Ammetto: ho delegato parte della mio lavoro mnemonico a Facebook. &Egrave; attraverso i famosi &quot;ricordi&quot; che quotidianamente mi vengono proposti dal social che mi dico &quot;oh cavolo, proprio l&#39;anno scorso ho fatto quella cosa l&igrave;&quot;.    IN GIRO PER L&rsquo;APPENNINO - Questa considerazione (che mi ributta in faccia il mio precoce rimbambimento), mi regala anche delle gioie. Cos&igrave; &egrave; successo pochi giorni addietro: sullo schermo del mio smartphone sono apparse delle foto datate &quot;1 anno fa&quot;. Immagini che mi ritraevano festoso a bordo di una Vespa Sprint gialla, vagamente sperso per il nostro Appennino. Cosa ci facessi a mangiar ciliegie fra Bologna e Firenze in un caldo pomeriggio di giugno 2016, ve lo voglio raccontare. Anche per far ancora pi&ugrave; luce su questa divertente esperienza che andavo dimenticando.&nbsp;  L&rsquo;AUTOGRAFO DEL LUCKY - Antefatto: in primavera scorsa ho venduto la mia vecchia moto: una Ducati 851 apparsa anche sulle pagine della nostra rivista guidata da Marco Lucchinelli. Il compratore, orgoglioso di ci&ograve;, ha giustamente chiesto che gli fornissi la moto autografata dal buon &quot;Lucky&quot;.&nbsp; &quot;E come no!&quot;, gli faccio io. Che ci vuole? Chiamo Marco, gli porto il plexiglass, lo faccio firmare, lo rimonto, consegno la rossa ed &egrave; fatta. Ma far combaciare i tempi lucchinelliani ai miei non &egrave; cosa semplice. Cos&igrave;, il giorno antecedente a quello stabilito per la consegna della Ducati, mi trovo con un plexiglass in mano, un pennarello, e un dubbio: &quot;e adesso?&quot;.    A 360 KM DI DISTANZA - Chiamo il campione, mio conterraneo, nella speranza non si trovi dall&#39;altra parte del globo. &quot;Marco sono Federico per quella cosa la bla bla bla&quot;. &quot;Vieni pure, ma sbrigati, sono a Marina di Ravenna fino a pranzo&quot;. Marina di Ravenna. Urka. Io a Genova. Deglutisco mentre guardo spavaldo lo svuotatasche all&#39;ingresso di casa: le uniche chiavi di mezzi motorizzati funzionanti sono quelle del Vespino. Cilindrata: 125 cm3. Distanza da percorrere: 360 km. Mi prende un po&#39; di sconforto.&nbsp;  UNA FIRMA E VIA - Ma una promessa &egrave; una promessa e all&#39;alba mi metto in strada. Navigo a naso, scendendo su e gi&ugrave; per la catena appenninica. Parma arriva in un attimo, Bologna me la ricordavo pi&ugrave; vicina e quando arrivo ho le sembianze di un maialino cotto al sole. Poi ancora su e gi&ugrave; fino a Ravenna, quindi Marco. Eccolo. Mi guarda come fossi pazzo ma con lui sarebbe una lotta che non sarei sicuro di vincere. QuanTo a pazzia, intendo. Vabb&egrave;: tolgo dallo zainetto plexiglass e pennarello, faccio firmare, bevo caff&egrave;, riparto.  RITORNO IN RELAX - Il ritorno lo prendo con calma: vago per il Polesine, mi gusto una vera piadina romagnola in un baracchino fra i campi, mi arrampico per la Futa mangiando ciliegie... poi l&#39;Abetone, Aulla, il Passo del Bracco. Il primo tramonto estivo me lo godo dalla piazza della mia cittadina, la Vespa parcheggiata davanti e un sorriso stampato in volto. &Egrave; stata una piccola ma bellissima avventura, scandagliata dal battere dolce di un monocilindrico e condita dai sapori di un&#39;Italia da scoprire. A rilento. Lo rifar&ograve;, datemi una scusa.&nbsp; 

<p>Da Genova a Marina di Ravenna, per far firmare un cupolino a Marco Lucchinelli, con l&rsquo;unico mezzo a due ruote disponibile. Il racconto dell&rsquo;avventura.</p>  <p>&nbsp;</p> 

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Da costa a costa con la Vespa Sprint (gialla) per un… autografo