        La prima vera Triumph di sempre &egrave; stata scoperta e restaurata, e verr&agrave; presto messa in esposizione. Dove per prima vera Triumph di sempre si intende il primissimo prototipo costruito nel 1901, un anno prima che il marchio britannico cominciasse la commercializzazione dei suoi prodotti. In pratica, si tratta del prototipo di motocicletta costruito sulla base di una bicicletta Triumph standard (il brand, dalla fondazione nel 1885 fino agli inizi del XX secolo, produceva infatti soltanto bici), con un motore fornito dalla belga Minerva, e realizzato all'epoca con un unico scopo: creare interesse presso il pubblico e conoscere le reali potenzialit&agrave; di una produzione di motociclette. Una sorta di "concept" ante litteram, insomma.  LA SCOPERTA DEL COLLEZIONISTA  La scoperta e il restauro dell'esemplare &egrave; merito del collezionista di Triumph d'epoca Dick Shepherd, che ha dichiarato: "Essendo stato contattato da un amico di un collezionista, purtroppo recentemente scomparso, per valutare una vecchia Triumph, sono stato incredibilmente eccitato nello scoprire che la moto che avevano presentava dettagli unici che non erano presenti sulle prime Triumph di serie. Insieme alla motocicletta, il collezionista aveva anche ricevuto una lettera da Triumph, datata 1937, che descriveva le origini specifiche della motocicletta e forniva dettagli chiave. Con un numero di motore coerente con i registri di Minerva relativi a un lavoro con Triumph del 1901, il significato storico di questa moto &egrave; diventato clamorosamente chiaro". VERR&Agrave; GUIDATA DOPO 120 ANNI Il modello &egrave; stato riportato nelle medesime condizioni di quando venne presentato per la prima volta al Motorcycle Live Show del Regno Unito del 1901, e sar&agrave; presto protagonista di un evento dedicato presso la Triumph Factory Visitor Experience il 14 dicembre, dove la moto sar&agrave; guidata in pubblico per la prima volta in 120 anni. TRIUMPH TIGER 900 1MILLION, A HINCKLEY FESTEGGIANO 1 MILIONE DI MOTO REALIZZATE       

<p>Grazie al collezionista Dick Shepherd, &egrave; stato rinvenuta la prima "concept" del marchio britannico, utilizzata all'epoca per sondare l'interesse del pubblico verso le motociclette&nbsp;</p>

Triumph, scoperto e restaurato il primo prototipo del 1901

Dopo la Vespa RMS si dedica ad altri due ciclomotori che hanno fatto la storia dell'Italia: accessori&nbsp;che piaceranno ai pi&ugrave; nostalgici e non solo... Arriva il catalogo di ricambi per il Ciao e il S&igrave; Piaggio Non saranno la mitica Vespa, diventata simbolo per eccellenza della dolce vita anni '50 ma anche del design made in Italy, ma sono comunque due dei modelli di ciclomotore pi&ugrave; utilizzati e ricordati come primi compagni a due ruote da intere generazioni. Sono stati amati per la loro semplicit&agrave;, il loro stile inconfondibile e la loro robustezza: si tratta del Ciao e del suo erede S&igrave;, entrambi firmati Piaggio.  RMS affianca cos&igrave; ai ricambi dedicati alla Vespa anche&nbsp;un nuovo catalogo della linea Classic, per il perfetto restauro&nbsp;dei due piccoli ciclomotori a pedali. Caratterizzati da una estrema semplicit&agrave; meccanica, da un motore da 49,3 cm3,&nbsp;dall'avviamento a pedali, dalla grande leggerezza e maneggevolezza e dai consumi praticamente inesistenti erano e sono caratterizzati da un design che ricorda una bici da donna. Il S&igrave; non era altro che la versione pi&ugrave; aggiornata del Ciao che venne prodotto comunque per quasi&nbsp;quarant'anni: dal 1967 al 2006 (mentre il S&igrave; dal '67 al 2001).  La linea RMS annuncia quindi che &egrave; arrivato il momento di rimetterli in strada grazie a&nbsp;tantissimi accessori e kit: si parte dalla componentistica del motore, marmitte "tipo originale" comoprese, per passare ai ricambi elettrici, ai kit cavi per gas, freno e contachilometri. E poi tutto il necessario per rivitalizzare ciclistica e sovrastrutture (cavalletti, parafanghi in versione originale o cromata, specchietti, leve...) ma anche trasmissione, pulegge, cinghie, ruota libera, masse frizione, pneumatici e tutta la minuteria.  Insomma non servono le parole perch&eacute; l'elenco &egrave; davvero lungo, per scoprire tutte le proposte (corredate di foto e descrizione) basta scaricare il catalogo sul sito ufficiale di RMS.  Giulia Cassinelli  &nbsp;  &nbsp;  

RMS arricchisce la linea di ricambi Classic proponendo un nuovo catalogo dedicato alle due piccole leggende Piaggio: il Ciao e il S&igrave;

RMS Classic: ricambi per Ciao e S&igrave; Piaggio

Bimota Classics Parts offre a tutti l'occasione di "rivivere" i fasti di altri tempi. Una particolare attenzione al passato per continuare a trasmettere un'eredit&agrave; importante; una passione per molti motociclisti che con Bimota si concretizza in un progetto davvero interessante.  Nasce Bimota Classic Parts, una sezione del celebre Marchio riminese, che si occuper&agrave; della realizzazione e distribuzione di pezzi e componenti delle moto prodotte nella fabbrica romagnola: dagli esordi con la storica HB1 fino al 2002, anno della SB8K.  Grazie ai preparatissimi tecnici e ai ricchi archivi Bimota, sar&agrave; possibile riprodurre ogni pezzo in modo accurato al fine di garantire la massima rispondenza con l'originale:&nbsp;tutti gli appassionati potranno cos&igrave; continuare ad emozionarsi ancora oggi con le storiche due ruote italiane che torneranno allo splendore delle origini e potranno di nuovo essere utilizzate.  Bimota Classic Parts vuole soddisfare le esigenze di chiunque possieda e voglia possedere una delle sue moto, proponendo una vasta gamma di componenti di ricambio meccaniche, elettroniche, ciclistiche ed estetiche.  Presto tutto l&rsquo;archivio ricambi sar&agrave; consultabile online sul sito web www.bimotaclassicparts.com.  &nbsp;  Giulia Cassinelli  &nbsp;

Una vasta gamma di ricambi per le storiche Bimota, accuratamente realizzati per soddisfare le esigenze di tutti gli appassionati

Bimota Classic Parts

La Regione&nbsp;Emilia Romagna, storica Motor Valley italiana, appoggia un progetto nell'ambito delle sua tradizionale realt&agrave; di eccellenza nel campo dell'alta meccanica.  Parte a Marzo il corso per Disegnatore Meccanico, con specifiche conoscenze nel recupero e ripristino di auto e moto d'epoca, finanziato totalmente dalla Regione (quindi gratuito) e organizzato da ECIPAR in collaborazione con Comune di Imola, Formula Imola, Farma, CNA Imola, Fondazione ITS "Maker" e Istituto di Istruzione Superiore F.Alberghetti.  Un progetto che non solo vuole creare nuove opportunit&agrave; di lavoro ma anche&nbsp;rilanciare le attivit&agrave; che ruotano attorno all'Autodromo di Imola. Uberto Selvatico Estense (Presidente Formula Imola):    &rdquo;L&rsquo;Autodromo di Imola &egrave; il centro della passione motoristica ed ospitare un corso formativo cos&igrave; qualificato ed innovativo nel settore della meccanica &egrave; motivo di grande soddisfazione. Un progetto che inizia un nuovo stimolante percorso per l&rsquo;Autodromo e che d&agrave; attuazione concreta all&rsquo;obiettivo di riqualificazione dell&rsquo;Enzo e Dino Ferrari contenuto nel Master Plan presentato lo scorso anno. La nostra &egrave; una struttura dalle sempre pi&ugrave; spiccate caratteristiche di polifunzionalit&agrave;, e rendere l&rsquo;Autodromo un polo nazionale ed internazionale di percorsi formativi nel campo dell&rsquo;automotive &egrave; un obiettivo primario dei prossimi anni. Voglio ringraziare tutti i soggetti partner perch&eacute;, in una fase storica del nostro Paese ancora molto critica, trovare soggetti che uniscono le forze per creare prospettive di lavoro &egrave; un segnale di grande positivit&agrave; e fiducia nel futuro&rdquo;.  L'iniziativa &egrave; rivolta a giovani e adulti, disoccupati e non, in possesso di conoscenze e competenze attinenti all'area professionale di riferimento: 12 partecipanti per 300 ore delle quali 180 in aula e 120 di stage aziendale e esame finale con il rilascio del certificato di qualifica professionale in "Disegnatore Meccanico". I candidati&nbsp;verranno&nbsp;selezionati tramite un test scritto e un colloquio psico-attitudinale. La sede del corso, che si svolger&agrave; nel periodo tra&nbsp;Marzo e Ottobre 2015, sar&agrave; l'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari.  Per informazioni ed iscrizione Ecipar Bologna sede di Castel San Pietro T. (BO) Dr. Samuele Dall&rsquo;Olio.  Tel. 051/941779; E-mail: s.dallolio@bo.cna.it  Giulia Cassinelli

Il progetto, finanziato dalla regione Emilia Romagna in collaborazione con l'Autodromo di Imola, partir&agrave; a Marzo

Corso di Disegnatore Meccanico all'Autodromo di Imola

Si lo sappiamo non &egrave; una moto ma... La Fiat S76 fu costruita, in due esemplari, nel 1911 per battere il record di velocit&agrave; terrestre e ci riusc&igrave;. Il motore da 28.353 cm3 erogava 290 cv. Dopo un secolo di silenzio &egrave; tornata a ruggire grazie al collezionista inglese Duncan Pittaway

5 risultati per 'restauro'

Triumph, scoperto e restaurato il primo prototipo del 1901

RMS Classic: ricambi per Ciao e Sì Piaggio

Bimota Classic Parts

Corso di Disegnatore Meccanico all'Autodromo di Imola

La rinascita della Belva di Torino