800 

Franco Picco alla Dakar

Motosprint &ndash; The Test di Riccardo Piergentili: Aprilia RSV4 RF

Come lei nessuna mai Si &egrave; lasciata&nbsp;attendere a lungo e con premesse che ampiamente hanno giustificato la trepidazione di tutti gli appassionati. Svelata ad EICMA 2014 la nuova RSV4 si &egrave; fatta immediatamente apprezzare per il leggero e riuscito restyling del frontale, ma ovviamente l&rsquo;interesse &egrave; stato catalizzato dalle innovazioni tecniche che la cartella stampa prometteva. Potenza aumentata a 201 cavalli, elettronica ancora pi&ugrave; evoluta di quella gi&agrave; da riferimento della precedente RSV4 e ciclistica completamente regolabile e rivista nel setup di base per meglio adeguarsi al consistente irrobustimento del motore. Motore che senza cambiare nelle &ldquo;misure vitali&rdquo; &egrave; completamente rivisitato, con tutta una serie di migliorie intese da un lato a ridurre le perdite per attrito dall&rsquo;altro ad adeguare la fluidodinamica a maggiori regimi di rotazione in modo da guadagnare cavalli.  All&rsquo;atto pratico la RSV4 RF ci ha lasciato letteralmente a bocca aperta: senza alcun dubbio si &egrave; rivelata una credibilissima candidata a diventare la miglior sportiva sul mercato. Tanta potenza con una erogazione sempre piena, una ciclistica rivista che al contempo riesce ad essere spaventosamente efficace e ad ispirare maggiore confidenza e per finire un comparto elettronico che definire grandioso appare ancora riduttivo!  Nata per la pista si &egrave; rivelata un arma letale apparentemente priva di punti deboli, con tutte le possibilit&agrave; di regolazione che presenta ed un setup di base comunque azzeccatissimo, chiede solo un paio di gomme in mescola e la rimozione di specchi e targa per entrare in pista e competere alla pari con moto da gara fatte e finite. Per gli incontentabili poi la gamma accessori &egrave; gi&agrave; pronta ed &egrave; in grado di soddisfare ogni appetito.  Gi&agrave; disponibile nei concessionari &egrave; prevista sia nella versione RR a 18.300 Euro f.c. che nella pi&ugrave; completa RF con race pack, ovvero cerchi forgiati e sospensioni Ohlins, alla &ldquo;modica&rdquo; cifra di 21.590 Euro f.c.  La prova completa sul prossimo numero di INMOTO. Per scoprire tutti i dettagli&nbsp;guardate la gallery qua sotto!!! Francesco Gulinelli      &nbsp;

Abbiamo guidato la nuova Aprilia RSV4 sul circuito romagnolo e abbiamo scoperto che... &egrave; nata per la pista. Guarda la fotogallery e il VIDEO

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Suzuki RF 600 R, trent’anni della sport tourer ispirata alla Ferrari Testarossa